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Autore: Cromatic Angel    22/07/2012    1 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il vento stava aumentando notevolmente. Il color pesca del cielo si stava unendo al grigiore delle nuvole, non avrebbe mai detto che anche a Santa Monica esistesse la pioggia. 

L'amaro che aveva in bocca era difficile da deglutire, tutto era complesso da percepire in quell'istante. 

<< Sarà meglio metterci dentro, presumo che a breve saremo presi da una bella pioggia >> Rise, le porse un braccio che la donna prese subito e insieme si addentrarono nel salone della villa. Gary la fece accomodare sul divano ecru mentre lui si avvicinava al carrello degli alcolici << Gradisci qualcosa? >> Chiese mentre si versava del brandy liscio nel bicchiere di vetro << No, grazie >> Disse flebile la donna. 

L'uomo sorseggiò la sua bevanda << Ottimo come sempre >> E sbuffando un sorriso si andò a piazzare di fronte la donna, corrugando la fronte e sforzandosi di ricordare qualcosa << Vedi >> Deglutì << Non sono mai stato un brav'uomo e Costance te lo può confermare. Quando mi danno del bastardo, non li biasimo...si, me lo merito. Mio figlio Jared è austero come sua madre, Shannon invece è come me. Pensa che fino a due giorni fa era qui che si prendeva il sole >> Sorrise al ricordo << Io amo i miei figli, ma odio me stesso e il male che gli ho causato. Devo ringraziare Costance che non gli ha mai voluto dire la verità, anche se avrebbe potuto farlo per screditarmi maggiormente, facendomi perdere la stima di Shannon... ma ho sempre saputo che non è una donna vendicativa. >> prese una pausa e bevve un lungo sorso del suo brandy, come a darsi conforto per andare avanti. Vedeva che il dolore nei suoi occhi era tornato, il ricordo di quel periodo non era un toccasana per lui. Ma aveva deciso di dire la verità e Alex era la persona giusta da cui cominciare... era colei che aveva subito maggior danno da tutta quella stramba situazione. Se lo meritava. << Il primo anno di matrimonio con Costance era tutto rosa e fiori, fin quando non conobbi Valerie , la madre di Olivia. La prima volta che la vidi era ad una cena di beneficenza, ricordo che le piacque Shannon, i suoi occhi nocciola e ricordo che mi fissava spesso... suo marito non aveva mai capito che teneva sua moglie troppo in gabbia, solo per le feste d'occasione permetteva a noi comuni mortali di poterla vedere. Era bella, molto bella... e buona, oserei dire >> Ispirò profondamente << Le nostre uscite segrete accadevano di rado...ed è in una di quelle uscite che concepimmo Olivia. Non ti dico i casini, Alex. >> Un luccichio nei suoi occhi apparve. Tristezza era il suo nome. << Valerie si ammalò e quando si scoprì che Olivia era mia figlia, Freddy, il padre... se così lo vogliamo chiamare, di Olivia disse che come accordo lei e Jared avrebbero dovuto sposarsi, mi sentì messo alle strette, e così stava per accadere. Ma ho la fortuna di avere un figlio sano di mente, si innamorò di te, unico splendore e tutto sfumò. >> Sorrise vagamente ad Alex. << Gary non capisco >> Disse titubante << Perchè sei stato costretto? Potevi benissimo rifiutare … >> Scosse la testa. << No, non quando hai tua moglie da un lato che ti dice che vuole il divorzio e uno dei tuoi amici dall'altro che ti vuole denunciare per frode >> Disse rammaricato << Frode?? >> Urlò Alex sconvolta << Freddy è stato sempre uno stratega, si era già fatto il suo bel film mentale, non sto qua a dirti quale trama aveva ideato lui e la sua mente malvagia, qualità plasmata anche da Olivia. Beh, sta di fatto che voleva che fosse Jared a sposarla, perchè aveva l'età giusta e poi Shannon si era fatto la fama del ''Don Giovanni'', Jared era perfetto ai suoi occhi. Ma così non fu. Il punto è che Oliva rimase incinta … >> << Si, Bryce. >> Annuì Alex. 

