Film > Biancaneve e il Cacciatore
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Autore: barboncina85    18/07/2012    6 recensioni
come continuare una storia perfetta?
io ci ho provato, spetta a voi giudicare!!
"Come puoi esserne sicura?" la sua espressione sembrava afflitta ma per nulla sorpresa.
"In questi mesi ho svolto il mio compito, ho ridato luce al regno di mio padre. Ora, voglio dare luce al mio cuore"
"Non sai neanche dov'è!"
aveva ragione, ma se la foresta oscura non mi ha presa, l'impresa non era impossibile.
"Vero, ma so dove cercare!"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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1. VOGLIO DIFENDERE IL MIO POPOLO!


I festeggiamenti durarono altri tre giorni, nei quali chi dai villaggi vicini, chi da quelli molto più lontani, venivano a rendere omaggio alla nuova regina.
Di nuovo, in realtà, non mi sentivo niente, sono vissuta nell'inerzia per tanti anni, ho combattuto per la mia sopravvivenza.
Quando sono morta, ho veramente aperto gli occhi, su quello che dovevo fare, su ciò che ero in realtà. Ravenna stessa prima di colpirmi, o almeno provarci, mi disse "dal sangue della più bella é stato creato, dal sangue della più bella sarà spezzato" chiunque fosse riuscito a colpire Ravenna non l'avrebbe uccisa, solo io lo potevo fare e grazie agli insegnamenti di Eric ci sono riuscita.
Pensando a lui sollevai lo sguardo cercandolo, seduta sul trono, intorno a me così tante persone a far festa che c'erano momenti in cui non avvertivo neanche i miei pensieri.
Eric non c'era.
Mi alzo e con me lo fanno William alla mia destra, il duca subito dopo e Cesare alla mia sinistra.
-Che succede mia regina?- Cesare che più di tutti vedeva pur non vedendo, capiva subito i miei stati d'animo.
-Voi vedete Eric?- domandai non preoccupandomi in realtà di quello che la mia domanda potesse suscitare.
-Neve... - comincia William alla mia destra - mia regina - si corresse - Il cacciatore è tornato nelle sue terre il giorno dell'incoronazione.-
Mi siedo nuovamente sul trono. E così fanno gli altri.
Che stupida a pensare che sarebbe rimasto al mio fianco, come sono rimasti i nani, non dico per sempre almeno il tempo necessario per avere un giusto addestramento, se devo essere una regina, devo essere forte per il mio popolo non ripararsi dietro di esso, ma combattere eventuali minacce con loro.
Eric era il perfetto candidato per questo ruolo.
Ma non è voluto restare, forse aveva da chi tornare, amici parenti, forse ritornerà, forse.
Lentamente l'alba del quarto giorno illumina la vallata, e nuovi calici si riempiono nel nome di un nuovo giorno.
Mi alzo nuovamente, e con me come prima si alzano tutti, nani compresi.
- Con questo nuovo giorno - sollevai il calice - dono al mio popolo il buon giorno che merita!-
- buon giorno regina!- si sente il coro.
- vi lascio continuare i festeggiamenti. Io mi ritiro nelle mie stanze.- appoggio il bicchiere e qualcuno mi sposta la sedia per farmi passare, non guardo chi è, so solo che vorrei stendermi.
Il palazzo è tornato come lo ricordavo la mobilia, i tendaggi, le candele. Tutto s’illuminata al sorgere del sole.
-Tu, Biancaneve, sei la luce del giorno... - mia madre me lo ripeteva ogni mattina, ed io immensamente felice la abbracciavo di slancio.
Mentre camminavo, raggiunsi la stanza che era di mio padre, vi entrai, ma era vuota.
Il massiccio letto di legno non era più in mezzo alla stanza, le pesanti tende non coprivano più i fastidiosi raggi solari del mattino, il suo sorriso non mi accolse come faceva quando la mamma ci lasciò.
Le lacrime mi coprirono la vista e dovetti sfregarmi gli occhi per riacquistarla.
Due mani si poggiarono sulle mie spalle. - Se piangi tu Neve, il mondo piange con te - la voce calma di William mi tranquillizzò, lentamente mi girai nella sua direzione.
- piango per mio padre, piango per non aver potuto fare niente per lui... -
-Neve, Neve eri una bambina, come avresti potuto?- le sue parole non sapevo se mi consolarono o alimentarono la mia colpa.
Ero una bambina, vero, ora non lo sono più!
- Voglio imparare William, voglio imparare a battermi, a tirar di scherma, a tirar con l'arco. Voglio imparare e tu mi devi addestrare!
Lo vedo arretrare di qualche passo.
- Non puoi chiedermi questo-. Sposta il viso guardando il pavimento.
- Perché? - Non ha senso essere una regina se non posso difendere il mio popolo.
- Insegnanti significherebbe attaccarti... non puoi chiedermi questo.
Prendo coscienza delle sue parole e so per certo che da lui non avrò nessun aiuto.
- Bene - sentenzio - da sola me la sono cavata fin ora e da sola continuerò a cavarmela. -
Mi volto per tornare nella mia stanza, ma il braccio mi viene afferrato appena prima di compiere un passo.
- posso insegnarti a tirar con l'arco se lo desideri- il suo sorriso, è timido e timoroso, come quando da piccoli mi faceva cadere e mi aiutava ad alzarmi, era il suo modo di scusarsi.
- appena mi sarò riposta cominciamo.
Così dicendo arrivai alla mia stanza e mi buttai sul letto troppo stanca per stare ancora in piedi, troppo eccitata per chiudere occhio.
Il sonno mi colse dopo poco riportandomi al rifugio delle fate.

mezzo angolo:
e corto lo so ma è solo un capitolo di introduzione a qualcosa di incredibile :D
alla prossima!
  
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