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Autore: Shikayuki    17/08/2012    1 recensioni
*I primi quattro capitoli sono un'esperimento,ovvero sono stati scritti e pubblicati senza essere riletti e minimamente corretti,quindi sono pieni di errori e devono andare in revisione dato il successo che riscontrato la storia, quindi vi consiglio di leggere tutta la storia prima di cestinarla definitivamente! ;)*
Siamo veramente quello che facciamo vedere di essere, o dentro di noi o nel nostro privato siamo completamente l'opposto?
è la mia prima fan fiction e io non sono molto brava a presentare i miei lavori, ma spero che vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao! Eccomi con un nuovo capitolo! Scusate il ritardo, ma in questi giorni il lavoro non ha dato tregua!O.O Comunque volevo dirvi che in corso d’opera ho deciso di cambiare un po’ le cose, per questo il rating è passato da verde ad arancio e forse slitterà a rosso, ancora non so… a quanto pare la mia storia ha vita propria e si crea da sola costruendosi la trama di volta in volta!^-^ Comunque in corso ho deciso anche di inserire i punti di vista personali, così da dare più introspezione alla storia, così saranno proprio i personaggi a dirci cosa provano…
Beh, ho detto tutto, non resta altro che augurarvi Buona lettura!!!
 
 
Jared 1
 
«No.»
Secco, risoluto e deciso.
Sento il mio sorriso accartocciarsi mentre la vedo voltarsi e sparire in un turbinio di ricci di fuoco. I suoi occhi verdi e duri come degli smeraldi: ancora riesco a vedermeli davanti mentre mi fissano cattivi.
Non mi era mai successa una cosa simile, in genere le fan smaniavano per un’occasione del genere, a volte se la litigavano pure… Chi era quella ragazza che aveva osato rifiutarmi con tanta risolutezza? Non poteva essere una fan, ma allora cosa ci faceva nel backstage?
«Mi… mi scusi tantissimo, anzi la scusi tantissimo!» quelle parole che non capivo mi riportano alla realtà dai miei pensieri.
«Ehm… what? I don’t understand you! Where is the translator?» dico osservando la ragazza che sfoggia dei lunghissimi capelli pomegranate e un visino niente male per non parlare del fisico… e poi la riconosco, è la ragazza che ha urlato dietro alla sconosciuta, forse è una sua amica. Arriva il traduttore e lei finalmente puo’ esplicarmi i suoi pensieri.
«Ti chiedo di scusarla, in genere Mary non è così dura! Era solo stanca e poi lei non è una vostra fan, era qui soltanto per accompagnare me… e poi è una ragazza seria, non va con il primo che capita, non era sua intenzione comportarsi così, ha un’etica molto rigida…» continua a balbettare in pieno imbarazzo e confusione.
Io la ascolto, ancora assorto da ciò che è accaduto. Scuoto la testa:«Non preoccuparti, non fa nulla…»
Poi la osservo meglio e decido di chiedere a lei se avesse voglia di divertirsi, una piccola vendetta sulla sua amichetta:«A te andrebbe di uscire con me?»
Sgranò gli occhioni marroni stupita e ci fu di nuovo silenzio in aula, le fan che erano rimaste per assistere alla scaramuccia di prima, non volevano perdersi anche questa, forse erano ancora speranzose di essere loro le prescelte.
Ripresasi dallo shock la ragazza scuote la testa e con un sorrisetto mesto dice:«Mi dispiace ma sono fidanzata… se non ero già impegnata avrei accettato volentieri. Ora scusami ma devo scappare e tornare da Mary…»
Lancia un ultimo sguardo ai suoi idoli e sparisce attraverso la porta, sulla scia della sua selvatica amica.
Okay, ora ero incazzato nero, anche se grazie alle mie doti di attore non lo davo a vedere. Due rifiuti in una sera non li posso reggere. Già mi dispiace per la malcapitata che accetterà di passare la notte con me, in fondo ho una parte da mantenere, e i bravi attori non cedono mai…
Un ultimo sguardo alla sala e scelgo la terza vittima rimpiangendo di aver lasciato la panterona a mio fratello. Gli occhi mi cadono su una gotica: capelli viola, trucco pesante e bustino steccato in pizzo nero su gonna di tulle… mmm una specie di gothic lolita, mi piace l’idea. Faccio la proposta anche a lei chee non se lo fa ripetere due volte. Rivolge un sorriso trionfante alle altre echelon, che ora hanno tutte un’aria incazzata e delusa, ignara di quello che le capiterà di lì a poco. Le tendo una mano e lei l’ afferra convinta di aver fatto tredici e inconsapevole che sta per scendere all’inferno.
 
