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Autore: fex    15/02/2007    10 recensioni
Non poteva sopportarlo, ma non poteva nemmeno evitarlo. Sospirò. Aveva deciso di scegliere un acquirente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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The smell of night:

 

La bocca era aperta, non sapeva cosa fare, ma soprattutto non sapeva cosa dire.

-T-T-Theodore…-

La voce era così flebile, che quasi il ragazzo fece fatica ad udirla.

-Granger, non capisco perché tu abbia preso il nome di quel cretino di Morag, quel mezzosangue senza dignità. – Disse lui, freddo e pungente come mai.

 

Come poteva dire questo senza nemmeno conoscerlo? Come osava parlare di lui in quel modo?

 

D’improvviso il timore della ragazza si tramutò in furia.

-Theodore Nott, dovevo immaginarmelo, quale altra persona si permetterebbe di adottare un comportamento del genere? Niente nome, nessun recapito, sei sempre stato abituato alle comodità, erano sempre gli altri a fare le cose per te, tu non hai mai mosso un dito. Ora, non permetterti mai più di parlar male di Morag, tu non sei nessuno per giudicarlo, e…e…Sai cosa ti dico? L’appartamento puoi anche scordartelo, tanto non affitterò mai ad un egoista come te!-

 

Nel freddo l’alito della ragazza si fece visibile.

 

Theodore si sfilò dalla tasca della giacca un pacchetto di sigarette, ne accese una e inspirò profondamente.

-Sarò sincero, ho bisogno di quell’appartamento, non mi interessa cosa pensi, io verrò ad abitare qui. –

Buttò fuori una grossa quantità di fumo poi, senza nemmeno aver finito di fumare la sigaretta, la gettò a terra e la spense con un rapido movimento della scarpa.

 

***

 

Lei non sapeva cosa dire, era ancora molto colpita, così aggiunse frettolosamente.

-Sei…sei un cretino Nott!-

Lui girò il viso, la fisso e disse:

-Non mi interessa cosa pensi, dammi l’appartamento e basta. -

-Tu non hai una minima idea di ciò che hai fatto, le pratiche per l’affitto dell’appartamento sono già state stampate a tuo nome, tutti i moduli e le schede.Inoltre è già stato chiamato un giudice minore per verbalizzare l’accordo, e per farci firmare un contratto che ti dà il diritto di vivere in questo palazzo, salvo nuove decisioni da parte tua. Dimmi, cosa devo fare ora? Dovrei darti l’appartamento, perché a quest’ora tutti gli altri che avevano mostrato interesse, sono stati informati che ormai non possono più vivere qui…-

Lei guardò in basso e si passò le mani fra i capelli,poi Theodore aggiunse:

-Dammi l’appartamento, non sono stupido e nel caso venissi a vivere qui non commetterei sciocchezze, devi sapere inoltre che sono cambiato, e ora puoi fidarti di me, è vero, non mi interessa ugualmente ciò che pensi del sottoscritto, ma ci tengo comunque a farti sapere che ora non mi devi più temere. -

-Ma stai un po’ zitto! Credi che sia scema?-

Aggiunse lei frettolosamente.  

-Se non fossi cambiato, a quest’ora saresti già stesa, senza vita, con gli occhi vuoti e senza speranza, non trovi?-

Lei rimase colpita, sgranò gli occhi.

-Parliamoci chiaramente, io sto prolungando fin troppo una cosa che ormai è già stata scelta, non posso più fare niente, tu dovrai vivere qui, altrimenti solleverei un polverone giudiziario fuori dalla mia portata, e il mio volto sarà su molti giornali…-

-Non farla così tragica dai!-

-Nott, credi forse che un’imprenditrice che si rifiuta di affittare un appartamento senza motivo passi inosservata? Credi forse che mi trovo nella situazione giusta per essere protagonista di una vicenda spiacevole? No, non posso concedermi il lusso di farti tornare sui tuoi passi, non posso concedermi la vittoria di vedere la tua faccia sconfitta. –

Infilò al mano nella tasca della gonna, tese la mano verso di lui, e quando Theodore aprì il suo palmo, lei vi fece scivolare sopra una chiave argentea; poi con un sorriso forzato disse:

-Benvenuto ad Hamley Road. –

 

***

 

Theodore non aveva valige, gli fu perciò facile raggiungere il pianerottolo del suo appartamento. Era al quinto piano, a differenza di quello di Hermione che era al terzo.

