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Autore: SorridiRagazzaSeiBella_    09/07/2012    1 recensioni
Keyla una delle modelle più pagate del momento, con un carattere molto forte si ripromette di non innamorarsi più, ma come reagirà il suo cuore quando Ryan, ex galeotto uscito da poco di prigione ma con un animo tenero, le farà ricredere nell'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due gorilloni cercavano di tenermi ferma.
-Ma che ti prende? Datti un calmata!- disse Ryan mentre si tamponava con un fazzoletto il sangue che gli avevo fatto uscire dal naso.
Io: Stare calma?! Mi hai appena rapita.
Ryan: Ma piantala di comportarti come un bambina viziata, non ti ho rapita! Tra qualche ora sarai di nuovo in mezzo a tutti quei fighetti.
Io: Taci avanzo di galera..
Le mani di Ryan scattarono verso il mio collo, e mi stringeva sempre più forte, mi avvicinò a lui, e mi sussurrò all'orecchio.
Ryan: Ti ho portata qui per dimostrarti che non è così, quindi non rendere le cose più difficili di quanto già non lo siano.
Io: Lasciami!
Gli presi le mani e con molta violenza le spinsi via da me.
La macchina si fermò e quando scendemmo, Ryan mi afferrò la mano e mi accompagnò in mezzo a un bosco, che portava ad una collinetta, da dove si vedeva tutta New York illuminata.
Io: Wow, davvero bel posto..ma ora avanti sputa il rospo, così me ne posso andare in fretta.
Ryan: Certo sua maestà..volevo solo che tu sappia che non sono un avanzo di galera, e che ci sono finito dentro per un malinteso..
Io: Si certo, dicono tutti così..
Ryan: Devi credermi, è la verità!
Io: Non mi interessa!
Ryan: Una sera tornai a casa e sorpresi mio padre che picchiavamia madre, per l'ennesima volta; non c'ho visto più e ho iniziato a picchiarlo e a urlare, poi presi mia madre e la portai via da li. uando tornai c'erano ambulanze e poliziotti che circondavano la casa, e mi portarono dentro perchè credevano fossi stato io ad ucciderlo. Ma Keyla, posso giurarti che quando me ne andai, lui era vivo!
Io:Lo so come ci si sente, ho passato la stessa cosa anche io, ma di certo non ho ucciso nessuno..
Ryan: Ma nemmeno io, te lo posso giurare sulla mia stessa vita..
Io: Ti credo, ma non è a me che devi dare delle spiegazioni. Ora perfavore potresti riportarmi alla festa?
Ryan: Certo andiamo..
Era triste, glielo si leggeva in faccia, ma faceva di tutto per cercare di nasconderlo.
In macchina ci fu un silenzio imbarazzante e Ryan non mi toglieva gli occhi di dosso, aveva uno sguardo che assomigliava a quello di una tigre affamata..
Finalmente la macchina si fermò nello stesso punto in cui mi avevano "rapita".
Chiusi la porta con violenza e mi incamminai lungo il vialetto, quando Ryan tirò giù il finestrino e mi chiamo.
Rya: Keylaa, posso rivederti?
Io: Scordatelo, addio..
Mettew correva verso di me preoccupato:
Mettew: Ma che fine hai fatto, sono ore che ti cerco?!
Io: Avevo dimenticato una cosa in hotel..
Mi sorprendevo sempre di più della mia capacità innata di raccontare bugie.
La festa era bellissima, le foto erano venute davvero bene, tornavo a casa tardi e uando mi misi nel letto ci misi un pò ad addormentarmi, un pensiero mi tormentava.Ryan.
Erano passati 3 giorni da quell'incontro con Ryan e ancora mi tormantava ogni sera.
Ero sulpunto di addormentarmi uando sentii bussare dalla finesta del balcone.Era Ryan.
Io: Che ci fai qui?
Ryan: Ho scoperto delle cose interessanti, ma dei poliziotti mi hanno visto e..
Io: Ho capito, però dormi sul divano!
Ryan: Grazie
Mi fissava, come se nn avesse mai visto una ragazza in mutande e canottiera.
Mi svegliai alle 3.15 per andare a bere un bicchiere d'acua, ero appoggia al muro della cucina col bicchiere in mano, quanto entrò Ryan.
Mise le mani sul muro e mi intrappolò, mi tolse il bicchiere dalla amno e lo appoggiò sul tavolo. Avevo lo stesso sguardo dell'altra sera.
Ryan: Keyla cazzo, non posso vederti ui, semi nuda senza fare niente, non posso trattenermi..non sta volta!
Non dissi niente, mi lasciai prendere in braccio, sentivo le sue mani grandi che mi stringevano le cosce, e il suo respiro che si faceva sempre più irregolare sul mio collo.
Ammetto che stare con lui mi rendeva felice, e fin dal primo giorno che l'ho visto avevo desiderato sentire le sue mani addosso a me, il suo corpo a contatto col mio..





  
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