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Autore: CrazyLife    10/07/2012    4 recensioni
Titolo cambiato da "Tutto per un calderone scoppiato"
Raccolta - AU Harry Potter (massimo tre shot).
I ragazzi della Casa Magica... ad Hogwarts!
Melody-centric, con la partecipazione o solo nominato di tutti gli altri ragazzi.
Simonelody, esplicita. Thiaguella|Nachefi|Tachmin|Rameria, accennate. Lucefi, pochissima, ma l'ho aggiunta per far felice una persona.
Dal testo:
"Chi lo sa, magari quella strana amicizia sarebbe diventata qualcosa di più profondo? Melody, sbuffando, dovette ammettere che doveva ringraziare quella sclerotica che si ritrovava come professoressa d Pozioni."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melody, Simòn, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Melody, una Serpeverde dell'ultimo anno, ricordava molto bene i suoi primi giorni ad Hogwarts e l'incontro con le persone più importanti della sua vita. E come avrebbe potuto dimenticarsene?
 
Una ragazzina dai capelli lunghi e biondi, con due occhi nocciola e un sorriso troppo spavaldo per una undicenne, salì sul treno del binario 9 e 3/4 con una valigia più grande di lei.
«Fa' attenzione a dove metti i piedi, Melody. E mandami un gufo appena ti è possibile.» disse una donna, sorridendo.
«Sì mamma. Non preoccuparti.» risposa la biondina.
Melody scansò studenti più grandi di lei, ragazzini della sua età e bagagli che erano rimasti in mezzo al corridoio, per chissà quale ragione.
Entrò in uno scompartimento, trovandoci dentro due ragazze che discutevano di qualcosa che non riusciva a capire.
«Mar, devo capire perché in questo posto non si può portare il cellulare!» si lamentò la ragazza che aveva i capelli un po' mossi.
«Teeefiii! Ma che me ne può mai importare di un cellulare quando adesso stiamo andando ad una scuola di MAGIA?»
Melody si chiese cosa fosse un cellulare. Una nuova caramella? Poi, ricordandosi che ad Hogwarts si potevano portare i dolciumi, scacciò quell'idea dalla sua mente.
«Posso sedermi? Le altre sono tutte occupate.» chiese per attirare l'attenzione su di se. Di solito non chiedeva il permesso per sedersi o per far qualsiasi cosa, ma capì che non era una buona idee sedersi e far finta di niente.
«Certo.» disse quella più bassa.
Melody si sedette e si presentò. «Piacere, io sono Melody Paz.»
La ragazzina scoprì che si chiamavano Estefania e Marianella Rinaldi, soprannominate rispettivamente Tefi e Mar e che erano sorelle. Tefi era stata adottata.
«Tu.. già lo sapevi di essere una strega, Melody?» chiese Tefi, curiosa.
«Sì. Voi no?»
Le due negarono e Melody seppe di aver appena conosciuto due nate Babbane.
Le tre parlarono molto, ma Melody si trovava molto di più con Tefi, con lei c'era molta più sintonia.
All'improvviso si aprì lo scompartimento e tue ragazzini, anche loro sicuramente del primo anno, entrarono.
Si presentarono con il nome di Thiago Bedoya Aguero, Ramiro Ordoñez  e Simon Arrechavaleta. Chiesero se potevano restare lì, visto che un compagno più grande aveva fatto scoppiare accidentalmente una caccabomba nel loro scompartimento.
«Cos'è una caccabomba?» chiese Mar, stranita.
«Bé...» iniziò Thiago, senza però riuscire a trovare le parole per descriverle.
«Uuuh, siete delle nate Babbane?» chiese Simon interessato e all'annuire delle due sorelle disse: «Credo che impareremo molto tra di noi.» con un sorrisone che fece sentire un po' strana Melody.
I sei ragazzini cominciarono a parlare del più e del meno, spiegando con un po’ di difficoltà cosa erano le cacchebombe, le cioccorane e persino cosa era un  cellulare. Poi Rama chiese a quale casa vorrebbero appartenere.
«Casa?» chiesero le Rinaldi, dispiaciute di non sapere praticamente nulla del mondo magico.
«Sì. Ad Hogwarts ci sono quattro case: Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde.» spiegò Simon.
«E il Cappello Parlante ci smisterà in una di queste. Io spero di entrare in Corvonero, i miei parenti dicono che è la casa dove vanno quelli che sono più propensi allo studio.» continuò Rama. Melody si chiese cosa volesse dire “propenso” e se era normale che a undici anni si sapesse una parola del genere.
«Allora non fa per me.» ammise Mar.
«Bé... ci sarebbe anche Grifondoro che secondo me è la casa migliore.» disse Thiago. «Ci vanno le persone più coraggiose.»
Melody alzò un sopracciglio: il suo prozio Samuel era stato un Grifondoro ma era un fifone di prima categoria. Che il cappello con lui si fosse sbagliato?
«Mmm..» mugugnò poco convinta Tefi.
«Poi c'è Tassorosso dove la lealtà è premiata.» disse Simon sorridendo. Mar sorrise, forse aveva trovato la casata perfetta per lei...
«E Serpeverde?» chiese Tefi, sperando che almeno una casa facesse per lei. Melody sorrise, pronta a spiegare il perché lei volesse andare proprio lì. Purtroppo Thiago la anticipò.
«Serpeverde è la casa dei cattivi.»
Melody lo fulminò con lo sguardo. «Ma non dire idiozie.»
Gli sguardi furono puntati su di lei.
«I Serpeverde non sono tutti cattivi. È vero che i più grandi maghi oscuri sono di questa Casata ma,carissimo, i malvagi sono usciti anche dalle altre tre. Anche la mia nonna materna è stata una Serpeverde, ma ti posso giurare che è più buona e simpatica di alcuni Grifondoro della mia famiglia. E i Serpeverde, anche se sono sarcastici e a volte sembrano antipatici, sono anche astuti e brave persone. Tutte le case hanno i loro pro e i loro contro. Quindi sta zitto, ok?» chiese irritata, sbalordendo gli altri. E non le importava se in quel momento si sarebbe guadagnato l'odio di quei ragazzi. Solo non dovevano avere pregiudizi, come lei non li aveva per le altre case e per i non magici.
Simon la sorrise, facendole stranamente aumentare il battito cardiaco. «Hai ragione.»
Melody sentì distrattamente le scuse di Thiago, troppo occupata a far calmare il suo cuore.

