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Autore: suinogiallo    24/01/2007    0 recensioni
E' la notte di Natale quando la sonda a lunga distanza Hydrus invia dei dati che sono inequivocabili. I sopravvissuti del genere umano sono ormai a solo un'anno dalla loro nuova casa.
Ma sono necessari dei preparativi e qualcuno dovrà scendere sul pianeta molti mesi prima, in una missione altamente pericolosa.
Ma questo pianeta sarà davvero la Terra Promessa verso la quale abbiamo viaggiato per duemila anni?
Genere: Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ad un'anno da Terra Promessa


1 . 1 Notte di Natale


JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
Arashi mo fubuki mo kiete yuku
JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
La la la la la la la la
Hongaraka ni

JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
Arashi mo fubuki mo kiete yuku

JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
La la la la la la la la
Hongaraka ni

Fubuki no tsuki
Okao koete
Sori wa yuku yo
Kokoro wa odoru

Moeru jishion
Wakai tsubasa
Sore kakeru kibou ga
Akogare sa
(Jingle Bell - Tenchi Muyo! Ryo-Ohki Christmas Album)

- La sonda a lunga distanza Hydrus sta inviando dei dati - gracchiò la voce di uno dei tecnici addetti a mantenere il contatto con le sonde che la gigantesca astronave inviava a distanze variabili intorno ad essa. Non era un'evento inatteso e quindi quasi nessuno ci fece caso continuando a lavorare come sempre. Quasi ogni ora, infatti, una delle sonde inviava i suoi dati che, il più delle volte riportavano solo il vuoto cosmico e più raramente qualche asteroide. Erano trascorsi decenni dall'ultima volta che una sonda aveva segnalato la presenza di una flotta aliena o di un pianeta che potesse offrire ospitalità al milione di persone a bordo della Mosè.
- Ho appena ricevuto il segnale di calibrazione, tra dieci minuti riceveremo il suo rapporto - continuò la voce gracchiante del tecnico. A causa della bassa potenza dei segnali delle sonde più distanzi gli alloggiamenti dei ricevitori erano stati sistemati in cupole poste sullo scafo e i cubicoli dei tecnici che se ne occupavano erano proprio al di sotto di queste cupole, isolati dal resto della nave e collegati solo per mezzo di un sottile cavo di rame pesantemente isolato per non creare interferenze con il segnale della sonda.
Per questo motivo la loro voce giungeva sul ponte di comando cosi distorta da far pensare al gracchiare di una rana, nomignolo che, tra l'altro, era stato affibbiato loro.
Era la notte della vigilia di Natale e mancavano ormai pochi minuti alla mezzanotte e, come in tutta la nave, anche sul ponte di comando il lavoro era stato ridotto al minimo indispensabile e, con il permesso del Capitano, anche li si stava per brindare. Sotto un piccolo albero di natale addobbato con decine di piccole lucine colorate svariati pacchi aspettavano di essere aperti.
Come tradizione, anche quell'anno il Capitano aveva portato una bottiglia di spumante a bassa gradazione per brindare con i suoi ufficiali del ponte e, poi, come sua personale tradizione avrebbe augurato a tutti un buon lavoro e si sarebbe ritirato nella sua stanza per un brindisi particolare di fronte alla foto di sua moglie scomparsa in un'incidente quindici anni prima.
- Il segnale di calibrazione è terminato - ruppe il silenzio che si era creato sul ponte mentre un vecchio orologio a lancette stava per scattare sulla mezzanotte ed il pollice del Capitano era pronto per far saltare il tappo della bottiglia. Con uno sguardo di intesa con un suo collega, uno degli ufficiali addetti alla radio si sporse per abbassare al minimo il volume della rana. Anche se si fosse trattato di una segnalazione importante poteva attendere qualche secondo.
