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Autore: MonkeyD_Robin    25/08/2012    3 recensioni
Ciao a tutti!:)
Questa storia come avrete già capito è dedicata al compleanno del capitano dei Mugiwara. All'inizio doveva essere una one-shot ma la lunghezza ha prevalso e quindi ho deciso di dividerla in più parti.
Dove e soprattutto come deciderà di festeggiare questo nuovo evento la ciurma di Cappello di Paglia??
Ovviamente Rurobin e adesso anche Zonami perchè non guasta mai :P
Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey, D., Rufy, Mugiwara, Nico, Robin | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I presenti continuavano a guardare scioccati il tavolo dove erano seduti Rufy e Robin ma loro due sembravano non badarci.
Il moro infatti pensava a riempirsi per bene lo stomaco fregandosene di quelle occhiate, invece l’archeologa se ne stava seduta accanto a lui in silenzio assaggiando del riso ai frutti di mare con delle bacchette.
-Gnobh’è gli lisgo Liobin??- (*traduzione: Com’è il riso Robin??*) le chiese con la bocca piena volendo sentire il suo parere.
-Il riso è ottimo. Se mi prometti che la prossima volta parli senza masticare cibo, te lo lascio finire tutto.- gli propose lei mettendogli quella prelibatezza a portata di bocca.
Come riuscisse a capire il lessico assolutamente mal articolato del capitano rimane un mistero.
-Vya begne.- (*Va bene.*) rispose lui e infine deglutì liberandosi definitivamente del mix di alimenti che aveva immagazzinato fra le guance paffute –Tu hai già finito di mangiare??-
-Sì, sto aspettando che arrivi il caffè.-
-Mhh...squisito!E’ uguale a quello che prepara Sanji!!- commentò il moro leccandosi i baffi e aggiungendo in seguito -Basta, sono pieno.-
L’archeologa prese il tovagliolo e ripulì il contorno delle labbra del ragazzo di gomma, togliendo qualche briciola che vi era rimasta attaccata.
-Ecco, adesso sei bello pulito.-
-Ah grazie Robin, non me ne ero accorto.-
Qualche istante più tardi un cameriere servì il caffè alla donna e, a fatica, portò via la fila di piatti vuoti che si era ammucchiata al lato sinistro di Rufy, il quale si mise ad aspettare pazientemente che la ragazza finisse di degustare la bevanda calda.
-Robin, posso andare a pagare il conto?Così colgo anche l’occasione per chiedere una cosa all’oste.-
-Vai pure, ecco qui i soldi. Io ti raggiungo subito.-
-Non preoccuparti, fai con calma.- le sorrise e si diresse al bancone. Prima che il proprietario della locanda gli annunciasse l’importo da saldare, Cappello di Paglia gli pose una domanda –Scusi, per caso avete anche delle camere?-
-Ma certo ragazzo!Immagino che tu voglia prendere una matrimoniale, giusto?-
-…Non lo so..Si, ok. Penso che vada bene..- rispose confuso.
Anche l’uomo lo guardò ambiguo ma decise comunque di consegnargli le chiavi della stanza –Queste sono le chiavi. La camera è la numero 10, ultima porta infondo al corridoio di destra.-
-Grazie.- disse il capitano e terminò il pagamento di vitto e alloggio.
Robin intanto stava raggiungendo il moro –Allora che si fa?Torniamo alla base?-
-Beh..- al capitano morirono le parole in bocca –Dato che siamo qui ho preso una camera. Se ti va possiamo fermarci per la notte…solo se ti va!-
Rufy non sapeva perché all’improvviso gli si era formato quel maledetto nodo alla gola. Non era certo un tipo timido, anzi, non aveva mai avuto problemi ad esporsi con qualcuno. Desiderava solo di poter godere qualche altro istante con la donna che amava e nulla più però non riusciva proprio a spiegarsi quello strano comportamento.
-Come vuoi, Capitano. Per me possiamo rimanere e poi se dovesse presentarsi qualche problema, sono sicura che Nami ci contatterà al lumacofono portatile.- gli spiegò.
La mora e il giovane di gomma salirono al piano superiore dell’osteria e a circa metà del lungo corridoio che si prestava loro davanti, trovarono la camera. Il capitano girò le chiavi nella serratura, fece prima entrare l’archeologa e poi si richiuse la porta alle spalle.
Robin osservava la stanza incuriosita. Le colonne di pietra che spiccavano ai quattro angoli delle pareti avevano delle incisioni raffiguranti dei leoni rampanti mentre sul soffitto c’erano delle travi di legno.
