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Autore: IsaLim    09/08/2012    1 recensioni
la storia riprende dalla fine della prima stagione di OUAT.
come sarà il futuro di Belle e Rumpel a Storybrooke?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO III – MEMORIES

“Belle… dovrei parlarti di una cosa”
“sono qui, parlami”
“sai dovrai pure rivedere  tuo padre prima o poi…”

 

&&&&&&&&&&&

 
La cena sembrava aver preso la piega sbagliata, ma si risolse meglio di quanto Belle potesse immaginare. Sedevano l’uno di fronte l’altro, vicini. Lui stava forse condividendo il suo primo vero discorso da quando si erano rincontrati in quella nuova terra, e lei lo guardava, ascoltando ogni singola parola, godendo di ogni piccolo gesto.

---

“sai sono stato in città oggi, era completamente cambiata”

“cambiata? In che senso?”

“c’era una gran confusione, sembrava quasi fosse passato un uragano!”

“cosa? Ma sul serio?”

Annuì.

“vorrei vederla… può essere la magia la causa di quel disastro?”

“non lo so Belle”

Sviò il discorso per evitare l’ennesima discussione. Le spiegò che ancora non sapeva cosa fare con Regina, ma aveva pensato che per ora sarebbe stata sicuramente impegnata nella guerra per riavere “suo figlio” e che quindi avevano più tempo di quanto pensassero.

Belle si era già alzata per lavare i piatti.

“non c’è bisogno ho detto, posso pulirli…”

“con cosa con la magia?”

“no… avrei usato la lavastoviglie… ma anche la magia sarebbe una soluzione”

“… si… ok… usa ciò che vuoi, ma non la magia, non quando ci sono io!”

“come vuoi”

“promettimelo”

“cosa?”

“non userai mai la magia in questa casa, se ci sono io, ma soprattutto per nessuna ragione la userai con me”

“te lo prometto”

Si sedette sul divano e stese le gambe, il dolore sembrava essersene andato di nuovo. Non ci pensò più, vide Belle avvicinarsi e sedersi accanto a lui.

---

Chiese spiegazioni su molti degli oggetti presenti in quella stanza, e si stese appoggiando la testa ai cuscini appoggiati al bracciolo del divano. Si sarebbe addormentata ascoltando la sua voce, ma aveva bisogno di parlare anche lei. Sentiva il bisogno di raccontargli tutto quello che non aveva potuto in quei 28 anni, sentiva il bisogno che lui l’ascoltasse, solo per avere la certezza che ora anche lei faceva parte del suo mondo, donandogli la parte di lei che ancora non conosceva. L’unica che poteva donargli.
Gli raccontò di come era stata ripudiata dal padre dopo essere ritornata a casa, di come era dovuta fuggire dall’unico posto dove aveva pensato di potersi rifugiare, di come incontrò Jefferson, che la aiutò in quel periodo difficile e di come, avendo aspettato inutilmente nel castello per giorni, caddero tutte le sue speranze di rivedere Rumpel scoprendo che era stato catturato.

“non sapevo cosa avrei potuto fare, tutto quel tempo sprecato per chissà quale preparazione prima di rincontrarti… e quando arrivo al castello tu non ci sei…”

“dove diavolo sei Rumpel?”


---

Ascoltava il racconto, in silenzio. Era disteso dietro di lei, nello spazio che sembrava avesse lasciato appositamente per lui. Le accarezzava i capelli, ormai completamente asciutti, intrecciando di tanto in tanto qualche ciocca tra le dita.
Aveva atteso quel momento, sapeva che aveva bisogno di essere ascoltata, e lui ora era li per quello.
Condivideva con lei tutti i momenti di tristezza, quelli di difficoltà e quelli di maggior sollievo, non si curava troppo dei piccoli cenni d’odio che diceva di aver provato nei suoi confronti.

Sentiva la sua voce stancarsi, affievolendosi piano piano.
 
Non parlò più, concluse la sua storia, si bloccò per un istante. Sembrava addormentata, poi parlò.

“grazie”

“per cosa?”

“mi stai ascoltando… non lo faceva più nessuno”

“ti ascolterò sempre Belle, farò tutto quello che serve per farti sentire bene”

“me lo prometti?”

“si”

 
“mi dai un bacio?”

“…non posso farlo…”

“trova un modo, me l’hai promesso”

La guardava stupito da quella domanda, dalla sicurezza con cui l’aveva formulata e  con cui l’aveva buttata li, dopo tutti quei discorsi di odio e di tristezza. Continuava a guardarla, era tranquilla, rilassata con gli occhi chiusi, aveva una mano sotto il cuscino e l’altra che quasi le cadeva a penzoloni sopraffatta dalla stanchezza. Sorrise.

