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Autore: _LOLa_    13/08/2012    2 recensioni
Non che abbia niente contro mio padre, ma il fatto è che non lo vedo da due anni e questo rende tutto più scomodo. L' unica cosa che posso detestare di lui è che mi abbia trasmesso il suo stupido cognome.
Higgins.
Più lo ripeti più ti mette in imbarazzo.
Paul Higgins.
Lola Higgins.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*il banner è andato a farsi benedire*

Chapter one
-Tell me a lie-

 

"Lola! Amore mio, finalmente sei arrivata!" gridò entusiasta papà nel vedermi.
Corse verso di me e mi stritolò in un abbraccio sollevandomi da terra. Non era cambiato dall' ultima volta che lo avevo visto.
Stessi capelli, anche se di un nero più spento, stesso viso rotondo, stessi occhi e stesso inconfondibile, la stessa vitalià di quattro anni anche se più accentuata per via del suo arrivo.
"Ciao papà" lo salutai sorridendo. Possibile che mi mettesse sempre di buon umore? Tutto sommato mi sarei divertita.
"Vieni" mi disse prendendomi la mano "Ti presento i ragazzi". O forse no.
Entrammo in una sala prove dove cinque ragazzi, probabilmente miei coetanei, cantavano una stupida canzone su uno sfigato che a quanto pare stava per essere scaricato dalla sua ragazza. Insomma chi scrive questa roba? Dimmi che non te ne stai andando per lui, dimmi una bugia. Che lagna, terribile.
"Che ne pensi?" mi chiese mio padre con fare curioso alla fine della canzone. Passo. Domanda sbagliata. Errore nella connessione al server. Il numero da lei chiamato non è al momento raggiungibile. "E' carina" invece risposi io semplicemente.
Intanto il gruppetto era uscito dalla sala e mio padre non esitò a fare le presentazioni. 
"Ragazzi, lei è mia figlia" disse posandomi una mano sulla spalla "Lola P.." 
Non riuscì a finire la frase che gli pestai un piede facendolo gemere dal dolore.
"Come non detto" disse divertito alzando le mani in segno di resa. I ragazzi ci guardarono in silenzio incuriositi e allo stesso tempo spaventati dalla situazione ma poi uno ruppe il ghiaccio.
"Non ti assomiglia per niente" disse il ragazzo castano con gli occhi azzurri "Comnque molto piacere Lola, io sono Louis" 
Era un ragazzo alto, credevo fosse più grande di me, e indossava un insolita maglietta a righe con le bretelle. Un clown. Assomigliava in tutto e per tutto un clown.
"Io invece sono Harry" lo seguì a ruota il ragazzo riccio ammiccando "Al tuo servizio". Ecco il solito Latin Lover da strapazzo.
"Io sono Liam" si presentò il terzo ragazzo castano ma stavolta con gli occhi di un marrone tene. Il mio unico pensiero fu la sua camicia. La sua bellissima camicia.
"Me la devi assolutamente prestare" dissi di getto indicando l' indumento "Adoro le camicie". Lui rise annuendo.
"Io sono Niall" disse il ragazzo biondo con gli occhi profondamente blu "L' irlandese". L' irlandese? L' irlandese! 
"Anche io sono irlandese!" dissi io entusiasta. Lo sguardo del ragazzo si illuminò. "Da dove vieni?" mi chiese.
"Da Dublino" gli risposi. "Io da Mullingar" disse poi il ragazzo radioso. "Mia madre è di Mullingar!" dissi poi ridendo per la bellissima coincidenza che si era venuta a creare.
"Pensa io vengo dal Pakistan!" ci schernì il ragazzo moro "E mi chiamo Zayn! Wow!" concluse con una vocina irritante. Niall abbassò la testa.
"Ma Quando? " allora feci io incrociando le braccia al petto. "Ma quando cosa?" chiese lui di getto. Bam. Caduto nella trappola.
"Ma quando te l'ho chiesto" gli risposi acida facendo ridere tutti i presenti meno Zayn che umiliato strinse i pugni arrendendosi.