-Questo tipo di costruzione è molto antica.- rimase affascinata dalla bellezza di quell’architettura risalente a più di un secolo fa.
-Robin, perché ci sono rappresentati dei leoni sulle colonne?- le chiese anche Cappello di Paglia già seduto sul letto a gambe incrociate.
Spesso aveva notato come gli occhi cerulei della mora brillavano d’emozione alla scoperta di qualche rovina del passato. Lo stesso era per lui quando qualcuno gli narrava le gesta del Re dei Pirati. Entrambi erano pronti a morire per il loro sogno esattamente come i loro compagni.
-Quello era il simbolo di una nobile casata che molti anni fa si stabilì in questa zona dell’isola.- gli disse sedendosi accanto a lui –Queste stanze erano le camere della servitù.-
-Sai davvero un sacco di cose!- era sempre più impressionato il ragazzo –Il soffitto mi piace molto così.- rimase a fissarlo per alcuni minuti fin quando il suo sguardo cadde nuovamente su Robin che si si stava sfilando il kimono.
Cappello di Paglia arrossì vistosamente nell’osservare la donna che indossava un paio di leggings neri e una maglietta a maniche corte sotto l’abito usato per la danza.
-Che c’è?- domandò lei con una punta d’ironia.
-Niente..penso solo che sei troppo bella per stare con uno come me.- le confessò.
-Rufy, non voglio che dici certe cose.- ammise la mora mentre gli slacciava il mantello e lo sistemava poi sopra al suo kimono –Ho scelto di stare con te perché sei l’unico che mi ha conquistata essendo se stesso e riesci sempre a strapparmi un sorriso. Io ti amo così come appari perciò ti prego, non fare questi paragoni.-
-Ok!Non mi lascerai mai, vero Robin??-
-Mai Capitano.- gli diede la certezza Robin e premurosamente lo baciò sulla fronte scompigliandogli un pochino i capelli.
Poco dopo i due pirati finirono di spogliarsi e rimasero in intimo. Rufy si sdraiò sul letto e si coprì solamente con il lenzuolo, intanto l’archeologa si infilava sotto il telo e si accoccolò stretta dal suo abbraccio.
Più tardi decisero di spegnere la luce e rimasero in silenzio nella totale oscurità della stanza. Si sentivano solo i loro respiri.
-Robin, ti posso dire un segreto?-
-Ti ascolto Rufy.-
-Questo è stato il più bel compleanno che ho festeggiato finora e il regalo più grande me lo hai fatto proprio tu!-
-Ne sono felice. Anch’io ho ricevuto un dono prezioso pur non essendo il mio compleanno.-
Il moro sorrise a quella frase e poi sbadigliò, colto da un inaspettato senso di stanchezza –..Yawn!...Notte Robin.-

-Sogni d’oro Capitano.- gli augurò la ragazza posizionando la testa sull’addome del giovane mentre lui le circondava il bacino con un braccio.
 
***********

Il mattino seguente arrivò presto sull’isola Kisetsu.
Alcuni uomini e abitanti del luogo avevano ripreso i loro lavori mentre altri toglievano le decorazioni e gli addobbi della sera precedente, dato che ormai la Festa della Primavera era giunta al termine.
Al contrario i pirati Mugiwara stavano ancora riposando beatamente, sparsi qua e là nella piazza.
-Hey ragazzi, venite a dare un’occhiata!Ecco i nomi dei vincitori della gara di ballo.- annunciò un soldato in uniforme chiamando a raccolta i suoi compagni ancora assonnati.
-Cosa c’è..??Non vedi che stavo dormen…Uh!?-
-Amico, che ti prende?-
-Qu-quei due!-
-Si tratta della coppia vincitrice di ieri sera. Non hai notato?-
-Ma siete deficienti o cosa!!??- urlò un altro marine ai due colleghi –Quelli sono dei pirati!Se non mi credete, guardate il manifesto delle loro taglie!!-
-La ciurma di Cappello di Paglia è qui!!?Dobbiamo subito informare il maggiore Drake!Avanti, prendi il lumacofono!-
-Agli ordini!- scattò sull’attenti un subordinato e prese l’oggetto –Maggiore Drake, c’è un’emergenza!-
-Avanti, parla!- lo incoraggiò una voce dall’altra parte dell’apparecchio.
