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Autore: Momos    07/08/2012    1 recensioni
-E tu come hai fatto ad entrare?- urlò. -Esci subito, noi non ci conosciamo-
-Jared, non mi riconosci?- chiesi ridendo. Poi gli mostrai Mythra, la piccola fenice rossa tatuata sul mio polso. Lui strabuzzò gli occhi.
-Victoria? La piccola Victoria?- chiese lui continuando a guardarmi
-Non sono più così piccola- risposi io sorridente.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 -Vic, se vuoi c'è la cena- mi diceva Shan
-Di già?! Ma non è presto?- chiesi senza sapere minimamente che ore fossero.
-Dai tirai su- mi disse tirandomi a peso morto dalle braccia. Usai tutto il peso che avevo per ributtarmi giù portando con me Shannon che si ritrovò a schiacciarmi con il suo corpo muscoloso.
-Shan tirati su sei pesante- risi io. Lui si tirò su e poi ricadde di nuovo su di me facendomi scoppiare a ridere.
-Ops, scusa- mi disse ridendo
-Non scuso niente! Lo hai fatto apposta- risposi io facendo finta di essere seria.
-Però, sei comoda eh- disse lui rimbalzando sul mio corpo.
-Shan rischio di morire soffocata! Non riesco a respirare- gli dissi cercando di spingerlo via. Lui rise di nuovo e si alzò tirandomi su con lui.
-Andiamo va- disse portandomi per mano fino al salotto dove un tavolo era apparecchiato per tre.
-Ah ben svegliata- mi disse Jared scompigliandomi i capelli.
-Quel letto è meraviglioso!- risposi io
I fratelli risero insieme.
-Allora, racconta! Cosa hai fatto in tutto questo tempo?- mi chiese Shan
-Ma niente! Ho finito di studiare, ho lavorato, mi sono sposata...- Shan sputò l'acqua che aveva appena bevuto e mi guardò
-Cosa?!- mi chiese strabuzzando gli occhi. Io scoppiai a ridere.
-Sto scherzando- risposi. Jared rise
-Tu sei pazza! Mi hai fatto prendere uno spavento- mi rispose dandomi una piccola spinta sulla spalla.
-Shan mi sembri un orsetto lo sai?- gli dissi mentre sparecchiavamo.
-Chi, io?- mi disse lui confuso
-Shannibear, ecco come ti chiamerò- gli dissi stringendogli le guance. Lui rise e scosse la tesa.
-Tu non sei tutta sana di mente- mi rispose. Risi e li salutai. Tornai in camera a sistemare le mie cose.
Aprii l'armadio e trovai una scatola di ferro. Corsi verso la porta e la chiusi a chiave. Sulla scatola c'era scritto Shannon's memories. Ero sempre stata una ragazza curiosa così la aprii.
Non potevo credere ai miei occhi, il contenuto della scatola mi sorprese. Infilai una mano per afferrare quello che conteneva ma qualcuno bussò alla porta.
-Vic sono Shannibear- mi disse dall'altra parte della porta. Provò ad abbassare la maniglia ma questa non fece aprire la porta. -Vic?- chiese ancora. Mi sbrigai a riporre la scatola al suo posto e corsi ad aprire la porta.
-Ciao Shannibear- dissi facendolo rimanere sulla porta
-Posso entrare?- mi chiese
-Oh si, certo- risposi spostandomi da davanti la porta.
-devo prendere una cosa nell'armadio- mi disse. Mentre frugava sperai continuamente che non si riferisse alla scatola.
-Ecco, trovato- mi disse tirando fuori una canottiera alquanto bizzarra. Mi sentii sollevata.
-Tutto qui?- gli chiesi sorridente
-Ero venuto anche a darti la buona notte- mi disse dandomi due baci sulle guance. -Notte Vic- mi disse. Prontamente lo afferrai per un braccio e lo fermai. Lui si voltò e prima che riuscisse a dire qualcosa mi avvicinai repentina alle sue labbra e le sfiorai. Poi lo spinsi fuori per evitare che mi vedesse arrossire o che potesse dire qualsiasi cosa. Mi lasciai scivolare sulla porta e mi misi seduta a terra abbracciandomi le ginocchia. Sul mio viso involontariamente era apparso un sorriso. Mi sfiorai le labbra. Mi stavo mettendo nei guai, la mia specialità.
Il mattino dopo ero terrorizzata all'idea di poter vedere Shan girovagare per casa. Girai la chiave nella serratura che provocò un rimbombo nel corridoio deserto. Aprii la porta e scesi le scale fino ad arrivare in salotto.
Quando vidi Jared seduto sul divano lo salutai affettuosamente.
-Dormito bene?- mi chiese
-Sisi, molto-risposi sorridente
-Hai fame?- mi chiese continuando a guardare la tv.
-No- mentii. Il mio stomaco brontolò fortissimo e Jared rise.
-Credo che non sia d'accordo con te- mi disse. -Vuoi una spremuta?-
-Se mi dici dove sono le cose me la faccio da sola- Non volevo disturbarlo, ero già piombata a casa sua senza avvertirlo.
-Non c'è bisogno. C'è Shan in cucina chiedi a lui- mi disse.
-No tranquillo, posso anche non prenderla- risposi agitandomi.
-Ti vergogni adesso?!- rise lui.
-no è che..- non feci in tempo a finire la frase che sentii Jared urlare.
-Shan prepara una spremuta a Vic-
Volevo tappargli quella boccaccia da diva ma ormai era troppo tardi.
Dopo qualche minuto spuntò dalla cucina Shannon con due bicchieri.
-Tieni Vic, e buongiorno- mi disse porgendomi il bicchiere e mettendosi seduto sulla poltrona posizionata accanto al divano.
Restai in silenzio a sorseggiare la mia spremuta.
-Sei stranamente silenziosa- mi disse Shannon quando entrammo in cucina a posare i bicchieri.
-Cosa devo dire?- chiesi evitando di guardarlo negli occhi.
-Per esempio perché ieri mi hai baciato- sussurrò lui afferrandomi per i fianchi e facendomi voltare verso di lui.
-Non lo so- risposi io.
-Ah no?!- mi disse lui scostandomi i capelli da davanti al viso.
-No, e ti pregherei di non dirlo a nessuno. Io, ecco...sono fidanzata-
Shan tolse subito le braccia e se ne andò. Sbuffai e gli corsi dietro.
-Shan- dissi afferrandolo.
-Dimmi- si voltò lui. Lo tirai fino alla camera da letto e chiusi a chiave la porta.
-Scusami- gli dissi senza lasciarlo
-E di cosa? Che pensi che un bacio così mi illuda?- mi rispose scontroso
-Mi pare di si- risposi io.
-Bè ti sbagli- mi rispose lui liberandosi della mia presa.
-Bè se l'ho fatto, se ti ho illuso anche solo per un attimo, ti chiedo scusa- dissi un attimo prima che lui uscisse sbattendo la porta.
-Scema! Complimenti Vic! Sei davvero brava!-
-Tutto bene Vic?- mi chiese Jared sentendomi parlare da sola -con chi parli?- mi chiese accertandosi che nella stanza non c'era nessuno.
-Da sola! Come i matti- risposi io.
-Bene, e ti va di parlare con una persona che non sia te stessa?- mi chiese. Io sorrisi.
-Grazie Jay ma ora sto bene- gli dissi. Lui mi fece l'occhiolino e uscì.
Non stavo affatto bene, mi pentivo per quello che avevo fatto. Mi sentivo una pessima persona, brava solo a far star male le altre. 

   
 
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