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Autore: ire_ne    01/02/2007    3 recensioni
La storia inizia nel piccolo laghetto dietro il PPTH, questa nuova luce farà vedere Cameron agli occhi di House diversa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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*DRIIIIIIIIIIIIIIIN*

 

Nessuna risposta.

 

H:muoviti!!

W:house?

H:acuto.

W:sono le cinque del mattino.

H:veramente sono le cinque e venti.

W:cosa vuoi?

H:L’ho baciata, anzi lei ha baciato me.

W:scusa la domanda ma chi ti ha baciato?

H:ma allora sei tonto.

W:perdonami se sono stato svegliato da un pazzo con il bastone.

H:mi sono stranamente sentito toccato.

W:fai bene. Mi vuoi rispondere?

H:Ti do due possibilità: Madre Teresa di Calcutta, Angelina Jolie..

W:la prima è morta e l’altra non va a baciare dottori in giro per il mondo.

H:dimentichi che io valgo molto.

W:sei venuto qui per farmi un indovinello???

H:no c’è una terza opzione.

W:House non ne ho voglia.

H:Allison Cameron.

 

Wilson all’iniziò non capì un po’ per la stanchezza un po’ per la rabbia che l’amico gli stava provocando. Poi spalancò gli occhi.

 

W:no spiegami, Cameron ti ha baciato?

H:è quello che ho detto.

W:e questa notizia non potevi dirmela a lavoro?

H:tu sei un pettegolo per eccellenza, dopo averla detto a te quando arriverò in ospedale lo sapranno tutti.

W:fuori di qui.
H:non sei il primo a dirmelo oggi lo sai?

W:non voglio sapere in quali condizioni “qualcuno” te l’ha detto.

H:non te le avrei raccontate.

W:no aspetta un attimo se lei ti ha baciato e tu a quest’ora sei qui vuol dire che è successo qualcosa.

H:gia ma te lo racconterò la prossima puntata.

W:mi ha buttato dal letto e poi non mi racconti i particolari più piccanti?? Questa è crudeltà!

H:vedila come vuoi. Peggio per te che mi ha trattato così.

W:house.

H:ciao Jimmino caro.

W:tanto scoprirò tutto.

H:non vedo l’ora.

 

La giornata passò rapidamente. Non accadde nulla di insolito. Lui era sempre uguale, ma questo non fece innervosire Cameron ne le fece dimenticare quello che era successo la notte prima. Sembravano una coppia sposata da sempre, ma c’era quella passione , quella che solo pochi hanno e possono provare. Era felice.

 

Anche il diagnosta era felice di quel strano cambiamento che stava prendendo la sua vita solitaria. Quella notte era stata la più bella e la più speciale della sua vita. Si era divertito a giocare a monopoli con lei anche se era stato battuto come mai prima , a se stesso doveva ammetterlo. Incrociò le mani sul petto e cercò di recuperare le ore di sonno che gli erano state teneramente strappate via da una bellissima donna.

 

Una fitta. Quelle c’erano sempre però. Ingoiò del vicodin e riprese a dormire.

 

*Buuum*

 

House si svegliò di scatto.

 

C:oddio scusami tanto.

H:ma che diavolo è successo??? Un bombardamento aereo? Hitler è tornato?

C:è stata colpa mia mi sono cadute le cartelle in terra. Mi dispiace.

H:non ti preoccupare. Apparte il fatto che hai rovinato il mio sogno con madre Teresa e Angelina Jolie.

C:che sogno strano.

H:gia se sapessi la posizione preferita della Jolie..

C:non voglio sapere quella di madre Teresa.

H:non te l’avrei detta. È un segreto tra me e lei.

C:sono felice di sentirlo.

H:vai via?

C:si appoggio queste cartelle me ne torno a casa.

 

Sperava che lui le chiedesse di poterla accompagnare. Ma non accadde.

 

H:benissimo. Buona notte allora.

 

Sorrise forzatamente.

 

C:anche a te.

Poggiò le cartelle sul tavolo, si tolse il camice , prese il cappotto e si diresse verso l’uscita.

 

H:Giulietta!!!!! – aspettò – ehi Giulietta non vorrai lasciare il tuo Romeo al freddo e al gelo.

 

Cameron sentendo la sua voce andò velocemente verso la porta di ingresso e l’aprì velocemente.

 

C:greg che ci fai qui a quest’ora si può sapere.

H:è mezza notte.

C:gia me ne sono accorta da sola.

 

Era nervosa. Forse aveva fatto male.

 

H:ok be.. me ne vado?

C:non sarebbe una cattiva idea.

 

Il diagnosta rimase un po’ spiazzato da quella risposta. Non se l’aspettava.

 

H:be ok allora ciao.

C:che diavolo volevi a quest’ora?

H:siccome era passata la mezza notte pensavo..

C:pensavi di venire qui e farti una sana scopata?!?

 

House rimase di stucco ma che l’era preso?

 

H:io veramente..

 

Non fece in tempo a parlare che la ragazza gli era tra le braccia e lo baciava con passione. Non riusciva a capirla ma nemmeno a trattenersi da quelle labbra che lo chiedevano con avidità.

 

H:sicura di stare bene?

 

Intanto erano entrati dentro casa continuando a baciarsi.

 

C:non posso venire a letto con te.

H:e perché mi baci così..

C:non posso avere voglia di baciarti?

H:non ho detto questo e che non capisco che ti è preso.

