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Autore: AgelessIce    07/08/2012    5 recensioni
*Quando mi sono svegliata, oggi, ci ho messo un po' a capire dove mi trovassi.
Non è casa mia.
È una stanza di ospedale.
“Akira!"*
*Perché lei se ne stava lì ed i maledetti lividi non facevano più male.*
-Tadakira
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akira Todo, Tadashi Karino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nightmare

Fear

(Capitolo 1)

“La signorina Toudo ha subito un forte trauma, e perso molto sangue. Non eravamo nemmeno certi si svegliasse. Deve riposare, se vuole riprendersi completamente, quindi non posso farvi entrare, mi dispiace.”

“Ma-”
“Vi permetteremo di entrare non appena si sarà svegliata. Fino ad allora dovrete aspettare.”

Stanno discutendo, fuori dalla mia porta.

Sento diverse voci borbottare, in disappunto.

Forse dovrei fargli sapere che sono sveglia.

Forse dovrei permettergli di entrare.

Ma sono ancora troppo stanca...

Credo che dormirò ancora un po'.
Solo un altro po'.

*

Vi ha seguiti qualcuno?'”

No, capo. È filato tutto liscio. È anche stato semplice, stenderla.”

Zitto, si sta svegliando.”

Dove diavolo sono?
E chi sono queste persone?

Cerco di muovermi, ma qualcosa me lo impedisce.

Ho i polsi e le caviglie legate.

Fa male.

Apro gli occhi.

Sono così pesanti...

Riconosco la figura di un uomo, rannicchiato difronte a me.

Mi guarda con un sorriso che ha un non so che di diabolico.

Ben svegliata, principessina”

Ha un aspetto ed una voce familiare...

T-Tadashi? Sei tu?”

La mia voce è appena un sussurro, ma non ho abbastanza forze per parlare più chiaramente.

Forse.”

Ride.

Sembra davvero la sua risata, solo più cattiva.

Ma Tadashi non è capace di essere cattivo. È troppo ingenuo.
“Cosa sta succedendo? Che ci faccio qui?”

Chiedo, cercando di mettermi a sedere, fallendo miseramente.

Beh, sai, sono stato ingaggiato da una famiglia piuttosto influente, che ovviamente preferisce restare anonima-”

Ingaggiato?

Per fare cosa?
“- sembra che il tuo paparino li abbia fatti incazzare”

Che diamine? Cosa volete da me?”

Mi afferra per i polsi, sopra le corde, e mi porta le braccia sopra la testa, sollevandomi.

Ho i piedi a qualche centimetro da terra e la schiena contro il muro.

Sembra che le braccia stiano per staccarsi.

Fa male.

Concentrati su altro, Akira.

Non dargli la soddisfazione di vederti soffrire.

Cerco di guardarmi attorno.

È una stanza piccola, con altri due uomini, oltre quello che ho davanti.

C'è un terribile odore di muffa.

Cosa vogliamo da te, chiedi?”

Riporto lo sguardo sull'uomo che mi sta parlando.

Perché gli assomiglia così dannatamente tanto?

Ride, ancora.

È irritante.

Se solo ne avessi la possibilità, e la forza, lo riempirei di pugni.

Noi niente, bambolina.”

Avvicina il viso al mio, guardandomi con degli occhi folli.

Non è nulla di personale. È che mi hanno pagato per farti fuori.”

Sgrano gli occhi
Qualcuno odia la mia famiglia fino a questo punto?

Ma, sai, sei così carina che sarebbe uno spreco liberarsi subito di te. Che ne dici di giocare un po'?”

Detto questo, mi spinge con più forza contro il muro.
“Sarà divertente, vedrai”
Esclama, prima di baciarmi con violenza.

Ed è con estrema fatica che riesco ad allontanarlo un po' da me, colpendolo con le gambe.

Ed è con forte ribrezzo, che riesco a sputargli appena sotto l'occhio.

Lascia la presa sui miei polsi, facendomi cadere pesantemente a terra.

Non osare ribellarti a me, ragazzina.”