-La ciurma di Cappello di Paglia...è su quest’isola!!-
-Cosa!!?-
-Alcuni civili ci hanno appena detto di averli visti in città. Due di loro devono essersi nascosti da qualche parte mentre gli altri dovrebbero trovarsi qui intorno!-
-Chiamate a rapporto tutti i soldati della base. Dobbiamo catturarli ad ogni costo…quei pirati sono pericolosi!-
-Sì signore!!-
I marines riuscirono in breve tempo a ricevere molte informazioni così mentre un’unità specializzata controllava ogni quartiere di Hiyoku altri cercavano di rassicurare i bambini e gli abitanti. Nessuno di loro avrebbe mai sospettato che quei ragazzi così simpatici fossero in realtà dei pirati di fama mondiale.
-Buongiorno!- salutò il maggiore Drake entrando nella locanda in cui Rufy e Robin avevano passato la notte.
-Salve, vi porto il solito?- ricambiò l’oste.
-No. Stiamo cercando questi due ragazzi.- disse il maggiore indicando il poster che raffigurava i pirati dopo il ballo -Si trovano qui?-
-Sì, hanno preso una camera al piano di sopra.-
-Bene. Le testimonianze dei locali ci sono state molto utili!-
-Posso confermarvi anch’io che Natsu e Yami sono i vincitori del contest però non capisco…che sta succedendo, maggiore Drake?-
-..Maledetti pirati!..sono furbi…- bofonchiò il marine –Quelli vi hanno giocato dandovi dei falsi nomi!Osservate le taglie che ci sono sulle loro teste…tutta la ciurma vale più di 700.000.000 di berry!Lei e i suoi colleghi fareste meglio ad uscire. La situazione è molto delicata.-
Il pover’uomo non se lo fece ripetere due volte e insieme ai cuochi ed alcuni clienti corse subito all’esterno dell’osteria. Ad Hiyoku regnava il panico in quel momento.
-Hey..cos’è tutto ‘sto casino di prima mattina??- si svegliò il capitano stranito. Poco dopo anche Robin aprì gli occhi e salutò il ragazzo di gomma –Giorno Rufy. Sembra che ci sia già parecchio movimento...-
-Ben svegliata.- le sorrise lui stropicciandosi gli occhi che ancora facevano fatica ad accettare la luce del sole.
–Vado a controllare cosa succede.- affermò poi stiracchiandosi e alzandosi dal letto. Seccato da quei rumori, si affacciò alla porta con addosso solo i boxer però non fece in tempo ad aprire che subito richiuse –Robin abbassati!- urlò alla donna permettendole così di schivare dei proiettili che avevano trapassato il legno.
-Dobbiamo sloggiare, abbiamo visite!- esclamò Cappello di Paglia per niente spaventato dalla situazione.
-Siamo stati scoperti.- proferì l’archeologa cominciando a vestirsi e nel frattempo Rufy teneva bloccata la porta, sentendo i marines imprecare contro di loro.
-Monkey D. Rufy, Nico Robin!Uscite immediatamente da lì!!- ordinò il maggiore mentre i suoi uomini si tenevano pronti con spade e fucili.
-Sono spiacente ma dobbiamo finire di cambiarci, shishi!- rispose il moro prendendosi gioco degli avversari.
-Prendiamo una scorciatoia?- gli fece l’occhiolino la ragazza.
-Arrivo!Gomu gomu no…pistol!!- nominò un attacco il giovane e distrusse una vetrata in mille pezzetti di vetro.
Appena Rufy si spostò da dietro l’uscio, i nemici fecero irruzione nella stanza ma ormai era troppo tardi. Aveva già preso Robin in braccio ma prima di calarsi giù dalla parete con i suoi poteri, dedicò una linguaccia ai soldati che erano rimasti bloccati sul posto grazie alle doti del frutto hana-hana.
Una volta toccato il suolo, Cappello di Paglia prese a correre a più non posso verso la piazza.
-Oi Capitano, sicuro che non ti peso?- si preoccupò per un attimo la donna.
-Affatto, sei così leggera!E poi abbiamo i marines alle calcagna che ci vogliono sparare…finché ti porto in braccio non corri pericoli. Se quelli ci sparano, ti proteggo io. L’ho promesso!-
-Quanto sei dolce Rufy!-
Appena i pirati arrivarono alla meta, videro i loro amici determinati a lottare contro i soldati della marina: Sanji, Franky e Brook ne avevano già stesi una ventina, Zoro era stato sempre vicino a Nami combattendo al suo fianco mentre Usop fuggiva a destra e manca distraendo i nemici e permettendo così a Chopper di colpirli.
-RAGAZZI!!!- gridò a gran voce il capitano.
-Oi Rufy!- lo salutò il cecchino facendogli un cenno con la mano.
