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Autore: Faithful    11/07/2012    1 recensioni
"Sono passati 2 anni, ormai. Credo sia impossibile per lui ricordarsi di me, la One Less Lonely Girl del South Dakota che quel giorno non fece altro che stare lì impalata sul quel dannato sgabello."   Dissi con un pizzico di tristezza.
"Secondo me no, Faith. Su, l'ha detto pure il tipo, no? Never say never." Disse Hope. Ma si, never say never, no?
Ecco la mia prima FF, spero vi piaccia! Vorrei tanto che mi diceste cosa ne pensate, ci tengo tanto.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Non era quello il momento di pensarci, cacciai via quei pensieri tristi dalla mia mente e vidi arrivare Hope di corsa, come al solito. Che poi, il motivo della sua corsa non l’avevo mai capito. Correva sempre, era sempre stata una bambina irrequieta ed incapace di stare un attimo ferma e rilassarsi, ma speravo che crescendo sarebbe cambiata!

“Ciao, Nigga! Allora, sei pronta? Sto venendo con te, ti rendi conto? Io che vado ad un concerto del canadese biondo? Si sa che i canadesi non sono buoni a nulla! Cavolo, una volta eravamo io, te e i The Eagles! Lo sapevo che non dovevo farti iscrivere sul quel coso, lì, Twitter. Ma aspetta, aspetta, aspetta, aspetta! Tu non me la racconti giusta, questo faccino ha qualcosa che non va. Tuo padre, come al solito?”

Già, io e Hope eravamo delle fan sfegatate degli Eagles! Il nostro album preferito era quello dei 1972, intitolato proprio “The Eagles”. Stavamo giornate intere ad ascoltarlo e cantare a squarciagola quando avevamo pressappoco 7 anni. Da lì, ho capii che quella voce fuori dal normale avrebbe sempre accompagnato la mia vita. Si, da piccola non cantavo come i bambini della mia età, la mia voce è stata sempre più scura. Avevo una voce black, per questo ogni tanto Hope mi chiamava Nigga!

“Hey, lo sai che sei una delle persone più importanti per e DEVI esserci! Comunque si, purtroppo non ci accompagnerà lui. E io che volevo dialogare…”

“Tranquilla, nigga, tutto si sistemerà. Lo sai che in fondo ti vuole bene, si vede dai suoi occhi. Che poi, a dirla tutta, sono proprio uguali ai tuoi.” Sorrise, sorrisi anch’io.

“Comunque ho avuto un’idea e avrei bisogno che mi accompagnassi... Dopo scuola vieni a pranzo da me? Siamo solo io, te e Dwayne.”

“Dwayne? No, grazie.”

“Fallo per me, ti prego.”

“E va bene, ma se si azzarda a parlarmi, a guardarmi, a sfiorarmi, giuro che ti ritrovi figlia unica.”

“HAHAH, okay, lo avvertirò.”

La campanella suonò, l’abbracciai e corsi in classe. Le ultime due ore furono le più belle della mia vita. Supplenza! Quella strega di latino mancava! Mi presi di coraggio, presi un foglio e iniziai a scrivere delle parole, una specie di ringraziamento a Justin. Poi, ne presi un altro e scrissi dei titoli.

-Listen, Beyoncè; Grenade, Bruno Mars, You are not alone, Michael Jackson; I Believe I can fly, R. Kelly-

Bene, adesso che avevo scelto le canzoni non restava altro che ricontrollare la lettera per Bieber. Tutto sembrava apposto. La campanella suonò, andai all’uscita e mi trovai Dwayne davanti. Gli stampai un bacio sulla guancia.

“Ciao, Lil Dwayne! HAHA! Guarda che oggi Hope viene a pranzo da noi. Stai attento, ha le mani pesanti.”

“Non chiamarmi così che quel pezzo di truzzo di Lil Wayne mi fa schifo! HAHA! Ma chi, quella rozza? Osssignore, si salvi chi può! Dovrei anche farla salire sulla mia macchina?”

“E dai, che ti costa? Ho bisogno di lei!”

“Va bene. Ma mi devi un favore. Uhuh, eccola lì, che maschiaccio! Però, che fisico..”

“Eheheheh, hai capito a Dwayne? Dai, ti piace.”

“WTF? Sorella, ti droghi. Oh, ciao, Hope!”

Mi diede una gomitata e salutò con un finto sorriso Hope. Lei ricambiò il saluto e salimmo in macchina. Durante il viaggio nessuno parlò, anche perché accesi la radio. This is it, Michael Jackson. Ero rimasta sconvolta dalla sua morte, non potevo accettarlo. La cantammo tutti e tre in coro, sembravamo davvero carini! Arrivammo a casa, mangiammo e io e Hope salimmo di corsa in camera mia.

“Allora, cos’è che devi fare? Perché hai bisogno del mio aiuto?”

Chiese Hope frugando nel mio armadio. Stava già scegliendo le cose che avrei potuto indossare per il concerto. Prese un paio di skinny jeans chiari, un paio di Converse nere e una T-Shirt azzurra con su scritto ‘There’s nothing wrong with who you are!’. Direi che andavano bene, no?

“Ecco, voglio fare una pazzia. Ho scritto una lettera a Justin stamattina. Ma quello che voglio è fargli sentire la mia voce. Quindi, ho pensato che potremmo andare alla Sioux Falls Records per incidere delle cover! Le ho già preparate, che ne pensi? Il modo per darglieli lo troveremo. Magari qualcuno della sicurezza, anche i tecnici del suono andrebbero bene!”

Le porsi il foglietto con i titoli delle canzoni e le si illuminarono gli occhi.

“Nigga, sei un fottuto genio.”

Mi prese il braccio e mi trascinò fuori di casa. Stavamo facendo la cosa giusta? Justin avrebbe mai ricevuto quelle cose? Stavamo facendo una sciocchezza, forse. Ma, come dice Justin, follow your dreams and never give up.
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Ssssalve, scusate il netto ritardo, ma non avevo fantasia. çwç
Infatti questo capitolo non mi convince molto, ma va be'...
Volevo ringraziarvi per le recensioni, siete meravigliose!
Spero continuerete a seguire questa storia perchè tra non molto il flashback finirà e delle cose, belle e brutte, succederanno alla nostra Faith.
Ma sarà in grado di superare il dolore e vivere appieno la gioia che arriverà di lì a poco ?
Lo scoprirete seguendo questa FF! (capitanovvio: #modeon.)
Vi adoro
-Faithful.

 
  
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