Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: HPEdogawa    22/08/2012    2 recensioni
Uno psicanalista ci chiamerebbe sociopatici. Una spia, malviventi. Noi, semplicemente, siamo i ladri coi fiocchi e controfiocchi.
[...] Finché l'avidità non entra a far parte delle nostre vite, non c'è bisogno di preoccuparsi più del solito.
A meno che l'avidità non abbia il nome di Park Chanyeol.
| Una Seoul divisa tra Servizi Segreti e Organizzazioni criminali celate nella normalità quotidiana. | Baekyeol; Hunhan; pairing a sorpresa.
Comparse da parte di alcuni membri di SHINee e Super Junior.
Yaoi. Se non vi piace, non leggete.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Primo capitolo.

Lay.

 

Una delle cose che odio di più al mondo, è il dover lavorare con una nuova squadra, poiché implica un'unica, pericolosa complicazione: l'aggiunta di membri nuovi e del tutto sconosciuti non giova molto in ambito lavorativo e personale. C'è il rischio che due o più componenti non vadano d'accordo, che si detestino quanto un terrorista e le squadre antiterroristiche. Ovviamente, tutto ciò compromette l'esito del lavoro: se non c'è sintonia nell'insieme, è quasi impossibile condurre una missione avendo un esito quantomeno decente.

Tutto questo, però, il caro direttore del nostro dipartimento non l'ha capito, e, da due giorni a questa parte, io e i miei due soliti compagni ci siamo ritrovati a dover collaborare con altre tre persone, del tutto diverse da noi e con modi di procedere estremamente allarmanti. Come se non bastasse, non provengono semplicemente da un dipartimento diverso dal nostro. No, certo che no. Sono stati addestrati da un'altra agenzia, che si occupa di tutt'altro, i cui campi lavorativi sono completamente differenti dai nostri. Ma, tutto questo, il nostro caro – l'ho già detto che è un carissimo direttore di dipartimento? – non l'ha calcolato. Ragion per cui, in questo momento, sto cercando di trattenere Tao dal picchiare a sangue – e magari uccidere – Kyungsoo.

È sempre stato un grande combina guai, il piccolo Kyungsoo. Credo che abbia qualche difficoltà nel riuscire a camminare correttamente. Non passa una giornata senza che lui non abbia rotto qualcosa o quasi causato un disastro nucleare in laboratorio. È maldestro, estremamente maldestro, e lo diventa ancora di più in presenza di persone sconosciute e alquanto fredde e distaccate. Per questo, mentre passava accanto a Tao e veniva avvolto da quel gelo che aleggia sempre attorno alla sua persona, è inciampato accidentalmente in un cavo, andando a sbattere contro la consolle e rischiando di far cadere a terra un nuovo composto chimico su cui Tao lavora da giorni per poter creare un corrosivo estremamente potente. In risposta allo sguardo omicida del ragazzo, Kyungsoo ha iniziato a tremare visibilmente.

Purtroppo, questo non è il primo episodio. È solo l'ennesimo di una lunga serie di aneddoti più o meno divertenti – o estremamente preoccupanti, dipende dai punti di vista. Non ho mai visto così tanti omicidi scampati in sole quarantotto ore. Il primo giorno, non appena sono arrivati, Park Chanyeol – probabilmente l'essere più curioso e singolare che io abbia conosciuto in vita mia – ha preso subito confidenza con Sehun, prendendo posto accanto a lui, invadendo i suoi spazi. Sehun, dopo dieci minuti di chiacchiere sconclusionate e risate continue, ha iniziato ad agitarsi, a borbottare, fino ad esplodere in maniera spaventosa. Ha iniziato a inveire contro Chanyeol, proclamando che questo, quello e quell'altro facevano parte dei suoi spazi personali che nessuno doveva invadere a meno che non fosse strettamente necessario. L'ha minacciato con la pinzatrice, avvertendo di essere a conoscenza di sei modi per uccidere un uomo con delle graffette. Credo che Chanyeol ci sia rimasto leggermente di sasso, ma si è ripreso quasi subito andando a parlare con Kyungsoo, sorridendogli amabilmente.

