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Autore: ire_ne    31/01/2007    2 recensioni
La storia inizia nel piccolo laghetto dietro il PPTH, questa nuova luce farà vedere Cameron agli occhi di House diversa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Deciso, prese la moto e in pochi minuti le era affianco. Lei lo notò. Era felice, sorrideva senza un motivo. Veramente un motivo lo aveva ed era lui, ma non doveva lasciar esprimere troppo le sue emozioni, anche se molto forti.

 

Si voltò un ultima volta a guardarla, la vedeva sorridere. Era sicuro che era grazie a lui che si sentiva in quel modo. Gli venne da sorridere. Doveva essere contagioso! La superò e svanì nel traffico.

 

H:ci hai impiegato una vita!

C:io non corro come te. Ci tengo alla mia esistenza.

H:e a quella degli altri vero?

C:esattamente. Da quanto sei qui?

H:come ho detto prima da una vita..

C:ok allora o sto parlando con un morto o tu hai 9vite come i gatti.

H:nove vite. Una volta ho provato a buttarmi da un cornicione come fanno loro ma il risultato è stata una gamba azzoppata.

 

Rise.

 

C:gia be non tutti i gatti sono capaci di cadere su quattro zampe.

H:ma io sono capace di fare tutto.

C:tu ne sei convinto ma non è vero. E chi ti sta attorno non te lo dice per non ferirti. Ma a me non importa più di tanto.

H:e inutile che menti. So che mi adori perché sono indistruttibile.

C:gia la tua gamba ne è una prova!

H:continuerai a prendermi in giro per molto?

C:fin quanto ne avrò voglia!

 

Intanto era arrivata davanti alla porta di casa sua. Lui la seguiva. Fortunatamente abitava al primo piano e non avrebbe dovuto fare scale. Prese la borsa e frugò dentro alla ricerca delle chiavi che sembravano essere sparite. Lui nel frattempo si guardava attorno un po’ spaesato. Era strano essere li. Ma la cosa non lo dispiaceva affatto.

 

H:non le trovi?

C:no! No aspetta

Un rumore di chiavi proveniente dalla borsa, la fece tranquillizzare.

 

H:paura di rimanere fuori vero?

C:si perché poi saremmo dovuti andare a casa tua e non avrei potuto utilizzare le mie manette. Ci tengo tanto!

H:sarebbe dispiaciuto anche a me.

C:ma se prima hai provato in ogni modo una scusa per non venire.

H:ogni modo mi sembra un esagerazione . Comunque questa cosa delle manette mi ha incuriosito.

C:ti incuriosiscono solo queste cose?

H:gia, se ci sei di mezzo tu poi.. Sai la Cuddy è diventata un po’ monotona in queste cose. Mi tratta come un pupazzo.

C:immagino, magari non la soddisfi abbastanza..

E fece un sorriso malizioso.

H:ne sei sicura? Provare per credere.

 

 La prese per i fianchi e iniziò a farle il solletico. Lei rideva come una matta.

 

C:house no, no dai ti prego. Soffro il solletico.

H:e per questo che te lo sto facendo.

C:ti prego, ti prego.

 

Vedendola così decise di bloccarsi. Ormai erano seduti sul divano. I capelli di lei tutti scompigliati. Quando si voltò a guardarla gli venne da ridere.

 

C:ti diverti a vedermi così.

H:si. Sei anche più bella. Un po’ più naturale. Non che prima non lo fossi. Ma quando ridi così sei splendida.

 

L’immunologa arrossì violentemente.

 

C:hai finito coi complimenti imbarazzanti?!

H:no voglio continuare tutta la notte.

C:ma hai visto che ore sono?

H:no e sinceramente non mi interessa più di tanto.

C:sono le tre e mezza di notte. House te ne devi andare. Non volgo arrivare tardi a lavoro domani.

H:ma io sono il capo.

C:non mi importa. adesso fuori.

 

E dicendo così lo spinse vicino alla porta.

 

H:ehi sei forte.

C:è facile spingere uno che non può usare una gamba.

H:grazie per avermelo fatto notare.

C:di nulla. Magari questo ti decide a farti andare via.

