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Autore: Pezzodipayne    23/08/2012    2 recensioni
-Eccoci, scendi e divertiti tesoro- Mi disse aprendomi lo sportello e sfoggiandomi quel suo sorrisetto provocatorio. Ora capisco da chi ha preso mio fratello.
-Da questo sedile non mi alzo, caro il mio Des.- Dissi urlando.
-Jessica sai benissimo che non puoi venire con me a New York, è un viaggio di lavoro! E devi scegliere: o qui o da nonna Geltrude!- Mi rispose anche lui con tono irritato.
-Va bene, va bene! Scendo qui, ma solo perchè se vado da nonna finisco per andare a letto alle 6 di pomeriggio e mangiare come una porca!- Dissi scendendo dalla macchina e sbattendo lo sportello.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Voglio sapere dove stiamo andando!- Dissi urlando.
-Se riesci ad aspettare altri 4-5 minuti lo vedrai da te- Mi rispose mio padre urlando. Mi aveva fatto svegliare presto per portarmi in un luogo a me sconosciuto e, per una neomaggiorenne che la sera prima aveva fatto tardi, non è stato affatto un bel risveglio.
 

Mi presento. Il mio nome è Jessica Styles, ho compiuto ieri gli anni e sono diventata finalmente maggiorenne, quindi potrei essere arrestata appena commetto una cazzata. Merda. Ora si che devo stare attenta! Coomunquee.. Vivo, o almeno vivevo fino a questa mattina, a casa con mio padre Des. Dico vivevo perchè purtroppo quel minchione deve partire per lavoro e non si fida a lasciarmi a casa da sola.
 

-Se mi stai portando da quel demente di mio fratello, quanto è vero che mi chiamo Jessica Elisabeth Styles, inizio a picchiarti finchè non arrivi a casa gonfio come un melone!- Gli urlai contro con tutta la rabbia che avevo in corpo ma non ricevetti risposta, solo una piccola risata soffocata. Dopo qualche minuto mi rivolse nuovamente la parola:
-Eccoci, scendi e divertiti tesoro- Mi disse aprendomi lo sportello e sfoggiandomi quel suo sorrisetto provocatorio. Ora capisco da chi ha preso mio fratello.
-Da questo sedile non mi alzo, caro il mio Des.- Dissi urlando.
-Jessica sai benissimo che non puoi venire con me a New York, è un viaggio di lavoro! E devi scegliere: o qui o da nonna Geltrude!- Mi rispose anche lui con tono irritato.
-Va bene, va bene! Scendo qui, ma solo perchè se vado da nonna finisco per andare a letto alle 6 di pomeriggio e mangiare come una porca!- Dissi scendendo dalla macchina e sbattendo lo sportello.
-Brava la mia Jess!- Mi disse mentre suonava il campanello.
-Sai che non sopporto Harry da 18 anni ormai! Non pensarti che quando aprirà quella porta la mia rabbia sparirà e diventerò tutta carina e coccolosa!- Lo minacciai, puntandogli il dito contro e guardandolo male.
La porta si aprì. Quel mucchio di odiose fossette,odiosi lunghi ricci si fecero strada attraverso la porta sfoggiando un enorme sorriso.
-Sia chiaro: Mi vedi ora e mai più. Io non rimango in questa casa per più di 2 ore!- Lo guardavo con aria cagnesca.
 L'unico pensiero era "QUESTO MUORE PRIMA DEL PREVISTO! ALTRO CHE ZITELLO CON SETTE GATTI. GLIELI FICCO DOVE SO' IO, COSI GLI PASSA TUTTA STA VOGLIA DI AVERLI". Ma non posso ucciderlo o ficcargli dei gatti da qualche parte, perchè finirebbe di vivere. E sia chiaro: la mia paura non è la polizia,la CIA,l'FBI o qualunque altra forza dell'ordine. La mia paura sono le Directioners. Quelle arriverebbero in un batter di ciglia sotto casa a massacrarmi se solo staccassi un solo capello a mio fratello.
 