C:nulla. Sto male va bene!?

H:ok ok. Scusami , Sei troppo suscettibile. Posso sapere almeno che hai?

C:niente che ti interessi.

H:se stai male tutto mi interessa.

 

Poi ad un certo punto l’uomo si fermò a pensare. Certo era tutto chiarissimo. Gli sbalzi d’umore in quel modo erano attribuibili in un solo modo ad una donna.

 

H:ooh..

C:che significa quella parola.

H:nulla.

C:non è vero.

H:invece si.

C:no.

H:se vuoi possiamo continuare così tutta la sera.

C:io me ne vado a dormire. Se vuoi rimanere muoviti se no la porta è quella.

 

H:che gentile che sei questa sera.

C:grazie, adesso muoviti.

H:non ho mai detto che sarei rimasto qui.

 

La ragazza si fermò a guardarlo. Il diagnosta resse il suo sguardo. Poi si tolse il cappotto.

 

H:va bene.

C:bravo!

H:una domanda.

C:che vuoi?

H:di solito dormi nuda?

C:si solo quando sono da sola, ma se c’è un uomo evito.

H:io non mi offendo, ne mi vergogno.

C:nemmeno io ma sai non vorrei vederti sbavare.

H:sicura di te!

C:gia. Hai gia cenato?

H:veramente no.

C:bene fatti un panino o quello che vuoi, il frigo è pieno di qualsiasi cosa.

H:sapevi che sarei venuto qui a ripulirlo?

C:immaginavo qualcosa del genere. Io me ne vado a dormire, mi fa male la schiena.

H:arrivo subito,ripulisco il frigo e arrivo.

 

L’immunologa entro nella camera da letto ma non chiuse la porta.

 

Si voltò e aprì il frigo, c’era davvero di tutto li dentro. Prese del prosciutto e una birra . Poi andò alla ricerca del pane. All’improvviso la donna sbucò dalla camera.

 

C:se cerchi il pane è nel cassettone sotto la cucina.

H:ahhh..

 

L’uomo gridò appena.

 

H:si può sapere da dove diavolo ne sei uscita?

C:da camera mia.

H:ma non stavi andando a dormire?

C:ti dà fastidio che sia venuta qui?!? Me ne posso tranquillamente andare, non ti preoccupare.

 

Fece per andarsene ma il diagnosta la trattenne per un braccio.

 

H:dai che scherzavo.

 

La fermò e le passò un braccio dietro la schiena. Le liberò il viso dai capelli che lo coprivano, era un po’ pallida, forse dai dolori  ma pur sempre bella. Le accarezzò una guancia col pollice mentre la fissava dritta negli occhi.

 

H:ciao piccola.

 

Allison arrossì. Sorrise timidamente. Ogni volta la sorprendeva.

 

C:ciao.

 

Disse con un filo di voce.

 

H:andiamo a dormire?

C:ma non hai nemmeno mangiato.

H:non importa.

 

Stavano sussurrando. Il battito della donna aumentò sentendolo sempre più vicino.

 

C:sei sicuro?

H:certo, e poi sono stanco. Voglio proprio dormire con una bella donna.

C:be allora hai sbagliato casa.

H:non credo proprio.

 

La tirò di nuovo a se e la baciò con passione. Le sue labbra erano le stesse della notte prima , ma gli erano mancate, davvero. Stava bene. Avrebbe voluto prenderla in braccio e portarla in camera da letto. Ma non poteva, peccato.

 

C:Greg

H:dimmi.

C:…

H:ehi ci sei?

 

Ma cosa gli voleva dire?! Che l’amava? No, non poteva fare questo a se stessa, non poteva lasciarsi andare. Infondo non era diventata una cosa seria.. aspettare, doveva solo aspettare.

 

C:si senti.. – e adesso? –andiamo a dormire si o no?! Sono sfinita e domani ho il doppio turno in ambulatorio!

H:no, mi dispiace ti sbagli di grosso.

C:come?

H:non devi farne di ambulatorio.

C:e come mai?

H:be ricordi?! Lo devo fare io per tre giorni!

 

Cameron pensò un attimo, aveva ragione, se n’era pure scordata.

 

C:giusto.. Be allora?! Andiamo a dormire lo stesso. Anche se non devo fare più l’ambulatorio non vuol dire che non sia stanca.

H:ok ok.. anche oggi devo dormire sul divano?

C:possibile, secondo come ti comporti.

H:forse sarà meglio chiudere la bocca prima di dire qualcosa di sbagliato.

 

Sorrise. Lei si volto a guardarlo. Rispose a quel gesto.

 

C:gia.. forse è meglio.


Come sempre ringrazio chi ha recensito chi bene e chi amle :)

  • SHY:sono contenta che ti sia piaciuto questo capitolo! Spero continuerai a leggere!
  • damagedlove:gracias anche a te, ti ringrazio molto per la recensione e vedo che ti è piaciuta tutta la ff e che la segui dall'inizio! spero di non deluderti coi prossimi capitoli!
  • cassandra14:be che dire.. ti ringrazio per la recensione e spero che le true idee mi facciano migliorare nella prossima ff che scriverò, spero che quando la finirò mi farai sapere che ne pensi visto che hai letto solo metà! :)
  • Vorrei ancora ringraziare Sere che anche se non ha recensito mi tirata su di morale! grazie ciccina mia!!!

Al prossimo capitolo (che arriverà ,credo, prima di sta sera) un bacio Ire!

  
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