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Autore: NotBad    13/07/2012    2 recensioni
Può sembrare una storia banale. Magari non sarà fra le migliori, originale etc. Però è la mia prima storia e credo sia almeno leggibile. (:
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La sua voce mi rimbombava nella mente, come una dolce melodia mi inebriava.
'Cavolo' mi ripetevo 'E' solo un nome. Solo un fottutissimo nome.'
Lo conoscevo da anni, ma ieri era tutto così dannatamente diverso.
Il suo sguardo penetrante, le sue labbra da baciare. Dio, non è possibile. Lui è solo un amico, solo un conoscente, uno qualsiasi.
Oh, andiamo. Chi voglio prendere per il culo! Ho bisogno di sentire il suo profumo, è come una droga.
Se solo ripenso al bacio che mi ha stampato sulla guancia, mi sento morire. Era tutto così perfetto e surreale. Lui che mi bloccava le spalle, mi attraeva a sè.. e tutto quel profumo da cui ero sommersa.
Se solo chiudo gli occhi mi sembra di riuscire a sentirlo.
Ero distesa sul letto e continuavo a pensare a lui. Magari un giorno il destino ci avrebbe fatti rincontrare.
Sorrido davanti a quel pensiero. In fondo, tra me e me, spero che accada.
Merda. Il cellulare vibra.
L'ultima cosa di cui ho voglia è parlare con qualche pseudo-amica che mi cerca solo per lamentarsi dei molteplici rapporti non protetti che ha avuto ieri con degli sconosciuti nei bagni di una qualche discoteca.
Così, con la voglia che mi saluta da lontano, do un' occhiata al cellulare e con mia grande sorpresa mi rendo conto che il numero del mittente non è salvato nella rubrica.
Con le mani sudate, mi sporgo all'altro capo del letto per prendere il cellulare. Leggo con attenzione.
'Ehi. Cucciola, ieri è stato fantastico. Mi chiedevo se ti andrebbe di nuovo domani.. Stasera sono impegnato. Poi magari ti chiamo,eh?! xx
-Step.'
Lo stomaco si stringe, e sento che il respiro è forzato.
Come Step? Il mio Stefano, per caso? Non può essere, non deve essere.
Ci sarà una spiegazione logica. Guardo l'orario. Solo le 08.47.
Anche se forse l'orario non è opportuno ho bisogno di bere.
Una bella birra ghiacciata mi aiuterebbe a riflettere.
Mi alzo dal letto, e corro verso il bagno.
Mentre sto per darmi una rinfrescata al viso, alzo lo sguardo verso lo specchio e mi guardo con un' espressione di disgusto. Non so precisamente il perché. Forse per la storia di Stefano.
Torno in camera a prendere gli occhiali, sono alquanto cieca senza loro.
Mi siedo al tavolo della cucina e sorseggio con gusto la mia birra.
Non c'è niente di meglio. E' un po' come svegliarsi la mattina e rendersi conto che è finalmente sabato.
No, la birra non mi basta. Con un po' di fatica alzo il mio didietro pesante dalla sedia e vado alla ricerca di un pacchetto di sigarette.
In seguito a un paio di minuti di girovagare per casa lo trovo. Come sopravviverei senza?
Esco sul balcone e do un primo tiro alla sigaretta, mentre tante idee mi inondano la mente.
'Dovrei chiamarlo. No,sembrerei troppo interessata. E poi lo metterei in imbarazzo. Mhh. Metterlo in imbarazzo sarebbe piuttosto opportuno. In fondo io non faccio nulla di male.
Anzi gli faccio solo un piacere dicendogli che ha sbagliato destinatario. Però è proprio una merda.
'Stasera sono impegnato'. Sì, chissà con quale altra battona. Ora lo chiamo.'
Dopo tutto quel pensare la sigaretta era ormai finita.
Entro in casa, mi fiondo in camera per prendere il cellulare e con tutto il coraggio che in vita mia non ho mai avuto, lo chiamo.
Dannazione. Quei maledetti squilli mi mettono in ansia e mi invogliano a chiudere la chiamata. No,non ci riesco è più forte di me.
Io devo assolutamen..
'Pronto?' Ecco, adesso era decisamente troppo tardi.
'Emh..Ciao Step. Sono.. Sono Francesca!' Okay, figura di merda in più, figura di merda in meno ormai non cambia.
'Oh, Frà! Ciao! Dimmi tutto.'
'Sì,beh.. Io..Io volevo dirti che mi è arrivato.. un tuo messaggio! E.. probabilmente hai sbagliato numero. Tutto qui.'
'Oh.. scusa non volevo! Cioè, era per un'amica..' Certo, un'amica. Stefano, non sono così stupida!
'Sì, un'amica.. Comunque non ti preoccupare. Te l'ho detto solo a titolo informativo!'
'Beh, per farmi perdonare ti andrebbe di uscire con me?'
Ho l'impressione che il cuore non batta più e con un filo di voce gli dico

'Sì,sì. Cioè, se vuoi.. '
'Certo che voglio, sai ieri mi sono divertito molto. Sarebbe un piacere passare un'altra serata del genere con te!'
'Okay.. Beh,ora io devo andare! Magari poi mi chiami e mi dici quando sei disponibile! Ciao.' E attacco.
Ha una voce magica. Non è possibile. LUI mi ha chiesto di uscire? Da soli? Starò dormendo. O forse, semplicemente, non ha capito chi sono. Do uno sguardo rapido all'orologio. Sono le 09.24. Ho bisogno di riposarmi. Troppe cose nel giro di troppo poco. Una cosa è certa, non credo ancora a quello che è successo.
  
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