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Autore: bobby92    11/08/2012    3 recensioni
Ciao ragazzi, questa è la mia prima storia su Naruto e ho deciso di modificare un po' il suo passato aggiungendo un nuovo personaggio che aiuterà il nostro protagonista a districare i nodi di questa vicenda. Vi auguro buona lettura!! Ciauuuz
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ciao ragazzi,
oggi parto , quindi, non aggiornerò per un po'. Allora, questo capitolo farà  luce su una parte della vicenda. Finalmente si capirà qualcosa. Dal prossimo capitolo avevo intenzione di descrivere le situazioni alternando i punti di vista di Naruto e altri personaggi in modo da rendere lo scritto più completo e ricco di particolari. Secondo voi è una buona idea?
Comunque ringrazio Sharry che ha inserito la storia tra i preferiti e Red Irish che l'ha inserita tra le ricordate.
Ora vi lascio alla lettura. Spero che mi facciate sapere cosa pensate della storia e del mio nuovo personaggio. Ciao a tuttiiii







 
Ero in un parco ad osservare alcuni bambini giocare. Ero li, immobile, a guardare i loro visi compiaciuti e divertiti. Ero felice che regnasse quel clima così sereno.
Fui assalita da un po' di malinconia, doveva essere bello crescere così, senza alcuna lotta, senza alcun addestramento, essere, quindi, solo dei semplici bambini.
Alzai lo sguardo al cielo, nella speranza che i problemi del villaggio per la questione di alba fossero solo un brutto sogno. Ero stata informata da Tsunade stessa che il Kazekage della sabbia era stato ucciso per potergli sottrarre il demone. Stavo pensando che la stessa cosa poteva accadere, da un momento all'altro, anche a Naruto ma, non l'avrei di certo permesso. Anche Jiraya era preoccupato per la questione di alba , quindi, era partito per una missione. Mancava dal villaggio da un po' di giorni, forse troppi ma speravo di poterlo rivedere presto.
In quel mese avevo fatto la conoscenza di tutti i ragazzi del villaggio e anche dei maestri. Avevo avuto il modo di constatare la somiglianza di carattere di Tsunade e Sakura. 
In quel momento la cosa mi fece sorridere. Erano davvero simili. Avevo anche avuto la possibilità di conoscere meglio Sai, era un ragazzo davvero molto strano. Fortunatamente Naruto era stato in grado di farlo cambiare facendo apprezzare al ragazzo qualsiasi tipo di sentimento. Forse, ora, era in grado di capire il concetto dell'amicizia. Kakashi, invece, stava sempre sulle sue. Non parlava molto ma avevo capito che tenesse molto al suo team e questo mi rassicurava.
Naruto era stato capace di farsi degli amici nonostante fosse una forza portante. Ma questo alle persone non importava. 
Con felicità ripensai ad una ragazza che, probabilmente, si era presa una cotta per Naruto. Era anche stato capace di far innamorare di lui una fanciulla, quel pivello. Sorrisi di nuovo. Erano davvero accadute molte cose, alcune piacevoli e altre no, però dovevamo andare avanti. Da quel che avevo saputo da Sakura, il maestro Azuma era morto a causa di alcuni membri di quella dannata organizzazione. I suoi allievi stavano ancora soffrendo molto. Però, almeno, erano riusciti a vendicarlo.
Pensavo e ripensavo agli ultimi avvenimenti ma, in quel momento, sentì pronunciare il mio nome. Guardai in direzione dalla voce vedendo il maestro Kakashi che faceva segno di muovermi per andare con lui. Inoltre vidi Naruto che, con fretta e furia, correva come un pazzo in direzione dell' edificio che ospitava l'Hokage. 
Mi alzai con un'espressione molto preoccupata andando dal maestro:" Kakashi-sensei, che cosa è successo?"- Chiesi.
