-Vero che deve
uscire con me questa sera?- domandò Roxy a Niall -Certo,
amore. Beth, sai che se non accetti continuerà così
per tutta la giornata- rispose il biondo scuotendo la testa in totale
disapprovazione. La rossa andò verso il suo ragazzo baciandolo passionatamente -Senti, siamo amiche da una vita e proprio
per questo pensavo che avessi capito quanto io odi andare a bere nei pub-
cinguettai cercando di far cambiare idea alla mia amica -Lo so ma tu verrai comunque, discorso
chiuso- fece Roxy continuando ad amoreggiare con Niall. Disgustata dal loro comportamento sbuffai e me ne
andai in salotto dove c’era Louis. –Hey, Tomlinson. Cosa
fai?- domandai -Chiamasi
‘zapping’ quello che sto facendo- rispose quello sorridendo -Tu non riesci a dire niente senza sorridere,
vero?- -Una giornata senza
sorriso è una giornata persa- disse prontamente Louis -Non ti facevo così saggio, Tomlinson- -In
effetti neanche io mi credevo così- ridacchiò quello -Ho sentito che-continuò il ragazzo-Stasera
tu e Roxy andate in giro per pub a spassarvela- -Che due maroni, sì- constatai -Vieni, ti aiuto a vestirti- Louis si
alzò in piedi e mi prese per un braccio trascinandomi in camera mia -Adesso inizio a preoccuparmi!-
esclamai ridendo.
Non fu affatto facile scegliere l’abito giusto. Se uno andava bene
a me non andava bene a Louis e viceversa ma alla fine riuscimmo a decidere: un
tubino nero lungo fino a metà coscia e senza spalline insieme ad un paio di decolltè nere -A
me sembra troppo, non andiamo mica a
fare chissà cosa- scossai la testa con occhi perplessi -Cara Elizabeth,
sappi che le ragazze devono essere sempre
vestite eleganti- disse Louis -Allora
io sono fuori gioco- ridacchiai. Quando Louis se ne fu andato la porta non
fece in tempo a chiudersi che entrò Zayn. Mi si
raggelò il sangue nelle vene. –Cosa
vuoi?- sbottai infastidita -Avevi
detto che potevamo rimanere amici- constatò il moro -E quindi?- -E quindi non voglio perderti un’altra
volta. Ti ho già perso come ragazza ma non voglio perderti come amica- ci pensai
un po’ su e mi resi conto di quanto Zayn avesse
ragione, neanche io volevo perderlo. In fondo avevamo passato momenti
meravigliosi insieme e buttare tutto ciò che avevamo passato nei rifiuti non mi
sembrava l’idea più sensata -Neanche
io voglio perderti come amico- risposi abbassando lo sguardo. Zayn alzò una
mano e con le dita tirò su il
mio volto -Think that we
got more time, one more falling behind, gotta make up
my mind- a sentire
quelle parole gli occhi iniziarono a bruciare per le lacrime-And
we’ll play, play, play all the same old games and we wait, wait, wait for the
end to change and we take, take, take it for granted that will be the same, but
we’re making all the same mistakes- la voce di Zayn
mi pervase completamente,
la mente si annebbiò, così come gli occhi per le lacrime. Il moro si avvicinò
pericolosamente al mio volto ma posai una mano sul suo petto caldo -Fermati, mi hai ferito troppo-
mormorai dispiaciuta -Ti prego,
perdonami- -Ci ho provato, ma non
ci riesco, davvero- Zayn si allontanò di qualche centimetro, lo sguardo
afflitto e dispiaciuto -Amici allora-
sorrise il ragazzo falsamente porgendomi la mano. La strinsi e le nostre pelli
a contatto provocarono mille scintille. Zayn uscì
dalla stanza e cercai di riacquistare il fiato che era andato perduto. Provavo
ancora qualcosa per il moro o era solo il mio stupido cervello a farmelo
pensare? Qualche secondo dopo entrò Harry, ci avrei scommesso -Cosa voleva Malik?- domandò il
riccio -Niente di particolare.