Tuttavia, per qualche strana ragione, all'ultimo secondo, prima di confermare l'abbassamento del volume decise di soprassedere e diede invece il comando di cancellazione dell'ordine. Anche se nessuno ne parlava apertamente, per scaramanzia probabilmente, tutti avevano lo stesso pensiero. L'anno che stava per entrare poteva essere l'Anno del Contatto e qualcuno di loro probabilmente sarebbe stato su quel ponte quando Terra Promessa sarebbe entrata nei loro schermi.
- Sto iniziando a ricevere i dati della sonda Hydrus - intervenne nuovamente la voce della rana. Quasi nessuno voleva quell'incarico che, spesso veniva infatti affidato come punizione. Cinque ore dentro un cubicolo con solo due centimetri di metallo a separarti dal vuoto cosmico, con poco spazio per muoversi e senza la possibilità di avere contatti con il resto della nave se non attraverso una radio che comunicava solo con il ponte di comando. C'era di che impazzire.
Ma d'altronde anche quello era un lavoro che serviva. Le cronache di quel viaggio narravano di quando la nave era stata colpita da dei meteoriti che non erano stati avvistati in tempo in quanto, le sonde a lunga distanza ancora non esistevano, e nessuno voleva ripetere un'esperienza del genere.
- Signori - esordì improvvisamente il Capitano alzandosi in piedi e sollevando verso l'alto la sua coppa di plastica - brindiamo al Natale - e, dopo aver ricevuto gli auguri corali dagli ufficiali del ponte si portò il calice alle labbra e bevve alcune gocce di spumante. Era risaputo che fosse quasi del tutto astemio e, anche nelle occasioni speciali come quella non beveva che qualche goccia. Il giorno che avrebbe messo piede su Terra Promessa si sarebbe preso una sbronza di quelle memorabili, amava dire spesso questa frase, ma prima di allora, niente.
- Ed ora, signori, ai vostri posti per favore - continuò tornando a sedersi sulla sua poltrona - abbiamo una nave da condurre a casa, e le persone che sono affidate a noi non credo gradirebbero una collisione con qualche pianeta -
Aveva detto la sua solita battuta e adesso tutti si aspettavano che li salutasse e se ne andasse dando il comando al suo secondo che, come tradizione avrebbe ordinato di mettere i sistemi non indispensabili in stand by concedendo alla maggior parte del personale di andarsene.
Ed infatti, alcuni istanti dopo si alzò e si diresse verso la porta fermandosi poco prima di varcarla per dare il comando al suo secondo.
- Ponte di comando, ponte di comando, mi sentite? - esplose improvvisamente la voce della rana - Ponte di comando, mi sentite? -
- Forte e chiaro - rise il secondo guardando divertito il Capitano - ti sentiamo, e se non abbassi la voce ti sentiranno anche su Terra Promessa - poi, continuando a ridere si diresse verso la consolle dell'operatore radio e diminuì il volume - parla pure, ti ascoltiamo! -
- Deve essere il solito novellino - bisbigliò uno degli ufficiali ridendo - la sonda avrà riferito di qualche meteorite e si è fatto prendere dal panico -
- Natale rovinato per quelli di guardia Target And Clean - rise un'altro ufficiale dando una scorsa ai turni di guardia per quella notte - guarda chi c'è questa notte - puntò il dito su di un nome sul monitor.
- A quanto pare suo padre non è riuscito ad evitargliela - rise a sua volta - essere il figlio di uno dell'élite non sempre paga a quanto pare! -
- I dati dalla sonda Hydrus - la voce della rana giunse cosi bassa da costringere il secondo ad alzare nuovamente il volume - non ci possono essere errori, i codici di verifica sono giusti, li ho verificati tre volte, ed anche i controcodici di controllo mi danno risposta confermativa -
- Non dirmi che c'è un'alieno che sta facendo il bagno nudo, per favore - mormorò il secondo cercando di trattenersi mentre il Capitano tornava indietro e si sedeva di nuovo sulla sua poltrona.
- Non ci sono errori - continuò la rana dopo una pausa in cui si era sentito chiaramente il rumore di un grosso bolo di saliva che veniva ingoiato a fatica - ad un'anno luce da noi, in direzione della sonda Hydrus, c'è Terra Promessa! -