Andiamo nella mia camera d’albergo e ordiniamo dei drink dal servizio in camera. La gotica, che ha detto di chimarsi Elisa, Elisabetta, Isabella o qualcosa di simile gironzola per la stanza facendo commenti di apprezzamento alla mia suite con letto king size in un inglese improbabile, che comprendo appena. Ma non m’interessa, in mente ho ancora lei: la gatta selvatica dagli occhi verdi e il pelo fulvo. E poi per quello che mi serve la sua irrisoria comprensione dell’inglese mi basta e mi avanza. Arrivano i drink, li sorseggiamo guardandoci negli occhi: i suoi sono carichi di aspettativa, i miei di impazienza e rabbia. Pagherà lei a causa della gatta. Finisce il suo drink e poggia il suo bicchiere sul tavolinetto di cristallo con un tonfo cristallino, poi mi fissa con i suoi occhi neri e penetranti:«Ho sentito molti racconti interessanti sul tuo conto dal punto di vista di amante e sono pronta a tutto. Sono pronta ad accettare tutto quello che vorrai farmi. Il mio scopo è il tuo piacere.»
Sono stupito da quelle parole, dette perfettamente e con risolutezza, di sicuro era un discorso preparato in previsione di un mio approccio. Ma non sa quello che mi sta chiedendo, non sa quello che la attende veramente, o forse sì. Forse lo immagina, conoscendo la mia fama, e vuole avere un assaggio di quello che posso fare, da fan devota quale è. Ma non sa che voglio servirgli tutto il pasto.
Mi muovo repentino: butto il mio bicchiere svuotato in un sorso sull’altro divano e le salto addosso, schiacciandola contro lo schienale del divano ed infilandole direttamente una mano sotto la gonna, senza tanti complimenti. La bacio con foga e senza tante cerimonie mentre la mia mano continua a frugare e già la sento gemere contro le mie labbra, ma è troppo presto. Mi stacco da lei e mi tiro in piedi:«Sei troppo vestita.»
Le sfilo la gonna lasciandola in bustier, mutande di pizzo nero e anfibi. «Ancora non va, mettiti queste.» le dico lanciandole un paio di décolleté di pelle nera con tacco vertiginoso. Le indossa ma ancora non è come la voglio. «Voltati e appoggia le mani sul muro» le dico. Lei esegue con un sorrisetto. La sculaccio, non troppo forte e geme di piacere. «Sssh…» le sussurro in tono minaccioso «Hai un bel culo sai?». Poi le slaccio un poco i nastri del bustier e glieli stringo di nuovo, solo molto più stretti di prima e il risultato è divino: la vita sembra più sottile, mentre il seno più prorompente:«Mmmmm, così vai bene, ora possiamo giocare sul serio…»
«Oh si ti prego!» mi implora, ma quelle parole scatenano un altro schiaffo sul suo sedere.
«Ho detto sssh!» le intimo e in quel momento i suoi occhi neri sembrano in fiamme, facendomi venire in mente un altro fuoco, ma verde, di rabbia… scaccio dalla mente quel pensiero e torno a concentrarmi su questa ragazza.
«Che ne dici di divertirci sul balcone? Siamo al quindicesimo piano, quindi abbastanza in alto, nessuno puo’ vederci, basta che non urli e tutto passerà inosservato…»
Lei annuisce in risposta, non emette un suono per paura di un nuovo schiaffo.
«Brava bambina.» La guido sul balcone e la faccio inginocchiare davanti alla ringhiera e le dico di rimanere così, inginocchiata con le mani sulla ringhiera. Torno in camera e recupero dal mio armadio i ferri del mestiere e torno da lei. Le faccio vedere cosa ho portato:«Guarda cosa ho portato, ti va ancora di continuare o te ne vuoi andare?» Annuisce. «Vuoi restare?» Annuisce. «Brava bambina.»
Le lego i polsi con le manette alla ringhiera e poi mi appresto a metterle in bocca il morso per cavalli in gomma, così da scongiurare grida e quant’altro. Poco prima di infilarglielo vedo i suoi occhi dilatarsi:«Sono gli oggetti di scena di Hurricane!» le sfugge dalle labbra. La mia reazione è immediata: le do uno schiaffo e la ammonisco :«Per il tuo bene continua a fare la brava bambina…»
Certo che per riconoscere gli oggetti di scena di Hurricane è proprio una fan scatenata… comunque continuo con il mio giochetto: le infilo il morso e poi i paraocchi.
La accarezzo per tutto il corpo, posandole baci ovunque e sentendola rabbrividire e gemere, poi, inizio il mio gioco.
 