"Eccoci arrivati!" esclamò mio padre aprendo le braccia "Casa dolce casa".
Casa? Non so proprio dove vedesse una casa mio padre. Io vedevo solo una reggia, un castello, una cattedrale, un.. vabbè avete capito.
I ragazzi entrarono uno dopo l' altro. "Chiudi la bocca o ti entreranno le mosche" mi sussurrò Zaza passandomi vicino. Io serrai la mascella. Poteva essere più irritante?
La casa dentro era ancora più grande. E a due piani per giunta. "Dove dormo?" chiesi io spaesata.
"Bè" disse Zuzu malizioso "Puoi dormire con me, tesoro". Deficiente. Ipocrita. Stupido.
Lo ignorai completamente e mi girai verso Niall: "Posso dormire con te, irlandesino?". Zecca rimase a bocca aperta. Punteggio: 1-o per me.
"Mi dispiace, irlandesina" fece il biondo "La tua camera è al piano di sopra, comunque è vicino la mia" disse poi sorridendo. 
Io risposi al sorriso poi mi avvicinai a Zucchero e gli sussurai: "Chiudi la bocca o ti entreranno le mosche.

Io.Adoro.La.Mia.Camera.
E' bellissima e gigantesca! C'era una finestra che dava su Londra era sommersa da dischi; sugli scaffali; sulle mensole; sopra l' armadio.
Mi sembrava di vivere in un sogno. Peccato però che c'erano quei cinque. O meglio quei quattro. Niall mi stava a genio. 
Osservai meglio la stanza. Era di colore beige, c'era un tappeto bianco circolare con sopra un letto, un grosso armadio e..O mio Dio! Non può essere, una chitarra.
Una bellissima chitarra nuova. La mia l' avevo dovuta lasciare a Dublino perchè la compagnia aerea non la accettava come bagaglio. Era marroncina, di ciliegio però un pò rovinata.
Questa invece era nuovissima, una Yamaha. Ed era per me!
Un regalo di benvenuto da parte di tutti noi. 
Questo era il testo del biglietto legato alla chitarra con un fiocco rosa. Tutti chi? I cinque e mio padre? L' importante era solo metterla alla prova.
Che cosa? "Potrei provare la canzone di oggi" mi dissi "Come era?". Abbozzai qualche parola, poi ricordai una parte del testo e cominciai a cantare suonando la chitarra.


Can't ever get it right 
No matter how hard I try
And I've tried
Well, I put up a good fight
But your words cut like knives
And I'm tired
As you break my hearth again this time
Tell me I'm a screwed up mess
That I never listen 
Tell me you don't my kiss
That...


"Come cavolo era..." dissi schioccando le dita e sforzandomi di ricordare.
"That you need your distance, distance.." mi prcedette qualcuno. Alzai lo sguardo e notai che ZigZag mi guardava con aria stupita: "Hai davvero una bella voce" disse.
"Da quando è che m-mi stai ascoltando?" chiesi. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato: "Cos'è ti vergogni?"
"Un pò" gli dissi "Ora però dimmi da quando è che sei qui, Zaino?" Lui mi guardò interdetto.
"E' Zayn" mi corres
se poi.
"Senti Zen.."gli dissi acida. "Zayn" mi corresse nuovamente. "Senti Zayn" dissi allora roteando gli occhi "A una domanda si risponde con una risposta non con un' altra domanda".
"E così suoni la chitarra?" mi chiese lui. Sospirai. Non mi avrebbe mai risposto.
"Si" gli risposi incrociando le braccia al petto. "Allora non sei l' unica.." si lasciò scappare a bassa voce ma sfortunatamente lo sentii.
"Chi altro sa suonare la chitarra?" chiesi curiosa. Zayn non mi rispose per qualche secondo. "Io" disse poi.
"Tu?" chiesi scettica indicandolo, lui annuì con la testa "Bè, qualche volta potremmo suonare insieme" dissi sorridendo. Lui annuì di nuovo.
"Si ma ora vattene" gli dissi facendolo ridere "Sciò". Lui non si mosse di un centimetro anzi si avvicinò vertiginosamente. "Non vuoi cantare con me?" chiese malizioso.
"Sai" me ne uscii io allontanandomi da lui "Quella canzone ha proprio ragione". 
"A proposito di cosa?" chiese lui curioso.
"A proposito del fatto che io voglia il mio spazio" dissi spingendolo verso la porta "Quindi ora esci".
Riuscii appena a farlo arrivare alla soglia che gli sbattei la porta in faccia.
Invadente il ragazzo.

Povero Banner

Ed ecco il motivo per cui non ho messo il banner:
Tinypic. Non. Mi. Funziona.
Non mi dire? Ebbene Si. Lo dico eccome.
Vabbè forse al prossimo lo metterò.
Il capitolo è piuttosto noioso. Piuttosto.
Ma questo era solo il capitolo delle presentazione, voi non sapete cosa ho in servo per voi.
Muahahahaah (?)
Ricordate due cose: il tasto per aggiungere la recensione non è radioattivo, e lode ai Panda.
Pace.


 

  
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