Abbiamo deciso di essere amici ma non so quanto possa funzionare- -Come mai?- -E’ così difficile anche solo guardarlo
dopo ciò che è successo, è molto…imbarazzante- -Ho sentito che cantava- -Sì ma non preoccuparti, non è successo
nulla- Harry si avvicinò al mio volto e con la mano alzò il mio mento in
modo che potessi guardarlo meglio -Anche
io posso cantare, sai?- mormorò. Inspirai profondamente il suo profumo,
quel profumo che mi mandava totalmente in estasi -Ah sì?- lo sfidai -Under the lights
tonight, turned around and you stole my heart, with just one look-la voce di Harry iniziò a mandarmi in
iperventilazione, era così dolce, profonda, perfetta-When
I saw your face, I fell in love, it took a minute girl, to steal my heart tonight-il
volto di Harry si avvicinò pericolosamente al mio-With just one look, girl, I waited for a
girl like you- Harry
colmò la distanza che c’era tra le nostre bocche e mi baciò, come mai aveva
fatto prima. Era il bacio più bello che avessi mai avuto, un bacio timido,
dolce, delicato, come se avesse paura di ferirmi per un motivo che non era di
mia conoscenza. Le nostre lingue iniziarono a giocare come se si conoscessero
già da tempo e il ragazzo mi attirò a sé facendo aderire perfettamente i nostri
corpi. Harry leccò leggermente le mie labbra e poi si staccò, entrambi eravamo
senza fiato ma sorridenti. –Devo
dirti una cosa- disse timido il riccio
-Cosa?- domandai -Ti
amo, come mai non ho amato nessuna- mormorò tenero Harry facendo aderire le
nostre fronti -Ti amo, Styles-
-Sei pronta Elizabeth?-
sbraitò Roxy dal salotto, doveva essere molto tardi.
Guardai la mia figura allo specchio un’ultima volta, afferrai la pochette e
chiusi la porta della camera. Dovevo fare attenzione a camminare su quei
trampoli che mi ritrovavo nei piedi, non era affatto facile camminare su dieci
centimetri di tacco ma per quella sera avrei dovuto stringere i denti e non
pensarci. Prima iniziava, prima finita, mi ripetevo –Molto carina, Beth!- esclamò Liam -Grazie mille- risposi imbarazzata
mentre il mio viso iniziava già ad avvampare. Roxy mi
prese per un braccio e mi trascinò fuori dalla porta dopo aver preso i nostri
cappotti. Fuori faceva più freddo del solito e l’umidità ci colpì non appena
uscimmo. Forse non era stata una grande idea piastrarmi i capelli ma volevo
essere impeccabile una volta tanto. Io e la rossa camminammo in fretta,
cercando di raggiungere il pub più vicino in modo da non congelare. Il lato
negativo del camminare di sera a Londra conciate in quel modo era l’essere
soggette a continui fischi e urli di vecchi che non avevano altro da fare che
importunare delle povere ragazze. Mentre Roxy se la
rideva io non facevo altro che contare i minuti che rimanevano all’entrata del
pub. Subito bevemmo qualche drink per entrare in confidenza con l’aria
festaiola che ci circondava. La musica era assordante e le luci erano talmente
lampeggianti che mi oscuravano la vista, se questo era possibile. Decisi che,
almeno quella sera, dovevo svuotare la mente e non pensare a nulla. Non pensare
ai momenti imbarazzanti con Zayn, non pensare alla
difficoltà della relazione segreta –se così si poteva chiamare- con Harry, non
pensare a nulla. Mentre Roxy era già tra la folla a
ballare io decisi di bere qualche altra birra. Inutile dire che la testa iniziò
a girare immediatamente e anche la vista iniziò ad annebbiarsi. Non ci feci
troppo caso, non mi ubriacavo mai, ero una ragazza diligente e sempre con la
testa sulle spalle…quella sera dovevo divertirmi.
H**
Già mi mancava. Era molto difficile tenere tutte
quelle emozioni segrete ma cosa potevo farci? Non potevo dirlo a tutti, non a Zayn poi. Doveva ancora riprendersi e quello non era il
momento adatto per dirgli che mi ero già scopato la sua ex-morosa e che me ne
ero innamorato. Perdutamente. Solo al pensiero dei capelli di Elizabeth che le ricadevano dolcemente sulle spalle, del
suo modo di nascondere il viso quando si vergognava di qualcosa, del suo modo
innocuo di arrossire, di sorridere, di toccarmi il petto quando cercava di
fermarmi, del suo tocco angelico tra i capelli morbidi. Cazzo, ero diventato un
rammollito. O forse no. Ero solo innamorato di una ragazza splendida che
riusciva a togliermi ogni volta il fiato. E già mi mancava. E già non vedevo
l’ora di riabbracciarla e di baciarla. Okay,
Harry Styles, piantala e sii uomo. Hai tutto il tempo
di stare con lei e non devi mostrare i tuoi sentimenti dato che è un periodo
complicato. Decisi di uscire per fare un giro, non per andare a bere, solo
per prendere una boccata d’aria. Ormai non sentivo più la necessità di
dimenticare i problemi con l’alcool, avevo il mio rimedio personale: Elizabeth. Solo lei riusciva a tirarmi su di morale, a
farmi dimenticare tutto ciò che mi stava attorno, era semplicemente lei: la mia
vita. La mia vita. Suonava così
strano pensarlo, figuriamoci dirlo. Ma in fondo era la pura realtà, anche solo
pensare ad una vita senza quella splendida ragazza mi faceva paura, era il mio
sostegno, la mia forza. Quando uscii il freddo mi colpì il viso
punteggiandomelo di rosso. Sistemai con un colpo del capo i miei ricci che
avevo lavato accuratamente prima di uscire. Infilai le mani già congelate nelle
tasche cercando un tepore che sembrava non esistesse, non accanto ad Elizabeth almeno. Quant’era calda, profumata, morbida.
