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Autore: Il Saggio Trentstiel    16/08/2012    2 recensioni
[The Glee Project]
[The Glee Project]-Sei un libro aperto, Henderson! E...-
No, non poteva essere.
Con la coda dell'occhio aveva visto Charlie Lubeck avvicinarsi a loro, dunque fece la cosa più intelligente che le venne in mente.
Fuggì biascicando maledizioni.

Quattordici ragazzi a scuola: l'ambientazione più vecchia del mondo.
Ma se dalla scuola venissero catapultati all'interno di una lotta che imperversa da anni, in cui sono coinvolte antiche famiglie, storie ancor più antiche e misteriosi club scolastici?
[In pausa]
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una lezione dopo l'altra, la giornata scolastica sembrava non trovare la sua giusta conclusione.
Charlie uscì con aria distrutta dall'aula di matematica, all'interno della quale la professoressa Beckett aveva appena terminato una lunga e appassionante apologia nei confronti dei logaritmi, e in quel momento il ragazzo si sentiva come se avesse dell'acqua gelida al posto del cervello.
Scosse il capo e si sfilò il berretto, tentando poi di sistemarsi i capelli: cosa gli era passato per la mente quella mattina per fargli indossare un simile indumento?
Sollevò il braccio per controllare l'ora sul suo orologio da polso: constatato che, purtroppo, aveva davanti ancora due ore di noia mortale lo riabbassò, trovandosi davanti il sorriso timido di Taryn.
Salutò la ragazza con un cenno del capo e una strizzata d'occhio.
-Ehi! Come procede il tuo primo giorno?-
Taryn si strinse nelle spalle e scosse il capo, facendo tintinnare i voluminosi orecchini che portava ai lobi.
-Niente di eccezionale o spaventoso, le lezioni mi sembrano interessanti.-
Charlie inarcò le sopracciglia: lezioni interessanti?
Le cose erano due: o la precedente scuola di Taryn era un ricettacolo di incompetenti, oppure la ragazza era una secchiona patentata.
Taryn parve notare lo stupore del ragazzo.
-Va tutto bene?- domandò esitante.
Charlie le sorrise e annuì.
-Sì, assolutamente! Ti accompagno alla tua classe, ok?-
La ragazza arrossì appena, ma accettò l'offerta dell'altro e lo seguì lungo il corridoio, un mezzo sorriso stampato sul volto.
Mentre i due ragazzi si incamminavano verso la loro aula, da un bagno fece capolino una testa bionda: Ali Stroker osservò la coppia e con un sospiro rientrò nella toilette, all'interno della quale c'era un odore penetrante e fastidioso.
La ragazza arricciò il naso e mosse la propria sedia a rotelle verso l'unico bagno con la porta chiusa.
-Lily, hai finito?-
Tra un colpo di tosse e il rumore di uno sciacquone, Lily comparve di fronte all'amica: sebbene sorridesse come suo solito, gli occhi arrossati e l'odore dolciastro che la circondava la dicevano lunga riguardo il suo passatempo.
Ali si rabbuiò e scosse il capo.
-Sai che se dovessero beccarti saresti finita...-
La ragazzona diede un altro colpo di tosse e si avvicinò ad un lavabo, seguita a breve distanza da Ali.
-Si tratta solo di qualche canna ogni tanto.- dichiarò, lavandosi accuratamente le mani e la faccia -Potrei sempre dire che è per scopo medicamentoso!-
Sghignazzò mentre Ali le passava un deodorante spray che Lily utilizzò immediatamente per eliminare ogni traccia odorosa dai suoi abiti.
-E ora...- annunciò una volta terminate le operazioni di pulizia -... Andiamo da quella vecchia matta della Chambers!-
Ali avrebbe voluto dirle ancora qualcosa, ma stette in silenzio e lasciò che l'altra spingesse la sua carrozzella fuori dal bagno e verso l'aula.
A metà del corridoio Lily trattenne bruscamente il fiato.
-Dio, quanto è bello...- sospirò, lasciando intendere all'amica chi avesse appena adocchiato.
Lily aveva un'inarrestabile passione per Blake Jenner che, di contro, non la calcolava nemmeno: dubitava perfino che si ricordasse il suo nome...
-Ciao, Blake!- lo salutò Lily, sorridendo radiosa.
Blake abbandonò i suoi amici per un istante, avvicinandosi poi a lei con un ampio, luminoso sorriso.
-Ehi, Lily Mae!-
Ali sgranò gli occhi: la sua ultima supposizione era andata a farsi benedire, visto che Blake non solo conosceva il nome della sua amica, ma sapeva anche quale fosse il suo nome completo!
Dal canto suo Lily era in brodo di giuggiole.
Il quarterback si fece più vicino e, continuando a sorridere, le sussurrò qualcosa all'orecchio.
Me lo sarei dovuto aspettare, pensò con aria amareggiata Ali, dopo aver udito cosa Blake avesse domandato a Lily: nonostante una simile richiesta dimostrasse unicamente quanto il ragazzo fosse opportunista, non disse nulla.
Come sempre, d'altronde.
Con lentezza esasperante le ultime due ore di lezione passarono e l'ultimo trillo della campanella, sebbene uguale a tutti i precedenti, fu come una boccata d'aria fresca per gli studenti.