Appena giunse sul pianerottolo, prese la chiave e la infilò nella serratura, poi con una rapida mossa fece girare l’attrezzo e in breve la porta si aprì. Mentre faceva scorrere il portone, un lieve cigolio lo accompagnò nel gesto, poi , Theodore , si ritrovò con lo sguardo perso nel buio.

Protese la mano all’interno dell’appartamento e tastando lungo la parete affianco all’entrata, trovò l’interruttore, spinse, e in breve la stanza si ritrovò illuminata da una flebile luce.

Il ragazzo diede una rapida occhiata in giro, poi pensò:

“Niente male..”

Lo sguardo vagava ancora poi, si fermò e assieme ad esso, si fermarono anche le fantasie del ragazzo, si destò dal torpore generale e con mossa rapida, si chiuse la porta alle spalle.

-Poco importa se è bello o brutto l’appartamento, tanto…-

Alzò le spalle,e dopo aver fatto queste poche cose, si andò a sedere nel divanetto del bovindo, poi guardò fuori dalla finestra.

Un gatto pezzato, stava camminando sul tetto della casa di fronte, e la luce della luna produceva una lunga ombra , sottile e scura, che rendeva l’atmosfera pacata, quanto il soffice zampettare dell’animale sulle tegole.

 

***

 

Erano ormai le undici passate, Theodore stava comodamente accovacciato sul divano, quando sentì una chiave girare nella serratura.

Si alzò di scatto, senza però farsi sentire, e con cautela si avviò verso l’ingresso. Impugnò la bacchetta, e spense la luce della stanza.

L’appartamento calò nel silenzio e nell’oscurità.

Senti la serratura scattare, e ,furtivamente, si nascose dietro alla porta che lentamente si stava aprendo.

Un’ombra si fece spazio nella casa, ma mosse pochi passi, perché il ragazzo puntò verso il losco figuro la sua bacchetta, intento a pronunciare un qualsiasi incantesimo senza perdono.

-Tu devi avere dei seri problemi, veramente, veramente seri! –

La voce della Granger echeggiò nell’appartamento, mentre il ragazzo abbassava cautamente la bacchetta.

-Ho diritto alla mia privacy!-

Disse lui, cercando di giustificare la mossa tanto imprudente che aveva appena compiuto.

-Pensa se fossi stata un Babbano, cosa credi…lasciamo perdere…lasciamo perdere…- Inspirò profondamente.

-Scusami tanto, sai non sapevo avessi una copia della mia chiave, altrimenti mi sarei preparato ad una violazione dell’intimità da parte tua. -

-Avevi lasciato la chiave nella toppa, altro che “violazione dell’intimità”.-

Disse lei alquanto atterrita dalla risposta di Nott.

-Ad ogni modo, sono qui per dirti di firmare questi moduli, altrimenti al giornale non risulta che tu hai affittato l’appartamento, e domani pubblicheranno ugualmente l’articolo. –

Porse a Theodore una serie di fogli pinzati fra loro, e assieme ad essi, gli diede una biro.

-Se è solo questo che vuoi, ti accontenterò. -

Prese il tutto e in breve tempo riconsegnò il dovuto alla ragazza.

-Fatto. -

-Molto bene. –

Poi Hermione prese i fogli e fece per andarsene, quando Theodore la fermò e disse:

-Ok ok, ferma mezzosangue, per farti vedere che sono “realmente” cambiato, ti offrirò una tazza di thè, ma non prenderti troppa confidenza. –

-Tranquillo, non lo farò, realmente non so nemmeno perché accetto, spero solo di non pentirmene…-

 

***

 

Entrambi andarono in cucina, lei si sedette, mentre lui si avvicinò ai fornelli, aprì gli sportelli soprastanti e vi estrasse due bicchieri rovinati, una teiera arrugginita e due bustine da thè, affatto invitanti.