<< Jared te l'ha detto?! >> Chiese stupito << Beh, non direttamente, ma diciamo che poi mi ha raccontato tutto. >> Spiegò con naturalezza, come se il ricordo di quella scoperta non le avesse mai portato dolore alcuno. 

<< Quindi sai la bugia... bene. >> Gary si alzò dal divano << Il brandy in questi casi non basta mai >> Si avvicinò nuovamente al carrello degli alcool. 

<< Quale bugia ? >> la tachicardia stava prendendo potere. 

<< Anche qui sarò diretto, ma ricorda che Jared non ne sa completamente nulla. Quindi se devi dirgli qualcosa aspetta che sia io a farlo >> Aspettò che Alex annuisse all'accordo prima di continuare << Bene, Bryce non è figlio di Jared. Olivia gli ha fatto credere che fosse così... una sera ad un party lo fece ubriacare, poi lo fece sdraiare accanto a lei così che l'indomani fosse facile fargli capire cosa fosse successo. Ma Jared non si è fatto fregare. Ma tutte queste bugie non avranno un buon fine. Avevo capito che c'era qualcosa di strano, non per questo feci indagare in merito, quando scoprì cosa Olivia e Freddy stessero architettando mi sentì rabbrividire. >> Scosse la testa mettendo il tappo nella bottiglia. 

<< Ma perchè solo ora tutto questo e Olivia come mai non ha mai detto la verità a Jared? E' una donna subdola...>> Chiese confusa << Beh, semplice. Per i suoi sporchi piani Freddy ha evitato di dire la verità ad Olivia, così da manipolarla meglio, ma presto non sarà più così...fidati >> Rise amaramente << Ma perchè tutto adesso? Perchè vuoi buttare via il tuo impero ? Rovinerai tuo figlio ,Gary >> Si alzò piena di rabbia. 

<< Un mera bugia, alla quale tutti stanno cadendo. Ma solo io e miei avvocati sappiamo dove andremo a finire e stanne certa che tuo marito non sarà toccato. Prima devo mettere al sicuro la mia famiglia e solo dopo svelerò tutto. Alex è importante che tu mantenga il silenzio. Al resto ci penso io. >> La guardò con pietà. << Solo se risponderai ad una domanda che mi attanaglia da anni ormai. >> Si avvicinò all'uomo << Ti ascolto >> Posò il bicchiere sul carrello << Perchè mi odiavi? >> Lo guardò dritto negli occhi. << Significhi molto per me Alex. Conosco tua madre da quando andavamo insieme al liceo, tuo padre invece non mi ha mai sopportato, mi ha sempre visto come un magnate dell'ipocrisia accecato dalla ricchezza e ha sempre associato Jared a me, quando ti ho visto entrare nella sua vita, ho pensato che potesse darti solo dolore tutta la nostra storia. Non volevo distruggere anche te. Perdonami >> Le sorrise amorevolmente << Lo farò se toglierai Jay da questa situazione >> Gli puntò un dito contro celando un sorriso << Lo farò >> Sorrise << Ah! E la prossima volta non mandare Shannon a dirmi che volevi vedermi, è inquietante trovarlo nella mia cucina >> annuì sbarrando gli occhi, facendo scoppiare Gary in una risata piena di felicità. 

 

 

 

 

 

Scese le scale del porticato come un fulmine. 

<< Dai rispondi >> Sibilò a denti stretti. 

Si infilò in auto, dando le coordinate al suo autista 

<< Dimmi >> 

<< Dove sei? >> Sembrava più un'ordine che una domanda 

<< Sto tornando a casa >> Disse con un tono di voce stranito 

<< Quale casa? >> Di nuovo quel tono di voce burbero 

<< Jay, cosa c'è? >> S'innervosì 

<< Devo vederti e subito >> S'irrigidì anche lui 

<< Ok, beh...pff.. tra mezzora ci vediamo a casa mia >> 

<< bene >> Riaganciò reindirizzando l'autista verso la nuova meta. 

 

Entrò in casa come un razzo. Nel viaggio di ritorno aveva pensato a tutte le scusanti per dirgli dove era stata tutta la mattina. Di Krystall nemmeno l'ombra nella casa e nemmeno era raggiungibile al cellulare, Shannon era da escludere. 