Abraham e Michael furono tra i primi ad uscire dalla scuola, discutendo animatamente.
-Stavolta ha esagerato.-
Michael sospirò e si aggiustò meglio lo zainetto sulla spalla sinistra.
-Abraham, è stata una delle solite bravate, niente di più.-
L'asiatico sbuffò e decise di accendersi una sigaretta: stette in silenzio per qualche istante, osservato in tralice dall'amico.
-Sai...- esclamò all'improvviso -... Secondo me devi toglierti i paraocchi e farti più ardito: io non ho alcuna intenzione di essere anche quest'anno uno degli schiavetti di Blake.-
Il moro si morse un labbro, pensieroso.
Blake era sempre stato il suo migliore amico, fin dalle scuole elementari, e si erano sempre sostenuti e spalleggiati a vicenda in qualunque situazione: allora perché le parole di Abraham sembravano toccarlo così profondamente?
Si costrinse a sorridere e diede un pugno scherzoso sul braccio dell'amico.
-Non essere così catastrofico, pensa alla vendetta che ti prenderai presto su quella Dani!-
Questo fece sorridere anche Abraham: un sorriso privo di allegria, simile a quello di un predatore che sta per balzare addosso alla sua ignara vittima.
Due ragazze passarono loro accanto, e Michael puntò lo sguardo su quella bionda: Abraham se ne accorse e gli sbuffò del fumo in faccia per richiamare la sua attenzione.
-Niente male la biondina, eh? Cheerleader se non ricordo male!-
Michael annuì in silenzio, infastidito dal fatto che Abraham lo avesse scoperto così facilmente.
Shanna e Aylin non avevano neanche notato i due ragazzi, prese com'erano dalla loro discussione e dalla contemplazione di un foglietto spiegazzato tra le mani della castana.
-È una cosa... Stupida!- esclamò Aylin, rileggendo il breve messaggio riportato su quel pezzo di carta.
I just met you, and this is crazy: but here's my number, so... Call me! Not maybe!
Sotto queste poche parole c'era un numero di telefono: numero che Aylin non aveva alcuna intenzione di provare a contattare.
Shanna era invece di tutt'altra idea.
-Provaci, che ti costa?-
Aylin la fulminò con lo sguardo, riponendo il bigliettino in una tasca dei jeans.
-E se fosse un maniaco?-
La bionda alzò gli occhi al cielo, esasperata dalla diffidenza dell'amica.
-Potresti provare a chiamarlo con un numero anonimo!- suggerì certa che, nonostante la ragionevolezza della proposta, l'altra non avrebbe assentito.
Come previsto, Aylin scosse con energia il capo.
-Non ci penso neanche! Chiunque sia stato a scrivere questa stronzata da... Bambinetta infatuata...- sputò fuori con evidente disgusto -... Non sentirà la mia voce!-
Shanna la lasciò sfogare per qualche altro minuto ma, quando Aylin cominciò a parlare di “maniaci arrapati che si masturbano sentendo la voce delle loro vittime” decise di porre fine a quel monologo.
-Ok, pausa, respira profondamente!-
Aylin smise di parlare, tentando di calmarsi: il sorriso rassicurante di Shanna poté ben poco contro la sua rabbia, ma le parole seguenti dell'amica l'avrebbero definitivamente chetata.
-Adesso vieni a casa mia, ci rilassiamo, magari ci vediamo qualche puntata di Gossip Girl e... Potrai giocare con Fuzzy quanto vorrai!-
Alla menzione del nome del gatto di Shanna tutta l'irritazione di Aylin parve svenire: la bionda prese l'amica -ora eccitata come una bambina- per mano e la condusse verso il cancello, dove le attendeva una sorpresa.
-Cam?-
Un ragazzo alto, biondo e con indosso degli occhiali da sole neri salutò allegramente Shanna.
-Sorpresa! Sono passato per caso qui davanti, e ho pensato di salutarti!-
La bionda lo abbracciò, sotto lo sguardo interessato di Aylin: terminato l'abbraccio il ragazzo tese la mano all'ancora ammutolita Aylin.
-Cameron Mitchell, sono il cugino di Shanna!-
La castana strinse la mano del ragazzo, un sorriso svenevole stampato sul volto.
-Aylin Bayramoglu, migliore amica...- sottolineò accuratamente quelle due parole -... Di Shanna!-
La cheerleader dovette trattenere una risata alla vista della sua amica che, era palese, stava osservando Cameron come se si trattasse di un'opera d'arte.
-Posso darvi un passaggio?- propose il ragazzo, accennando alla moltitudine di automobili parcheggiate lì davanti.
Aylin annuì con fervore.
-Molto gentile!-
Stavolta Shanna non riuscì a trattenere le risa.












Capitolo-intermezzo, giusto per definire meglio alcuni rapporti e introdurre un personaggio dalla prima stagione del Glee Project: sappiate che non sarà neanche l'ultimo ;)
Il prossimo capitolo sarà il seguito di questo, come dovrebbero far capire i puntini sospensivi nel titolo xD
Ne approfitto per ringraziare Jules_Black, al momento mia unica recensitrice e seguace *hug*

   
 
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