H:e invece no mi decide a farmi restare. Suvvia. Non succede nulla se dormiamo assieme. Senza fare niente prometto.- e mise la mano sul petto incrociando le altre due.

C:non ti credo tanto è inutile.

H:mi hai preso per un maiale pervertito?

C:no per un uomo, anche se ho i miei dubbi. E voi non riuscite a trattenere i vostri “istinti”.

H:veramente quelle siete voi donne.

C:ma cosa diavolo stai dicendo? Ah si cerchi di distrarmi così non ti posso buttare fuori da casa ma tanto è inutile.

H:sei ti che hai insistito perché venissi. E ora mi vuoi buttare fuori?

C:esatto. C’ hai impiegato un po’ a capirlo

H:fammi rimanere con te. – lo disse con voce supplicante che Cameron non riuscì a dirgli di no.

C:va bene. ma non provarci con me hai capito?

H:si mia padrona.

C:e smettila di fare l’idiota.

H:come tu vuole.

 

E lasciandolo parlare si diresse verso la camera da letto.

 

C:da che parte dormi del letto? – urlò dalla camera.

H:non fa differenza.

C:sei sicuro?

H:si! Tanto non dormiremo.

 

La donna si affacciò dalla porta e lo guardò male.

C:come?

H:scherzavo.

C:evita di scherzare o aspetto che ti togli i vestiti per buttarti fuori.

H:va bene. Allora vuoi che dorma nudo?

C:house!

 

H:era un no?!

C:no era un” o la smetti o dormi sul divano”!

H:e faresti dormire un povero zoppo sul divano? Immagini i dolori lancinanti che mi provocherebbe?

C:sarebbero la giusta punizione.

H:quanto sei sadica. Dai evitiamo di parlare e facciamo qualcosa di più produttivo. – disse mentre si toglieva la maglietta.

C:vai!

H:dove?

C:di la .

H:di la dove?

C:sul divano.

H:e perché mai?

C:ti avevo avvertito se continuavi ti avrei fatto dormire sul divano. E adesso vedi di muoverti!

H:ma sei cattiva.

C:mi porti tu ad esserlo.

H:credevo che fossi più dolce e meno acida sai?

C:credevi male. Comunque non ti sei ancora mosso. Il divano non verrà da te lo sai questo si?

H:mmmh strano eppure eravamo diventati amici.

C:da come li tutti tu gli amici capisco perché non viene e soprattutto perché fra poche ore ti troverò coricato in terra.

H:ti adoro quando mi tratti così.

 

La donna si fermò e lo guardò con un mezzo sorriso. Si poteva essere così?

 

C:tu sei pazzo.

H:di te!

C:e inutile che provi ad addolcirmi, non risolvi proprio nulla lo sai si?!

H:lo vedremo.

C:non mi sfidare.

H:perché?

C:sei tu quello che ci perde.

H:ma se non vedi l’ora di saltarmi addosso.

C:questo sei tu che lo credi. Io non l’ho mai detto.

H:i gesti e il modo di comportarsi parlano da soli.

C:sia i gesti che il comportamento possono essere fraintesi. E ora a nanna.

 

Detto questo gli lanciò un cuscino ed una coperta.

 

C:dormi bene.

H:se fossi in un letto dormirei meglio.

C:se, se, se quanti se. Se tu fossi meno idiota adesso staresti dormendo su di un letto con una donna stupenda.

H:da dove nasce la sicurezza della tua bellezza?

C:dalle tue parole.

 

Colpito ed affondato. Si stava divertendo a stare così. Era piacevole la presenza della piccola Cameron, forse la doveva chiamare Allison. Infondo stavano prendendo una piccola parte di confidenza, quella parte che si dà solo a chi si tiene veramente. Sorrise ,di nuovo. Molte volte ormai l’aveva fatto quella sera. Ma non voleva farsi vedere da lei. Però quale strana ragione , forse , non lo sapeva nemmeno lei, però si era bloccato.

ecco qui il terzo capitolo: ringrazio EriMD, damagedlove e SHY per aver recensito anche questo capitolo! spero che vi sia piaciuto! un bacio Ire!

  
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