Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: cl33    26/02/2007    9 recensioni
“Ditemi che è una specie di scommessa. Che volete far schiattare Ron e Harry nello stesso momento non appena vi vedranno andare in giro mano nella mano...”
Draco si finse pensieroso: “Sarebbe un interessante effetto collaterale...”
“Dai, Herm, non esagerare... Usciamo insieme, punto. Non mi sembra l'Apocalisse”.
La riccia puntò l'indice contro la ragazza: “Tu, Ginevra Weasley, esci con lui, Draco Malfoy, e non è l'Apocalisse?!”
Un urletto stridulo li fece girare: Calì Patil stava correndo euforica verso la sala grande.
“Ops”.

Seguito di Spuntino di mezzanotte. E' una Draco/Ginny solo di contorno. In realtà è un parto della mia mente malata sulle reazioni improponibili che avrebbero gli altri se i due uscissero insieme.
Ho rivisto la storia, ho preferito suddividerla in due capitoli ma non ci sono significativi cambiamenti di trama.
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La parte che segue è pura comicità demenziale. Se è un genere che non vi piace, è comunque possibile considerare la fanfiction conclusa col precedente capitolo. Vi sono alcuni personaggi decisamente OOC, in particolare Lucius e Narcissa Malfoy. Ah, e non me ne vogliano gli assicuratori... non ho niente di personale contro chi fa questo mestiere :)


I profumi delicati della primavera in fiore concorrevano a rendere magico quello splendido giardino. Ogni angolo riluceva dei colori dell'infinita varietà di piante che i padroni di casa avevano voluto per quel giorno di festa. Un quartetto d'archi, in un angolo, stava accordando gli strumenti, mentre gli invitati cominciavano a prendere posto sulle sedie disposte in file di fronte a un piccolo gazebo. Un'incantevole donna bionda, che, per quanto non fosse evidentemente una ragazzina, manteneva intatto il suo incredibile fascino, continuava a vagare spaesata, alla disperata ricerca di un cameriere.
“Ma dov'è lo champagne?! Possibile che non ci sia lo champagne?!”
Il marito, rigorosamente vestito di nero come se fosse a un funerale, se ne stava impettito, in piedi, lanciando sguardi di fuoco a chiunque, suo parente o futuro tale, osasse avvicinarsi. Sulla destra, già seduta, un'altra donna dalle forme un po' appesantite singhiozzava rumorosamente in un fazzolettone bianco, mormorando frasi sconnesse. Era circondata da una schiera di uomini dai capelli rossi che tentavano di consolarla.
“Mamma, io e Fred ci abbiamo provato a farlo fuori...”
Questa alzò gli occhi verso di lui.
“Scherzi difettosi. Ma Ginny intercettava sempre i nostri pacchi! Non si è fidata nemmeno a fargli aprire il regalo di nozze”.
“E quello sì che sarebbe stato efficace!”, aggiunse il gemello.
Dietro, una ragazza dai capelli ricci cercava di dare sostegno ai suoi migliori amici: il primo stava mangiando un delicato bouquet di roselline rosse, mentre l'altro, la testa leggermente inclinata, fissava il vuoto.
“Oh, andiamo, Ron, non puoi fare così ogni volta che vedi Malfoy. E tu piantala di mangiare i fiori, non sei mica una capra!”
Quando il padre della sposa, in un improbabile abito da cerimonia verde, uscì dalla splendida villa che si ergeva alle spalle degli invitati, si fece un silenzio agghiacciante. L'uomo però era solo, a quanto pare la sposa non era ancora pronta. Il futuro consuocero lo squadrò dall'alto in basso.
“Sembri una carota al contrario, Weasley”.
“E tu un becchino”.
“Dobbiamo aspettare ancora molto prima che tua figlia si degni di entrare?”
“Hai fretta di imparentarti con me, Lucius?”
“Ho fretta di tornarmene a casa prima che mia moglie si metta a cantare I will survive”.
Ci fu qualche secondo di silenzio prima che il padre dello sposo riprendesse a parlare.
“Ma guarda quel deficiente com'è agitato. L'orgoglio dei Malfoy è andato proprio a farsi benedire. Che diavolo gli avrà fatto quella... bah”.
“Oh, ti assicuro che tuo figlio è ancora un Malfoy, nella maniera più assoluta”.
“Ma se lavora coi babbani!”
“Lavora? Ruba, vorrai dire! Fa l'assicuratore!”
“In ogni caso ha a che fare coi babbani”, rispose serafico l'altro.
Il suo interlocutore scosse la testa.

Dopo una lunga peregrinazione che l'aveva condotta fino alle cucine, la madre dello sposo si ripresentò in giardino con una flute ormai mezza vuota. Doveva essere già al quarto bicchiere, poiché, barcollando, si avvicinò al figlio per chiedere: “Tesoro, ma perché non Pansy? E' così carina, lei”.
“Mamma, si è sposata l'anno scorso”.
“Oh. Con chi?”, chiese con fare stordito.
“Paciock”.
La donna strinse le labbra con disappunto.
“L'avevo rimosso”. E ingollando quel che restava della bevanda alcolica cercò di andarsi a sedere.

Perfettamente al centro avevano preso posto due ragazze, non accompagnate, che stavano registrando mentalmente tutto quello che accadeva intorno a loro. Una, in particolare, provava a rendere più palese lo stacco di coscia che si vedeva grazie allo spacco del suo abito di paillettes dorate, ma il destinatario delle sue attenzioni sembrava catatonico, e, a quanto pare, non si era nemmeno accorto che lei era lì. Sconsolata, si rivolse all'amica.
“Calì, dici che il mio vestito non si nota abbastanza?”
“Te l'avevo detto che era meglio fucsia”.
In compenso, il testimone dello sposo aveva puntato le gambe della bella e stava sbavando indegnamente.
“Secondo te chi è quel moretto?”
“Quale?”
“Quello accanto a Malfoy”.
“Non l'hai riconosciuto, Lavanda?”
“No...”
Finalmente il quartetto attaccò la marcia nuziale. Tutti si sedettero, in religiosa attesa. Un attimo dopo la sposa, splendida nel suo abito di raso bianco, fece il suo ingresso trionfale e, preso il braccio del padre, si avviò verso il gazebo.

***

Inaspettatamente, la cerimonia si era svolta senza intoppi. Solo quando il prete aveva chiesto se qualcuno avesse qualcosa da obiettare alla loro unione c'era stato un attimo di panico, ma si era registrato esclusivamente un singhiozzo più disperato degli altri da parte della donna col fazzolettone. La biondissima ed elegante signora con la flute, invece, aveva tracannato con dignità l'ultima goccia di champagne tenendo il calice praticamente in verticale sulle sue labbra. I coniugi si erano scambiati un bacio accompagnati da un tiepido applauso, e, mentre stavano firmando le carte, il testimone mise una mano sulla spalla dello sposo, con espressione assolutamente seria. “Draco, senti. Ora che l'hai sposata, devi dirmelo”.
Il giovane alzò il sopracciglio.
“Ma che cosa...”
“Perizoma di pizzo bianco, Theo”, si intromise sua moglie. L'altro ragazzo socchiuse gli occhi con espressione beata.
“Ma perché diavolo gliel'hai detto?”
“Almeno la pianta di chiederlo”.
Peccato che qualcun'altro avesse sentito.
NOOOOOOO!!

I due si voltarono verso Ron, ma questi aveva ancora la solita aria imbecille.
Imbracato in un paracadute, con un'espressione uguale precisa a quella de L'Urlo di Munch, Antony Goldstain stava lentamente calando sul pratino alle loro spalle.
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: cl33