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Autore: Smilemore Cryless    17/07/2012    2 recensioni
«..Tra pochi giorni sarà presente un evento molto importante, il giubileo di Sua Maestà la Regina..» Cosa accadrà ai nostri due personaggi? Ciao, ragazzi! E' la mia prima fanfiction e devo dire che sono alquanto emozionata, spero vi piaccia! Intanto vi auguro una buona lettura, lasciandovi con una parte della storia, che spero introdurrà bene il capitolo.
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le indagini. 

Il maggiordomo si avvicinò elegante alla scrivania del proprio padrone, per poi porgergli la tazzina di tea e una fetta di torta.
 «Per questo pomeriggio, le è stato preparato dell’Earl Grey, accompagnato con una fetta di millefoglie ai frutti di bosco. » annunciò il maggiordomo pacatamente, accennando ad un sorriso «Ah.. l’è arrivata una lettera da parte di Sua Maestà la Regina. »
Il giovane conte si avvicinò al maggiordomo, per poi osservare la lettera.
«Beh? Cosa aspetti?» lo guardò negli occhi «Apri la lettera e leggila. » ordinò in modo breve e conciso.
«Come desidera. » Sebastian prese dal taschino destro un apri-lettere con una lama d’argento, e con un taglio veloce aprì la busta che accoglieva la lettera. L’aprì lentamente per poi leggerla ad alta voce:
«Al Cane da Guardia di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra.
 
Il 20 Giugno dell’anno 1887 si terrà un giubileo straordinario. Come accadde con il suo predecessore nel 1880, la vita della Regina va salvaguardata. Speriamo in una vostra collaborazione, nell'alleviare le pene di Sua Maestà. Ricordandole anche il suo giuramento alla fedeltà della corona.
 
A dì 14 Giugno 1887.
 
La Regina.»
 
 Sebastian ripiegò accuratamente la lettera per poi porgerla al proprio padrone, con aria interrogativa. «Se permette.. io avrei un dubbio. In che senso ‘come accadde con il suo predecessore’? »
Il conte si limitò a rivolgere uno sguardo fugace al maggiordomo, per poi appoggiarsi di schiena alla scrivania portando la mano sinistra sotto al mento. «Sebastian.. questa lettera ha qualcosa di familiare. Ho come l’impressione di aver già sentito da qualche parte quella data.. quell’anno.. » mormorò pensante, rigirando tra le mani la lettera. Passarono alcuni minuti, uno strano silenzio era sceso nello studio del conte. L’unico suono udibile era il ticchettio continuo di un orologio in quella stanza, poi nulla. «Ma certo..!» esclamò il Conte entusiasta, riponendo bruscamente la lettera sulla scrivania per poi avvicinarsi all’ultimo cassetto di quest’ultima. Si ricordò di una chiave che aveva nascosto sotto al mappamondo, la prese ed aprì il cassetto. Un forte tanfo riempì pian piano la stanza. Il conte prese una scatola abbastanza vecchia e insolita dal cassetto per poi poggiarla delicatamente sopra alla scrivania. Il maggiordomo rimase ad osservare lo strambo comportamento che il suo padroncino stava avendo. E quella scatola poi.. cosa nascondeva?
«Sebastian in questa scatola ci sono tutte le lettere da parte della Regina, per mio padre, il suo Cane da Guardia. Il mio predecessore, appunto. Tanaka le aveva conservate, e dopo il mio dodicesimo compleanno me le aveva consegnate. Lessi una lettera in particolare, che tutt’oggi mi è rimasta ancora impressa nella mente.. 1880.. » mormorò, mentre era intento a cercare tra tutte le lettere quella che voleva. Dopo aver svuotato quasi tutta la scatola dal suo contenuto, trovò la lettera e la porse al maggiordomo che la lesse.
 «Adesso sono chiare molte cose.. Beh.. Signorino, cos’ha intenzione di fare adesso? » chiese Sebastian accennando ad un altro dei suoi classici sorrisi.
«Alleviare le pene di Sua Maestà. Adesso è la Regina che ha la priorità.» Il Conte strappò via la benda per poi far illuminare il pentacolo che prese a colorarsi di un colore violaceo.
«Yes, my lord. » furono solo queste le parole, che scandite, risuonarono all’interno della stanza. Poi con eleganza e riverenza, il maggiordomo si portò la mano destra al cuore per poi inchinarsi profondamente.
 
Il giorno dopo, le indagini partirono più spedite che mai. Il Conte era intenzionato a scovare una volta e per sempre questo gruppo insubordinato che voleva attentare, molto probabilmente anche quest’anno, alla vita di Sua Maestà. Passarono alcuni giorni e dopo un giro d’indagini a Londra, il maggiordomo e il Conte cominciarono a valutare tutti i riscontri ottenuti grazie agli interrogatori svoltisi nei borghi più poveri di Londra. Venne fuori un nome in particolare, Bryan Cristopher.
 
Il maggiordomo, bussò alla porta dello studio del suo signorino. Una volta ricevuto il permesso per entrare, si diresse verso il suo padrone per consegnargli i documenti di tutti gli interrogatori avvenuti e dei numerosi riscontri delle indagini. «Bocchan.. con le indagini che ho eseguito personalmente è venuto fuori il nome di Bryan Cristopher. E’ un uomo sulla cinquantina, livello sociale basso. Si presuppone faccia o abbia fatto parte di questo gruppo estremista. Ho tutti i recapiti necessari. » affermò deciso.
«Ottimo lavoro, Sebastian. Prepara una carrozza e andiamo a far visita a questa persona. » accennò ad un sorriso mefistofelico.
«Ai suoi ordini. » Il maggiordomo si inchinò per poi uscire, per preparare la carrozza al suo padrone, una volta controllati i cavalli tornò nello studio del Conte per avvisarlo che tutto era pronto per quel ‘viaggio’ a Londra.



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 Ehylà! Rieccomi con un nuovo capitolo di questa storia! Fatemi sapere se vi è piaciuto, eh! ;) Le recensioni sono sempre ben accette. <3 Ringrazio, ancora una volta, chi mi segue! *www* 
Alla prossima, con un nuovo capitolo. =^-^=

  
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