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Autore: ciredefa    13/08/2012    6 recensioni
Voi di questa sezione delle originali, dovreste sapere come nasce una nosense. Da un’immagine, una frase, oppure un’idea strampalata. Questa raccolta nasce dalla chat senza senso sulla bacheca del forum di EFP, ieri notte verso le undici.
#2 - Sgabuzzino Night.
Ad un tratto, una delle ragazze, Silvia, balzò in piedi facendo prendere uno spavento alle ragazze intorno a lei. Silvia chiuse gli occhi, si concentrò profondamente e … poi infilò un dito nell’orecchio.
Le cinque emisero un mugolio disgustato, per poi sgranare gli occhi con sorpresa.

[Attenzione! Presenza di personaggi provenienti da fandom]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi con la raccolta. Questa volta, dedico questa OS a Silvia, ovvero DrogataDiApriFrizzole. Tutta tua, teshò. :3

Riferimenti a persone o fatti realmente accaduti sono puramente casuali.

... Oppure no.

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Deliri di una notte di mezza estate in una bacheca di un forum qualunque.

{528 parole}

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Una stanza bianca, immacolata, senza nessun mobile. Sembrava infinita, tanto che il bianco era luccicante.

Nel mezzo dell’immacolata stanza, stavano disposte in cerchio sei ragazze, tutte con espressione sul volto da chi non sa che cosa fare.

«Che cosa facciamo?» chiese una all’improvviso. Alcune di loro non risposero, un’altra rispose con un sonoro “boooh”,  e le rimanenti inclinarono la testa, in segno di disappunto.

Ad un tratto, una delle ragazze, Silvia, balzò in piedi facendo prendere uno spavento alle ragazze intorno a lei. Silvia chiuse gli occhi, si concentrò profondamente e … poi infilò un dito nell’orecchio.

Le cinque emisero un mugolio disgustato, per poi sgranare gli occhi con sorpresa.

Silvia, con un po’ di forza, fece uscire un ragazzo alto e coi capelli rossi, e subito dopo l’abbracciò con in estasi per la felicità.

«F-fred?» pronuncio sorpresa Federica, una ragazza dei sei, indicando il ragazzo appena spuntato fuori dal nulla.

«Come diavolo hai fatto?!» urlacchiò Sara, togliendo le parole di bocca anche alle altre ragazze.

«Questa è una camera dell’immaginazione, può accadere di tutto!» disse Silvia convinta. Diede una dimostrazione di quello che aveva appena detto: chiuse gli occhi di nuovo, e appari una porta di legno nel mezzo della stanza.

Si levò un “Ooooh”;  Silvia aprì la porta, rivelando un vecchio sgabuzzino per scope. Prese Fred per mano, ancora parecchio confuso  - «Ma non ero nella sala comune dei Grifondoro?» – e lo trascinò nello stanzino. Prima di richiudere, fece l’occhiolino alle compagnie: «Qui tuuuutto può succedere!». E chiuse la porta con un tonfo.

Per qualche minuto regnò un silenzio innaturale, quando anche Sara balzò in piedi, intenzionata a fare lo stesso.

Infatti, quest’ultima tirò fuori un energumeno svedese, biondo, muscoloso e con una faccia spaventosa, poi due rosci, un uomo quarantenne di nome Bill, e l’altro identico a quello di prima.

Fece apparire un grande e vecchio armadio, «Perché in uno sgabuzzino si sta stretti in quattro» , e sparì pure lei.

Piano piano, tutte le ragazze seguirono l’esempio. Lina, una delle grandi, fece uscire un altro roscio, Charlie, che aveva un piccolo draghetto sulla spalla. «Spero che quel coso non mi dia problemi» disse indicando l’animaletto, per poi trascinarsi via Charlie.

Chiara fece apparire un uomo vestito da poliziotto, con tanto di pistola e targhetta con su scritto “Kranich”. Si poso un dito sulla fronte, e la ragazza di prima si trasformò in una donna trent’enne.

La ragazza fece un sorriso poco rassicurante, e sparì anche lei in uno sgabuzzino.

Sarra - per differenziarsi dalla Sara di prima- immagino di avere accanto Scricciolo, e ovviamente se lo ritrovo affianco. Il povero quindicenne tentò di scappare, ma non riuscì a liberarsi dalla presa ferrea della ragazza. «Scriccioluccio mio, adesso ci penso io a te!» disse felice.

La stanza divenne silenziosa, e ogni tanto si potevano udire schiocchi di baci, piccoli singhiozzi e ansiti mozzati.

Era rimasta solo Federica, e anche il suo personaggio non tardò ad arrivare. Infatti, dalla sua mente uscì un Ron parecchio spaventato e confuso. La ragazza agitò il dito a mo’ di bacchetta, e fece apparire un divano e una televisione. «Quidditch?» chiese, e Ron si era già precipitato davanti al televisore.

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{Lista persone in editing...}

   
 
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