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Autore: FioreFrancyStyles    22/07/2012    1 recensioni
-Amare te è l'errore più bello che abbia fatto.-
-Essermene accorto solo ora è l'errore più brutto che abbia fatto.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3


Dlin. Dlon. 
Di malavoglia Margaret, scostò le coperte, infilò le pantofole e si recò alla porta. 
"Buongiorno Margaret!" esclamò Niall con in mano una busta. 
"Giorno!" disse la ragazza stiracchiandosi e sbadigliando. 
"Questi sono per noi." disse il ragazzo indicando il pacchetto marrone. 
"Oh, i miei preferiti!" esclamò felice la mora, curiosando nella busta, che aveva appena tolto dalle mani del ragazzo. 
Lo abbracciò.
Niall chiuse la porta alle sue spalle e Margaret alzò le tapparelle. 
Quel giorno Londra era ingrigita da qualche nuvola, ma non c'era la possibilità di pioggia. Ormai anche lei sapeva riconoscerlo. 
"Che ne dici se oggi andiamo al mare a fare una passeggiata per staccare la spina?" le chiese l'amico. 
"Siii!" annuì felice la ragazza. 
Quel giorno lei godeva di un ottimo umore. In teoria doveva ancora stare male per ieri, ma in pratica non lo era. 
Fecero colazione e Margaret si andò a fare una doccia e si vestì.
Oggi aveva gli allenamenti, ma era meglio non vedere quei due. 
Doveva rilassarsi e una passeggiata con il suo migliore amico era la cosa migliore. 
 
In spiaggia tirava vento. Non c'era nessuno. Solo loro due, fianco a fianco. 
"Ma ieri che fine avevi fatto?" le chiese curioso Niall.
"Ero stanca." mentì lei. 
I capelli mossi di Margaret non la smettevano di muoversi, andavano con la corrente. Ciò che lei non faceva. 
Camminavano già da un'ora. 
Ma le loro passeggiate potevano durare anche tutto il giorno, fin quando non erano sfiniti.
"Margaret, lo sai che ho chiesto ad una ragazza di uscire con me?!" le confessò Niall. 
Al sentire quelle parole Margaret fu pervasa da felicità improvvisa. 
Non era una di quelle amiche gelose.
Trovava giusto che ognuno doveva fare la propria vita, commettendo anche possibili errori. 
Ma nella vita servono anche quelli: servono da 'insegnanti'.
"Sono felice Nialler!" esclamò con tono contento, abbracciandolo. 
"Ok, però non mi stritolare!" le sussurrò lui, durante l'abbraccio. 
Lei si scusò facendo la finta offesa.
"Ho portato la Canon, facciamoci le foto!" disse Margaret. 
Aveva tante passioni, tra cui quella della fotografia. 
Suo papà era un fotografo e le trasmise questa passione fin da piccola. 
Si fecero migliaia di foto. 
Niall riaccompagnò a casa Margaret. 
Subito caricò le foto al computer e le postò su facebook taggandolo, scrivendo "Mi serviva una passeggiata con il mio migliore amico. Ti voglio bene, xx" .
 

- Il giorno dopo -

Accendere la radio di prima mattina è benefico.  
Così pensava Margaret. 
Si affacciò alla finestra e vide che facevano tuoni e lampi, mescolati ad una pioggia abbondante. 
Quando pioveva si allenavano dentro una palestra, non molto grande, in centro alla città. 
Squillò il suo iPhone. 
Lesse la scritta 'Coach'.
Rimase qualche secondo a fissare lo schermo per prendere la decisione giusta. Alle fine il dolore prevalse dalla voglia di sentirlo: rifiutò la chiamata. 
Non voleva sentirsi dire che fine aveva fatto o altro riguardante la sua carriera sportiva. 
Voleva essere "desiderata" diversamente da quel ragazzo. 
Rimase immobile sul divano a pensare a lui. 
Socchiuse leggermente gli occhi e una lacrima ne uscì fuori, credendo di riuscirla a sopprimere.  
Ma nulla si sopprime, soprattutto le emozioni. 
Se si ama, non si può far altro che amare. 
E lei lo sapeva benissimo. 
Ormai le gocce d'acqua continuavano a scivolare sul suo viso. Stringeva a se il cuscino beige che era in salotto.
Qualcuno suonò al campanello. 
Margaret non voleva sentire nessuno. Ma quel nessuno continuava a suonare. 
Si asciugò frettolosamente le lacrime ed aprì la porta. 
"Margaret!" urlò il ragazzo. 
Lei si tuffò tra le braccia e si strinsero forte. 
Il pianto aumentava sempre di più, come la pioggia scrosciante. 
La sua testa era rifugiata nel petto del ragazzo. 
"Scusami" disse lei singhiozzante. 
Il suo sguardo si spostò agli occhi verdi del ragazzo. 
"Ti va di parlarne?" le chiese Harry. 
Non l'ho aveva mai fatto con nessuno, nemmeno con Niall. Ma in quel momento ne aveva bisogno. 
Gli raccontò tutto, il suo pianto si era calmato, come la tempesta al di fuori della casa. 
"Ho un piano" esordì finalmente Harry. 
Che piano avrà il nostro Harry? Chissà.
Non vi arrabbiate se è corto, perché sto continuando a scrivere senza recensioni.
Solo una buon'anima ha recensito il primo capitolo. Se non vi piace, continuo l'altra o ne metto un'altra ancora che ho pronta.
Un abbraccio ed un bacione, la vostra Friall <3
ps. RECENSITE!
  
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