Libri > Fiabe
Segui la storia  |       
Autore: Silver Pard    11/07/2012    4 recensioni
Il lieto fine dipende dal punto di vista.
[ Raccolta di rivisitazioni fiabesche:
01 ~ Cenerentola – Lei era acqua, e non esiste ostacolo che non possa superare.
02 ~ La bella addormentata – Profondamente addormentata e indescrivibilmente bella: se l’è cercata.
03 ~ La bella e la bestia – Le manca la Bestia.
04 ~ Il gatto con gli stivali – Il Gatto non è più tanto accomodante.
05 ~ Cappuccetto Rosso – Facciamo un gioco.
06 ~ Le fate – A volte le si tagliavano così tanto le labbra che i diamanti parevano rubini.
07 ~ I sei cigni – Il sesto fratello, il sesto cigno si abbandona alla deriva, dilaniato tra due mondi.
08 ~ Biancaneve – E si sveglia con il labbro rotto a morsi e gli occhi neri di odio e il cuore pieno di ghiaccio.
09 ~ Mr Fox – Osa, osa, ma non osare troppo, o il sangue dentro il cuore ti si ghiaccerà di botto.
10 ~ Hansel e Gretel – Soprattutto, ha paura del modo in cui sua sorella guarda alla strega.
11 ~ Tremotino – Il tuo nome è panna nella sua bocca, ma nelle dosi giuste, tutto è veleno. ]
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota: Per chi non conoscesse o ricordasse la fiaba, riassunto molto in soldoni: sei fratelli vengono trasformati in cigni da una matrigna cattiva, la settima sorella per spezzare l’incantesimo è costretta a restare in silenzio per sei anni e a cucire delle camicine ai suoi fratelli.
Allo scadere dei sei anni all’ultima camicia manca una manica, e al sesto fratello resta un’ala di cigno.




Blend ~ Fusione





Sensazioni, non pensieri. Fame, paura, freddo, calore, pericolo, riparo. Volo, salvezza, pericolo, sopravvivenza. Terra, acqua, cielo. Queste le cose che il cigno conosce.

Pensieri più che sensazioni. Coscienza, giustizia, ragione, misericordia, amore, crudeltà. Queste le cose che l’uomo conosce.

Il cigno sogna. Plana su ali bianche dalla sua compagna, riposandosi tra le canne; piumosi pulcini di cigno comunicano il loro saluto. Non è un sogno vero e proprio, o un ricordo come lo conosce l’uomo. È un altro tipo di adesso che si dipana quando il cigno dorme, reale nella mente del cigno quanto tutto ciò che avviene quando è sveglio.

L’uomo ha un sonno agitato; i pensieri vanno ai suoi fratelli, a sua sorella, tanto lontani. Sta pensando alle mani di sua sorella, di nuovo lisce e bianche, non più consunte e coperte di calli, non più mutilate dal compito gravoso che ha restituito ai suoi fratelli la forma umana. Sta pensando alla sua voce, roca e spezzata dopo anni di silenzio, resa bella da un coraggio e da una forza che vanno al di là di quelle di uno qualunque dei suoi fratelli. Sta pensando a suo padre, morto da vent’anni, distrutto dalla perdita di tutti e sette i suoi figli. Sta pensando ai suoi fratelli, alla natura animalesca che abbandona i loro occhi, non più cigni nel corpo, e nonostante questo con i cuori ammantati da piume.

Un fratello è ora re, gli anni tra le piume che si diradano nella sua mente come foschia calante, perché la regalità non ha bisogno di cigni se non sulla tavola imbandita. Un fratello vive nelle profondità della foresta, ricerca la conoscenza della quercia, la magia per trasformare e mantenere la mente di un uomo. Un fratello sorveglia i loro confini, e i regni vicini parlano di uno spirito selvaggio in bianco trattenuto dalla Strega Seeufer (perché così chiamano la loro preziosa sorella) che attacca chiunque tenti di entrare tramite sotterfugio. Un fratello dà la caccia alla strega che li ha maledetti, percorrendo una strada senza fine. Un fratello naviga un mondo di colpo troppo piccolo, cercando la libertà senza le ali.

Il sesto fratello, il sesto cigno si abbandona alla deriva, dilaniato tra due mondi.

(Fame. Bisogno. Voglia. Assenza.)

Il cigno si sveglia con un grido furioso a cui dà voce l’uomo. L’uomo si sveglia di soprassalto, con un movimento visibile solo nello spandersi dell’ampia e unica ala di cigno.

