Avevo deciso. Nulla mi avrebbe fermato, aprii la finestra, il rumore della sicura echeggiò lungo il corridoio, sordo, perdendosi nel buio, a quell'ora non c'era nessuno, anche perché avevo mandato via tutti, si, risi amaramente dentro me, ecco finalmente essere il padrone di quel palazzo aveva portato i suoi frutti...
Sollevai il vetro, ed una sferzata di vento mi portò un attimo alla realtà, nuda, cruda, folle, caddi nella solitudine dei miei ricordi...