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Autore: sun_angel    10/02/2007    4 recensioni
Finalmente un altro pesante anno scolastico era passato; la campanella che segnava la fine dell’ultimo giorno di scuola cominciò a suonare, e Monica non poteva essere più felice, soltanto una cosa riuscì a turbarla in quell’istante... spero che questa ff vi piaccia e se avete 5 secondi in più per lasciare anche un commento ne sarò felice...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

Ciao a tutti! Sono tornata con un nuovo cap!! Ma prima di tutto i ringraziamenti:

-grecobain: bene, sono contenta che la storia ti piaccia!! Mi raccomando continua a leggere e dimmi che ne pensi!

-_laura_: grazie, piacciono molto anche a me i due…continua a leggere! Ciao!

-mewkaggy:grazie, sono felice che ti piaccia la fic! Continua a seguirmi e lasciami un tuo parere! Ciao!

BUONA LETTURA!!

 

 

CAPITOLO 7

La tristezza di Monica

Monica ripensò per tutto il giorno alle parole della madre “la prossima volta che mi chiederai di uscire, la risposta sarà NO!!!” ; lei voleva assolutamente uscire ancora con Manuel e questo non era più possibile per via di sua madre.

Però, quella mattina, mentre stava comodamente seduta su una poltroncina che si affacciava alla piscina, fu presa da una preoccupazione e da un’ansia tali da dimenticarsi completamente delle parole della madre; era ormai tardi e di Manuel non c’era traccia.

A un certo punto, cominciò a pensare che gli fosse successo qualcosa, e si spaventò. Non riusciva a spiegarsi il motivo di quel ritardo. Ad un tratto, sentì la voce di sua madre che la chiamava:

-Monica! Monica!- urlava la madre nel bel mezzo della hall.

-Eccomi mamma!-rispose seccata Monica mentre si alzava dalla poltrona –che c’è?-

-come che c’è?-fece una pausa –ora tu ti alzi da quella poltrona, prendi le tue cose e vieni in spiaggia con me, capito?- rispose la madre.

Monica non se la sentiva proprio di andare in spiaggia, voleva rimanere lì dov’era per aspettare Manuel.

-E va bene, arrivo- disse Monica costretta ad alzarsi e a seguire la madre.

Dopo pochi minuti raggiunsero la spiaggia, Carla posizionò il suo sdraio verso il sole e si coricò.

-Be’ Monica, che stai aspettando? Su, gira lo sdraio e prendi un po’ di sole!-esclamò Carla rivolgendosi a sua figlia.

-No mamma, preferisco rimanere sotto l’ombrellone, magari più tardi- rispose Monica.

-Fa come vuoi-rispose Carla.

Monica non aveva proprio nessuna voglia di sdraiarsi al sole, quando per la testa le ronzavano pensieri ben più importanti di un colorito.

Ad un tratto, il cellulare di Monica squillò. Era il suono di un messaggio. In quell’istante fu invasa da un’ondata di agitazione, dentro di se’ sperava che fosse di Manuel. Ma, quando premette il tasto che gli permise di visualizzare il mittente del messaggio, scoprì che era di Anna.

“Ehi! Ciao! Ma dove sei finita? Noi siamo in piscina, perché non vieni? Ti aspettiamo…baci”

La risposta di Monica fu immediata:

“Ciao! Mi spiace, ma sono incastrata con mia madre in spiaggia…non posso venire, anzi mi potresti dire per favore se è già arrivato Manuel?”

Anna rispose:

“no, non l’ho ancora visto…mi disp.”

A quelle parole, Monica iniziò a preoccuparsi seriamente, ma era talmente timida che non osava scrivergli un messaggio per sapere dove fosse finito.

“Ormai è quasi ora di pranzo, arriverà presto…” disse fra se’ e se’, cercando di rassicurarsi.

Dopo circa mezz’ora, lei e sua madre tornarono in hotel per il pranzo.

-Allora Monica, oggi io e la mamma andiamo a visitare una città qui vicino, ti va di venire con noi?- le chiese gentilmente il padre.

Monica aveva sempre preferito suo padre a sua madre, in quanto lui si era sempre dimostrato in grado di capirla ed era sempre gentile con lei a differenza della madre.

-be’ ecco…non so…e se rimanessi qui?-chiese timorosa Monica.

-assolutamente no!!-rispose scontrosa la madre –ti avevo detto che non ti avremmo più lasciata da sola! La prossima volta ti fai furba e cerchi di non fare tardi!- aggiunse Carla.

-Su dai Carla se non vuole venire lasciamola qui no?- disse il padre.

-Ho detto di no! Monica viene e basta.-

-Va be’ papà, non preoccuparti, verrò-rispose rassegnata la ragazza.

Dopo aver spiegato alle due amiche come stavano le cose, Monica partì con i suoi.

 

Il pomeriggio sembrò interminabile e, quando finalmente tornarono in hotel, era già tardi.

Dopo cena, Monica si diresse velocemente in camera sua, oppressa da un’ondata di tristezza.

Anna e Grace erano molto preoccupate per l’amica, perciò decisero di correre verso la sua camera per tirarla su di morale.

Anna bussò alla porta.

-Ehi Monica apri! Siamo noi!- urlò Grace.

-Eccomi arrivo-rispose Monica.

-Ciao! Ma cos’hai? Cosa c’è che non va?-chiese Anna, che in realtà immaginava il motivo per cui l’amica fosse triste.

-Sembra che stai per piangere!!- esclamò Grace.

A quelle parole, Monica non riuscì più a trattenersi, si sedette sul letto e diede sfogo alle sue lacrime.

-Grace! Sei sempre la solita!- disse Anna mentre abbracciava Monica cercando di consolarla.

-Monica ma stai tranquilla! Perché piangi? Per quel ragazzo? Manuel? Bè oggi lui c’era in piscina…non preoccuparti- disse Grace.

In quel momento Monica alzò il viso e guardò le due ragazze, singhiozzando ancor di più.

Un solo pensiero continuava a frullarle in testa.

“Allora non è vero che è stato bene con me, mi sono illusa! Come ho fatto ad essere così stupida e a pensare che a lui gliene importasse davvero qualcosa di me!”

-Ehi Monica!!!-urlò Grace, che non faceva altro che peggiorare la situazione.

-Forse è meglio se noi ora andiamo, ma mi raccomando se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarci.- la interruppe Anna.

-Ok, va bene…grazie ragazze, a domani.-rispose Monica con il volto rigato di lacrime.

Subito dopo, la ragazza decise di andare a dormire sperando che il giorno successivo sarebbe stato migliore. Stava per addormentarsi, quando il suono del cellulare richiamò la sua attenzione. Lo schermo diceva “1 messaggio ricevuto”.

 

 

FINE CAP…A PRESTO CON UN NUOVO CHAPPY!!! RECENSITE!!! CIAO!!!

 

 

 

 

 

 

 

  
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