Il secondo giorno, nella palestra di addestramento, Kris ha insistito affinché mi allenassi con lui con il katana. Per poco non sono rimasto ucciso sul colpo: Kris, dopo essersi accidentalmente scontrato con il solito impacciato Kyungsoo, mi ha ferito alla spalla. La lama si è poi avvicinata al mio petto, ma sono stato estremamente abile nel pararla prima che mi lacerasse maglietta, pelle e organi. Ho dato per scontato che la mia prontezza fosse dettata da anni e anni di addestramento. Ripensandoci, risentendo quel brivido lungo la schiena, ho capito che è stato semplicemente istinto di sopravvivenza.

Insomma, in quarantotto ore, quello che mi ritrovo ora davanti agli occhi, è tutto, ma non una sorpresa inaspettata.

Entro nel nostro studio mentre Tao urla e inveisce contro Kyungsoo, che sta cercando di farsi piccolo contro la parete. In volto è pallido quanto l'intonaco che ricopre quest'ultima. Sehun è ancora seduto alla sua scrivania, una chiara espressione di pura sorpresa stampata in volto. Kris sembra del tutto insofferente alla faccenda, mentre continua a smontare e rimontare con una mano sola una semplice pistola calibro cinquanta. Chanyeol se la ride, cercando di calmare i due, ma con scarsi risultati. Scarsissimi. Non appena la mano di Tao si alza, avvicinandosi pericolosamente al volto di Kyungsoo, mi fiondo su di lui, afferrandogli il polso e torcendogli il braccio dietro la schiena. Un suono soffocato gli sfugge dalle labbra, mentre tenta di ruotare su se stesso, cercando di farmi provare il medesimo dolore. Lo blocco prontamente, incastrando un piede tra le sue gambe e facendolo cadere pesantemente a terra. Chanyeol interrompe le sue convulse risate, mentre Sehun si alza dalla sedia e Kyungsoo sembra smettere definitivamente di respirare. Kris ci getta un'occhiata, prima di smontare nuovamente l'arma.

Continuando a tenere fermo Tao sotto al mio peso, li guardo uno ad uno, ringhiando, ormai allo stremo della pazienza:

-Dobbiamo venirci incontro l'un l'altro, è chiaro?! Non si può lavorare così! Ci hanno dato quarantotto ore per poterci suddividere i compiti, conoscere le nostre strategie ed adattarci a questo nuovo modo di lavorare in squadra. Quarantotto ore, che abbiamo sprecato senza troppi complimenti! Dovremmo solo vergognarci. Dovremmo lavorare duro e dare il doppio di noi stessi per riuscire a collaborare, invece di prenderci a pugni e senza avere un minimo di conversazione. Lo sapete che Kyungsoo inciampa ovunque, per cui non lasciate nulla di troppo pericoloso vicino a lui. Sehun è silenzioso, non va stuzzicato. E io sono paziente fino a un certo punto.

 

-Kris, da quel poco che ho capito di te, sei un tipo asociale che preferirebbe lavorare singolarmente. Ma sta di fatto che siamo una squadra, e in una squadra si collabora. Tao, sei troppo nervoso e poco incline ad accettare le opinioni altrui. Non ascolti nulla che non sia il tuo pensiero e non permetti alle persone di spiegarsi. Chanyeol... tu sembri uno a posto – forse quello messo meglio qua dentro – ma cerca di prendere seriamente queste dispute, invece di fissare e ridere.

-Ora, se non vi dispiace, dobbiamo andare nell'ufficio di Lee Jiwoo: è ora di iniziare la nostra missione.

Nessuno apre bocca, segno che – ancora una volta – le mie parole hanno colpito il bersaglio nel centro esatto. Si muovono tutti verso la porta, attendendo poi sulla soglia me e il ragazzo a cui stringo ancora polsi e caviglie.

