Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fralesuebraccia    14/07/2012    1 recensioni
Vi siete mai posti questa domanda: E se Harry Potter avesse una sorella?
Questa storia si basa proprio su questo.
Non ho intenzione di modificare e stravolgere la saga di Harry Potter, assolutamente! non lo farò mai!
esempio dalla storia: Alex e Harry vivono comunque dai Dursley, comunque James e Lily (purtroppo) muoiono, comunque Hagrid và a prendere Harry dai Dursley, comunque Duddley è un cugino cattivo ecc.
Se volete scoprire di più, leggete il mio prologo =D
dal prologo:
"[...]Quando Lord Voldemort - detto da tanti Tu-Sai-Chi o L' Oscuro Signore - uccise James Potter, andò da Lily Potter, pronto ad uccidere anche lei. Ma la donna volle tentare di proteggere i propri figli, anche a costo della vita. E così fù. Ma per amore di quella donna, l' incantesimo lanciato dall' Oscuro Signore rimbalzò e si attaccò alle sole cose umane più vicine a sé: Harry e Alex Potter [...] "
P.S. i pairing principali sono: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Alex/Fred, Neville/Luna
P.P.S. Fred, Tonks, Remus ecc. non muoiono ma Silente (purtroppo) sì. (è una svolta e un momento importante nei libri di HP ed è un dettaglio troppo grande da modificare.)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter's saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passati quasi dieci anni da quando i Dursley si erano svegliati una mattina e avevano trovato i loro nipoti sul gradino di casa …
 
 
Quel giorno, quando i due fratelli Potter si svegliarono a causa del fracasso che stava facendo loro cugino Dudley, ebbero entrambi la sensazione che quella giornata non sarebbe iniziata per niente per il verso giusto. 
Zia Petunia iniziò a bussare insistentemente alla porta.
- Sveglia, ora! - e ri-iniziò a bussare alla porta.
Riluttanti si alzarono dal letto e uscirono dallo sgabuzzino e andarono in cucina a preparare la colazione di Zia Petunia, Zio Vernon e Dudley. Per loro … forse sarebbe avanzato qualcosa. 
Si sentirono i passi pesanti di Dudley rimbombare dalla fine del corridoio. Gli zii scattarono in piedi tutti eccitati abbracciando il loro grasso e grosso bambino che quel giorno compieva undici anni.
- Diddino Piccino! Fatti abbracciare a mammina! Auguri mio bel bambolotto! - Disse la Zia in modo fin troppo eccentrico ed esuberante. 
Dudley si liberò dall’abbraccio della madre e si precipitò su i regali.
- Quest’anno saranno molto più belli dell’anno scorso! - Enfatizzò lo Zio.
Harry ed Alex preferirono andare via dalla cucina perché ne avevano abbastanza di vedere regali che infestavano la cucina come tutti gli anni. Si andarono a sedere sul loro letto nel ripostiglio del sottoscala. 
- Non è giusto Harry! Non ho mai ricevuto un regalo in vita mia ed ora mi fa tanta rabbia vedere ‘il mostro’ avere così tanti regali e non accontentarsi! - Disse Alex sentendo suo cugino gridare perché non aveva ricevuto abbastanza regali.
- Lo so Alex, ma non ci possiamo fare niente, lo sai- Ma non riuscì a finire la frase perché il richiamo di Zio Vernon li fece scattare in piedi e li face correre verso la cucina.
- State bene attenti e aprite le orecchie perché ve lo ripeto una sola volta, chiaro? - Aspettò un cenno d’assenso dai due e poi continuò - Oggi è il compleanno di vostro cugino e come ben sapete andremo allo zoo. Sfortunatamente non vi posso lasciare qui da soli perché brucereste la casa quindi dovrete venire con me. Ma sia chiaro: non fate neanche una delle vostre stranezze o sapete quello che vi spetta. - Finì in tono minaccioso verso i due fratelli. - E ora, tornate nel ripostiglio e rimaneteci fino ad oggi pomeriggio quando andremo allo zoo.
 
