Caro Diario,
Sono passate quasi quattro settimane. E’ successa la cosa a cui pensavo ogni notte. La cosa a cui pensavo ogni singolo istante. Le nostre labbra si sono unite. E non era un sogno. Dio solo ha assistito alla miriade di emozioni che mi sono esplose in corpo in quel momento. Vorrei poter spiegare a parole cosa si prova, ma è praticamente impossibile trasformare un’emozione così forte in qualche piccola parola che potrebbe addirittura sminuire. Ero felice. Avrei voluto fermare il tempo. E per quattro giorni il tempo si è fermato realmente. Dal 4, al 7 agosto. Dal primo inaspettato bacio, all’ultimo, presuppongo, che ho personalmente classificato come uno dei migliori. Quattro giorni intensi, per entrambe. Mi sono ritrovata a lottare con la voglia di baciarla e di sentirla mia per qualche istante, e lei credo si sia ritrovata a lottare con la forza di non farlo, per evitare di esser mangiata dai sensi di colpa nei confronti di una persona. Fatto sta che le mie insaziabili labbra hanno ottenuto più di uno sfiorarsi e più di un semplice e superficiale appagamento. Ma caro Diario, questa pagina non finirà così bene come è stata iniziata. I miei genitori non hanno mai visto di buon occhio ogni ragazza entrata a far parte della mia vita. In più, lei non mi appartiene, e ho capito che il meraviglioso sogno durato quattro giorni, deve svanire. Così, drasticamente. Senza ‘ma’, ne ‘perché’. Solo il tempo decreterà la giusta posizione per entrambe. Anche se per me è tutt’ora difficile dover pensare di ritornare ad essere l’amica fidata, credo che la decisione spetti a lei. Anzi, ne sono più che convinta. Spero solo di non versare altre lacrime, far nascere incubi o sogni perfetti, dove i quattro giorni tanto ambiti restano bloccati in eterno, sospesi da una pellicola trasparente che impedisce alla notte di tramontare sul mio amore tanto desiderato.