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Autore: EmmaAlicia79    23/08/2012    1 recensioni
Raccolta di flash o oneshot (vedremo ^_^) dove la nostra Debbie-tutto-fuoco commenta, ama, strapazza, descrive o prende spietatamente per il culo tutti gli uomini che sono passati attraverso la sua vita o che tutt'ora la frequentano.
Un punto di vista di parte, se vogliamo, o non obiettivo, a volte sopra le righe, ma totalmente sincero e disinteressato! Così è Debbie!
Nota: potrebbe essere scontato, ma preferisco specificare: il punto di vista è della Sig.ra Deborah Jane Grassi Novotny, per cui scrivo come fossi lei. I miei pareri possono o non possono collimare con i suoi, ma qui non è EmmaAlicia79 che parla, ma la nostra rossa preferita, per cui… Ricordatevi di non mischiare le carte ^_^!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Deborah 'Debbie' Jane Grassi Novotny, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Raccolta di flash o oneshot (vedremo ^_^) dove la nostra Debbie-tutto-fuoco commenta, ama, strapazza, descrive o prende spietatamente per il culo tutti gli uomini che sono passati attraverso la sua vita o che tutt'ora la frequentano.
Un punto di vista di parte, se vogliamo, o non obiettivo, a volte sopra le righe, ma totalmente sincero e disinteressato! Così è Debbie!
Nota: potrebbe essere scontato, ma preferisco specificare: il punto di vista è della Sig.ra Deborah Jane Grassi Novotny, per cui scrivo come fossi lei. I miei pareri possono o non possono collimare con i suoi, ma qui non è EmmaAlicia79 che parla, ma la nostra rossa preferita, per cui… Ricordatevi di non mischiare le carte ^_^!

Dopo il disastroso epilogo della Liberty Ride, Mr. Sono-Un-Figo-Kinney capì alla fine di non essere immortale (nemmeno il cancro gliel'aveva fatto capire, in un certo senso) e espresse il desiderio di mettere la testa a posto… più o meno.
Voleva passare più tempo con Gus e chiese a Justin di tornare a vivere con lui.
Ma Justin era ormai lanciatissimo nella sua carriera cinematografica perciò, applicando alla lettera gli insegnamenti del suo mentore, non perse tempo e tornò a Los Angeles, dove lo aspettavano perlomeno altri quattro o cinque mesi di permanenza. Ma i suoi sogni di gloria erano destinati a finire nel cesso prima del tempo: infatti - come si poteva purtroppo supporre dati i tempi cupi che corrono - il film fu improvvisamente cancellato per un'improvvisa fifa da parte dei finanziatori, ed ecco che Raggio di Sole dovette fare le valigie per l'ennesima volta nella sua giovane vita, e tornare nella gloriosa Pittsburgh con le pive nel sacco.
… Ma c'era Brian ad accoglierlo e, complice il balsamo delle sue attenzioni, piano piano il ragazzo si riprese dalla delusione professionale e ricominciò a fare quello che sapeva meglio: dipingere.
Linz, dopo una mostra organizzata da lei particolarmente riuscita, dove erano esposte anche opere del ragazzo, cominciava anche a buttargliela lì, a Justin, proponendogli di tentare l'avventura nella Grande Mela, ma il biondino non ne voleva sapere. Non voleva lasciare Brian, di nuovo.
Sì, perché, ostinatamente, ciecamente, continuava a mettere il suo uomo davanti alla propria realizzazione professionale, nonostante che anche QUELL'uomo cominciasse a spingere affinché il giovane Raggio di Sole spiccasse il volo, così come aveva fatto per l'avventura a Los Angeles…
Nel frattempo accaddero due avvenimenti che fecero riflettere ben bene il ragazzino circa la sua relazione molto poco stabile, anche se sempre appassionata.
Brian aveva acquistato il Babylon come "regalino" a se stesso per gli ottimi guadagni della sua agenzia pubblicitaria e, una sera, vi fece ingresso tale Brandon che, a quanto mi si dice, era veramente un gran bel ragazzo… Addirittura alcuni avventori del locale preferirono lui a Brian. Questo, unito al fatto che suddetto Brandon per BEN due volte rifiutò le attenzioni di Mr. Kinney, mandò quest'ultimo su tutte le furie, facendo bandire l'altro dal locale, perennemente. Non contento, ingaggiò con lo stesso (MA DICO! Si può essere più imbecilli di così?!?!?) una gara/scommessa a colpi di scopate… Vinceva chi si portava a letto per primo i 10 maschi più papabili del giro.
Ora… Io - ribadisco il concetto - con tutto sto testosterone che mi tocca respirare tutti i giorni, non sono facilmente scandalizzabile, e nemmeno in quell'occasione lo fui, solo che tutto ciò mi sembrava puramente e semplicemente… Infantile!!! Prima (e, allo stesso tempo, ENNESIMA, se vogliamo) doccia fredda per il piccolo Sunshine.
La seconda venne dal fatto che a Brian fu diagnosticata la sifilide, a causa del suo comportamento promiscuo. Seconda doccia fredda per Justin.
A quel punto il ragazzo, pur sempre e comunque innamorato perso del proprio uomo, cominciò a porsi seriamente delle domande circa dove questo rapporto senza capo né coda li avrebbe condotti.
Sì, perché una volta passato il periodo "ormoni-a-mille" della loro relazione (che, però, sempre per sentito dire, sapevo essere rimasto a dei livelli impressionanti… Da quel punto di vista) Justin cominciava a pretendere qualcosa di più. La monogamia, tanto per non chiedere troppo… E poi, in fondo a quel suo cuoricino sempre inspiegabilmente romantico nonostante tutte le batoste che aveva preso, cominciava ad avvertire anche un serio bisogno di famiglia, se non addirittura di paternità. Ma Brian era stato categorico da quel punto di vista: niente matrimonio, niente stronzate lesbiche o etero. Lui era sempre della scuola di pensiero che diceva che due persone stavano insieme perché lo volevano, non perché avevano un contratto a ricordarglielo.
Ad un certo punto, le divergenze di opinioni divennero tali che i due, ahimè, non poterono fare a meno di lasciarsi, con un bel contorno di litigata fra un Brian ubriaco e mio figlio, perché Lo-Stronzo-Kinney riteneva che fosse stato lui ad "infettare" Raggio Di Sole con la sua vita da staccionata bianca, con Ben, Hunter e Jenny Rebecca. Per una volta, mio figlio riuscì a tirare fuori le palle con lui e gli sbraitò contro che non era certo per quello che Sunshine se n'era andato, bensì perché era stato lui, col suo solito comportamento di merda, a farlo scappare! Un ansioso Justin osservava la scena dal pianerottolo superiore poiché, cercando asilo, era andato a bussare proprio dai Signori Bruckner-Novotny.
Dopo poco, però, sentendo obiettivamente, che era giunto il momento, Justin andò a vivere da solo per la prima volta in vita sua. Un appartamento schifoso, mezzo diroccato, ma innegabilmente suo… Lì continuò appassionatamente a dipingere anche perché, grazie a Linz, cominciava ad avere delle recensioni positive anche al di fuori dello stato, e non per dirne una, in Iowa, ma… Proprio a New York! La culla dell'arte contemporanea americana verso cui avevano già cominciato a spingerlo!

