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Autore: Nancy17    16/07/2012    0 recensioni
Se conosci Gintama, conosci la famosissima Agenzia Tutto-fare, costituita dai suoi grandiosi membri: Gintoki Sakata, Shinpachi Shimura, Kagura e il suo cagnolone spaziale Sadaharu. Ma se...l'agenzia si allargasse improvvisamente?
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vuoto…nessun rumore…il nero infinito…il cervello spento. Eppure, avevo sempre avuto i riflessi pronti anche quando in battaglia venivo ferita gravemente dal nemico.
Qualcosa, forse, mi toccò il braccio destro. Per quel pochissimo che ancora percepivo, mi sentii rigirare dall’altra parte. Poi qualcuno mi sollevò il busto, tenendomi la testa.
Dal silenzio assoluto, uno strano suono si faceva strada nell’oblio, apparendo prima come un ronzio quasi impercettibile, poi a man a mano che cresceva una voce che mi chiamava.
Lentamente cercai di riaprire gli occhi pesanti. Uscendo da quell’oscurità, mi aspettavo di trovare della luce, ma non fu così. La prima cosa che vidi erano i nuvoloni grigi, carichi di pioggia. Ma quella voce, familiare, continuava a chiamarmi. Girai lo sguardo verso destra. Gintoki.
Gintoki mi teneva stretta a sé e mi chiamava. Il mio sguardo si era come incantato sul suo viso. Aveva i capelli bagnati dall’acquazzone precedente e sul viso gocce. Il suo sguardo era…triste, forse impaurito.

- Niha! Niha! Mi senti? Niha! –

- Ah… -

- Niha! Tieni duro. Ti porto via di qui. –

- N… - cercai di parlare. – No… -

- Che…Niha… -

- Gin…toki…- sorrisi - …ecco dove ti ho già visto…- deglutì – Eh…avevi paura di quel coniglietto…vero? – cercai di essere un po’ ironica.

- Non parlare. Risparmia le forze per…-

- Sai… - lo interruppi - …il maestro Shoyo…mi ha fatto da padre… - sorrisi di nuovo - …mi ha preso con sé…mi ha insegnato ad usare la spada…-. Gintoki mi ascoltava in silenzio.-Sai perché…ho la sua katana? – gli chiesi. -…me la diede prima che…- tossì -…prima che incendiassero il dojo…-. L’espressione di Gintoki cambiò. -…me l’affidò…per salvarmi…- dissi, guardando il cielo. Incomincia a tossire violentemente.

- Niha!! – Gintoki vide che con la mano sinistra mi toccavo la profonda ferita mortale, che mi stava portando via di lì. Sulla mia mano si posò la sua, calda. Mi fece sentire bene.

- Si è vendicato…- tossì – Non gli andava giù…il fatto che abbia…cof…preferito passare dalla tua parte…cof…che dalla sua…-

- È stato Takasugi? – mi chiese, rimanendo stupefatto, poi digrignò i denti. –Maledetto…-

- Non arrabbiarti… - con il poco delle forze che mi rimanevano, abbozzai un sorriso -…non se né andato via intatto. – tornai a guardare il volto del tuttofare. – Fino alla fine…ho tenuto eretta la mia anima…- un piccolo sorriso si disegnò sul mio volto sofferente. -…è sempre stato il mio bushido…continuare a vivere secondo le mie regole…nel modo più giusto possibile…-

- Niha… -

- Sai Gin…cof…questo mondo, infondo…non era poi tanto male. – sentivo salirmi qualcosa di caldo agli occhi. – È vero…in tutto questo tempo…cof…non ho vissuto felicemente…sono sempre dovuta fuggire da tutto…e da tutti…ma dopo avervi conosciuto…cof…ho capito che non era così male… -. Una lacrima calda, mi scivolò incontrollata sul viso. – Mi dispiace… -

- Di cosa? – mi chiese dolcemente, asciugandomi con la mano libera la lacrima.

- Avete rischiato…per salvarmi. –

- L’abbiamo fatto perché ci andava. –

- Eh…giusto… - mi sforzai di sorridere. Chiusi gli occhi. – Avrei voluto…cof, cof!!! – tossii violentemente.

- Niha!! –

- Avrei voluto…incontrarvi prima…già…sarebbe stato bello…cof…passare del tempo…cof, cof…con voi. – sentivo che le forze mi stavano abbandonando.