*
 
- Ehi Alex guarda! - La sorellina si avvicinò alla teca che il fratello indicava - Credo che un po’ ci capisca: sta tutto il giorno chiuso in questa teca ed è così solo … 
- Ssssssì… la gente non fa cheeeeh guardarmi tutto il giornooooh e io non posssssso fare nienteeeh…
- Harry, l’ hai sentito anche tu il serpente? - Chiese sorpresa 
- Sì. - Rispose altrettanto sorpreso di aver sentito la creatura parlare.
- È vossssstro cuginooooh quello lì? - Chiese ai fratelli indicando il cugino con la coda.
- Sì, perché?
- Prima mi è venuto a battereeeeh ssssul vetro per farmi alzareeeeeh e ha insistito tantoooh. 
- Scusalo, è davvero viziato…
- Mamma, papà guadate guardate! Il serpente finalmente si è svegliato!- Spiaccicò il suo nasone sul vetro e all’improvviso il vetro comparve e Dudley si ritrovò nel piccolo stagno artificiale nella teca del serpente. Gli zii si misero ad urlare, il serpente scappò via dallo zoo e Alex e Harry si ritrovarono a ridere sotto i baffi. Zio Vernon però li vide e pensò che fosse stata opera loro. Arrivati a casa lo Zio li chiuse nel ripostiglio e li mise a pane ed acqua per una settimana. In più dovevano svolgere il doppio dei lavori domestici che svolgevano di solito. Insomma: una vera tortura per dei ragazzini di dieci e undici anni!
 
Passata la settimana d’inferno per i due giovani ragazzi, un altro fatto strano si abbatté su di loro. 
 
Quella mattina il primogenito dei Potter andò a prendere la posta recapitata all’abitazione di Privet Drive numero 4. Sfogliandola, trovò cartoline, bollette e una strana lettera scritta con dell’inchiostro verde smeraldo indirizzata al Signor Harry Potter, Privet Drive numero 4, Ripostiglio del Sottoscala, Little Whinging. Harry si sorprese moto che quella lettera fosse intestata proprio a lui, ma la aprì curioso. Il termine giusto è cercò di aprire perché suo cugino fece la spia al padre che strappò subito la lettera di mano al ragazzo e dopo aver dato una breve letta al retro della lettera, la butto. E così fece con le enormi quantità di lettere uguali che gli arrivarono nei giorni successivi. Dopo un paio di settimane che queste lettere arrivavano interrottamente, Zio Vernon decise di andare a vivere su uno scoglio in mezzo al mare lontano da tutte e da tutti.
 