La situazione, così, era in stallo.
Fino alla notte più buia che Liberty Avenue ricordi…
E non in senso meteorologico



I conservatori stavano cercando di far passare la Proposition 14, una norma che in sostanza toglieva alle coppie gay e lesbiche quei pochi diritti che già avevano.
La situazione era talmente critica che i sostenitori dell'una o dell'altra fazione andavano addirittura porta a porta cercando di convincere la gente a sostenere gli uni o gli altri.
Alla fine l'Associazione Gay e Lesbiche organizzò una serata-evento di raccolta fondi ma, causa defezione del luogo deputato per la festa, i ragazzi si trovarono praticamente a piedi.
A Michael toccò chiedere il favore a Brian di prestare loro il Babylon, nonostante in quel periodo fossero ai ferri corti.
Dopo un po' di battibecchi, Brian concesse il locale, e così la festa si poté tenere.
Cominciò e, quando accadde, ognuno di noi era impegnato nelle proprie occupazioni.
Brian, per festeggiare la ritrovata salute, stava andando in taxi all'aeroporto per prendere un volo che lo avrebbe portato al Mardi Gras a Sidney. Emmett, Justin, Ted e Michael erano al locale e se la stavano spassando. Io ero per strada, così come Mel e Linz che erano in ritardo.
Improvvisamente, un suono cupo, ma "enorme" allo stesso tempo, rimbombò nell'aria. Io lo sentii con le mie orecchie. Cristo, fu… Fu… Agghiacciante. L'esatta trasposizione sonora della cattiveria e della malvagità che gli avevano dato origine.
Una bomba era scoppiata al Babylon, probabilmente messa lì da quei fanatici della Proposition 14.
Brian, nella macchina che lo stava portando verso l'imbarco, appena sentì la notizia alla radio, ordinò all'autista di voltare l'auto e tornare indietro.
Dentro, il locale era l'inferno in terra.
Purtroppo, mi ricordo poco di quei momenti. La mia attenzione era focalizzata soprattutto su mio figlio che, beh… Insomma… Era stato ferito molto gravemente e dovette essere portato d'urgenza all'ospedale.
.
..

