Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: federicasusanna    13/08/2012    3 recensioni
Nei giorni di dolore ti terrò stretta e ti cullerò.
Prenderò il tuo dolore e lo farò mio. Piangerò quando piangerai e soffrirò quando soffrirai. Cercheremo insieme di arginare il fiume di lacrime e disperazione, proseguendo il nostro cammino per le strade dissestate della vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Presente. Parte dell'eternità che separa la sfera della delusione da quella della speranza."


Capitolo 7.



Justin's brain and heart
Era un giorno nuovo.
Era la serata del falò sulla spiaggia, alla quale ero stato 'invitato'. Volevo andarci. Lo desideravo con tutto il cuore. Rivederla mi avrebbe solo ri-spezzato il cuore in mille pezzi. Credevo di piacerle e invece non era così. La desideravo e l'avrei avuta, se volevo.
Justin, esco con Jay stasera, andiamo al falò. Tu vieni?” mi guardò con sguardo interrogativo, sapeva già la mia risposta. Perché sarei dovuto andare? Lei mi aveva respinto. “Certo. Mi divertirò, con o senza di lei.” Finsi un sorriso e vidi Ryan salire al piano di sopra quando il campanello del mio attico suonò. Andai ad aprire.

Jennifer's brain
Sentii la maniglia della porta spostarsi e feci per scappare, di nuovo, ma la sua voce mi bloccò. Mi girai e lo vidi. Non indossava il suo splendido sorriso. Colpa mia? Spero di no.
Hey!” dissi. 'Hey'? Davvero, è tutto quello che riesco a dire? Pensai. Sentivo il cuore fare forza contro il petto, come se volesse fuggire da quella situazione del cazzo. Le mie guance andavano a fuoco.
Che ci fai qui?” chiese fissando un punto del panorama marittimo alle mie spalle. “Sono venuta a riportare la giacca a Ryan. Ce l'aveva ancora Jay.” gli porsi la giacca di stoffa. Le nostre mani si sfiorarono. Lo vidi arrossire al mio tocco. Annuì con il capo e feci per andarmene. Poi mi fermai e tornai indietro urlando il suo nome. “Dimmi.” Rispose curioso. “Ti ricordi che stasera c'è il falò? Verrai, vero?” Gli chiesi cercando una risposta tra i suoi occhi, ma essi non facevano altro che respingermi. “S-Sicuro!” Gli sorrisi e lui fece lo stesso. Qualcosa non andava. Il suo sorriso era spento. Forzato. Avevo i sensi di colpa a mille. “Tutto ok Justin?” Domandai posandogli delicatamente una mano sulla sua spalla quasi nuda, grazie alla cannottiera. “Veramente no. Ma tranquilla, ci vediamo stasera.” I suoi occhi si posarono sui miei. Poi finsi un sorriso e mi diressi verso la metropolitana che mi avrebbe riportata al mio appartamento.
Finalmente arrivò la sera.
Jay, porca puttana, sbrigati ad infilare quel costume e scendi. Ryan ti stà aspettando da due ore in salotto!” Scesi e sorrisi a Ryan che si piegava in due dalle risate sul divano in pelle scamosciata. “Stà arrivando, credo.” Dissi. “Stasera ci sarà anche Justin, lo sai vero? Gli piaci. In questi giorni non faceva altro che pensare a te e al tuo rifiuto. Mi è sembrato quasi depresso.” Rispose. Sinceramente, me l'aspettavo di piacergli, ma non così tanto. Viva i sensi di colpa a go go.
In circa venti minuti arrivammo in spiaggia accompagnate da Ryan. Justin non c'era.
Sentivo la legna bruciare sul calco focolare. La spiaggia era illuminata da un grande fuoco che ardeva vicino al boschetto.
Passarono due ore. Lui non arrivava. Non si faceva vivo e mi dispiaceva. Ci tenevo a rivederlo, stranamente.
Andai a sedermi accanto ad un piccolo focolare sulla riva. Indossavo un pantaloncino jeans ed un maglione di cotone. La sera in spiaggia a New York faceva abbastanza fresco.
Spostai le mani vicino al fuoco, cercando di scaldarmi quando vidi un'ombra avvicinarsi a me. Era lui. Dio se era bello stasera.Eccomi, come promesso.” Lo guardai mentre si sedette accanto a me e sorrisi.
Rimanemmo qualche minuto in silenzio ad osservare il mare piatto, ad ascoltare il fruscio del vento e ad ascoltare il rumore delle onde scagliarsi con cautela contro gli scogli. “Sei sempre bellissima!” Iniziò lui, “Anche tu.” Finì io. Mi lasciai cadere sulla sua spalla, di conseguenza lui mise il braccio attorno al mio collo e ci guardammo per pochi istanti negli occhi. Sentivo qualcosa nello stomaco. Come se degli insetti mi volavano nell'intestino. Ah già! Le farfalle nello stomaco chiamano questa sensazione, giusto? Quando si prova qualcosa di forte per qualcuno.
Continuammo a guardare il mare dove si specchiava la luna, ormai in alto cielo.
Justin stese l'asciugamano e ci sdraiammo l'uno accanto all'altro, abbracciati..
Mi addormentai velocemente, cullata dal petto di Justin che si alzava quando inspirava l'aria. Mi addormentai con la dolce melodia del suo respiro accompagnato dalle note di 'Fall'.
Per la prima volta mi sono sentita donna.

Justin's brain and heart
La guardavo mentre sognava un mondo tutto suo. La guardavo e vedevo la perfezione. Cosa stava accadendo dentro di me? Dio, non riuscivo a vedere nessun'altra ragazza al di fuori di lei. Mi ero successo solo un'altra volta nella vita, con mia madre.
Passammo la notte l'uno stretto tra le braccia dell'altro. Credevo di star sognando e invece era la realtà, la migliore realtà che potessi desiderare. Quando si svegliò vidi il suo sguardo cercare il mio, il suo sorriso farsi largo tra le sue labbra perfette. Non potevo desiderare di meglio.

Oh miseriaccia, continua a leggere! ♥

buon pomeriggio meraviglie!
Scusatemi se in questi giorni non ho postato, ma non avevo proprio ispirazione. Questo capitolo è penoso, lo so e scusatemi ma ultimamente non trovo più il tempo di scrivere e di immaginarmi la storia e le scene.
Siete sempre i migliori con le vostre recensioni e i vostri messaggi, vi amo davvero.
Un bacio, Effy.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: federicasusanna