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Autore: Frulallas    17/08/2012    13 recensioni
Questa pazza storia inizia con una leggera insinuazione di Crilin... dove porterà questa sua leggerezza i nostri eroi Gohan e Videl? non poteva starsene zitto? e perchè io continuo a fare domande? Leggete e divertitevi ;) (Gohan/Videl)
Dalla storia:
"Ad ogni modo, dovresti farti avanti con lei, è davvero una bella ragazza. Cioè, voglio dire , lo sarebbe ancora di più se fosse un po' più femminile... insomma... non per dire ma i suoi modi sono un tantino grezzi...un vero e proprio maschiaccio! Forse con una gon-"
SBAM!
Decimo capitolo : "Un motivo per svegliarti"
Pronti al gran finale?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Crilin, Gohan, Goku, Un po' tutti, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La rivincita

ovvero: come le ragazze dai capelli corti si fanno valere

 

Capitolo X – Un motivo per svegliarti

 

“Solo 10 minuti, ok?”

 

“Sì, promesso fratellone!”

 

Ormai erano passate già due settimane dal giorno dell’incendio quando Goten e Trunks e  i membri della famiglia di Gohan si erano di nuovo ritrovati a dare coraggio Videl, ancora addormentata sul letto d’ospedale.

Fuori dalla stanza, il ragazzo aveva ascoltato i discorsi dei suoi amici molto chiaramente, grazie al suo prodigioso udito.

 

 

I due bambini erano stati i primi ad entrare, dopo che le loro mamme li avevano fortemente consolati dicendo che Videl stava solo riposando e presto si sarebbe risvegliata.

I due erano entrati, il più piccolo saltellava di gioia per aver finalmente ricevuto il permesso dopo così tanti giorni di rivedere la sua amata compagna di giochi. Il più grande, invece, aveva un’espressione seria in volto, che non lasciava trasparire nessuna emozione.

 

Ciao Videl!” Goten aveva preso tra le sue manine la mano di Videl, bianca e immobile. “Gohan finalmente ci ha dato il permesso di venirti a trovare! Non è vero, Trunks?” aveva chiesto allegro al suo migliore amico.

 

Umph. Già.” aveva risposto imbronciato l’amico.

 

Goten aveva continuato imperterrito il suo discorso.

 

Sai, Viddy, l’altro giorno ho trovato una lucertola enorme! Era bellissima, viola con le macchie verdi, la lingua viscida e gli occhi fuori dalle orbite!” aveva riso il bimbo al ricordo.

 

Bleah!” aveva commentato il suo amico, più schizzinoso

 

Poi, improvvisamente, si era intristito. “L’ho messa in una scatola di cartone, per fartela vedere quando tornerai da noi, ma è scappata via! Comunque, quando ti svegli, sorellona, ti prometto che io e il mio migliore amico ti prendiamo il gelato più migliore che ci sia, quello con le nocciole che mangio sempre anche con papà, e poi ti portiamo al circo, che è appena arrivato in città, pensa: ci sono gli elefanti, i leoni e anche una donna con la barba, che buffo…”

 

“Non capisco perché continui a parlarle come se ti stesse ascoltando, Goten” lo aveva interrotto bruscamente l’altro. “Se dorme non ti sente!”

 

“Che stupido, certo che mi sente, me lo ha giurato il mio fratellone, e io ci credo! Poi, non volevi dirle qualcosa anche te, scusa?” lo aveva guardato con due occhi accusatori.

 

 

“Voglio farlo da solo, dai esci!” gli aveva risposto imbronciato.

Dopo che il bimbo era uscito senza fare storie (Goten sapeva che, in fondo in fondo, il suo amico Trunks si vergognava ad ammettere che teneva moltissimo a Videl) il piccolo dai capelli viola era scoppiato a piangere.

Gohan lo aveva sentito chiaramente dalla sala d’attesa.