(Gli manca sua sorella, i suoi fratelli, il castello che era stato casa sua sin da quando era piccolo, vorrebbe andare-)

(Compagna e nido, protezione dai predatori, nutrimento buono e assenza di sfidanti, sensazione di-)

La passeggiata nella foresta è un esercizio di volontà, l’uomo che va contro gli istinti del cigno. L’uomo desidera la solitudine degli alberi, il cigno è a disagio lontano dalla vista, e dal suono, e dall’odore dell’acqua. Il cigno sa come sono fatte la libertà dell’acqua e del cielo. L’uomo sa che l’acqua porta insediamenti, e gli insediamenti significano persone. Sia l’uomo che il cigno sanno che le persone sono pericolose.

(Casa.)

È rimasto presso i suoi fratelli per un breve periodo. Lui e il cigno erano sempre in contrasto tra loro, con l’uomo che anelava più di ogni altra cosa al loro calore, e il cigno che lo costringeva a rifuggire il loro tocco. La gente del villaggio allungava le mani per sfiorare l’ala splendente al suo fianco come fosse un talismano, e i loro cani abbaiavano al suo passaggio; il cigno andava nel panico e l’uomo si ritraeva. Intrappolato al sicuro all’interno della pietra spessa delle mura del castello, il cigno si era consumato e l’uomo era diventato pallido ed emaciato. Era troppo difficile essere entrambi in mezzo a persone che erano intere.

(Cielo. Castello. Lago. Famiglia. Pericolo. Sicurezza. Pesante. Volare. Pesante. Restare.)

Andavano a guardare i cigni sul lago, lontano dalla sua casa d’infanzia. Forse il cigno sperava di vedere tra loro la sua compagnia, la sua prole.

Quando era sotto l’effetto dell’incantesimo, non sapeva di essere un uomo ricoperto di piume di cigno. Era un cigno, e conosceva la vita come la conosce un cigno. Nelle poche ore da uomo, la sua unica premura era che sua sorella fosse rimasta protetta, e tutte le sue azioni compiute mentre era avvolto dalle piume erano sogni distanti di un’altra vita. I cigni hanno un solo compagno a vita.

(Assenza. Sentire la mancanza di un altro pezzo di sé.)

Allora tornano una volta e poi ancora a sedersi accanto al lago, a guardare i cigni che ci volano dentro, e l’uomo conta i pulcini tra le canne e ride al pensiero che sarebbe persino in grado di distinguere un cigno dall’altro, un pargolo dall’altro. Il cigno emette richiami desolati a una femmina di cigno con il becco segnato, seguita da sette pulcini che hanno appena cominciato a perdere il piumaggio marrone.

Vederli torce qualcosa, inclina pericolosamente il mondo, e l’uomo non riesce a impedire al cigno di rilasciare un sibilo d’avvertimento quando una volpe si avvicina un po’ troppo al ciglio dell’acqua, ai cigni che nuotano sulla sua superficie.

(Proteggere. Assicurare la sopravvivenza. L’immortalità di un uomo risiede nei suoi figli, e questo è uno scherzo amaro, tanto amaro.)

Il mondo è fatto di paura. Paura degli uomini, dei cani, del tempo freddo, del ghiaccio sui laghi. Ha paura dei ratti e dei loro occhi astuti, perseguitato da una vecchia immagine del loro sguardo affamato dritto su di lui, in mezzo ai frammenti di pallide uova blu-verdi. Ha paura degli alberi, che lo intrappolano. Ha paura della volpe e del lupo, e ha paura della freccia, della spada e della lancia, perché l’uomo li conosce e sa che significano morte.

Il cigno ha paura dei ratti, delle volpi e dei lupi, di un’ala danneggiata, di un nido troppo vicino all’argine di un fiume. L’uomo ha paura di tutto.

(Cielo. Sicurezza. Imprigionato, perduto, troppo buio, troppo pesante, troppo umano.)

Ha dimenticato il suo nome. Si chiede se sia mai stato importante.

(Pronunciandolo, sentiva sapore di cenere. Aveva creduto che abbandonandolo avrebbe potuto sentirsi più leggero, ma così non è. È ancora la metà di uno e niente dell’intero, e il cielo è ancora troppo lontano per le sue dita.)

Si divide in due. Lui è l’uomo, ma c’è anche il cigno, e a volte si amalgamano l’uno nell’altro, e nessuno dei due è separato dall’altro quanto gradirebbero entrambi.

Guardano i cigni sul lago, e nessuno dei due riesce a decidere se vorrebbero essere tra loro.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fiabe / Vai alla pagina dell'autore: Silver Pard