Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: phantomwise    17/08/2012    4 recensioni
Ambientata dopo due anni dall'inizio degli eventi, questa fanfiction sul mio manga preferito, Detective Conan, inizia con Vermouth che contatta il nostro mini-detective preferito per aiutarla a sconfiggere l'Organizzazione.
Da questo nascerà una squadra, in cui tutti dovranno mettere da parte i propri sentimenti per raggiungere l'obiettivo finale.
Avvertimento: chi non ama le storie lunghe e romantiche, si tenga alla larga!
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Estratto al quarto capitolo: "All I ever wanted"
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Alzò il viso e lo fissò, i suoi occhi azzurri fissati in quelli blu di lui.
In uno sguardo si capirono al volo: non servivano parole per dimostrare ciò che sentivano.
Lui si avvicinò a lei, lei sporse il viso in avanti e chiusero gli occhi, assaporando il loro primo bacio.
In quel momento esistevano solo loro due.
Ran mise una mano sulla nuca di Shinichi, accarezzandogli i capelli, mentre lui posò le mani sui fianchi della ragazza, attirandola a sé dolcemente e lasciando che i loro corpi si toccassero.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Friends

 







-Ne ero sicura! Sapevo che il tuo maritino avrebbe attraversato mari e monti per te!
“Ran, io ti amo con tutto il cuore!” “Oh, Shinichi! Anche io ti amo alla follia!”- fantasticò Sonoko prendendo in giro l’amica.
-Sonoko! Ma cosa stai dicendo? È il mio migliore amico, è ovvio che venga per il mio diciannovesimo compleanno! E poi, non eri proprio tu quella che mi diceva che non sarebbe venuto?- chiese sorpresa Ran.
-Ero giovane e stupida! Comunque, voglio essere io la tua testimone al matrimonio!- scherzò l’altra.
-Sonoko! La vuoi smettere? Ti ho fatta venire qui, a casa mia, perché volevo una consulenza su cosa mettermi domani, non sul mio presunto matrimonio!- la rimproverò la giovane.
-Quale matrimonio!?- urlò Kogoro, alzandosi di colpo dal divano sul quale era crollato dopo aver passato la serata a bere.
-Niente, papà, niente. Torna a dormire adesso.- rispose pazientemente la karateka.
-Come posso dormire? Domani la mia bambina sarà maggiorenne! Potrà andare a vivere da sola! Ma io non permetterò che accada!- urlò saltando in piedi sul divano e brandendo minacciosamente uno scopettino del water uscito da chissà dove.
-Papà…- la giovane figlia del detective guardò esasperata l’amica in cerca d’aiuto, ottenendo soltanto una risatina sommessa.
-Comunque… Sonoko, potresti venire con me in camera? Così mi aiuti a scegliere il vestito per domani!- propose Ran dopo aver tranquillizzato il padre.
-Ok!- rispose allegra la giovane.

***
-Allora, Kudo, sei pronto?- chiese la “piccola” Ai.
-Io sono nato pronto!- rispose euforico il mini-detective.
-Si, come vuoi. Comunque, nel bagno ci sono i vestiti per quando la trasformazione sarà terminata. Il dottor Agasa ha avvertito Ran che passerai tre giorni con i tuoi genitori. Tu non ti preoccupare di nulla, pensa solo a goderti questa serata e a non farti scoprire.- lo informò la scienziata.
-Grazie! Ora vado… a presto.- disse lui, sfilandosi gli occhiali e porgendoli alla bambina.
-A presto… Conan Edogawa.- disse lei, infilandoseli nella tasca del piccolo camice.

Dopo che il ragazzo si fu chiuso in bagno, la ragazza si diresse al computer nel laboratorio, dedicandosi al suo lavoro sull’antidoto contro l’APTX4869.
Quando le urla, a cui era abituata, che provenivano dal bagno cessarono e la porta si aprì, lei si voltò per trovarsi di fronte ad un bel giovane di diciannove anni, che sorrideva felice.
-Bentornato, Shinichi Kudo.- gli sorrise lei.
-Certo che sei proprio bassa, vista da quassù!- scherzò lui.
-… Dovresti portare più rispetto alle persone più grandi di te.- sbuffò lei.
Lui si inginocchiò, ritrovandosi faccia a faccia con la bambina, mentre lei spalancò gli occhi e cercò di rimanere impassibile e di non far notare le sue emozioni.
-Giuro solennemente che rispetto la mia piccola, grande amica Shiho Miyano.- disse lui chiudendo gli occhi e mettendosi una mano sul petto e una in aria in segno di giuramento.
-E io giuro solennemente che tu sei il più grande, piccolo stupido della Terra, Shinichi Kudo.- lo imitò lei.
Con grande sorpresa della giovane, il ragazzo si protese in avanti e l’abbracciò.
-Non so davvero cosa farei senza di te, Haibara. Sei la mia migliore amica. Grazie di tutto.- disse lui, riconoscente.
Lei, ancora a bocca aperta per l’abbraccio, il secondo in meno di 24 ore, rimase immobile, lasciando che il suo cuore riprendesse a battere.
-Si, certo. Comunque, Non dovresti sprecare il tuo tempo dispensando abbracci. C’è una cosa che hai scordato, caro detective.- disse lei liberandosi dolcemente dalla stretta.
Lui le rispose con uno sguardò interrogativo e lei sorrise.

-A qualcosa servono gli amici, no?-
  
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