Il suo tono di voce è freddo, pungente.

Ho paura.

Tenetela ferma”

Sento gli altri due correre verso di me. Mi sollevano di nuovo.

Chiudo gli occhi.

Ho paura.

*

Quando apro gli occhi, mi rendo conto di essere terribilmente sudata.

E di aver appena urlato.

Mi guardo attorno, spaesata.

“Signorina, signorina, si calmi.”

Quando vedo il viso familiare dell'infermiera, mi calmo un po'.

Mi poggia le mani sulle spalle, facendo pressione, debolmente, per rimettermi stesa.

Non mi ero nemmeno accorta di essere schizzata a sedere.

Ho il respiro irregolare.

Mi brucia la gola.

Mi sembra anche di sentire ancora la corda stringere i miei polsi.

“Era solo un sogno, va tutto bene. Non si preoccupi. È al sicuro con noi.”

Annuisco, leggermente, cercando di controllare la respirazione.

Era solo un sogno.

Sono al sicuro.

Sento delle voci provenire fuori dalla stanza.

“No, non va tutto bene. Ha urlato. Akira non urla se è tutto ok. Ci lasci andare da lei immediatamente!”
La voce di Hikari.

“Le ho detto ch-”

“Non mi interessa cosa ha detto. Ci faccia entrare.”

C'è silenzio, per un po'.

Cosa starà succedendo?

Sento la porta aprirsi leggermente, ed una infermiera fa capolino.

“Signorina Toudo, ha delle visite.”

Mi informa.

Annuisco.

La porta si spalanca, lasciando entrare i miei amici ed i miei genitori.
L'infermiera che era con me esce, silenziosamente.

“Eravamo così preoccupati, Akira!”
Mia madre.

“Non farci prendere più questi spaventi.”
Mio padre.

Continuano a parlare di cose troppo complicate perché io possa starli a sentire, al momento.

Mi limito ad annuire ogni tanto.

“Ora dobbiamo proprio andare. Torniamo a trovarti domani, va bene, bambina mia?”

Annuisco, e loro escono, lasciandomi sola con i miei amici.

“Come stai, Akira?”

Mi chiede Hikari, sedendosi accanto a me.

“Potrei stare meglio”
Sorrido, debolmente.

“Oh, vedrai che tra poco ti dimetteranno. Ci sei stata abbastanza, in questa stanza.”

Annuisce, convinta.

È così carina, il mio angelo.

“Anche le ferite sono ormai risanate!”

Ora che ci penso, da quanto tempo mi trovo qui?
“Da quanto sono qui?”

Mi risponde Kei.

“4 mesi. Eri in coma.”

Cosa?

“Ma ora è tutto ok, sta tranquilla, Akira!”

La voce di Tadashi.

La voce di quell'uomo.

“Appena ti lasceranno uscire faremo un viaggio tutti assieme. Oh, e dovrai prepararmi tante prelibatezze!”
Sorride.

Il suo sorriso innocente.

Il suo ghigno diabolico.

Cosa mi sta succedendo?

“Sarà divertente, vedrai!”

Che ne dici di giocare un po'? Sarà divertente, vedrai.”

Si avvicina a me, alzando un braccio.

Vuole farmi del male.

È Tadashi.

No, non lo è.

“Non mi toccare!”
Urlo, rannicchiandomi istintivamente.

Sto... tremando?
“C-cosa?”

Perché ho paura?

Sono i miei amici.

È Tadashi.

Mi guardano tutti con aria preoccupata.

“M-mi dispiace, io...”

Si avvicina ancora.

Mi ritraggo.

“Akira, cosa c'è?”

Non osare ribellarti a me, ragazzina.”

“Stammi lontano. Non ti avvicinare!”
 


Salve a tutti!
Ecco a voi il primo capitolo vero e proprio della storia!
Lo so, è incasinato.
State tranquilli, con calma ed andando avanti nella storia capirete tutto.
-spero o.O-
Se avete consigli dite pure ^^
A presto <3

  
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