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Autore: Akahana    02/08/2012    1 recensioni
Un gruppo di reietti, tra cui squilibrati impetuosi, sadici misantropi e chi più ne ha più ne metta, si ritrovano in un palazzo semidistrutto e giocano una partita a carte senza sapere perché. Sanno solo che devono condurre questa partita. Perché era già scritto. Ma forse loro cambieranno il loro destino.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Paz buttò gli occhi al cielo.
 
La figura appena comparsa avanzò non senza qualche difficoltà di percorso fino al tavolo. All’ultimo metro inciampò e cominciò a imprecare ai quattro venti.
 
- La vuoi smettere!? – ringhiò Sidonius. Era raro vederlo adirato, ma se c’era qualcuno ferrato nel fargli perdere le staffe quello era Rando.
 
- Senti senti… La grazia di questa voce mi ricorda tanto quella del vecchio Sidonius… - disse la figura che nel frattempo si era portata davanti ai due. Un ragazzo, dall’aspetto focoso e la voce pungente.
 
Mantenne stampato sul volto un insopportabile sorriso strafottente, che morì però non appena si accorse della presenza di Paz. Allora sembrò trasfigurarsi: spalancò gli occhi, una smorfia incomprensibile gli attraversò il viso e le puntò contro un dito accusatore.
 
- Tu… - boccheggiò il giovane.
 
- Ciao Rando. – salutò Paz con una voce pacata che contrastava molto col sorriso ferino di denti bianchissimi.
 
- Un vecchio adagio dice: “Ogni morte ha la sua scusa.”; per te avrei fatto un’eccezione, Rando. Ti avrei ucciso senza un motivo, solo perché mi andava. – concluse secca ma quasi languida Paz.
 
- Concordo con Paz. – saltò su una voce flemmatica ma suadente che non aveva mai parlato.
 
Tre teste si voltarono verso un punto della stanza.
 
L’individuo appoggiato al muro in una posa sprezzante si staccò e avanzò con una camminata sciolta e fiera fino quasi al gruppo ma si tenne leggermente in disparte.
 
Rando ebbe una smorfia di esagerata frustrazione.
 
- Lurido spocchioso damerino! -
 
L’ultimo arrivato osservò gli altri tre con un sorriso affascinante. Era giovane e ogni cosa in lui sembrava molto ricercata.
 
Rando sembrava non sopportarne nemmeno la vista, perciò fece un gesto rabbioso rivolto al cielo e cominciò a camminare stizzito su e giù per la stanza, lanciando maledizioni a “quel presuntuoso pallone gonfiato di Tristram”.
 
Il giovane chiamato Tristram fece un sorrisetto di superiorità e si mise le mani in tasca.
 
- Credimi Rando, se avessi saputo che ti avrei trovato qui, non mi sarei scomodato. – così dicendo si sedette elegantemente su una sedia.
 
- Mi duole enormemente interrompere il vostro sciocco diverbio. – la voce atona ma dura di Sidonius fu sufficiente a riportare l’attenzione.

L’uomo si guardò attentamente intorno.
 
Non un alito smuoveva il silenzio dell’ambiente.
 
- Non è ancora finita. -
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo dell’Autrice:
 
Salve a tutti! Ecco il terzo capitolo! So che la storia non è ancora chiara del tutto ma in questi primi capitoli ci tenevo più che altro a delineare velocemente i protagonisti… Penso di riuscire domani a postare il quarto capitolo che è anche quello che vedrà l’arrivo dell’ultimo personaggio… Buona lettura :)
 
Akahana
  
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