Sorrisi al pensiero della mia ragazza.
Ma ne ero certo? Eravamo ragazza e ragazzo o solo due ingenui che cercavano di
far funzionare le cose tra loro? Scossi
la testa con veemenza, non sapevo neanche rispondere. Probabilmente avrei
aspettato il ritorno di Elizabeth per chiederle
qualche spiegazione. Anche se la nostra storia doveva rimanere segreta,
dovevamo almeno mettere in chiaro ciò che eravamo e ciò che volevamo diventare.
Non passò molto tempo da quando ero uscito ma, dato che era già parecchio
tardi, decisi di rientrare. Infilai cautamente la chiave nella toppa ed aprii
la porta richiudendomela successivamente alle spalle. Sentii qualche parola
sommessa, probabilmente qualche lamento così mi diressi verso il salotto e ciò
che mi apparve davanti fu sconcertante. Elizabeth era
tornata, sì, ma era ubriaca e davanti a lei c’era Zayn
che cercava di baciarla nonostante lei non volesse. Sentii improvvisamente un
istinto omicida verso il moro che cercava di sfilarle il vestito nero mentre
lei cercava di scansarlo. Quanto cazzo poteva essere idiota Malik? Si stava
approfittando di lei e solo perché era ubriaca. Mi avventai su Zayn colpendolo al naso e cercando di proteggere Elizabeth, i cui oggi erano già gonfi di lacrime. Non potevo
vederla in quella condizioni. Malik si alzò in fretta cercando di restituirmi
il colpo ma cercai di difendermi come meglio potevo. Poco dopo sentii un paio
di mani trascinarmi via: Louis. Niall e Louis stavano
cercando di farci ragionare ma io non ne volevo sapere -Che cazzo state facendo?- sbraitò il
biondo -Che cazzo stiamo facendo?-ripetei-Questo
stronzo ha messo le mani sulla mia
ragazza!- ringhiai pentendomi di ciò che avevo detto. Ci fu un momento di
silenzio nel quale mi girai verso Elizabeth, anche
lei sconvolta. Poco dopo sentii qualcuno avvinghiarsi al mio colletto e
sbattermi con forza sul muro -Traditore
che non sei altro! Sei riuscito a prendertela, eh!- ululò Zayn con sguardo d’odio
-Smettetela!- esclamò Louis dividendoci nuovamente -Sei stato tu il cretino a lasciartela
scappare- dissi cercando di calmarmi
-Perché? Perché?- implorò Zayn quasi
piangendo rivolto ad Elizabeth. Stava davvero per
piangere? Forse teneva a quella ragazza più di quanto io avessi immaginato -Mi dispiace, Zayn.
Non volevo che le cose andassero in questo modo, ma non è colpa mia, non posso
decidere di chi innamorarmi, succede e basta. Ho smesso di provare ciò che
provavo per te, forse già da tempo ma non me ne ero ancora accorta- mormorò
Elizabeth abbassando lo sguardo. Sentii la necessità
di andarle vicino ad abbracciarla ma purtroppo non potevo -Ragazzi, è tardi, andiamo a dormire e
domani ne riparleremo da persone civili- propose Niall -Siete due traditori, tu per primo-
ringhiò Zayn riferito a me -Senti chi parla- ribattei andandomene
in camera.
Angolo Autrice:
Ciao a tutti ed eccomi qua! Ho già aggiornato anche il
diciannovesimo capitolo perché sabato parto e prima della prossima settimana
non riesco a pubblicare nulla! Vi avviso anche che, molto probabilmente, la
prossima settimana pubblicherò il primo capitolo della mia nuova FF, che non so ancora come chiamare haha Purtroppo ho pochissimo tempo a disposizione quindi
chiudo già ma ringrazio tutte colore che recensiscono e che hanno inserito la
storia tra le preferite/seguite/ricordate! G r a z i e !
Baci, Erica.