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Autore: pinkchampagne    04/08/2012    2 recensioni
mentre tu continui a parlare di te stesso,non immagini neanche quante creature stiano perdendo la vita.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Rientro in casa,mi dirigo verso la cucina e sopra il frigo trovo un biglietto di zia Annie: 'tesoro,Danielle non sta bene e mi ha chiesto se potevo passare due giorni a casa sua. Volevo dirtelo di persona,ma non sapevo dove trovarti,in questi giorni comportati bene e ti raccomando di mangiare sano,non ordinare troppe pizze. Ci vediamo tra due giorni,ciao amore!'.
Bene,fantastico,altri due giorni da sola. Corro in sala a prendere il telefono per chiamare Melissa e Sarah,le quali stamattina non si erano presentate a scuola ed è strano da parte loro,perché farebbero di tutto per presentarsi alle lezioni,anche con 40 di febbre! 
Il telefono non da nessun segno di vita,non squilla. Presa dalla preoccupazione accendo il computer e cerco di connettermi al social network per vedere se erano connesse,ma nulla: i loro profili erano stati cancellati.
Inizio a camminare avanti e indietro per il corridoio che mi sembrava infinito,con il telefono in mano,nell'attesa che David mi risponda 'pronto?' risponde dopo una decina di squilli 'David,David,sono Ariel! Devo parlarti urgentemente!' risposi velocemente con un tono allarmante 'Ariel,che ti succede?' mi domanda preoccupato 'Melissa e Sarah,non riesco a rintracciarle,il telefono di casa è staccato,si sono cancellate da facebook,non so più che fare!' non risponde per una decina di secondi  'Ariella,io mi chiedo se a volte ci sei o sei sulle nuvole,te ne rendi conto di quello che stai dicendo? E' da un mese che Melissa e Sarah parlano del viaggio in Italia per andare a trovare i loro nonni' tiro un sospiro di sollievo 'ah,me ne ero dimenticata..' mi siedo sul divano allungando le gambe sul tavolino 'Ariel,io non riesco a capirti. A lezione sei assente,non ti accorgi dell'assenza delle gemelle,non ti accorgi di me e per di più ti dimentichi del mio compleanno. O cambi,o ci devi lasciare stare.' a quelle parole il mio cuore si ferma. Il tempo si ferma e gli occhi si gonfiano a tal punto da ritrovarmi le guance bagnate dalle lacrime e senza esitare gli chiudo il telefono in faccia,lanciandolo sulla poltrona.
Quanto vorrei urlare a tutti quello che sento. Quanto vorrei avere una mamma e un papà per sfogarmi,per ottenere un abbraccio,una carezza,un sengo di fiducia e coraggio. Ma niente.
E ora mi ritrovo qui,sdraiata sul divano a piangere come una bambina,ripensando alle parole che David mi aveva detto,al mio comportamento immaturo e al mio carattere infedele.
Questa non è la vera Ariel. La vera Ariel combatte,non piange. 
Ad un certo punto qualcuno bussa alla porta. Sono così spensierata che mi dirigo verso la porta senza pensare a chi potrebbe essere. La apro lentamente,i miei occhi sempre più gonfi e stracolmi di lacrime,non mi permettono di mettere a fuoco l'immagine che avevo davanti. 
'Ariel,che ti succede?' riconosco quella voce,era Philip e il mio cuore inizia a palpitare all'impazzata 'Ariel,che diavolo è successo? Stai male? Perché piangi? Raccontami tutto' si avvicina sempre di più a me scrollandomi,chiudendo la porta e dirigendomi verso il divano,dove mi ha fatto sedere 'Philip..' cerco di guardarlo,asciugandomi le lacrime 'non voglio annoiarti con i miei problemi' tiro su il naso,passandomi la mano destra sul viso 'Ma sei scema? Tu non mi annoieresti e poi devo ricambiare il favore di oggi. Tu mi hai fatto sentire qualcuno. E mi è servito parlare con te..' lo guardo,mentre tira fuori il suo fazzoletto pulito e mi asciuga le lacrime 'Phil,quello che ho fatto oggi non l'ho fatto per essere ricambiata,ma perché non potevo vederti così. Eri triste e il tuo sorriso non c'era. Il tuo sorriso è qualcosa di magnifico...ops,scusa,l'ho detto davvero?..' cosa mi è preso? Perché gliel'ho detto! Che casino!
