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Autore: _Joyce    23/08/2012    0 recensioni
Tuttavia, lui non me la diede vinta ed io mi arresi ai suoi lunghi baci. Gli circondai il collo con le braccia, lasciandomi cullare dalle sue carezze, i suoi baci ed i suoi sospiri. Fu in quel momento, nell'esatto momento in cui decisi di lasciarmi andare, che mi apparve l'immagine del volto di Louis. Aprii gli occhi, o meglio, li spalancai.
Questa è la storia di Joey, che finalmente incontra il ragazzo di cui è innamorata da tanti anni, ma proprio allora si rende conto che ciò che prova per lui è soltanto lo spettro di una vecchia cotta. Tuttavia, questa non è la sola cosa che comprende.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Era l'estate in cui avevo da poco compiuto 17 anni e mi ero innamorata per la prima volta. Era successo tutto molto in fretta: ci eravamo incontrati dopo esserci scritti per qualche anno, mi aveva baciata e così stavamo insieme. Continuammo a scriverci, visto che eravamo lontani, ancora eccitati all'idea di quel nuovo amore, ancora freschi di parole dolci, di promesse e di progetti. Il mese successivo, Settembre, il clima estivo sarebbe durato per ancora un paio di settimane; così, il mio ragazzo, i nostri amici in comune ed io decidemmo di trascorrere quelle due settimane insieme al campeggio. Convincere i miei fu una grande vittoria. E così ci rivedemmo.

La prima settimana passò veloce, tra partite di pallavolo (che io osservavo semplicemente), uscite tra noi amici, tramonti, baci, sole e mare. La seconda settimana fu molto diversa, spazzò via la serenità e la spensieratezza della prima.

<< Joey! >> - Purtroppo, quell'urlo arrivò un po' tardi. Appena il tempo di sentirlo e la palla mi colpì in piena faccia. Mi coprii il naso dolorante facendo cadere il mio libro sulla sabbia, mentre i miei occhi iniziavano a lacrimare a tutta forza. Alzai lo sguardo e, mentre Simon e Jess se la ridevano ed Ehl e Derus mi guardavano preoccupati, Thomas mi corse incontro con l'aria di qualcuno che ha sparato alla persona sbagliata.

<< E' colpa mia! Mi dispiace! >>

<< Idiota! >> Gli urlai piagnucolando, mentre continuavo a tenermi il naso.

<< Fammi vedere cosa ti sei fatta. >> Mi alzò il viso con le mani ed io lo allontanai, voltandomi dalla parte opposta.

<< Non è niente, fa solo un male cane. >>

Forse era stata colpa mia, ma Thomas si sentì tremendamente in colpa per il resto della giornata. Così, decise che per una sera saremmo usciti senza i nostri amici. Trascoremmo una tranquilla serata, prima in pizzeria e poi passeggiando sulla spiaggia. Thomas si fermò, guardandomi con aria un po' cupa.

<< Ancora pochi giorni e saremo di nuovo lontani.. >>

<< Lo so. >> Lo abbracciai, per non sostenere ancora il suo sguardo.

<< Appena finito il liceo ti trasferisci da me, ci spostiamo in un appartamento e staremo insieme. >>

Di nuovo. Sentii una fitta allo stomaco, quelle parole mi facevano sempre un effetto negativo. Mi piaceva stare con lui, ma quello era un passo troppo grande per me. Tutti quei progetti sul futuro, sulla convivenza e addirittura su eventuali figli mi spaventavano come non mai.

<< Certo.. >> Mentii, a lui e a me stessa. Avevo sempre sognato di andar via, ma stava succedendo tutto troppo in fretta. Ero una ragazza di 17 anni, quella era la mia prima storia d'amore e per di più era nata da soltanto un mese. Certo, lo conoscevo da circa quattro anni, ma questo non cambiava le cose.

Prese il mio viso tra le mani e ci guardammo per pochi istanti negli occhi, lui col suo sguardo innamorato ed io che mi sentivo tremendamente colpevole. Mi avvicinò a lui e mi sfiorò le labbra, per poi sigillare il nostro dolore – perché era quello che entrambi provavamo, anche se per motivi molto diversi – in un bacio dolce e casto. Le sue mani scivolarono sui miei fianchi, cingendomi la vita e stringendomi forte a lui. Il bacio si intensificò e sentii le sue mani scendere verso il basso della mia schiena, mentre le nostre lingue giocavano ad inseguirsi. Quando le sue mani scesero un po' troppo in basso, sentii un piccolo allarme scattare dentro di me e sciolsi il suo abbraccio.

<< Scusa, non pensavo che ti avrebbe dato fastidio. >>

<< No, non devi scusarti.>>, lo abbracciai, << E' tardi, voglio tornare dagli altri. >>

Durante il cammino per il ritorno a casa, Thomas non sembrò turbato come lo era stato fino a pochi minuti prima. Anzi, come al suo solito, mi raccontò una dei tanti episodi divertenti che aveva vissuto con un suo caro amico. Arrivammo nel Bungalow che dividevamo con Jess e Simon verso mezzanotte, ma di loro non c'era traccia.

<< Saranno a divertirsi con Ehl e Derus chissà dove. >> Annuii alla sua affermazione, Non mi chiese se avevo voglia di raggiungerli. Forse era stanco quanto me, anche se mi risultava davvero difficile, visto che lui amava restare sveglio fino a tardi, troppo tardi.

Raggiunsi la mia camera, che condividevo con Jess, per cercare un pigiama, quando mi accorsi che Thomas mi aveva seguita. Mi baciò ancora una volta, spingendomi lentamente con la schiena contro una parete. Più volte boccheggiai ed abbassai lo sguardo, per mettere fine a quei baci di cui non avevo assolutamente voglia in quel momento. Tuttavia, lui non me la diede vinta ed io mi arresi ai suoi lunghi baci. Gli circondai il collo con le braccia, lasciandomi cullare dalle sue carezze, i suoi baci ed i suoi sospiri. Fu in quell'attimo, nell'esatto momento in cui decisi di lasciarmi andare, che mi apparve l'immagine del volto di Louis. Aprii gli occhi, o meglio, li spalancai. Cercai di allontanare Thomas, che però mi teneva stretta, mentre mi baciava il collo e risaliva con le mani il mio corpo, dal bacino verso.. il mio seno, probabilmente.

<< Fermati! Lasciami, diamine, lasciami. >>

Cercai di spingerlo con più forza lontano da me, stizzita e con la lacrime agli occhi. Mi guardò spaventato e quasi offeso.

<< Che succede? Cosa ti prende ora? >>

<< Per favore esci. >>

<< Ma che diavolo..? >>

<< Esci, ti prego, non farmelo ripetere, per favore. >>

  
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