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Autore: Cassie Forbes    21/08/2012    0 recensioni
Cosa succederebbe se la Strega Originaria avesse un'lutima erede vivente, l'unica che può spezzare la malvagità di Klaus e salvare Mystic Falls? E se lei non volesse avere niente a che fare con tutto questo?
Tra segreti, maledizioni e profezie ci ritroviamo ancora una volta a Mystic Falls.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: Sono passati tanti mesi e chiedo umilmente perdono! Ho pensato tante volte che questa storia meritasse un finale straordinario, così come voi che l’avete sempre letta, ma nessuna idea mi sembrava all’altezza.. Oggi invece sì. Oggi avremo tutti un degno, magico lieto fine. Ringrazio chi ha letto, recensito, seguito questa storia che sa un po’ di me e un po’ di tutti noi fan di questo telefilm che ci ha rapito il cuore. Un abbraccio, alla prossima avventura -Cassie
 
 
“Aiutami nonna.” – l’inizio della fine.
Vento freddo, ecco il segnale! Soffia soffia fino a  dare corpo ai tratti lievi di mia nonna Marie, che mi sorride tristemente perché sa cosa ho scelto di fare; annuisco, sono serena ormai. “Iniziamo pure nonna. Recita la profezia, questa profezia tanto antica a cui, a quanto pare, sono inesorabilmente legata.” – le faccio un cenno, mentre la battaglia imperversa intorno a noi. Mi guarda ancora, poi fa qualche passo ed entra nel cerchio con me; sussurra a bassa voce i nomi di tutte le nostre antenate: si scatenano dei vortici che invadono la foresta, interrompendo i combattimenti in atto mentre delle piccole fiammelle si avvicinano fino a materializzare gli spiriti della casata delle discendenti della Strega Originaria; lei compresa, viene accanto a me nel cerchio, mentre le altre restano sul confine tutto attorno. Umani e vampiri nella radura sono disorientati e confusi, stanno per tornare a battersi quando la tonante voce di Amelia irrompe recitando la profezia:
 
Devasterà regni ed epoche, strappando Anime alla terra
E l’inferno griderà il suo nome finché una Figlia di Sangue
Nata sotto una Cometa non cederà a Lui il suo Cuore
Per farlo ritornare alle Origini con un patto di Anime
Legate dai doni che lei stessa custodisce.”
 
Nessuno aveva idea di quale stregoneria si trattasse, nessuno aveva mai sentito la profezia; erano certi che nemmeno io ne fossi a conoscenza, ma quando si voltano tutti a incontrare il mio sguardo capiscono quanto si sbagliano: dal momento della mia nascita, ogni sera mi veniva recitata questa filastrocca, quasi fosse una ninna nanna. Ciò che non sanno è quanto io non ne avessi appreso pienamente il significato, fino ad ora. Una lampadina si è accesa nella mia testa quando, per la milionesima volta, ho sentito citare le Origini e il patto di anime: sono stata così sciocca a non pensarci prima! E così potrò evitare di uccidere Nik, posso salvarlo perché adesso so esattamente cosa devo fare, non importa quanto mi costerà. Alzo gli occhi verso Amelia e mia nonna, tristemente consapevoli da tempo di quale scelta avrei fatto una volta che il Destino avesse bussato alla mia porta in maniera così prepotente. “Claire, sei sicura?”_-tenta di dissuadermi nonna Marie, come quando da piccola mi ostinavo a provare le cose anche se mi vietavano di farlo perché mi sarei fatta male. Sorrido mestamente e faccio un cenno col capo: “E’ il mio Destino, è per questo che sono nata proprio quella notte. “ – alzo gli occhi al cielo, puntandoli nella Luna piena esattamente sopra di me, per riabbassarli un momento dopo e fissare tutte le persone nella radura che sono rimaste inebetite e, grazie a un sortilegio di Amelia, immobili per evitare che possano fermarmi, le libererà a rituale iniziato. Vedo la confusione sui loro volti, l’inquietudine e la preoccupazione nei loro occhi: vorrei tanto poter loro dire qualcosa, spiegare ma so che sarebbe troppo doloroso; così li passo in rassegna, uno ad uno, con solo amore negli occhi: Katherine, Caroline, Elena, Tyler, Bonnie, Stefan, Elijah e Rick. E Damon, i suoi occhi di ghiaccio riescono a scatenare in me le emozioni più forti e contrastanti che abbia mai provato in tutta la mia vita: è in grado di farti sfiorare le stelle o scaraventarti a terra; con lui non ci sono mezze misure, o tutto o niente, ma sempre di amore si tratta. Cerca di farmi cenno di no con la testa, ma non può muoversi, così gli faccio un sorriso colmo di coraggio che non so dove trovare e rivolgo la mia attenzione a Nik, avanzando verso di lui lentamente, circondata da tutta la mia famiglia.