Il maestro ripose:" Tsunade ha convocato te e Naruto, vi voleva informare sul conto di Jiraya".- Disse a capo chino.
Qualcosa non quadrava, qualcosa era andato storto. Senza perdere altro tempo iniziai a correre per tutto il viale. Salì le scale con molta fretta trovandomi davanti alla porta della stanza di Tsunade. L'aprì con molta forza, quasi rompendola. Osservai la scena. Il vecchio rospo, amico e compagno di Jiraya, era ferito. Tsunade era vicino alla sedia  dove questo era seduto. Non ebbi tempo per pronunciare parola quando sentii la frase che non avrei mai voluto udire.
"Jiraya è morto in battaglia. Mi dispiace, Naruto..."-Disse il vecchio rospo.
Rimasi immobile, il mio respiro si era fermato. Non potevo, non volevo crederci. Stavo per piangere ma cercai di parlare tra un singhiozzo e l'altro. La voce uscì quasi  strozzata per via del dolore. " No!! com'è possibile!? J-Jiraya non può essere morto, non è vero, non è vero!!!".- Dissi cercando di tenere a freno le lacrime. 
I due non risposero, guardavano il vuoto. Mi resi conto che, ai loro occhi, potevo essere sembrata solo una bambina che non era in grado di accettare la verità. Non mi ero nemmeno preoccupata di come potesse sentirsi Naruto. Lo guardai, in cerca di un barlume di speranza, in cerca di un suo sorriso. Ma nulla. Era quella la realtà e, per quanto dolorosa fosse, dovevamo accettarla.
Il ragazzo si voltò nella mia direzione per poi allontanarsi dalla stanza senza proferire parola.
Era diventata sera e continuavo a camminare. Giravo per le vie del villaggio in cerca di una riposta che,probabilmente, non sarebbe mai arrivata. Volevo dimenticare. Dovevo anche trovare Naruto per cercare,in qualche modo, di alleviare le sue sofferenze. Ero davvero preoccupata ma, per quanto lo cercassi, non riuscivo a trovarlo. 
Poi, vicino ad una piccola luce, vidi una figura seduta su una panchina isolata. Questa aveva in mano un ghiacciolo con due bastoncini che lo reggevano. 
Mi avvicinai sedendomi vicino al ragazzo. Con un gesto della mano presi uno dei due bastoncini e con un piccolo scatto lo divisi.
Il ragazzo, che fino a quel momento non si era reso conto della mia presenza, si voltò guardandomi con occhi pieni di dolore. Rimasi stupita dal quel tumulto di emozioni che caratterizzavano lo sguardo del ragazzo. Capii cosa volesse dire. Non erano sufficienti mille parole per descriverlo.
Continuammo a fissarci per qualche minuto e cercai di sorridere dicendo:" C'è un tempo per tutto, Naruto. C'è per ridere, per scherzare, per amarsi, per odiarsi... ma c'è anche un tempo per piangere. Sono triste anch'io"- Feci una pausa soffocando i singhiozzi ma le lascime cominciarono a sgorgare-" Però, credo sia meglio condividere il nostro dolore, non credi?".
A queste parole, il ragazzo iniziò a piangere. Un pianto silenzioso, non udibile, un pianto che potevamo comprendere solo noi due. Mi avvicinai per poterlo abbracciare ed  entrambi rimanemmo in quella posizione per un tempo che non riuscimmo a calcolare.
Lo feci appoggiare sulle mie gambe e, con la mano, presi ad  accarezzare i suoi bellissimi capelli biondi. Cantai una piccola canzone per poter rasserenare il suo animo tormentato e fra lascrime e singhiozzi il ragazzo si addormentò.
Sospirai, un sospiro di cui solo io potevo esserne la testimone " Mamma, papà, sono davvero triste che voi non possiate vedere che Naruto cresce bene."- Dissi sorridendo.
Ora il mio sguardo era rivolto al ragazzo che stava dormendo. Mi avvicinai sussurando al suo orecchio:" Un giorno, ti renderai conto di non essere più solo...un giorno scoprirai che anche tu hai una famiglia. Dormi bene, fratellino".
 
 
  
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