 

“Te li regalo, tutti i videogiochi che ho, anche l’ultimo con gli zombie che ti pappano il cervello, però ti devi svegliare, capito?? Altrimenti come faccio a spiegare al mio migliore amico che non ti svegli da due settimane?! Io ho capito tutto, non sono un bimbo piccolo e ingenuo come Goten, so che tutti ci raccontano delle balle per farci sentire meglio, in realtà odio essermi reso conto che non stai solo riposando, ma  ti sei come addormentata per sempre! Perché non ti svegli, Videl?! Stupida, stupida, stupida!” le aveva urlato contro, scrollandole le spalle con forza come per svegliarla, ma non aveva ottenuto nessuna reazione da parte sua, e questo lo fece singhiozzare più forte, finché suo padre non lo prese e lo buttò fuori dalla stanza, rimanendo da solo con il corpo scomposto della ragazza.

 

Il principe aveva continuato a fissarla, il viso girato verso destra,  un braccio fuori dal letto e le coperte buttate da un lato dalla forte scrollata che le aveva dato suo figlio.

 

Si era guardato intorno un paio di volte, come per accertarsi che nessuno entrasse in quel preciso istante dalla porta, aveva preso tra le braccia Videl, l’aveva risistemata compostamente sul letto e le aveva aggiustato le coperte. Dopo aver realizzato ciò che aveva appena fatto, il saiyan rise amaramente.

 

“L’ho fatto solo perché sei degna di rispetto, piccoletta, sei l’unica umana  ad aver avuto il coraggio di sfidarmi guardandomi dritto negli occhi. Ma non gasarti troppo, eh! Non so neanche perché sono venuto, dovevo solo accompagnare i mocciosi, e guarda dove sono finito… ti devi riprendere, hai capito, nanerottola?! Qui nessuno vive più in pace da quando quel dannato palazzo ti è crollato addosso. Possibile che tu sia una casinista anche in un letto di ospedale?!

Bah…”

 

Detto ciò, era uscito dalla stanza. Dopo di lui erano seguiti Chichi, Goku, Erasa, che la passava a trovare tutti i giorni dopo la scuola e, ovviamente, suo padre.

 

Tutti erano preoccupati per la vita di Videl, ma forse, la persona che non riusciva a rassegnarsi, anche dopo due settimane e nessun segno di miglioramento, era Gohan.

 

°^°

 

“Ciao mamma, vado!”

 

“Va bene caro… fa’ attenzione…” Chichi era davvero in pena per suo figlio. Era già passato un mese dall’incidente di Videl, e ormai i medici, fiduciosi del risveglio della ragazza nei primi giorni, erano diventati più scettici di un suo possibile miglioramento man mano il tempo trascorreva.

 

Ma non per questo Gohan si era arreso. Anzi. Per lui ormai era una specie di rito passare a trovare Videl in ospedale prima di andare a scuola, aprire le finestre, fare entrare un po’ di luce in quella camera così buia che sembrava, ogni giorno di più, una gabbia vuota di speranza.

 

Il ragazzo sospirò. Non riusciva a fare a meno di farlo ogni volta che entrava in quella stanza. Vedere lì Videl, attaccata a delle macchine che certificavano la sua vita con un semplice ‘bip’ di tanto in tanto, era straziante per lui. Ma non si mostrava mai scoraggiato quando era con lei. Semplicemente perché sapeva che lei lo sentiva. E l’unico modo per riaverla sarebbe stato non farle perdere la forza. Così, come ogni giorno da quel mese a questa parte, iniziò a parlarle.

 

“Buongiorno Videl! Apriamo un po’ questa finestra… Ecco fatto. Ora va molto meglio…” La luce entrò nella stanza riempiendola di colori vivaci. Gohan guardò fuori per qualche minuto. “C’è una bellissima giornata, sai? Probabilmente faremo ginnastica all’aperto oggi. Sharpener sfoggerà il suo nuovo completo ‘da macho’ come lo chiama lui, che pallone gonfiato!” disse ridacchiando.