Mi alzo, portando con me Tao che si sbilancia leggermente, andando a scontrarsi con la consolle. Le provette contenti il composto oscillano pericolosamente, e di certo non è bastato il No! di Sehun a fermarle. Cadono, riversandosi sulla superficie in metallo, dalla quale, dopo qualche secondo di terrore, si solleva un leggero fumo, accompagnato dal classico rumore della corrosione. In un minuto, un largo buco si fa strada sul ripiano, che è stato creato appositamente per evitare di essere danneggiato con liquidi di laboratorio o corrosivi standard.

-Complimenti- dico, girandomi verso Tao prima di uscire dalla stanza: -Funziona.

 

Gli schermi accesi davanti a noi sono due, su ognuno dei quali appaiono due schede totalmente diverse. Un uomo e una donna – di aspetto non molto diversi l'uno dall'altro – ci fissano tramite una loro fotografia di pessima qualità. Sono entrambe sfocate e poco nitide, in quanto sono state ricavate dai video delle telecamere di sorveglianza.

-Loro sono Jeong Yoona e Jonghyun. Sono sorella e fratello, entrambi estremamente esperti nel loro campo: la rapina. Rubano principalmente opere d'arte, ogni tanto si procurano nel medesimo modo tecnologie di ultima generazione. Altre volte, purtroppo per noi, le tecnologie le inventano loro e non siamo in grado di eluderli. Ci è arrivata una soffiata: a quanto pare, tenteranno di introdursi nella residenza del Presidente. Ancora non si sa a cosa puntano. Denaro, opere inestimabili... potrebbe essere qualsiasi cosa.

-Sembra un po' troppo per solamente due persone. Devono essere dei geni- interviene Kyungsoo, rivelando i miei stessi dubbi.

-Infatti non lavorano da soli. È un'intera associazione, estremamente numerosa, sparsa in tutto il mondo. È in azione dai primi anni dell'Ottocento e riesce a camuffarsi perfettamente da allora. Loro due sono due dei tre “prediletti”, se così vogliamo chiamarli. Sono estremamente abili e i loro colpi, ad oggi, sono sempre andati a buon fine. O, almeno, hanno avuto un finale sufficientemente buono.

-Non siamo mai riusciti a catturarne uno?- domando, sorpreso.

Jiwoo sospira: -Due. Cinque, e tre anni fa. Ma non siamo riusciti a cavargli nulla di bocca. Nemmeno sotto tortura.

-Dove sono ora?- domanda Sehun, forse un po' troppo ingenuamente.

-Ce ne siamo liberati.

Jiwoo si siede alla sua scrivania, indicando gli schermi alle sue spalle, per niente toccato dalle parole appena pronunciate. Nessuno di noi lo è. È normale, nel nostro lavoro, liberarsi di certi elementi.

-Voi sei- dice, guardandoci uno ad uno: -Dovete fare in modo di incastrarli.

-Dobbiamo infiltrarci?

-Solo voi tre- Jiwoo indica Kris, Tao e Chanyeol: -C'è un motivo se vi ho fatto venire qui, anche se siete della DSC. Ci serve gente addestrata per lavorare sul campo. Non appena riuscirete a vedere uno di loro nei dintorni della casa del Presidente – o qualcuno dal fare sospetto – lo seguite e gli mettete, in qualche modo, dei localizzatori addosso. Voi altri...- continua, rivolgendosi a me, Sehun e Kyungsoo: -Li seguirete infiltrandovi nei vari sistemi di sicurezza, e quando loro riusciranno nel loro primo intento, seguirete i localizzatori e cercherete di capire qual è il loro punto di massimo incontro.

-Non è un piano alquanto azzardato?- domanda Chanyeol. -Sono solo probabilità. Si va ad intuito. Troppo ad intuito.

Jiwoo sospira – forse per l'ennesima volta in dieci minuti – e chiude gli occhi: -E' un'organizzazione estremamente abile. Si nasconde bene. In modo perfetto, oserei dire. Mi fido di voi, ragazzi. Siete giovani, nessuno sospetterebbe di sei adolescenti. Ora andate, organizzatevi nei minimi dettagli. Nel frattempo, Sehun, vai da Woohyun e fatti dare quello che gli ho chiesto. Vi voglio brillanti e perfetti. Vogliono una squadra coi fiocchi.