-Allora Granger, preferisci il “biancospino di montagne innevate” o l’ “arancia tropicale soleggiata”?-

Lei ci pensò un attimo, poi rispose:

-Decisamente il “biancospino tropicale”. –

-No, non mi hai capito, c-.. –

-Ok, ok, decidi tu. –

Disse lei, alquanto sbrigativa.

 

Una bustina, che sembrava essere il “biancospino di montagne innevate”, fu gettata nell’acqua bollente, e ci volle ben poco perché i fori all’interno dell’involucro, colorassero l’acqua e le dessero un sapore amarognolo.

Hermione porse il suo bicchiere calcareo a Theodore che lo riempì abbondantemente. Lo stesso fece con il suo bicchiere, poi iniziarono a bere.

Calò un silenzio imbarazzante, e Hermione pareva intenta a bere il thè in meno tempo possibile, rischiando di ustionarsi la lingua.

Appena ebbe bevuto tutto il contenuto della tazza, afferrò i moduli e , ringraziando il ragazzo, sgattaiolò fuori dall’appartamento più rapida di un gatto spaventato.

Appena la porta si chiuse, Theodore disse sospirando:

-Sorseggiare un thè con la Granger…cosa si fa per gli amici… -

Poi bevve un altro sorso di biancospino, che riempiva ancora , quasi interamente , il suo bicchiere.

 

***

 

Si era da poco disteso sul letto quando il campanile ,in lontananza, rintoccò la mezzanotte, era stanco e voleva andare a dormire.

Poi, si ricordò che non aveva portato nulla con se, in poche ore era diventato il proprietario di un appartamento, cose alquanto inaspettata, perciò con se non aveva nulla si utile.

-Era talmente di corsa che si è dimenticata di farmi pagare l’anticipo…-

Disse, poi si alzo e si mise al centro della stanza.

Sfilò la bacchetta dalla tasca, e con gesti abili fece materializzare qualche oggetto, assieme ad un rumoroso “crack!”.

Un pigiama, qualche camicia e qualche pantalone puliti, la sua vecchia divisa da Slytherin (può sempre servire), e qualche oggetto all’interno di un beauty-case.

-Direi che per ora è sufficiente. – Disse.

Sbuffando si avvicinò ad un mobile, ne aprì un cassetto e vi ripose all’interno le poche cose che si era procurato, poi con passo cadaverico, si recò in bagno, con il pigiama sotto braccio.

Entrò e sistemò l’indumento sul primo ripiano che trovò, poi si diresse verso la vasca da bagno.

Aprì il rubinetto, e iniziò a riempire la vasca con un liquido caldo, che divenne presto denso, perché vi versò all’interno un’abbondante quantità di bagnoschiuma.

 

***

 

Hermione non riusciva proprio a dormire, continuava a sentire il rumore costante dell’acqua che fluiva potente dentro la vasca, e fino a che il suo vicino non spense il rubinetto, lei non trovò pace.

“A mezzanotte, ma stiamo scherzando?Nott non è cambiato affatto dai tempi in cui lui non era altro che uno Slytherin e io non ero altro che una Gryffindor, inoltre domani devo ricordarmi di chiedergli l’anticipo dell’affitto! ” Disse, premendosi il cuscino sulle orecchie, inutilmente visto che ormai Theodore aveva già smesso di lasciare scorrere l’acqua.

Era davvero infuriata, si alzò furibonda dal letto, e con passo alquanto spiccio, si diresse in cucina. Aprì il frigorifero, e ne guardò attentamente il contenuto.

“Niente che possa stuzzicarmi.” Pensò, prima di fondarsi in salone.

Accese la luce, e afferrò il telecomando,attivò la televisione e , freneticamente, cercò un programma storico.

-Non per altro ho installato la parabola!- Sibilò, poi cercando ancora ed ancora, trovò finalmente il canale desiderato.

