Stava sbagliando,e lo sapeva bene. Non doveva sposarsi con lei. Doveva stracciare le promesse e scappare. Sì,avrebbe fatto la figura del codardo,ma almeno,Ninphadora non sarebbe diventata una reietta. Ma non poteva scappare, non voleva scappare. L'indomani si sarebbe sposato contro ogni ragione, contro ogni regola. Cosa avrebbe ottenuto? La felicità. Gli mancava quella sensazione, gli mancava il suo sorriso scolpito sulla sua faccia malata, già da ragazzo. Aspira alla felicità, e solo Ninphadora poteva garantirgliela, per sempre.

 

L'aveva convinto. Era pazza di lui,e ora l'avrebbe sposato. L'aveva conquistato. Ora era felice. L'indomani si sarebbe sposata, legata per sempre alla vita di Remus. Nulla,oramai, l'avrebbe scoraggiata, perché lei era Ninphadora Lupin, Auror del Ministero.

 

Remus John Lupin si avvicina al gazebo con aria funerea. Il matrimonio era in intimo, la cerimonia si svolgeva nel cuore di una foresta alla riva di un lago, ma niente gli impediva di sentirsi fuori posto. Di sentirsi sbagliato. Non poteva dare a Ninphadora quello che desiderava, non poteva garantirle una vita sicura, non poteva dargli protezioni. Grayback gli avrebbe dato la caccia, ne era sicuro.

 

-Sei un fenomeno.- disse Andromeda alla sua splendida figlia vestita da sposa. A dire la verità Ninphadora indossava un vestito originale. Una gonnella di Jeans fucsia era indossata a vita bassa, dei pantacollant rosa coprivano le sue snelle gambe, mentre una camicetta azzurra le ornava il fusto. I capelli erano di un rosa cicca,il suo colore preferito. Per l'occasione, grazie ai suoi poteri di Metaformagus, la ragazza s'ingrossò il seno, trasformo le sue sottili labbra in carnose e si rese il culo più sodo di quello che fosse già.

-Grazie mamma.- rispose lei,imbarazzata ma lusingata. Come l'avrebbe trovata Remus?

 

"E' splendida". Fu il primo pensiero. "Ecco perché ho acconsentito di sposarla, è la donna più bella che abbia mai visto." Impacciato cercò le sue promesse nella tasca esterna della sua logora giacca. Ninphadora aveva insistito perché non si comprasse il vestito, li trovava tradizionali.

La sposa cavalcò il tappeto che portava al gazebo, con un unicorno giovane, giovane perché era ancora color oro. Scese dal ronzino con una grazie che non le appropriava.

 

Un mago di mezz'età condusse la cerimonia. 

-E' ora delle promesse.- esordì il vescovo.

-Oh,si certo.- rispose Remus, e si schiarì la voce.

-Cara Ninphadora, non pensavo esistesse donna più bella delle stelle finché non ti ho visto. Che la luna specchio della nostra vita guardi la nostra festa,poiché la tua bellezza supera anche ella. La tua bontà brilla in te come il sole brilla alta nel cielo in questo luminoso giorno. Il tuo sorriso cristallino sarà il motore della mia vita, le tue parole saranno il sangue che scorre caldo nelle mie vene, i tuoi respiri saranno i venti guida della mia vita. Io ti amo Ninphadora e giuro sulla morte stesse che nulla mi separerà da te.-

Ora Remus si sentiva leggero,ce l'aveva fatta.

 

Ninphadora commossa lesse le sue promesse, sapendo che Remus avrebbe rispettato la parola data.

-Nulla è paragonabile a quello che provo per te. Io ti amo Remus e ti amerò per sempre, perché non c'è uccello che canti la canzone del mio cuore. Poiché le note sono talmente dolci, che lo stesso Apollo fatica a riconoscerne il significato. Non c'è seme che io abbia piantato senza pensare a te. Perché la stessa Demetra non raggiungerebbe  la pianta del mio amore. Perché senza te di me resterebbe solo il vuoto.-

-Vi dichiaro marito e moglie,puoi baciare la sposa.-
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Dopo numerosi dubbi, ho deciso di continuare questa storia, che in origine sarebbe stata una one-shot. Se devo essere sincero, mi sono messo a piangere srivendola T.T T.T. Ma devo ringraziare una persona ( che tra l'altro li dedico questa fan fiction)e la persona è... PhelpsGirl. Grazie,perché senza la tua richiesta questa fan fiction non sarebbe mai nata <3, spero ti piaccia.