Ciao a tutti!
Sono tornata con un nuovo cap!! Ma prima di tutto i ringraziamenti:
-grecobain:
bene, sono contenta che la storia ti piaccia!! Mi raccomando continua a leggere
e dimmi che ne pensi!
-_laura_:
grazie, piacciono molto anche a me i due…continua a leggere! Ciao!
-mewkaggy:grazie,
sono felice che ti piaccia la fic! Continua a seguirmi e lasciami un tuo
parere! Ciao!
BUONA LETTURA!!
CAPITOLO
7
La
tristezza di Monica
Monica ripensò per tutto
il giorno alle parole della madre “la prossima volta che mi chiederai di
uscire, la risposta sarà NO!!!” ; lei voleva assolutamente uscire ancora
con Manuel e questo non era più possibile per via di sua madre.
Però, quella mattina,
mentre stava comodamente seduta su una poltroncina che si affacciava alla
piscina, fu presa da una preoccupazione e da un’ansia tali da dimenticarsi
completamente delle parole della madre; era ormai tardi e di Manuel non c’era
traccia.
A un certo punto, cominciò
a pensare che gli fosse successo qualcosa, e si spaventò. Non riusciva a spiegarsi
il motivo di quel ritardo. Ad un tratto, sentì la voce di sua madre che la
chiamava:
-Monica! Monica!- urlava
la madre nel bel mezzo della hall.
-Eccomi mamma!-rispose
seccata Monica mentre si alzava dalla poltrona –che c’è?-
-come che c’è?-fece
una pausa –ora tu ti alzi da quella poltrona, prendi le tue cose e vieni in
spiaggia con me, capito?- rispose la madre.
Monica non se la sentiva
proprio di andare in spiaggia, voleva rimanere lì dov’era per aspettare Manuel.
-E va bene, arrivo- disse
Monica costretta ad alzarsi e a seguire la madre.
Dopo pochi minuti
raggiunsero la spiaggia, Carla posizionò il suo sdraio verso il sole e si
coricò.
-Be’ Monica, che stai
aspettando? Su, gira lo sdraio e prendi un po’ di sole!-esclamò Carla
rivolgendosi a sua figlia.
-No mamma, preferisco
rimanere sotto l’ombrellone, magari più tardi- rispose Monica.
-Fa come vuoi-rispose
Carla.
Monica non aveva proprio
nessuna voglia di sdraiarsi al sole, quando per la testa le ronzavano pensieri
ben più importanti di un colorito.
Ad un tratto, il cellulare
di Monica squillò. Era il suono di un messaggio. In quell’istante fu invasa da
un’ondata di agitazione, dentro di se’ sperava che fosse di Manuel. Ma, quando
premette il tasto che gli permise di visualizzare il mittente del messaggio,
scoprì che era di Anna.
“Ehi! Ciao! Ma
dove sei finita? Noi siamo in piscina, perché non vieni? Ti aspettiamo…baci”
La risposta di Monica fu immediata:
“Ciao! Mi spiace,
ma sono incastrata con mia madre in spiaggia…non posso venire, anzi mi potresti
dire per favore se è già arrivato Manuel?”
Anna rispose:
“no, non l’ho
ancora visto…mi disp.”
A quelle parole, Monica
iniziò a preoccuparsi seriamente, ma era talmente timida che non osava
scrivergli un messaggio per sapere dove fosse finito.
“Ormai è quasi ora di
pranzo, arriverà presto…” disse fra se’ e se’, cercando di rassicurarsi.
Dopo circa mezz’ora, lei e
sua madre tornarono in hotel per il pranzo.
-Allora Monica, oggi io e
la mamma andiamo a visitare una città qui vicino, ti va di venire con noi?- le
chiese gentilmente il padre.
Monica aveva sempre
preferito suo padre a sua madre, in quanto lui si era sempre dimostrato in
grado di capirla ed era sempre gentile con lei a differenza della madre.
-be’ ecco…non so…e se
rimanessi qui?-chiese timorosa Monica.
-assolutamente
no!!-rispose scontrosa la madre –ti avevo detto che non ti avremmo più lasciata
da sola! La prossima volta ti fai furba e cerchi di non fare tardi!- aggiunse
Carla.
-Su dai Carla se non vuole
venire lasciamola qui no?- disse il padre.
-Ho detto di no! Monica
viene e basta.-
-Va be’ papà, non
preoccuparti, verrò-rispose rassegnata la ragazza.
Dopo
aver spiegato alle due amiche come stavano le cose, Monica partì con i suoi.
Il pomeriggio sembrò
interminabile e, quando finalmente tornarono in hotel, era già tardi.
Dopo cena, Monica si
diresse velocemente in camera sua, oppressa da un’ondata di tristezza.
Anna e Grace erano molto
preoccupate per l’amica, perciò decisero di correre verso la sua camera per
tirarla su di morale.
Anna bussò alla porta.
-Ehi Monica apri! Siamo
noi!- urlò Grace.
-Eccomi arrivo-rispose
Monica.
-Ciao! Ma cos’hai? Cosa
c’è che non va?-chiese Anna, che in realtà immaginava il motivo per cui l’amica
fosse triste.
-Sembra che stai per
piangere!!- esclamò Grace.
A quelle parole, Monica
non riuscì più a trattenersi, si sedette sul letto e diede sfogo alle sue
lacrime.
-Grace! Sei sempre la
solita!- disse Anna mentre abbracciava Monica cercando di consolarla.
-Monica ma stai
tranquilla! Perché piangi? Per quel ragazzo? Manuel? Bè oggi lui c’era in
piscina…non preoccuparti- disse Grace.
In quel momento Monica
alzò il viso e guardò le due ragazze, singhiozzando ancor di più.
Un solo pensiero
continuava a frullarle in testa.
“Allora non è vero che è
stato bene con me, mi sono illusa! Come ho fatto ad essere così stupida e a
pensare che a lui gliene importasse davvero qualcosa di me!”
-Ehi Monica!!!-urlò Grace,
che non faceva altro che peggiorare la situazione.
-Forse è meglio se noi ora
andiamo, ma mi raccomando se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarci.-
la interruppe Anna.
-Ok, va bene…grazie
ragazze, a domani.-rispose Monica con il volto rigato di lacrime.
Subito dopo, la ragazza
decise di andare a dormire sperando che il giorno successivo sarebbe stato
migliore. Stava per addormentarsi, quando il suono del cellulare richiamò la
sua attenzione. Lo schermo diceva “1
messaggio ricevuto”.
FINE CAP…A
PRESTO CON UN NUOVO CHAPPY!!! RECENSITE!!! CIAO!!!