 

Poi continuò a parlarle della serata del giorno prima, quando si erano trovati per mangiare un pizza alla Capsule Corporation, e Vegeta aveva fatto una battuta fantastica su Crilin, (“Crilin, tu non sarai di certo il guerriero più forte, ma di sicuro sei il più veloce!” “….?” “Fai tutto in un nanosecondo!!!”) . Ovviamente il pelato lo aveva inseguito per tutto l’edificio, cercando di colpirlo con il mocio vileda  per vendicarsi. Dopo aver raccontato per filo e per segno lo spassoso inseguimento,  il mezzo saiyan aiutò le infermiere con la fisioterapia quotidiana, per non far perdere di tono i muscoli della ragazza dai capelli corti. Aveva fatto così tutti le mattine e i pomeriggi da un mese a questa parte, ogni lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e persino domenica.

 

Fatto ciò, era ormai ora di andare a scuola, ovvero il momento che più odiava. Si detestava per abbandonarla lì inerte, da sola, senza compagnia, sarebbe stato con lei tutto il giorno, se solo i medici gliel’avessero permesso.

 

Come ogni giorno si avvicinò a lei. Le accarezzò i capelli e le disse quanto gli mancava. Sospirò, mentre le sue labbra toccavano la guancia della ragazza addormentata.

 

 Si sentiva stupido, molto stupido.

 

 Il secondo giorno dopo l’incidente di Videl, aveva perso totalmente la speranza che si risvegliasse. Poteva solo stare lì, a fissare il soffitto della sala d’attesa, aspettando che qualcuno gli portasse di tanto in tanto qualche buona notizia, cosa che non accadeva mai. Lui, salvatore del pianeta Terra già diverse volte, non poteva far nulla contro le beffe del destino. Si sentiva completamente inutile, seduto lì, su quella sedia di plastica verde, ad aspettare che un miracolo scendesse dal cielo, e ascoltando sua madre che raccontava una favola al piccolo Goten che l’ascoltava rapito.

 

Le favole, che assurdità… Eppure…

 

Dovevano pur esistere per qualcosa, no?  Magari c’era un fondo di verità in ognuna di loro, e Gohan  aveva ragionato velocemente che la differenza tra una principessa addormentata e una ragazza in coma non fosse stata poi così grande, che forse un bacio di un mezzo saiyan poteva valere quanto quello di un principe, che avrebbe provato qualsiasi cosa, anche a costo di risultare stupido, purchè si svegliasse.

Così era tornato nella stanza e l’aveva baciata. Non sulla guancia o sul naso, ma proprio sulle labbra, come nelle favole, un bacio vero, anzi, un signor Bacio, uno di quelli che se sei cosciente ti sembra di volare sulla luna, di vedere le stelle.

 

I secondi erano passati…

 

 

 

Ma Videl non si era mossa.

 

 

Il bacio non aveva funzionato. Il bacio di un mezzo saiyan non vale niente, aveva pensato Gohan ferito, io non valgo niente!

Il ragazzo si era lasciato prendere dall’ira e aveva tirato un pugno fortissimo nel muro di cemento, che per poco non si ruppe del tutto, ma era rimasta comunque una grande crepa su di esso.

Proprio come me, forte come il cemento e con un’enorme crepa nel cuore, aveva pensato distrutto il ragazzo.

 

 

Gohan scosse la testa risvegliatosi da quel brutto ricordo, come per liberarsene.

E’ meglio che vada, pensò dispiaciuto il ragazzo.

Si diresse lentamente verso la porta e abbassò la maniglia, senza guardare Videl, anche se era difficile lasciarla di nuovo ad ogni modo.

 

Coff coff.

 

Un rumore soffocato, basso d’intensità ma udibile alle orecchie del mezzo-saiyan echeggiò per la stanza.

 

Si fermò per un secondo. Cos’era stato?

 

Si voltò con una speranza nel cuore, ma la ragazza non si era mossa, anche se c’era comunque qualcosa di diverso in lei. Ma che diav-?

 

Si riavvicinò a lei titubante. La fissò a lungo. E non potè credere a quello che vide.

 

 

 

Un sorriso. Un piccolo, seppur dolce sorriso adornava la bocca della ragazza, che poco dopo produsse di nuovo lo stesso rumore di prima,  inizialmente piano… e poi… sempre più forte… fino a che…

 

I suoi occhi si aprirono. Trasmettevano una luce blu cobalto intensa, quasi abbagliante, come se fossero degli  zaffiri chiusi per molto tempo dentro un antico baule, appena riportati alla luce da un archeologo esperto. In loro il ragazzo riusciva a vedere solo gioia e serenità, come se nulla fosse successo per tutto questo tempo.