Ehm… Ma non è di lui che stiamo parlando, adesso.
Fortunatamente, Raggio Di Sole riuscì a cavarsela anche in questo frangente. Era sporco, intossicato e sconvolto, ma sano come un pesce.
Fu dentro il Babylon che Brian lo trovò; lo trovò e lo strinse a sé.
E Justin non voleva essere altrove. In quel momento lo shock, la paura, la rabbia, il dolore si persero fra le braccia forti del proprio uomo, al quale ci volle una bomba per fargli ammettere i propri sentimenti.
Sì, perché fu lì, tra le macerie di quella che era stato il paradiso in terra per i gay di Liberty Avenue, lì dove quella sera tante persone avevano trovato la morte o erano state ferite o avevano perso dei cari, proprio lì, dove l'amore sembrava aver perso ogni speranza, Brian Kinney dichiarò il proprio a Justin.
E a lui non restò altro che arrendersi a quelle parole, cosciente del fatto che fosse inevitabile. Potevano entrambi continuare a scappare, a cercare di costruirsi un'altra vita lontano dall'altro, ma la verità era che non sarebbe stato possibile, semplicemente.
.
..

Sembrerebbe un "e vissero felici e contenti", per i due, vero? Ma il destino ci ha voluto di nuovo mettere lo zampino e, fra un matrimonio andato a monte rapidamente (il cui annuncio aveva lasciato tutti obiettivamente un po' sconvolti) e la nascente carriera artistica già in ascesa di Justin, i nostri eroi sono stati costretti a separarsi di nuovo.
E' stato Justin, alla fine, a non volersi sposare.
Proprio lui: lui che aveva sempre e comunque cercato l'amore vero, il romanticismo a tutti i costi, una dichiarazione che poi finalmente era arrivata, e tutto il contorno di fiocchetti rosa e candidi unicorni, proprio lui ha mandato a monte tutto. Sì, perché ha capito che Brian l'avrebbe fatto solo per lui, solo per tenerselo stretto. Alla fine lo Scopatore-Di-Professione aveva capitolato, e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di tenere Sunshine con sé.
Compresa la cosa sbagliata.
E questo Justin l'ha capito: ha compreso di non poter chiedere questo all'altro, dato che il suo uomo è sempre stato dell'opinione che amare, amare davvero significa lasciare l'altro libero. Con un matrimonio, Brian non lo sarebbe stato, e forse nemmeno Sunshine. Era un sacrificio troppo grande da chiedergli, anche se lui l'avrebbe fatto di buon grado perché, beh, l'amava, Raggio Di Sole non gliel'avrebbe chiesto. Adesso era il suo turno di mostrare un po' di generosità, nonostante che il cuore gli sanguinasse.
Dall'altro lato, però, Mr. Kinney lo ha praticamente spedito a New York a tentare la fortuna a calci nel sedere ma, secondo me, alla fine anche Justin stesso un po' ci credeva… Ci voleva provare: non se lo sarebbe mai perdonato… Brian non glielo avrebbe mai perdonato…

E così, la storia finisce con Justin su un aereo, Brian nel loft, lacrime amare per tutti… E un paio di fedi che non sono state restituite al gioielliere.

… Nella vita non si può mai dire, giusto?


Ciao a tutti!
Scusate per il ritardo mostruoso che definire irrispettoso è un eufemismo.
Scuse che vi porto in dono:
- Lavoro, lavoro, lavoro.
- Obiettivamente, poca ispirazione.
- Ispirazione che è stata risucchiata da un'altra fanfiction che mi ha preso molto.
Ma adesso mi sono rimessa in carreggiata e, nonostante siano passati N mesi dall'ultimo aggiornamento, non pensate che mi sia scordata questa raccolta.
Intendo portarla avanti fino in fondo, ci mancherebbe!
Ancora scuse infinite * me si fustiga col filo del  caricabatterie del computer *.
Alla prossima dunque (e NON sarà Brian… Ho sofferto come un cane a scrivere di Justin: ripercorrere tutta la sua storia è stato quasi un trauma… in parte mi ero scordata di quanto QaF potesse essere coinvolgente… Quindi NIENTE Brian ^_^)
Baci a tutti e alla prossima!
Cate
  
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