“E’ ora Nik. Oggi è il giorno in cui sarai libero.” – lo guardo attentamente, scorgendo quel pizzico di umanità nascosta in lui così a lungo da far credere che non esista più. Lui è confuso, non capisce cosa sto dicendo, come nessun altro del resto; ma non occorre che sappiano, non ancora. Volgo il viso alla mia destra, dove so che c’è mia madre: “Mamma, io… Ti chiedo scusa. Di certo hai avuto le tue ragioni per comportarti come hai fatto. Sappi solo che non ho comunque mai smesso di volerti bene.” – Mi sorride appena, addolorata, mentre una lacrima le accarezza una guancia e la sua mano si posa sulla mia: “Perdonami bambina mia. E tu sappi, che sono sempre stata fiera di te. C’è qualcosa che vuoi che dica ai tuoi amici?” – li guardo ancora, poi mi giro verso di lei: ”Ci sarebbero troppe cose da dire… L’importante è che sappiano quanto sono stati una famiglia per me, quanto li abbia amati e pensati ogni momento da quando li ho incontrati, anche quando sono andata via, erano sempre la parte pulsante nel mio animo. E potresti dire a Damon… - trattengo il fiato per un momento, poi scelgo altre parole senza dire tutto ciò che ho nel cuore - …Che voglio che sia felice.” – fingo un sorriso e ricaccio con ostinazione indietro le lacrime. Mi guarda sospetta: ”Solo questo tesoro?” – mi faccio forza e annuisco. Mi obbligo a sentirmi pronta per cominciare: le mie antenate si allargano intorno a me, dandomi più spazio e, purtroppo, più campo libero a tutti per osservare la scena;  raccolgo un pugno di terra umida, sistemo accanto a noi una candela,; mi metto esattamente sotto la Luna e di fronte e Nik, poggiandogli una mano sul cuore, poi comincio a recitare il rituale che porrà fine a ogni sofferenza:
 
Devasterà regni ed epoche, strappando Anime alla terra
E l’inferno griderà il suo nome finché una Figlia di Sangue
Nata sotto una Cometa non cederà a Lui il suo Cuore
Per farlo ritornare alle Origini con un patto di Anime
Legate dai doni che lei stessa custodisce.
 
La Figlia di Sangue accetta lo scambio,
offre i suoi doni per il patto di Anime affinché
il dolore sia placato come quando si fa giorno.
Cuore per Cuore, Anima per Anima
Si chiude l’inferno assordante,
spalanca le porte del tempo e
riporta lo spirito alle Origini!”
 
Cominciamo a poterci muovere, ma ormai è troppo tardi: Claire ha iniziato chissà che incantesimo e lei e Klaus sono avvolti dalle fiamme, che salgono sempre di più. Il cerchio infuocato si stringe e loro iniziano a bruciare! Faccio per scattare e buttarmi per tirarla fuori ma lo spirito di sua madre mi si pare davanti, sollevandomi e scaraventandomi a terra, fin quando le fiamme sono così alte da celare tutto ciò che è dietro di loro. “Non puoi Damon, ormai non puoi più.” – scuote la testa affranta, per poi rivolgersi a tutti noi, dandoci gli ultimi messaggi di Claire uno ad uno: ha avuto poco tempo ma lei sa esattamente cosa avrebbe voluto dirci. Nessuno si muove, pare che nessuno respiri…beh a parte gli umani. Qualche lacrima leggera scende dai loro visi, ma deve mescolarsi con la pioggia perché anche il mio volto è bagnato. Solo quando Serena mi si avvicina e cattura una goccia d’acqua dal mio viso capisco che sto piangendo anche io; mi si accovaccia accanto, senza dire nulla. Intanto, le fiamme ardono ancora, le streghe ora recitano chissà che formule con braccia e visi rivolti alla Luna. Mi decido a rompere il silenzio: “L’abbiamo persa. Io l’ho persa. E non ho mai nemmeno potuto spiegarle come mi sentivo, dirle che…” – un nodo mi strozza la gola e non riesco a stare lì seduto impotente. Mi alzo di scatto, ma lei mi ferma: “ Anche lei. Anche lei ti amava, Damon. Più di quanto tu possa immaginare. Anche quando era sotto l’effetto della Furia del Sangue, sei sempre stato tu il suo punto di riferimento fisso: eri tu la chiave per riportarla indietro e ci sei riuscito. L’hai salvata in tutti i modi in cui poteva essere salvata: dall’oscurità, dalla freddezza, dalla solitudine, dalla paura. E lei ha salvato te forse, in qualche modo. Non ha mai smesso di pensare a te, di sentire il suo cuore scalpitare mentre eri nelle vicinanze. Non ha mai smesso di amarti.” E mentre dice queste parole, qualche fuggitiva lacrima mi scende ancora sul viso, proprio quando si stanno abbassando le fiamme che ci offrono l’ultima immagine di Claire: sfinita, bruciacchiata, con il naso sanguinante per lo sforzo; i suoi occhi non ci vedono, divenuti viola per la forza della magia, fin quando la luce bianca ai suoi piedi non si spegne per rivelare nuovamente Klaus. Ma c’è qualcosa di diverso in lui: ha un forte odore, il cuore gli batte e respira… L’incantesimo l’ha fatto tornare umano, ecco cosa intendeva la profezia con il ritorno alle origini! E anche con il patto di Anime… Infatti Claire ritorna in sé per pochi secondi, solo il tempo di regalarmi uno sguardo e si accascia a terra.
 