La mattina dopo mi sveglio sul king size con la ragazza dai capelli viola accanto a me. Siamo entrambi nudi, così la osservo meglio. Le sono rimasti addosso solo pochi segni: un lieve cerchio rosso dove battevano le manette, dei lividi sui fianchi dove mi ero aggrappato per spingere meglio e qualche segno di morso qua e là, ma niente di permanente o preoccupante.
I sensi di colpa mi assalgono come sempre dopo una notte di sesso così. Perché ho fatto questo ad una ragazza che in fondo ha un animo dolce? Perché ho fatto questo ad una echelon, una componente della mia grande famiglia, talmente tanto affezionata da accettare di subire questo solo per soddisfarmi?
Mi viene voglia di svegliarla, chiedere scusa per tutto, cercare di conoscerla e magari innamorarmi di lei e mettere una pezza su quello che le ho fatto e alzo una mano per eseguire, ma lei mormora qualcosa nel sonno e si volta e io torno in me. Cosa mi è venuto in mente? Ho una parte da recitare e mantenere e devo fare di tutto per riuscire nel mio scopo, così mi vesto, le lascio dei soldi accanto a lei con un biglietto, poche righe incisive: Puoi restare finché vuoi, utilizzare tutto ciò che vuoi e sfruttare il servizio in camera, è tutto pagato. Eccoti dei soldi per tornare a casa, puoi tenere il resto.
Freddo, impersonale e distaccato, ecco come devo essere. Esco dalla stanza e mi rifugio in camera di Tomo, dove è sicuro che non troverò nessuna ragazza in fase dopo sesso, ma solo un amico che mi conosce per quello che sono con cui sfogarmi.
Un pensiero però continua a battermi in testa insistente da ieri sera e mi ha accompagnato durante tutta la notte, specialmente nei momenti più cruenti, è stato quel pensiero ad alimentare il mio fuoco interiore e a suggerirmi cose: la gatta dagli occhi smeraldo e il pelo fulvo.
 
 
Uao ragazzi! 34 visite e una recensione! Sono stupita! Grazie a tutti quelli che hanno letto anche solo di sfuggita la mia prima storia e un grazie speciale va a Angel30 che mi ha recensito!*-*
Continuate a seguirmi e a recensirmi, e dato che è la mia ff, sono apertissima anche alle critiche, in fondo sono quelle che fanno migliorare, non solo i complimenti!^-^
 
 
  
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