'Ariel,tu sei la ragazza più bella e più splendente che io abbia mai conosciuto' il cuore mi batte forte,non riesco a ragionare,ne a formulare una frase di senso compiuto e rimango lì,immobile 'Ariel,io senza di te non sare nessuno' si avvicina sempre di più,accarezzandomi il viso e sfiorandomi le labbra con le sue,non ci capisco più niente. 
'Questa è una cosa che non mi è permessa di fare,ma non riesco a trattenermi' si avvicina a tal punto di baciarmi. Il bacio più bello che io abbia mai dato,essendo anche il primo. Aprivo e chiudevo gli occhi per vedere il suo sguardo e le sue braccia che mi sfioravano le spalle.
No,non può essere. Ci siamo appena baciati. Ora devo dirgli tutta la verità,tutto il mio segreto,tutto....'Ariel' si stacca dalle mie labbra con aria perplessa 'io...non posso' mi guarda,abbassando lo sguardo 'tu mi piaci e anche tanto,ma ho fatto l'errore più grande della mia vita,ti sto rovinando l'esistenza in questo modo..' si alza di scatto dal divano e io con lui 'Philip,aspetta. Io ti devo dire una cosa..una cosa che ti cambierà tutto...io...io sono una sir...' mi blocco improvvisamente,sento le gambe cedere,sto svenendo.
'Ariel!' sento la sua voce allontanarsi,intravvedo la sua sagoma e il suo continuo muoversi per rianimarmi,ma nulla da fare,gli occhi mi si chiudono.
Mi ritrovo sul letto di zia Annie,sconvolta e conun fazzoletto bagnato sulla fronte,era quello di Philip. Mi volto e lo trovo sdraiato affianco a me,si era addormentato. 
Non ricordo nulla,tranne del bacio e del segreto quasi svelato. Scendo in cucina a preparare due tazze di cioccolata calda,facendo meno rumore possibile.
Mi siedo sulla sedia aspettando che Philip si svegli.
E' l'ora di cena,chiamo la mamma di Philip e le chiedo se può fermarsi a cenare qui,così non sospetterà di nulla,intanto sento su dalle camere da letto,un rumore,così mi avvio e trovo Philip seduto sul letto privo di sorriso 'Ariel,cosa mi stavi dicendo un paio di ore fa,prima di svenire?' lo guardo con aria turbata e mi siedo al suo fianco 'non credo ti farà piacere ascoltare quello che sto per dirti,ma devo per forza...Philip,io sono una sirena' chiudo gli occhi,aspettando una sua risponda o uno schiamazzo come per prendermi in giro,ma niente.
'Sei...sei una sirena?' mi guarda,prendendomi il viso tra le mani 'No,dimmi che stai scherzando' si alza in piedi,vagando per la stanza 'Ariel,ti prego' si agita sempre di più 'Philip,mi dispiace ma è la verità' inizia a ridere 'con tutte le ragazze al mondo,dovevo innamorarmi proprio di te? Di una sirena?' abbasso lo sguardo,forse era meglio non dirglielo 'mi..mi dispiace' scende una piccola lacrima dai miei occhi 'Ariel,non è questo il fatto...è che anche io sono un tritone...' il cuore si ferma per una seconda volta,i miei occhi raggiungono la massima estensione 'un tritone? tu,un tritone? Io una sirena,tu un tritone,wow,Philip,cosa..oh mio dio,bè,aspetta...non è una tragedia...' lui mi guarda e inizia a ridere 'ed ecco che perde il senso del discorso...no,non è affatto una tragedia,anzi! Il fatto è che è così talmente strano...io Ariel,sono innamorato di te,non mi importa,potevi anche essere un riccio di mare,ti avrei accettata comunque' le sue parole mi addolciscono e rimango sempre più immobile 'Philip,anche io sono innamorata di te,lo ammetto..' abbasso lo sguardo e mi metto i capelli dietro le orecchie 'io comunque sono del regno di Moreines..e tu?'.
Re Moreines? Quel re Moreines? No,non può essere vero. L'acerrimo nemico di re Coral,colui che uccise i miei genitori. 
Perché la mia vita deve essere sempre così complicata,perché?

  
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