 

Gohan era senza parole. Era un sogno, sicuramente. Anche perché gli pareva strano sentire dopo così tanto tempo la voce di Videl tintinnare in una risata come se fosse la cosa più naturale del mondo.

 

“Videl… ma… perché ridi?” chiese il ragazzo.

 

 

Era un sogno, no? Gohan poteva fare le domande più bizzarre. O almeno così lui credeva.

 

 

“Oh, Gohan…” la ragazza dai capelli corti si coprì il viso con le mani tentando di frenare l’irresistibile risata che le usciva dalla bocca. “… Crilin… Vegeta…. Un nanosecondo!

 

Il mezzo-saiyan la guardò per un lungo attimo, confuso. Poi si rese conto che non poteva essere un sogno, perché tutto sembrava così strano da risultare vero. Una miriade di pensieri gli affollò la mente : Videl si è svegliata! Sta bene! E’ VIVA!

E tutto ad un tratto riuscì a provare la felicità che Videl stava sentendo, non rideva solo per la battuta che le aveva riferito, rideva perché si era svegliata e la prima cosa che aveva visto era lui, rideva perché poteva farlo, era di nuovo viva.

 

Allora sapete che cosa fece Gohan?

 

Si sedette sul letto, l’abbracciò forte e si mise a ridere anche lui.

 

 

§ Fine §

 

 

*** Angolo autrice ***

Stop!!!Fermatevi assolutamente qui!!! Arrestatevi esattamente nel punto in cui mi lanciate oggetti contundenti e frutta e/o ortaggi marci per ascoltarmi!  NON è finita qui, tranquilli, ci sarà un epilogo! (fiu, me la sono cavata anche questa volta…)

Ehm ehm! Innanzitutto vi chiedo scusa per il mio imperdonabile ritardo, spero che il capitolo ne valga la pena! Allora…come spiegarvi l’ultima scena? Beh, era una storia fatta di suspence ma inizialmente l’avevo pensata come una fic comica, giusto? Quindi è giusto che si concluda con una bella risata (spero sia da parte dei personaggi che da parte vostra). La battuta non faceva proprio sbellicare, lo so, ma immaginare Crilin con il mocio vileda per me era piuttosto esilarante! Questa fan fiction aveva come scopo basilare quello di far svagare il lettore ma insegna anche una morale: non andare negli edifici in fiamme con un vestito elegante e ballerine (ok, riavvolgete il nastro) ovvero: la vita è bella. La vita è bella perché si ride, ci si innamora, si piange e ci si risveglia. (oddio questa conclusione filosofica da dove salta fuori? Ndvoilettori) non lo so nemmeno io! xD beh, io vi ho spiegato la mia  personale morale ma potete essere voi a spiegarmi cosa avete imparato (se avete imparato .-.) qualcosa da questa storia! inserite nella recensione la vostra opinione, un voto da uno a dieci, una fragola, insomma quello che volete, ma  ditemi cosa ne pensate! Tanto siete comunque fantastici! ^^

Bravi a tutti quelli che hanno indovinato i dialoghi! Come avete potuto vedere su questo capitolo ci sono le versioni intere. Come premio potete suggerirmi cosa vorreste nell’epilogo (grande responsabilità). Così mi adeguo!

Un grassie ENORME ai 16 (e dico 16!) recensori! Mamma mia ma vi moltiplicate con la scissione binaria? (ok questa potevo evitarla…) ovvero: Seele, Ethel, SweetNemy, normina, Scandalous, kjria91, Darma, amy99, meghi-13, soul silver, mikchan, Xplosion, Heavenly, Misaki 17, Hikari 96 e Tilt3! ^^

 

 

Tanti cuori per voi e per chiunque legge!<3 <3 <3

 

Vi voglio bene!

Frulallas

 

 

Sii un recensore responsabile. Leggi e recensiona. E gioca a poker responsabilmente. -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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