*
 
- Quanto manca Harry? - Chiese sussurrando Alex che era sdraiata su pavimento, rigirandosi per coprirsi tutta con la coperta che dovevano dividere nella baracca che era diventata la loro nuova abitazione.
- Un minuto scarso. Hai finito di disegnare le candeline?
- Sì. - Fece appena in tempo a dirlo che c’ orologio da polso di Dudley suonò la mezzanotte.
- Auguri Harry! Esprimi un desiderio! 
Harry soffiò sulle candeline di una torta disegnata con la sabbia che occupava il pavimento di legno della baracca.
Tempo di pochi istanti e si sentì un boato assurdo. La porta cadde con un enorme tonfo a terra e tutti balzarono in piedi. Harry e Alex si andarono a mettere in un angolo, Dudley strinse la coperta, ma rimase sul divano, mentre gli Zii scesero dal letto e, armati di fucile, scesero le scale per andare al piano di sotto, dove proveniva il rumore.
- Chi va là! - Urlò lo Zio alla figura enorme che avanzava dalla porta.
Il grande uomo prese la porta e la risistemò al suo posto, scusandosi.
- Chi sei? - Urlò ancora impaurito.
- Mi chiamo Rubeus Hagrid. - Disse con il vocione. Poi guardò Dudley - Ehi Harry! Mi ti aspettavo un po’ più magro, ma va bene. 
- Io n-non sono Ha-Harry! - Rispose impaurito.
- Sono io Harry. - Si fece avanti il vero Harry.
- Eh si, certo sei tu! Hai gli stessi occhi di tua madre … Lily. E i capelli sono certamente di tuo padre.
- Conoscevi i nostri genitori? - Chiese Alex facendosi avanti anche lei.
- Ora basta! Harry e Alex non andranno in quella stupida scuola! - Urlò acido lo Zio.
- E chi sarà a impedirmelo: tu? 
- Guarda c-che io s-sparo! - Minacciò falsamente puntando in alto il fucile.
Ma Rubeus Hagrid con la sua grossa mano piegò verso l’alto la punta del fucile.
- Io direi proprio di no! Harry e Alex dovranno crescere con un’istruzione e quale posto migliore come Hogwarts, dove hanno studiato tutti i più grandi maghi della storia! 
- Un momento: maghi? - Chiese incredulo il ragazzo.
- Già Harry, maghi! Tu sei un mago, Harry.
- Io sono che?
- Un mago! E anche tu Alex. E siete dei grandi maghi! 
- Ehm. Come hai detto che ti chiami?
- Hagrid, chiamami Hagrid
- Hagrid… sei sicuro che siamo dei maghi? Non è che ti sei sbagliato?
- No, no! Sarete dei maghi con i fiocchi con l’istruzione … proprio come i vostri genitori.
- Vuoi dire che … ma loro sono morti in un incidente d’auto!
- Un incidente d’auto? James e Lily Potter morti in un incidente d’auto? - Chiese rivolgendosi verso gli Zii con tono incredulo.
- Bhè dovevamo pur dirgli qualcosa! Non potevamo dirgli che un mago oscuro li aveva uccisi!
- Un momento! Voi sapevate di tutto questo e non ci avete detto niente per dieci anni? - Chiese incredula e arrabbiata la piccola di casa.
- Certo! Voi non diventerete mostri come vostra madre! Non faceva altro che lodare le sue capacità magiche … e i nostri genitori erano così fieri di avere una strega in famiglia …
- Ora basta! - Gridò Alex zittendo tutti. - Non osare mai più parlare così di loro! Erano persone fantastiche e voi non lo siete! Non provate mai più a fare una cosa del genere perché quando saprò usare la magia ve la vedrete con me!
- Alex calmati. 
- Come faccio a calmarmi Harry! L’hai sentita no? Hai visto quante baggianate ci hanno raccontato?
- Lo so, ma ora non è il momento di pensarci. Hagrid perché sei qui? - Chiese Harry ora rivolgendosi al gigante.
- Bhè perché Silente, che è il preside della scuola che vi parlavo, mi ha mandato qui perché ancora non hai aperto la lettera di ammissione a Hogwarts
- E la hai tu la lettera?
- Oh sì che sciocco! Quasi dimenticavo. Ecco. 
Lentamente Harry aprì con occhi curiosi assieme alla sorellina la lettera dalla scrittura verde smeraldo.
- Ma io non andrò con Harry? - Chiese spaventata Alex.
- No, tu sei piccola per andare con lui. Ci andrai l’anno prossimo, con i ragazzi della tua età …
- Ma …
- Ora dobbiamo andare!
- E dove andiamo Hagrid?
- A Diagon Alley, a fare le spese per la scuola.
- Ma non ho un soldo!
- Oh ma quello non è un problema! C’è la Gringott, la banca dei maghi! I tui genitori hanno lasciato voi dei soldi!
 
*
 
Dopo tante sorprese Alex ed Harry Potter vedevano il loro sogno di andare lontano da casa sempre più vicino. Andarono a Diagon Alley per comperare cose per la scuola ad Harry e Hagrid gli regalò perfino una civetta: Edvige.
Tutto era così bello per i due ragazzi che il tempo passò via in fretta e furono  costretti a salutarsi. Durante l’ anno scolastico continuarono a scriversi e Hary finalmente si fece nuovi amici e tra cose belle e brutte …  [sorry, to be continued :)] 



SCUSATE PER L' IMMENSO RITARDO MA HO AVUTO PROBLEMI E POI MI E' VENUTA ANCHE LA FEBBRE... IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' PIENO ZEPPO DI SORPRESE!! VE LO ASSICURO!
ALLA PROSSIM
A!
HPsagathebestHarryGinny
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fralesuebraccia