Cara signorina Jo Anderson,
è stata formalmente invitata alla festa esclusiva del noto conduttore
televisivo Chris McLean.
L’evento si terrà sabato 4
agosto nel maniero McLean.
La invitiamo formalmente a parteciparvi.
Distinti saluti.
Era la sera del 4 agosto, Jo stava entrando nell’immensa
villa di quel conduttore da strapazzo. Era una costruzione imponente, dalle
pareti bianche e capace di contenere all’interno almeno una cinquantina di
persone.
Arrivata all’ingresso, si trovò davanti un grandissimo Chris
d’oro, il simbolo dell’immunità nella seconda stagione di quello stramaledetto
reality a cui aveva partecipato.
- Il solito… - Sussurrò Calamity a denti stretti.
Chef, tutto tirato a lucido, accompagnò la ragazza all’interno
della sala principale dell’abitazione.
Il grandissimo salone era stato adibito a sala da ballo, all’interno,
tutto il cast del reality ballava o prendeva qualcosa da bere al ricco buffet.
- Jo, vieni a ballare! Questa festa è fantastica! – Urlò Zoey,
trascinando la bionda sulla pista da ballo.
Jo non voleva ballare, non voleva neanche andarci a quella
festa, ma le sue care “ amiche” Zoey, Dawn e Dakota l’avevano praticamente
costretta a venirci.
Dopo essersi liberata dalla presa della rossa, corse fino al
buffet, per prendersi qualcosa da bere.
All’improvviso la musica si fermò a sopra le casse si
posizionarono Duncan, Scott e Geoff.
- Ragazzi, guardate cosa abbiamo preso nel frigo bar di
Chris. – Disse Duncan, mostrando un paio di bottiglie di vodka, Scotch, Whisky e altri tipi d’alcolici.
- La festa può
ufficialmente avere inizio! – Urlò Geoff, alzando il volume della musica e
lanciando bottiglie a tutti.
Jo afferrò al volo
una bottiglia di Whisky.
Guardò il liquido
marroncino all’interno della bottiglia, l’aprì.
Avvicinò la bocca
della bottiglia alle labbra, quando una piccola manina candida la fermò.
- Non farlo Jo, sento che
te ne pentirai domani mattina. – Mormorò Dawn.
Calamity storse il
naso e liberò la bottiglia dalla presa della bionda, bevve un generoso sorso d’alcolico
e scoccò sonoramente le labbra, in segno d’apprezzamento.
- Sta tranquilla
Regina delle fate, un sorsetto non ha mai fatto male a nessuno… -
***
Jo aprì gli occhi di colpo.
La testa gli faceva davvero male, rimasse a guardare
distrattamente il lampadario vittoriano posto sopra di lei.
Quella festa era finita proprio male, non si ricordava niente
della notte scorsa.
Guardò il suo orologio: le dieci del mattino.
Si guardò intorno: era in una camera riccamente decorata ed
era stesa sul letto a baldacchino.
Si girò dall’altro lato della stanza: di fianco a lei, Brick
dormiva tranquillamente, il sorriso impresso sulle labbra.
Era senza maglietta, le coperte gli coprivano il corpo dalla
vita in giù, un paio di boxer blu erano abbandonati penzoloni all’angolo
sinistro del letto.
Calamity sgranò occhi: non era possibile…
Si alzò a sedere, e solo in quel momento si accorse che
anche lei era nuda.
Guardò meglio la camera: una serpentina di vestiti
percorreva lo spazio tra la porta e il letto dove si trovava.
Si alzò lentamente, per non essere scoperta dal soldato
ancora dormiente.
Prese a raccattare tutti i suoi abiti per la stanza, le
orecchie in allerta a ogni movimento del ragazzo.
Dopo aver recuperato il suo reggiseno nero, si chiuse in
bagno.
Si vestì nel modo più silenzioso possibile, ci mancava solo
che anche il bagna braghe si accorgesse di quello che avevano fatto.
Dopo essersi infilata la maglietta, si guardò allo specchio:
aveva tutti i capelli spettinati.
Il pochissimo trucco messo da Zoey contro la sua volontà,
era tutto sbavato, soprattutto il rossetto, non rimaneva altro che una linea
rossa che si estendeva sulla guancia destra.
Aprì la porta del bagno e, come un ladro, uscì dalla stanza.
Il corridoio su cui si affacciava la camera era la perfetta
rappresentazione di come era andata a finire la festa.
Ad ogni passo che faceva in avanti, Calamity riconosceva i
volti degli ex-concorrenti:
Duncan era accasciato a terra, il viso pieno di segni di
rossetto,
Gwen era poco più avanti, a testa in giù e con una bottiglia
stretta in mano.
La porta di una camera si aprì, e Dawn uscì da essa; i
capelli tutti spettinati e, sul collo, un succhiotto rosso in bella vista.
- Chris ha organizzato tutto, ha messo dell’alcool in ogni
bibita, voleva proprio che ci ubriacassimo… - Disse Raggio di luna,
sistemandosi i capelli alla vista di Jo.
- Maledetto conduttore da strapazzo. A proposito, chi te l’ha
fatto quel succhiotto? – Replicò, indicando il livido sulla pelle bianca della
ragazza.
La bionda indicò malinconicamente la porta della camera
ancora aperta, che mostrava uno Scott
sul letto, in dormi veglia.
- Vuoi dire che… -
Raggio di luna annuì tristemente.
Calamity lasciò Dawn nel corridoio e corse fuori da quella
casa del diavolo.
Voleva dimenticarsi di quello che aveva visto e subito.
Angolo dell'autrice:
Lo so che ho già DUE LONG IN CORSO, ma questa non potevo lasciarla aleggiare nella mia testa.
Io e l'alcool, non smetterò mai di metterla nelle mie storie (anche se io non ne bevo molto D:)
State pronti a rimanere a bocca aperta ;)
Un bacione^^
Ogghy