 
Melody sorrise a quei ricordi. Chissà se Bedoya si ricordava di come lo avesse umiliato. Rise, ricordandosi che con quel Grifondoro pomposo ci era stata insieme anche per un anno. Si girò verso Simon, che stava finendo suo tema di Incantesimi. Era proprio serio e studioso, un vero Corvonero che si rispetti.
Sorrise amara, vedendo Mar parlare con Jazmin dalla parte opposta della biblioteca. Quando era entrata nei Tassorosso era diventata la migliore amica della Romero e non le parlava molto. Melody sospettava fosse per la storia di Thiago al terzo anno.
Poi sorrise... si era appena ricordata del suo “incontro” con Nacho.
 
«Perez Alzamendi.» chiamò la stramba professoressa di Divinazione, Malvina Bedoya Aguero(doveva essere di sicuro una parente di Thiago).
Melody, dalla sua postazione vicino a Tefi nel tavolo Serpeverde, si disse che quel ragazzo doveva essere per forza un Serpeverde. Guardava tutti dall'alto in basso e dieci minuti prima che iniziasse lo smistamento aveva sentito dire da Nacho (questo era il suo nome) dire ad una ragazza che per lui era ridicolo che ammettessero anche le persone con genitori Babbani. La ragazza,per niente intimorita, gli aveva sferrato un pugno in faccia, prendendosi una punizione prima di incominciare le lezioni. Anche se credeva sarebbe stata una sua compagna di casa, Valeria Gutierrez era stata smistata a Corvonero.
«SERPEVERDE.» urlò il Cappello Parlante e un dolorante Ignazio Perez Alzamendi si diresse alla tavolata dei verde-argento. Si sedette di fronte a Tefi, la quale lo guardò malissimo. In fondo anche lei era nata Babbana.
Melody guardò verso il tavolo Tassorosso, dove Mar parlava con una tizia di nome Jazmin e con una strana ragazza di nome Caridad (la quale, mentre prima entravano in Sala Grande, si chiedeva come stessero le sue galline, facendo confondere un poco Melody). Poi vide Thiago parlare con Tacho Morales (il figlio del gelataio a Diagon Alley, adesso che ricordava...) e con un ragazzo che se non si sbagliava si chiamava Luca Franchini, al tavolo Grifondoro.
Infine, stranamente emozionata, cercò di scorgere i suoi amici Corvonero. Rama parlava con Valeria, mentre Simon... Simon la fissava.
E Melody per le per la prima volta in vita sua arrossì di imbarazzo.

 
«Mel? Melody, ci sei?»
La voce di Simon la riportò al presente. Arrechavaleta la stava guardando sorridendo.
«Hai finito?» chiese Melody, sorridendo. Il suo ragazzo (come faceva strano chiamarlo in quel modo!) le sorrise ancora di più.
«Sì. Ti va di andare un po' sulla scopa? Ovviamente solo sulla mia.»
Lei e lui stretti su una scopa volante. Si prospettava davvero un bel pomeriggio.
Correndo per i corridoi di Hogwarts, Melody non riuscì a non ringraziare chiunque quel giorno di sette anni prima, aveva fatto scoppiare involontariamente quella caccabomba. E ovviamente, come faceva da quasi un anno, ringraziava sempre la sua professoressa di Pozioni che ora era la sua preferita. Grazie alle “lezioni private gratuite”, lei e Simon si erano messi insieme. Buffo, no?


Angolo Autrice
Ed ecco alla seconda delle tre shot. :) Con piacere dico che l'ultima l'ho quasi finita di scrivere e appena ho un po' di tempo la concluderò e pubblicherò! Ci tengo molto a questa mini-raccolta, perché io amo davvero molto il mondo di Harry Potter (come alcuni riferimenti sparsi nelle mie one-shot fanno capire. LOL).
Besos
Marciu
  
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