- Puoi cominciare ora. –

- È finito…- riaprì gli occhi, guardando Gintoki. -…il mio tempo è scaduto… -

- No, Niha! Non hai finito il tuo percorso. Hai ancora molta strada da fare! – mi disse, convinto e deciso. Mi limitai a sorridere amaramente a quelle parole. – Niha…se pensi che ti lascerò morire proprio ora che ti ho ritrovata…-

- Guarda… - lo interruppi, guardando il cielo. -…quella nuvola ti somiglia tantissimo. – sorrisi. Gintoki non staccava lo sguardo da me, ma feci finta di niente. – Guarda Gin…eh…ha la tua stessa capigliatura…anche le nuvole si fanno i bigodini? –

- Io non mi faccio i bigodini? -.-‘ –

- Che razza di nuvola è? –

- Hai appena detto che mi somiglia e ora dici “che razza di nuvola”? – strepitò.

- Fa schifo! Guardiamone un’altra…-

- Mi stai insultando, così!! E poi cos’è sta’ moda di guardare le nuvole, non si guardavano le stelle una volta? –

- Guarda, Gin…quel piccione ti somiglia…-

- Dalle nuvole passi ai piccioni? –

- Quel piccione ha i tuoi capelli…-

- MA CHE RAZZA DI PICCIONE È? –

- Un Ginpiccio… - gli dissi, guardandolo negli occhi con le ultime forze che mi rimanevano.

- Ma che cavolo stai dicendo??? –

- Non lo so…ma tu continua a fare la faccia drammatica… -

- Va bene. –

- …ma che razza di faccia fai? –

- Non lo so…me l’hanno disegnata così per questa scena. – (immaginate una faccia altamente stupida)

- Cambiala… -

- Non posso, è fatta così… -

- Allora, cambiate il protagonista… -

- MA LA VUOI PIANTARE?...torniamo alle nuvole… -

- Guarda Gin…quella nuvola ti somiglia…-

- L’hai già detto… -

- …ha la tua stessa capigliatura… -

- …dobbiamo rifare la scena da capo? –

- Guardala, per favore… - rivolsi lo sguardo verso il tutto fare e gli sorrisi. Il sole non c’era, eppure i suoi occhi luccicavano…

- Al momento giusto, i miei occhi brillano. –

- STA’ ZITTO, MALEDIZIONE!! STO’ CERCANDO DI MORIRE!!! –


- Dicevamo…eppure i suoi occhi brillavano. Aveva un’espressione triste ora, quasi di compassione. Continuai a sorridergli.

- Guarda…o se ne va…-


Con grande sforzo, Gintoki guardò in alto e con la voce tremolante, disse – Niha…non la vedo…dimmi qual è… - (ovviamente c’è un mega nuvolone con la faccia da idiota di Gin, ma lui fa finta di non vederla).
Silenzio.

- Niha…Niha…no…NIHA!!!! –






- Buon giorno a tutti! – esclamò Shinpachi, entrando in casa.

- Buon giorno, Shinpachi! –

- Buon giorno, Kagura! Ti sei appena alzata? –

- Si! –

- Gintoki è ancora a letto? –

- Non lo so. Vado a vedere. – rispose, strofinandosi l’occhio.

- Ehm…meglio se vado io! L’ultima volta c’abbiamo trovato Sa-chan… - disse facendo scorrere la porta in carta di riso della camera di Gintoki. – Gintoki! Sve…eh? .


- Ecco perché mi sentivo soffocare. – disse Gintoki, seduto sul divanetto a grattarsi la testa. –Perché cavolo ti sei messo a dormire sopra di me, è Sadaharu? –

- Bau. – fece il cagnolone, sdraiato a terra.

- “Bau” un corno! Vuoi ammazzare il protagonista? –

- Bau! –

- E ora, che vuoi dire? Aaaah! – disse esasperato. – Che razza di cane è uno che fa “bau”? sei come un pacchetto di fazzoletti…all’inizio sei felice perché puoi pulirti il naso, ma appena finiscono ti casca il mondo addosso. –

- Cos’è? La perla di saggezza delle nove e tre-quarti? – dissi, poggiando delle uova sul tavolino.

- Ma quale nove tre-quarti! Non sai dire: dieci meno un quarto o…nove e quarantacinque? –

- Se dico nove e tre-quarti sembra che sia ancora mattina presto. – risposi, sedendomi accanto a Shinpachi, sull’altro divanetto.

- Ma che filosofia del tempo avete voi due? – sentenziò Shinpachi. – Uhm?...KAGURA!!!!! Ti stai mangiando tutte le uova!!!! –

- Voi parlate! – fece notare la ragazzina.

- Ehi! Uno è mio! –

- Tu parla Gintoki, io mangio per te. –

- Non ci pensare nemmeno! –

- Kagura, mangia quello di Gin ma non il mio! –

- Tieni. – mi diede un uovo gentilmente. Poi tornò a divorarsi gli altri.

- KAGURA…QUELLE SONO LE NOSTRA UO… -. Shinpachi e Gin finirono nella bocca di Sadaharu. – Scusaci tanto… -
   
 
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