Film > Sherlock Holmes
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Autore: _Luna_    09/08/2012    3 recensioni
Ho deciso di scavare un po' nel passato di Irene Adler e di Sherlock Holmes, così ecco una fanfiction sul loro primo incontro.
Dalla storia: "Apparentemente sembrava una solita nottata londinese, ma le ombre che attraversavano la città si erano fatte più cupe e inquietanti, rendendo l’atmosfera serale maggiormente buia e tenebrosa. Negli angoli delle strade, solo gli assassini e i contrabbandieri più subdoli si attardavano ancora per proseguire i loro loschi affari, sfruttando quell’agitazione e quell’ansia momentanea. "
P.s. Il titolo è reso da "Uno scandalo in Boemia", il primo romanzo in cui appare Irene Adler.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Irene Adler, John Watson, Lestrade, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Più nervoso che mai, Holmes richiuse la porta dietro di sé e iniziò a fumare la pipa davanti agli scalini di casa sua. La sua calma appena trovata, però, venne turbata da un individuo grassoccio che si faceva largo tra le persone che passavano proprio per parlare con lui. Appena lo raggiunse, il detective parlò per primo, togliendo la pipa dalla bocca « Spero non sia nulla di grave a Lord Talbot »
Il signore estrasse un fazzoletto di seta e si asciugò la fronte sudata, picchiettando la testa con la mano « Mi spiace disturbarLa, ma il mio Lord ha bisogno di lei immediatamente, è un caso della massima urgenza »
« Ha nuovamente perso una considerevole somma in quel bordello »
Scosse la testa « No, riguarda la sua signora » Holmes identificò subito la moglie di Lord Talbot e si decise finalmente a seguire il maggiordomo fino alla carrozza mandata dal nobile « Arriveremo in una ventina di minuti, la prego di non fumare, Lord Talbot tiene molto a questa carrozza » La tenuta del Lord si trovava fuori dalla città di Londra ma Sherlock Holmes fu condotto in un appartamento in una zona prestigiosa dove potevano alloggiare solamente i più ricchi e benestanti. Immediatamente, un maggiordomo prese il soprabito di Holmes e lo portò dinanzi ad una porta che si spalancò. Dentro, oltre ad un altro maggiordomo, vi era un uomo tarchiato sulla quarantina. Indossava un gilet marrone chiaro che nascondeva leggermente la pancia, una giacca scura e finemente lavorata e un capello nero che stonava completamente sui suoi capelli biondi. Controllava attentamente un orologio da taschino e lo ripose non appena vide Holmes che entrava nella stanza. Era una camera da letto rimessa a posto ma si avvertiva una presenza femminile che non era affatto sua moglie.
« Se ne è andata da molto la sua amica? » domandò senza farsi alcuno scrupolo. Assaporò appieno quell’odore e gli sembrò familiare. C’era assolutamente qualcosa di familiare, aveva già sentito quel profumo, ne era certo.
Il Lord sussultò e lo pregò in un sussurro « Mi dica che è solo grazie alle sue doti che lo sa » Era evidente che tremava al solo pensiero che sua moglie potesse scoprire la sua amante.
« Ovviamente » ammiccò Holmes con un sorriso « Cosa le hanno rubato? »
Ancora una volta, Lord Talbot arricciò le labbra, nervosamente « Come ha fatto a… »
« Oh, la prego. Ora, ha finito con inutili domande sul mio genio smisurato o vuole aspettare che sua moglie torni dalle solite compere a sue spese per il pranzo? »
« Una collana di diamanti, molto pregiata… non so se sia stata lei o no »
Holmes scrollò le spalle, riaccendendo la pipa « Ne dubito. Una natura femminile tanto poco intelligente da divenire l’amante di un lord nonostante l’esistenza della moglie non è capace di mettere a segno un furto senza lasciare nemmeno una traccia » constatò con rabbia, lisciando un centrino sul tavolo « James! » Il maggiordomo e il Lord che erano li si guardarono e quando si accorse che stavano tacendo, il detective aggiunse « Tutti i maggiordomi si chiamano James »
Leggermente alterato, il maggiordomo si fece avanti « Non mi chiamo James, signore » fece un altro passo verso il detective e il Lord « Mi chiamo William »
« Oh, bhè, tutti i maggiordomi si dovrebbero chiamare James… James! Mi dica, era carina? »
Il maggiordomo guardò il padrone, allibito « La ragazza? »
« Bene, James. Lord Talbot, ci rivedremo tra un paio di giorni, con la sua collana, la potrà regalare a sua moglie per il suo compleanno, come aveva deciso » senza farsi troppi problemi, uscì dalla tenuta e si fece riaccompagnare a Baker Street. Era chiaro come il sole che non era potuta essere stata l’amante del lord a rubargli la collana. Indubbiamente, era stato un ladro abbastanza esperto e ciò escludeva i camerieri anche se forse James non gliela raccontava giusta sulla bellezza della ragazza. Eppure, c’era qualcosa che gli sfuggiva, ma cosa?


N.d.A. Eccomi! Non sono morta, o almeno non ancora! Dunque, ecco un nuovo capitolo... l'incontro tra Irene e Sherlock si avvicina! Intanto, lasciatemi una recensione, la leggerò appena torno perchè parto per una decina di giorni :3 A presto!
Luna

   
 
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