Si baciò la punta delle dita, e vi sfiorò le sue labbra.

---

“sai mantenere le tue promesse”

“è abbastanza?”

“lo è…”

La sua voce si faceva sempre più leggera, anche se ogni tanto cercava una scusa per farsi sentire ancora. Non voleva che quel momento perfetto finisse, portato via dal sonno, non voleva che il seguito fosse solo un sogno. Chiese della sua stanza, se ce ne fosse una in cui avrebbe potuto tenere le sue cose; non che ne avesse, ma doveva trovare una scusa a quella domanda posta così in fretta, non voleva dare per scontato il fatto che avrebbero dormito in stanze separate visto che ancora non avevano affrontato l’argomento. Gli chiese se gli avrebbe spiegato l’utilità di ogni oggetto che aveva in casa e la storia di quelli che teneva in negozio; gli chiese quante stanze avesse la casa e se poteva visitarle tutte.

Le sue domande venivano ricambiate con un “si” o un “va bene” ma mai con una vera risposta.

Chiese se si sarebbe dovuta spostare, se era scomodo.

“no”

E si lasciò finalmente sopraffare dalla stanchezza, sperando non avesse portato via quel momento troppo in fretta.

---

La stava ancora ascoltando ma non poteva ignorare il fatto che il dolore alla gamba ritornava… Perché? Gli sembrava di aver già percorso chilometri senza quel bastone, eppure il dolore si faceva
risentire, solo quando era con lei.

Poteva quindi essere la presenza di Belle accanto a lui, il suo desiderio di toccarla, di baciarla che lo privava della magia? No, non avrebbe rinunciato anche a questo, non l’avrebbe sopportato.
Forse era solo una cosa temporanea, la magia era appena arrivata a Storybrooke, non poteva avere la stessa influenza che aveva nel mondo delle favole, ancora era troppo debole. Ci voleva solo del tempo.

Si appoggiò a quest’ultimo pensiero e si accostò ancora a Belle. Chiuse gli occhi un momento, l’avrebbe portata nella stanza che aveva pensato per lei, voleva solo assaporare quel momento ancora per un po’, senza pensare ad altro.

---

Si accorse del braccio che la sfiorava in vita. Si sentì quasi mancare il fiato, non sapeva neanche quale emozione stesse provando, sapeva solo che la rendeva felice.
Toccò la sua mano, la afferrò, la strinse, la avvicinò al petto. La sentì ritirarsi con uno scatto.

“cos’è successo?”

“scusami… è… è che…”

Non sapeva cosa dire, era completamente bloccata dall’imbarazzo, temeva di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Sentì Rumpel alzarsi all’improvviso e quasi la fece cadere. Si era probabilmente reso conto solo in quel momento di quello che era successo.

 “oh, perdonami, devo essermi addormentato”

“no, è tutto ok, non preoccuparti”

Si alzò in piedi e sorrise guardandolo sfregarsi il viso con le mani.

“non volevo svegliarti, mi dispiace”

“dal tuo sorriso non sembra che ti dispiaccia tanto”

 Risero.

“è mattino, ti saresti comunque svegliato a momenti! Preparo la colazione”
 
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ANGOLO AUTRICE:
ecco finito il 3 capitolo =D spero vi sia piaciuto U.U per ora la storia è molto lenta, non succede mai niente [uffi che noia] ma ho intenzione di farla scorrere più velocemente nei prossimi capitoli!
Credo che per il prossimo capitolo dovrete aspettare un po’ di più… di idee ne ho molte! Devo solo trovare il modo giusto di metterle insieme XDD

[per chi non avesse capito il mi fa male/non mi fa male la gamba: diciamo che Rumpel ha fatto delle giuste supposizioni U.U la magia a Storybrooke è appena arrivata! È molto debole e anche solo la presenza di Belle (per ora) affievolisce i poteri di Rumpel (succede quando è particolarmente vicina a lui, il quasi bacio, il dormire vicini sul divano...). Questo perché quando è con lei prova dei sentimenti che sono unicamente umani (amore, desiderio, passione ecc ecc…) e che quindi lo allontanano dalla “bestia” incapace di amare qualcos’altro oltre alla sua magia U.U questa cosa non potevo renderla completamente chiara all’interno della storia visto che mi limito a riportare i sentimenti e i pensieri dei personaggi, ignari come voi lettori di quello che ronza nella mia testolina U.U spero la mia risposta sia stata esauriente, se volete ancora chiarimenti chiedete pure =D]

Grazie ancora per il vostro tempo!
*vi adoro*

Isa
  
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