Buonanotte a tutti, eccoci qui assieme in un’altra puntata storica, oggi usciremo da un luogo comune: gli etruschi non mangiavano solo crusca ed acqua…

Le palpebre della ragazza si fecero improvvisamente pesanti, prima di condurla in un sogno, ma un istante dopo essersi sentita stanca, la giovane, si accoccolò comoda sul divano, coprendosi con una coperta di soffice lana, e il tepore di essa la cullo per tutta la notte.

 

***

 

Intanto Theodore, era uscito dalla vasca e , dopo essersi minuziosamente asciugato, si era infilato in un comodo pigiama nero. Guardò la pendola, poi disse piano:

-Può andare, è tempo di chiamarlo. –

Andò in ingresso, si avvicinò all’unico mobile che vi era, portò a se il telefono e alzò la cornetta.

-Bene, mi hanno già dato la linea…-

Dopo aver detto questo, prese un foglietto della tasca del pigiama, vi era un numero di telefono, compose il numero e attese.

Tu.

 

Tu.

 

-Ci sei riuscito finalmente. –

 

La voce di un maschio, fredda e senza emozioni rispose al telefono.

-Ti ho già detto che mi sono stancato di dormire in questa topaia schifosa, sei riuscito ad avere l’appartamento, o mi stai chiamando ancora da una squallida cabina telefonica? -

-Tranquillo, ho l’appartamento, puoi venire qui questa stessa notte. – Disse Theodore, sorridendo maliziosamente.

-Molto bene. Arrivo. –

La linea si interruppe.

Tuuuuuuuu.

 

***

 

Theodore non aveva ancora agganciato la cornetta, che un rumoroso “crack” si sentì ovattato sul pianerottolo, e subito il ragazzo andò ad aprire frettolosamente l’uscio.

-Vedo che hai fatto in fretta- Disse Theodore.

 

Un giovane era appoggiato stancamente allo stipite sinistro della porta, con lo sguardo rivolto verso il basso.

-Si, in ogni caso, come ti sei conciato?- Sussurrò l’altro riferito al pigiama.

-Non farci caso, avevo solo voglia di cambiarmi. -

-Che idiozia… -

 

Il ragazzo rimaneva immobile sul pianerottolo, così Nott aggiunse:

-So che non è ciò a cui sei abituato, ma accomodati pure…-

 

-Fa come se fosti a casa tua, Draco…-

 

********************************************************************************

 

Salve a tutti!! J Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

A proposito, avete visto che Draco è finalmente arrivato? Lo avevo detto io. Comunque, volevo dirvi che questo capitolo l’ ho scritto autonomamente, solo fex, mentre nel primo la mia cara amica Matuz mi aveva dato una graditissima mano.

Ora volevo ringraziarvi per le belle recensioni:

Cobwy23: so che il capitolo è particolare e poco definito, del resto è parecchio diversa dal solito no? Comunque sono contento che ti ispiri J

1992: caspita che entusiasmo! Sono contento che la storia ti sia piaciuta tanto! Grazie di tutto! :D

Chiarina: nonostante le nostre avventure, sono contento che la storia ti sia piaciuta, e comunque io non ti dicevo di recensire, ma solo di leggere, poi tu mi hai detto che stavi recensendo, allora io ero molto impaziente e ti stimolavo! XD

Fio: beh… la storia in effetti si definirà in futuro, comunque sono contento che per ora la storia ti sembri carina J

Janet Mourfaaill: ma ciao! Comunque non devi avere paura di leggere la storia, anzi, spero tu faccia il contrario, così mi farai sapere cosa ne pensi, ci conto! ^__^ A proposito, visto che rispondo alle recensioni anche io? J

linduzzzzz: davvero ti è piaciuta così tanto? Ne sono davvero contento! Grazie mille J

 

Ora vi saluto tutti e tutte, e spero di ritrovarvi numerosi anche in questo capitolo.

 

Un bacio

 

Fex

 

P.S.: Come nello scorso capitolo, se trovate degli errori di sintassi o di grammatica, fatemelo sapere, perché temo sempre che rileggerlo milioni di volte sia inutile, e che alcuni errori mi sfuggano, grazie ancora.

 

Un bacio (basta che non inizio come nello scorso capitolo! XD)

 

Fex

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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