You're my first choice

Ciao a tutti, ecco la scena dal punto di vista di Damon

POV Damon

Sono qui a fissare le fiamme del camino e l'unico volto che vedo è il suo, maledizione! Ma perchè mi ostino ad affezionarmi alle persone?!? Ormai avrei dovuto imparare che l'unico a restarci scottato sono io. Ero riuscito a chiudere tutti fuori dal mio mondo ma lei non si è potuta fare i fatti suoi, ha dovuto stravolgermi la vita e far emergere per forza il mio lato umano...per cosa poi? Per pugnalarmi ogni volta che ci avviciniamo? Ma ora basta! Sono passate due settimane da quel bacio e io non ho intenzione di fare finta che vada tutto bene.

Parli del diavolo e spuntano le corna: sento una macchina che si sta avvicinando, non può essere che lei che nuovamente pretende che le stia accanto nonostante tutto.. vado ad aprire la porta e mi siedo sul divano: che inizi il solito siparietto!

Si ferma sulla soglia della porta del soggiorno, lo sa che l'ho sentita ma continuo ad ignorarla lo stesso: questa volta deve essere lei a fare la prima mossa.

Il suo cuore e il suo respiro sono accelerati, evidentemente è agitata ma come al solito ostenta sicurezza

“Avrei bisogno di parlarti”

A questo punto mi giro a guardarla ma non le permetterò di capire ciò che provo, di avvicinarsi e così indosso la mia solita maschera. Questo non la sorprende, ma percepisco che se ne dispiace...era da molto che non mi vedeva così nei suoi confronti.

“Ma certo! Tu chiami e io arrivo.” il mio tono contrasta con l'indifferenza che ostento, infatti è sarcasmo allo stato puro.

“Non più ultimamente” ovviamente è troppo orgogliosa per non rispondermi a tono.

Mi alzo e mi verso del bourbon.

“Già il cagnolino si è stancato.”

“Non sono qui per litigare.” Mi viene spontaneo alzare un sopracciglio per esprimere tutta la mia ironica sorpresa.

“Ah no? Strano di solito con me non riesci a fare altro, o non vuoi fare altro dipende da che punto di vista la vedi. Ma scusa, non volevo interromperti. Dimmi cos'è che saresti venuta a fare, Elena?”

Mi avvicino con fare arrogante fino ad arrivare a pochi centimetri da lei e calco il suo nome come faccio sempre quando voglio metterla a disagio o irritarla.

“Voglio parlare di noi”

Sul momento mi manca il respiro, ma non posso abbassare le mie difese, non un'altra volta.

“Ah sì certo! La solita conversazione sul fatto che mi vuoi bene, ma che ami Stefan e che sarà sempre Stefan. No grazie, la conosco già a memoria quindi direi che puoi andare”

Capisco dal suo sguardo che se potesse mi ammazzerebbe, ma subito do po si calma e mi tocca un braccio, ma è come se il suo tocco mi bruciasse la pelle e così la scanso.

“Elena, questa volta non basterà qualche moina per mettere le cose apposto, devi fare una scelta.”

“Lo so, sono qui per questo. Ho fatto una scelta.”

Sbarro gli occhi, Allora perchè sei qui da me? Per alleggerirti la coscienza? Per dirmi mi dispiace ma voglio Stefan però era giusto che te lo dicessi? Se è così sparisci perchè sono stufo di essere ferito da te!

Aspetti che ti dica qualcosa, ma resto in silenzio e così continui.

“E' te che voglio”

Resto immobile, pietrificato sul posto a riflettere su quale reazione sia la migliore e decido di non permetterti di entrare nel mio mondo.

“Non ho bisogno della tua pietà, oppure è perchè non vuoi stare da sola? Sai è la storia della mia vita: Stefan, il caro, cupo Stefan è sempre la prima scelta e io, il povero, stupido Damon, sono la seconda, il pezzo di ricambio quando il gioco si rompe.”

Sputo fuori questa mia personale verità con un'amarezza tale da sorprendermi.

“Ma che dici? Pensi davvero che sia così?”

I tuo occhi esprimono tutto il dolore e il rammarico che queste mie parole suscitano in te. Così mi avvicino finché il tuo petto tocca il mio e il tono che uso è davvero patetico.

“Se mi sbaglio dimmi cosa ti ha fatto cambiare idea, Elena.”

“Vedi Stefan – Stefan, Stefan sempre Stefan! ti accorgi che sto per protestare e mi blocchi- fammi finire di parlare per favore. Dicevo...Stefan al primo impatto è dolce, disponibile, premuroso e mille altre cose positive e lo è davvero anche se poi si scopre il suo enorme lato oscuro. Tu, anche se non sembra, sei più complicato: sei arrogante, acido, impulsivo, aggressivo e stronzo, e anche tu lo sei davvero in un certo senso, ma sei anche incredibilmente fragile, buono, protettivo, sai sempre trovare il lato positivo in ogni situazione, moriresti per le persone che ami e questo perchè sai amare in modo così incondizionato da rischiare che il tuo cuore si spezzi ad ogni rifiuto.

Tu sei tutto questo e molto altro, ma ci vuole tempo per conoscerti perchè ti nascondi agli occhi degli altri, vuoi che ti vedano solo come un mostro, e anch'io ho impiegato tempo per comprenderti e molte volte ho sbagliato con te, ma ora c'è una cosa che so con assoluta certezza: io ti amo.”

Mentre parli e dici tutto quello che ho sempre desiderato che mi dicessi, sento le mie barriere sgretolarsi, ma non voglio crederti, non posso crederti perchè se non fosse vero non so cosa farei. Devi aver intuito il mio stato d'animo perchè afferri il mio viso, proprio come avevi fatto la sera in cui Stefan ha impedito che uccidessimo Klaus e il tono che usi è dolcissimo.

“Ehi, non ti sto mentendo chiaro? Non lo farei mai” e il tuo sguardo è così risoluto.

“E Stefan?”

“Stefan è un capitolo chiuso. Io ti amo. Molto più di quanto abbia mai amato lui.”

E ti guardo, e sei così bella, fiera, così Elena e non posso che cedere. Ti stringo una mano, appoggiata sul mio volto, e ti accarezzo il collo.

“Anch'io, ma ripetimelo ancora.”

“Ti amo – stringe la presa sul mio viso- ti amo davvero”

Chiudo gli occhi per assaporare la gioia e il sollievo che mi danno queste parole,però devo avere un'ultima conferma.

“Se iniziassimo questa relazione e poi tu dovessi cambiare idea io non sopravvivrei.”

“Guardami. - riapro gli occhi e mi perdo nei tuoi- Io non cambio idea perchè tu sei la mia prima scelta.”

“Mi fiderò un'altra volta di te.”

“E io un'altra volta non te ne farò pentire, Damon”

E finalmente la bacio e mi rendo conto che senza di lei non sarei nulla e che non permetterò a nessuno di dividerci, non ora che è mia. Già ora è mia. Un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra.