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Autore: Natsuki Uzumaki    20/02/2007    5 recensioni
E' passato un anno dalla sconfitta di Hades e Athena, ha deciso di mandare in vacanza i 12 Gold Saint più Kanon! Che cosa combineranno?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3°: Viaggio e Arrivo

Come promesso ecco a voi il terzo capitolo!^^
Spero vi faccia divertire come gli altri e vi auguro una buona lettura!XD

 

 

Capitolo 3°: Viaggio e Arrivo

Erano in viaggio ormai da mezzora. L’atmosfera si era scaldata e a parte i soliti, stavano facendo un gran casino.

Milo:”AHAHAHAHAHAH! I boxer con i leoncini!”

Aiolia:”AHAHAHAHAHAH! I boxer con gli scorpioncini pucciosi!”

Ormai l’imbarazzo era passato e ci stavano ridendo sopra.

Milo:”Ah, ragazzi! Ma lo sapete che anche Camus ha……”

Il diretto interessato gli tappò prontamente la bocca.

Camus:”Zitto! Che se no te lo rigelo!”

Milo:”Fofei! Fofei! Fafi fefiafe!!!!!” (Traduzione: Ok! Ok! Fammi respirare!)

Aiolia&Kanon:”Anche Camus cosa??!!”

Camus:”Niente. Niente.”

Aphrodite:”Ma come??!! Non lo sapete? Camus ha dei boxer verde acqua con su la stampa di una donna pucciosa che tiene l’anfora!”

Disse tranquillamente, sfogliando la rivista di moda che aveva in mano.

Camus:”NON E’ VERO!”

Disse con veemenza il custode dell’undicesima casa rosso in volto.

Milo:”E’ vero! E’ vero!”

Il povero ragazzo, non aveva più parole e sprofondò in una poltrona. Gli altri scoppiarono a ridere.

Kanon e Aiolia ormai avevano le lacrime agli occhi e si stavano rotolando a terra dalle risate tenendosi lo stomaco. Anche Shura e Death Mask ormai piangevano dal troppo ridere.

Death Mask:”Non ci posso credere! Camus, il gelido Camus, con i boxerini con su le fanciulle pucciose!”

Riprese a ridere.

Aphrodite:”Vedete di non ridere troppo! Io so…… io so tutto!”

Il silenzio regnò sovrano. Tutti sbarrarono gli occhi, preoccupati.

Aphrodite:”So…… che tutti voi, nessuno escluso, possedete almeno un paio di boxer con la stampa del vostro segno puccioso!”

Concluse candidamente continuando a sfogliare la rivista.

Death Mask:”Non è assolutissimamente vero!”

Aphrodite:”Mask, parli tu che hai tutto il corredo intimo e da bagno?”

Aiolia:”Davvero??!!”

Milo:”Che spasso!”

Aiolos:”E che c’è di male? Io ho tutto il corredo intimo, pigiama, asciugamani, lenzuola, tovaglie e tovagliette e ho anche le calze!”

Saga:”Beh! A dirla tutta…… anch’io avrei tutti i corredi come Aiolos!”

Sorrise imbarazzato grattandosi la testa.

Dohko:”Anch’io ce li ho!”

Saga:”Per dirla ancora tutta, anche Kanon, ha i miei stessi corredi!”

Kanon:”Fratello! Cosa stai dicendo??!!”

Chiese indiavolato.

Saga:”Beh, visto che eravamo in tema di confidenze, l’ho detto!”

Disse con un sorrisino un pelino sadico.

Aiolos:”Calma ragazzi! Siamo quasi arrivati, per cui sedetevi e state tranquilli, ok?”

Death Mask:”Va bene papy! Non è che qualcuno ha una birra?”

Aiolos:”Prova a guardare nel frigorifero del jet! E se ne trovi, portane una anche a me cortesemente!”

Dohko:”Pure a me grazie!”

Saga&Kanon:”Idem!”

Milo:”Anche a me e Camus!”

Camus:”Ma chi ti ha detto che la voglio?”

Milo:”Io!”

Shura:”Death! Lanciane una anche a me!”

Death Mask:”Mica posso lanciarle! Se le apri, ti fai il bagno!”

Aphrodite:”Death Mask caro, cortesemente portane una anche a me.”

Death Mask:”Caro lo dici a casa tua!”

Il cavaliere di Pesci, non lo ascoltò neppure troppo occupato ad esaminare alcuni vestiti della collezione Autunno/Inverno.

Aiolia:”Anche a me!”

Aldebaran:”Mask, a me portane tre! Sai, una non me la gusto neanche!”

Death Mask:”Finite le ordinazioni??!!”

Aiolos:”Si, si! Muoviti che ho la gola che sembra il deserto del Sahara!”

Death Mask:”Ok! Ok! Vado, vado!”

Scomparve dietro una porta scorrevole e ne riemerse poco dopo con le braccia stracariche di lattine, che passò a tutta la combriccola. Concludendo con Shaka e Mu.

Death Mask:”Ne volete ragazzi?”

Shaka:”No, grazie. Preferirei del the, se è possibile?”

Mu annuì e Death li guardò stranito.

Death Mask:”Sicuri?”

Mu:”Si, vai tranquillo.”

Death Mask:”Ah, beh! Ce né di più per me!”

Shaka:”Va bene Death Mask. Prima di metterti a bere, potresti portarci il the, per cortesia?”

Il siciliano senza proferir verbo, si diresse nuovamente nell’altra stanza.

Death Mask:”Lo volete al limone o alla pesca?”

Chiese da dietro la porta.

Shaka:”Se è possibile, lo vorrei al the verde.”

Mu:”A me va bene al limone.”

Death Mask:”No problem! Abbiamo anche il the verde!”

Uscì dalla stanza e porse la lattina a Mu e la bottiglietta a Shaka.

Andò a sedersi al suo posto, di fianco a Shura.

Shura:”Ehi! Perché ne hai tre tu?!”

Death Mask:”Shaka e Mu non le vogliono! E comunque, ho fatto il cameriere e me ne merito di più!”

Shura:”Davvero?”

Death Mask:”Si!”

Affermò, deciso, guardandolo in faccia.

Il cavaliere di Capricorno sfruttando il momento di distrazione, gli fotté una lattina.

Shura:”Grazie!”

Death Mask:”Bastardo! Ridammi la lattina!”

Shura:”Attento! Ti faccio provare una delle mie cinque Excalibur!”

Death Mask:”Quale mi fai provare?”

Chiese enormemente preoccupato per una parte del suo corpo.

Shura:”La quinta!” (Chi vuole intendere, intenda!N.d.A.XD)

Affermò con minacciosa sadicità.

Death Mask:”Va bene! Tienitela pure!”

Shura:”Grazie!”

Una mezz’oretta dopo, il piloto annunciò l’imminente atterraggio e chiese di allacciare le cinture di sicurezza.

Dieci minuti ed erano atterrati all’aeroporto di Malpensa.

L’ingresso dei tredici nell’aeroporto non resto di sicuro inosservato, soprattutto tra le rappresentati del sesso femminile. Insomma, erano obbiettivamente dei bei ragazzi e poi ce n’era di tutti i gusti! Pelle chiara, scura, normale; capelli corti, lunghi fino a metà schiena o anche più, mossi, lisci, di tutti i colori; occhi azzurri, blu, castani, verdi, neri, rossi, viola! Ma il comune denominatore era un fisico da statue greche!

Tutte, che fossero donne, vecchie, bambine o ragazze, si fermarono, si zittirono e si misero a fissare i nuovi arrivati. Questi, leggermente imbarazzati, continuarono a chiacchierare tra di loro accelerando un poco il passo.

L’unico che godeva di tutte quelle attenzioni era Death Mask; si divertiva come un matto a mandare occhiate sensuali, frammiste alla sua solita sadicità, ai gruppetti di ragazze che puntualmente arrossivano.

Non contento, ad un certo punto, con non curanza e fingendo di avere improvvisamente caldo, si slacciò tutti i bottoni della camicia nera a maniche corte che indossava. Le ragazze che partirono a lanciare gridolini per attirare l’attenzione mentre l’espressione del Cancro diventava sempre più sadica.

Ma ancora non era pienamente soddisfatto. Individuò Milo e Camus, che stavano fianco a fianco, come al solito, parlando tranquillamente. Si avvicinò e si mise tra i due, poggiando le braccia sulle loro spalle.

Death Mask:”Ragazzi!”

Esordì con una espressione che non prometteva nulla di buono.

Milo:”Death, che hai in mente?”

Chiese, mentre Camus lo guarda di traverso.

Death Mask:”Nulla!”

E con uno scatto fulmineo slacciò le cerniere dei maglioncini gemelli molto leggeri dei due, che rimasero pietrificati, increduli. Errore madornale. Death Mask sfruttando il momento, afferrò i colletti dei maglioncini di cotone e li tirò giù, scoprendo quasi completamente il dorso e la schiena nudi dei ragazzi.

Sghignazzando come un matto se la svignò.

Milo:”BASTARDO! TORNA INDIETRO!”

Camus:”Lo uccido!”

Dissero mentre, il primo sfoderava la cuspide scarlatta e al secondo iniziavano a vorticare intorno dei cristalli di ghiaccio.

Fortunatamente, prima dell’inevitabile, li raggiunsero Mu e Shaka.

Mu:”Forza, Milo. Lascialo perdere. Siamo in vacanza!”

Shaka:”Camus, rilassati. Non è né il luogo né il momento.”

L’Acquario e lo Scorpione si guardarono e si calmarono.

Camus&Milo:-Lo sistemiamo dopo!-

 

Fuori dall’aeroporto li aspettavano dei taxi noleggiati da Lady Saori.

In un’ora erano a Milano e ci volle un’altra ora per raggiungere l’hotel.

Quell’ora imbottigliati nel traffico Milanese li sfiancò più del viaggio, e all’unanimità decisero di rimanere in albergo tutto il resto della giornata.

Fecero una doccia veloce, si cambiarono e scesero a mangiare nel ristorante dell’hotel. Rimasero a tavola fino alle 15:00! Godendosi a pieno un vero pasto Italiano.

Il resto del pomeriggio lo passarono nel salotto dell’albergo e tornarono in sala da pranzo solo alle 20:30. mangiarono qualcosa di leggero e verso le 21:35 tornarono in stanza. Fecero un’altra doccia veloce, chiacchierarono un altro po’ nella stanza di Dohko e alle 23:00 erano tutti nel mondo dei sogni.

  
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