Corse in bagno a darsi una sciacquata ed entrò nella sua stanza, fu in quel momento che le venne l'idea. Prese i sacchetti e i vestiti e li depositò nell'ingresso. Poi si sedette su uno degli sgabelli della cucina e stremata bevve un bicchiere d'acqua per calmarsi un po'. 

Quando sentiva già il cuore decelerare il ritmo e normalizzarsi e le gambe smettere di pulsare, il campanello di casa suonò all'impazzata. Si alzò lentamente, non voleva perdere la tranquillità che aveva acquisito in quel frangente. 

'' Ma era veramente così che ci si sentiva quando si aveva il carbone bagnato?!'' si trovò a pensare mentre apriva la porta, vedendo un Jared buio e silenzioso che si faceva strada da solo verso la cucina. 

<< Ciao anche te >> Sussurrò chiudendo la porta e correndo verso la cucina, dove lo trovò seduto al bancone mentre torturava una banana << Se vuoi la mangi, altrimenti la posi che poi la mangio io, il fruttivendolo non me le regala! >>. Quella punta di ironia lo fece tranquillizzare e posò il frutti nella ciotola in legno. 

<< Vestiti >> Alzò il viso per guardarla attentamente negli occhi. 

<< Ma sono già vestita >> Gli fece notare 

<< No, va a metterti qualcosa di più elegante >> Continuò a fissarla 

<< Perchè? >> Appoggiò entrambe le mani sulla penisola facendosi più vicina a lui e scrutandolo. 

Si alzò ance lui avvicinandosi a lei, strusciando la punta del naso, contro la sua << Voglio portarti a cena >>. 

Lei sorrise e gli diede un buffetto sulla guancia << Idiota >> Gli baciò la fronte << Vado >> Si dileguò e solo dopo aver sentito l'acqua della doccia, Jared estrasse il BlackBerry dalla tasca del pantalone nero e avviò la chiamata << Avete un'ora di tempo >> Sorridendo riaganciò e riprese a giocare con la frutta nel cesto. 

 

 

 

 

<< Jared vuole essere preso a calci nelle palle ripetutamente >> Strillò Shannon furioso mentre entrava nel salone della casa di Tomo. 

<< Che succede ? >> Chiese Ellen mentre si sistemava il corpetto pesca. 

<< Tra un'ora arrivano in villa e noi siamo ancora qui a sistemarci tutti >> 

<< Che cosa??? >> Sbraitarono in coro Krystall ed Ellen << Adesso dobbiamo fare il giro delle chiamate per anticipare >> Sbuffò Ellen fiondandosi sul divano per prendere l'agenda. 

<< State tranquilli >> Tossì un paio di volte << Signora Avalon, salve. Si, si tutto ok? Lei? Uhm... interessante, mi fa piacere. Come? Oh si, si è tutto pronto, solo che Jared sta anticipando di un'ora e mi chiedevo se lei... come dice? Perfetto! La ringrazio. Anche a lei, mi saluti suo marito. Certo, certo lo farò. A presto >> Riaganciò e si trovò sei paia di occhi a fissarlo sconvolti << Avalon ci darà vantaggio, terrà Alex impegnata per un bel po' al telefono. Ah e vi saluta >> Depositò il cellulare in tasca. 

<< Amico, tu sei un cazzo di mostro del male >> Lo abbracciò dandogli numerose pacche sulla schiena << Ora possiamo fare un'orgia >> Sghignazzò allegro. 

<< SHANNON! >> Gli urlò Ellen minacciosa 

<< Stavo scherzando era per sdrammatizzare, mamma mia! >> Si voltò e si chiuse in bagno fischiettando. 

<< E' un cazzone >> Sghignazzò Tom 

<< Si e mettici pure coglione >> Ellen scosse la testa tornando allo specchio per sistemarsi. 

<< Su sbrighiamoci, per quanto Avalon sia logorroica, non so quanto Alex possa resistere >>. 

I tre si guardarono e tornarono ai preparativi. 

Sperando che la serata andasse a buon fine, perchè di buono quel giorno non era andato nulla.

  
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