“NO!!!”- Damon urla e si precipita in un battito d’ali accanto al corpo ormai esanime della nostra amica, mentre tutti corriamo al suo fianco. Sperduti e distrutti dal dolore, ci guardiamo a vicenda cercando di pensare a una soluzione. “Aiutatela! O aiutatemi ad aiutarla, si insomma facciamo qualcosa, facciamola tornare indietro!” – Bonnie si rivolge alle altre streghe per poi guardare tutti noi; annuisco alzandomi in piedi: “Sì, se vi serve sangue di vampiro avete un sacco di volontari.” – e infatti oltre a me, Stefan, Tyler, Damon e perfino Katherine fanno un cenno di assenso. Marie ci sorride tristemente e scuote il capo:” Non si può cari. La profezia e compiuta ormai, il Destino è realizzato.” – poi versa una sola lacrima, cercando di controllarsi. Vedo Damon furente, avvinarsi ad Amelia portando tra le braccia il corpo di Claire: ” Dannazione! Non potete fare così, non potete! Mi offro volontario! Non funziona così, una vita per una vita e stronzate varie? Ok sono morto in un certo senso, ma Claire mi ha fatto sentire vivo più di quanto avrei mai potuto immaginare, mi ha salvato dalla confusione e dall’oblio e mi ha fatto provare emozioni vecchie e nuove e non posso lasciar perdere tutto così.” Si abbandona esausto a terra e poggia la fronte su quella della donna che ci ha salvati tutti e ha salvato anche Klaus che, circondato dai fratelli, è rapidamente sparito nella foresta. Il vampiro rimane così qualche istante, poi mi sussurra, troppo piano perché orecchi umane possano sentirlo, che avevo ragione: prova qualcosa per Claire, ma, come sempre, le donne a cui tiene muoiono . Lo guardo provando grande compassione e tra le lacrime riesco a dirgli che forse lo aiuterebbe dirle quello che prova: di certo lei, ovunque sia, può sentirlo.  
Non credo di aver mai visto mio fratello più umano di oggi, così come non credo di aver mai sentito più forte di oggi il legame che ci unisce. Mi allontano da Elena dopo averla baciato la fronte e vado a inginocchiarmi accanto a lui. Non mi guarda ma sa che ci sono, infatti mi batte una mano sulla schiena, mentre gli stringo una spalla; poi parlo: “Dovresti seguire il suggerimento di Caroline fratello. Dovremmo farlo tutti.” E così, uno a uno, ci avviciniamo a Claire, sempre protetta tra le braccia di Damon, a darle un ultimo personale saluto e dimostrazione d’affetto. Per ultimo tocca a mio fratello e tutti ci allontaniamo leggermente per concedergli un po’ di spazio; la guarda con un’intensità che consuma, che ti entra nella pelle e non ti lascia più, come se bruciasse dall’interno. Gli cade ancora una lacrima che finisce accanto alle labbra di Claire, lui sorride e infine sussurra: “Questo era il mio primo e ultimo bacio, mi dispiace non ce ne sia stato uno reale. – poggia la fronte sulla sua- E per la cronaca… Nemmeno io ho mai smesso di amarti.” Poi le regala un leggero, dolce e appassionato, bacio.
 
“La Figlia di Sangue ha portato a compimento la Profezia.
Ma una magia più antica dei tempi e più forte della morte
La richiama alla vita, eccheggiando attraverso Ere e dimensioni:
due nuovi Destini si stagliano all’orizzonte creando promesse
nel fuoco e nell’acqua che si incrociano ora e si legano per sempre.
La Figlia di Sangue è richiamata alla vita da un respiro che sa di umanità
Ma legato al sovrannaturale Destino a cui lei ora appartiene e a lei ora lui appartiene.
Così sia, si ridesta la Figlia della Cometa amata in vita e nella morte.”
 
Pronunciano questo canto tutte le streghe della foresta, Bonnie compresa, come folgorate da un sortilegio sconosciuto. Poi un respiro di vita fa scivolare lacrime di gioia dagli occhi e dai cuori di tutti: è concessa la vita a Claire che, appena apre gli occhi, incontra il viso del vampiro tanto amato a cui ora appartiene. Entrambi si aprono in un sorriso, consapevoli dei loro Destini ormai fusi, consci delle difficoltà ma animati dal desiderio di far funzionare le cose. “Come due persone normali.” – dice la ragazza a mezza voce sulle labbra del vampiro, prima di regalare a entrambi, finalmente, quel tanto atteso bacio che ha la promessa dell’eterno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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