Il silenzio, come una cappa, calò improvvisamente su tutto il ponte. I due ufficiali che stavano ridendo rimasero quasi inebetiti e con lo sguardo perso su di un monitor. Un'altro ufficiale che in quel momento stava versandosi un'altra coppa di spumante non si accorse di aver riempito il bicchiere e se ne versò una buona parte sulla mano e sulle scarpe. Altri due erano rimasti invece con i loro pacchi aperti a metà in mano.
Qualche secondo dopo il grande schermo principale del ponte si accese e, dopo qualche onda di statica ed un paio di schermate di calibrazione dei colori l'immagine di un pianeta simile alla Terra, con un satellite completamente blu che le orbitava intorno, comparve nitida e precisa.
- I dati spettrometrici della sonda Hydrus indicano una possibilità pari al novantanove per cento che questo pianeta sia Terra Promessa - mormorò il secondo guardando alcuni grafici sul suo terminale - e anche se non lo fosse, signori, questo pianeta ha tutte le caratteristiche per ospitarci - poi, rivolgendosi verso il Capitano che, intanto si era alzato in piedi - signore, ci ha portato a casa! -
- Una volta tanto, una rana ci ha dato un bella notizia - sorrise voltandosi verso un'assistente - che qualcuno gli porti una bottiglia, credo che abbia tutto il diritto di brindare anche lui - poi guardando l'albero di Natale dove qualcuno aveva già sistemato una foto dell'immagine inviata dalla sonda - penso proprio che quest'anno Babbo Natale ci abbia davvero fatto il più grosso regalo della storia, ma adesso ci sono una marea di cose da fare, dobbiamo avvisare l'élite, iniziare le verifiche, dirlo alla popolazione, allertare tutti quelli che devono essere allertati e prepararci alla colonizzazione -
- Ma prima di tutto - si alzò in piedi bloccando con la voce tutto il personale del ponte che stava iniziando a riprendersi da quella notizia, e che stava iniziando a seguire un protocollo per il quale si erano addestrati sin da quando erano entrati a far parte della cerchia degli ufficiali del ponte - che ne dite di riempire i bicchieri e di fare un'altro brindisi con me? -

Copyright © 2003 - 2007 Suinogiallo

Quattro Chiacchiere Con L'Autore

Questo racconto, che ho iniziato nel lontano 2003, quando ancora Bobby Dog doveva venir creato vedeva al suo posto, come protagonista, il solito Robert Autore.
Quando ho ripreso in mano questa storia per prepararla alla pubblicazione, ho deciso di cambiare il protagonista per un semplice motivo. Era molto più simile a Bobby che a Robert (per quanto i due si somiglino, cosa anche abbastanza normale visto che sono la stessa persona - ah, il bello delle saghe che si esplicita quando puoi contare su personaggi immortali e che hanno la possibilità di nascere più volte -).
La revisione di cui comunque questa storia sta godendo non riguarda solo il nome del protagonista. Infatti, quando l'ho scritta ancora non avevo ben chiara tutta la saga dei Vagabondi della Nebbia e quindi non avevo un calendario ben preciso in mente, per cui alcune delle cose che avevo scritto all'epoca non si sarebbero ben raccordate con quanto ho scritto in seguito o con quanto scriverò nel prosieguo della saga principale di Bobby Dog.

Citazioni ed omaggi. Intanto la canzone di apertura. Fa parte della colonna sonora di Tenchi Muyo ed è cantata dai protagonisti dell'anime, poi il nome della sonda, solito omaggio a Uchuu no Stellvia (la stella che esplode causando la First Wave e la Second Wave si chiama Hydrus Beta).
E per questo primo capitolo è tutto, a rileggerci al prossimo con l'augurio, come sempre, che vi siate divertiti a leggermi almeno quanto io mi sono divertito a scrivere.

Hasta Luego
   
 
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