-Ma ciao anche a te eh!- Disse ridendo.
-Harry vedi di farla ragionare, cerca di farla divertire e tienila sotto controllo!- Disse mio padre sottovoce.
-Papà ho 18 anni, sono abbastanza matura per sapere cosa fare e cosa non fare no!? Che dici!? Non ho bisogno di quel cretino di mio fratello- Risposi irritata.
Harry iniziò a ridere e poi rispose- Non preoccuparti papà, vai sicuro ci sono io a controllarla-. Quel traditore di mio padre salì in macchina, lasciandomi sola con quell'essere che chiamavo "fratello".
Come si fà ad essere la sorella minore di un mongoloide cosi?! Spiegatemi come cribio si fà?
-Allora Jes, che mi dici? Come stai? I ragazzi?- Iniziò a domandarmi.
-Oh! Ma è una casa o una questura!?- Dissi prendendo le valigie e salendo le scale.
-Camera tua è quella in fondo al corridoio- Mi urlò mio fratello dolcemente.
-Grazie dell'informazione!- risposi scocciata.
Entrai in camera, gettai le valigie in un angolo remoto, mi tolsi la maglia e mi buttai stremata sul letto. -Perchè la mia estate dev'essere rovinata da mio fratello e i suoi quattro amici!? Ma dico io, più sfigata di cosi!- ero sul punto di chiudere gli occhi e addormentarmi, quando entrò di soppiatto mio fratello. 
-Non si usa bussare in questa casa!?- Gli dissi.
-Scusami, volevo solo avvisarti che a breve verranno i ragazzi.- Mi rispose con calma.
- E chi se ne frega?!- Gli risposi, irritata.
-Ho capito, stai nervosa! Fatti una dormita cosi ti rilassi, ci vediamo dopo- Disse uscendo e chiudendosi la porta dietro di se.
Finalmente ero sola in quella stanza, con le cuffiette alle orecchie, stesa sul letto. Tempo 5-10 minuti e mi ritrovai nel mondo dei sogni. Dormii per un'ora buona. Mi svegliai solo grazie al buonissimo odore che veniva dalla cucina.
-Waffles!- Urlai, alzandomi dal letto e correndo di sotto. Purtroppo però una volta arrivata in cucina mi accorsi di una cosa..
-Jessica, che cazzo fai!?- Urlò mio fratello vedendomi mezza nuda.
-Oddio! Salve a tutti, ora scappo!- Uscii dalla cucina e corsi in camera a mettere una maglietta. Subito dopo averla infilata, scesi di sotto.
-Ok. Ora voglio i miei Waffles!- Dissi seria.
-Mi dispiace tesoro ma sono finiti- Mi rispose Zayn.
-Tesoro chiami il tuo cane, Malik!- Gli risposi con tono.
-Jessica! Quanto tempo che non ti vedo, sei una carota maggiorenne oraa!- Disse Louis sorridendo.
-Louis quando capirai che le carote sono solo dei vegetali e non delle persone!? Sono una ragazza, un essere umano. Ci vedi!?- Gli dissi con aria cagnesca.
-Certo che tua sorella me la ricordavo diversa! Più gentile e affettuosa.-Disse Zayn.
-Ancora parli tu!? Chi ha mangiato i miei Waffles!?- Risposi arrabbiata.
-I-io..- disse Niall balbettando. 
-Ah.. tesoro non fà nulla!- Gli risposi calma, tutto d'un tratto.
-Aspetta. Cosa mi sono perso!? Che fine ha fatto la Jessica incazzata nera che aveva il fuoco negli occhi!?-Disse Louis scandalizzato.
-Daii, come si fà ad essere arrabbiati con un ragazzo come Niall? è troppo tenero!- Dissi pizzicandogli la guancia che era diventata rossa per l'imbarazzo.
-Ohohh.. Sono teneroooo!- Disse Niall ridendo.
Mentre prendevo posto sullo sgabello in cucina, sentimmo un rumore terribile in salotto. -Cos'è stato!?- Urlò Harry. Corremmo nell'altra stanza e,a quel punto, non sapevamo se ridere o piangere. La scena era da immortalare.
-Liam che cazzo stai facendo con una sedia in mano!?- Chiese Zayn intanto che Niall si crepava di risate.
-Io volevo solo farvi una sorpresa..- Disse Liam giustificandosi.
-Ah quindi spaccare il tavolo con una sedia, tu la chiami sorpresa?-Chiesi stupita.
-No volevo salire con la sedia sul tavolo.. vabbè capitemi. Sono piccolo- Disse indicando Woody sullo sfondo del cellulare. I ragazzi iniziarono tutti a ridere e io ancora non riuscivo a capire la situazione ma lasciai stare e mi andai a sedere sul divano. Ce la farò?
 


YEAH BUDDY!
 Buonasera! Però potreste leggere questo capitolo di mattina, in tal caso: Buongiorno! Ma potrebbe essere pomeriggio. Vabbè mhè, SALVE :')
E' la prima storia che pubblico e sinceramente spero stia uscendo bene e che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Ok, smetto di rompere i cocomeri a voi poveri lettori con questo breve commento. La storia sarà abbastanza movimentata e ricca di colpi di scena.
Sciao belli. <3
  
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