-Certo, signore- diciamo in coro, inchinandoci al direttore del dipartimento di Sicurezza Interna.

Mentre usciamo dall'ufficio, non posso fare a meno di pensare che sarà la missione più difficile della mia vita a causa di certi elementi. E questo è dire tanto.

-Quindi ci trasferiscono al Controspionaggio?- domanda Chanyeol, amareggiato. Quando annuisco, sospira: -Bella merda.

 

 

Baekhyun.

 

 

Rientro in casa alle undici di sera passate, cercando di trattenere la vivacità del cucciolo di labrador che continua a tirare, mentre la pettorina attorno al suo petto minaccia di rompersi da un momento all'altro. La mia mano e le dita sono rosse e segnate dalla corda del guinzaglio. Il braccio è indolenzito e ormai privo di qualsiasi sensibilità. Impreco contro gli addetti del canile. È un cane estremamente docile e affettuoso! mi hanno detto, spronandomi ad adottarlo. Sull'affettuoso non ci sono dubbi alcuni, ma mi chiedo cosa abbiano visto di docile in questo ammasso di peli e grasso infantile. Probabilmente, volevano semplicemente sbarazzarsene.

Quando chiudo la porta alle mie spalle, Luhan distoglie la sua attenzione dallo schermo del computer centrale e mi guarda come se avesse visto il primo Aymerick*.

-Che c'è?- domando, scontroso.

-C-che c'è?!- esclama: -Sei uscito con un gatto in braccio e sei tornato con un cane al guinzaglio!

-Il gatto l'ho riportato dai Kim.

-E il cane?

-Lo sai che c'è un pub gestito da degli irlandesi, poco lontano dalla sede camuffata della NIS?

-Sì.

-Beh, se entri in un pub estremamente piccolo con un cane estremamente grande, si crea uno scompiglio estremo.

Luhan mi guarda, poi poggia lo sguardo sul cane e sorride: -Sei un genio. Ti bacerei, se non avessi la guancia sporca di bava di cane.

Libero il labrador dal guinzaglio e dalla pettorina, mentre mi avvicino al lavandino per sciacquarmi mani e volto.

-Mia madre e mio zio?- domando a Luhan, cercando di aggiornarmi su ciò che è successo durante le ore in cui sono mancato da casa.

-Sono ancora a Washington DC. Non mi hanno fatto sapere nulla.

-Gli altri?

-Suho e Kai sono in treno, di ritorno da Cheongju.

-Hanno fatto in fretta.

-Puoi ben dirlo!

-Quindi ora sono fuori dalla lista nera di zio Cholsu.

-Era anche ora- commenta Luhan, acido.

-Gli altri due?

-Xiumin, a quanto ne so, è in Francia per un colpo al Louvre. Sa già tutto e tornerà entro tre giorni.

-Chen in quale parte del mondo è finito?

-Oh, lui è andato a prendere il takeaway nel ristorante giapponese. Quello qui dietro- Luhan indica un punto indefinito alle sue spalle, oltre la finestra.

-Quindi domani sera si inizia?- mi domanda, mentre riprende a digitare sulla tastiera del suo portatile, collegandolo poi ad un dispositivo tramite un cavo USB. Mi volto ad osservarlo, sorridendo in un modo che molta gente definirebbe inquietante.

-Tu che ne dici?

Edogawa's corner - 
Annyeong! 
Scusate il ritardo nell'aggiornare (avevo detto che avrei aggiornato lunedì ç_ç) ma ho avuto dei problemi con il computer ewe Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e sono contenta che il prologo vi abbia incuriosite ed anche interessate! Sono contenta, davvero! Grazie ancora a chi ha lasciato una recensione e a chi - spero - le lascerà anche a questo capitolo :) Grazie anche a chi ha messo tra Ricordate/Seguite/Preferite *w* 
In questa FF, oltre agli EXO, compariranno personaggi da me inventati. Tuttavia non possiedo i componenti degli EXO, non ho scritto nulla a fini di lucro e blablabla. 
Concludo dicendo che *Aymerick è un personaggio di totale fantasia che verrà chiarito in futuro :)
Alla prossima
~

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: HPEdogawa