-Robin!!Rufy!Dove diavolo eravate finiti!?Qui è scoppiato il finimondo!- li avvertì Nami facendo crollare al suolo un marine con le sue tre clima tact.
-Ciurma fuggiamo!Andiamo alla nave e sbrighiamoci a salpare, yeah!!-
-Come mai hai così tanta fretta?- gli chiese lo scheletro ma si ammutolì vedendo un gruppo di circa 250 marines armati che stavano inseguendo i due fuggitivi.
-Franky, tu occupati della Sunny!-
-Lascia fare a me, Cappello di Paglia. Oggi mi sento proprio super!- esclamò il carpentiere e dopo aver eseguito la sua tipica posa scattò veloce in direzione della nave.
Anche gli altri si prestarono a seguirlo. Per loro non era certo un problema abbattere quell’esiguo plotone di marinai ma se quest’ultimi avessero trovato il galeone pirata, allora non ci sarebbe stata più alcuna via di fuga.
-Rufy, sei il solito casinista!Che hai combinato per far infuriare i marines a quel modo stavolta?-gli domandò il suo vice con un ghigno, osservando compiaciuto sia lui che la mora.
-Niente. Sono loro che ci sono venuti a disturbare!- rispose con tanto di spallucce.
-Forse è perché non accettano il fatto che ti sei preso gioco di loro ben due volte Rufy.- gli fece notare l’archeologa.
-Ah è vero, shishi!-
-Che idiota di capitano!- commentò il cuoco portandosi una mano davanti alla faccia e continuando a correre.
-Presto, tutti a bordo!- incitò i compagni il cyborg, il quale aveva già portato fuori la Thousand Sunny dall’insenatura rocciosa.
-Sanji-kun, vira a tribordo!- gli disse la navigatrice appena tutti furono saliti sull’amata nave.
-Vado subito, Nami-swan!- obbedì lui mettendosi al timone.
-FRANKY!!-
-Eccomi sorella, sono in posizione!- esclamò pure l’uomo di ferro –Cola Power…Coup de Burst!!-
La Sunny grazie al potente getto d’aria emesso da poppa, volò alta nel cielo lasciando i marines e gli abitanti di Hiyoku, accorsi anche loro sulla spiaggia, con un palmo di naso.
-Fiuuuuù…menomale che in un modo o nell’altro ce la caviamo sempre!- sospirò sollevata la piccola renna una volta che le acque si furono calmate e la nave era ormai lontana dalla costa dell’isola.

-Hai ragione Chopper. Per un attimo ho sudato freddo!- approvò il nasone, felice di non aver ingaggiato una dura lotta contro l’intera base della marina militare.
-Secondo me, dovresti essere meno pessimista e vivere la vita Usop.- gli suggerì lo spadaccino canterino –Lo sai?Infondo è strano…-
-Cos’è strano??- s’intromise il biondino avendo ascoltato il loro discorso.
-E’ strano che un concetto del genere venga detto proprio da me che sono già morto una volta ed ora sono solo un mucchietto d’ossa, yohohoh!Skull Joke!!-
-Non ho parole..!- commentò Sanji tirando fuori il suo pacchetto di sigarette dal taschino della camicia nera. Aveva proprio bisogno di fumare in quell’istante altrimenti sarebbe esploso a causa del nervosismo provocato dalle consuete battute dello scheletro.
L’unico che se la rideva beato era il carpentiere –..Senso dell’umorismo a parte, però trovo che Brook abbia ragione fratello!- disse rivolgendosi al cecchino e in seguito aggiunse -E poi, non vedete come sono carini i nostri compagni?A proposito Capitano, ora che siamo fuori pericolo, puoi metterla giù. Ah ah!!-
Solo dopo le parole del cyborg, Rufy notò che aveva tenuto in braccio l’archeologa per tutto questo tempo.
-Giusto, scendi pure Robin.- le dedicò un sorriso per poi abbassarsi e permettere così alla donna di poggiare i piedi sul fresco prato della Sunny.
-Grazie per il passaggio.- ricambiò lei facendolo sedere sulle sue gambe.
-Oi che vi siete ammutoliti??Noi vogliamo sapere di più!- affermò il bugiardo con l’aria da superiore.
-Visto Rufy?Alla fine ce l’hai fatta anche tu!- si complimentò con lui il suo vice e mentre gli dava una pacca sulla spalla, le ragazze si scambiarono un’occhiata d’intesa.
-In che senso “anche”!?- si stupirono tutti gli altri tranne il cuoco, già al corrente delle relazioni sentimentali all’interno dell’equipaggio.
-Eh sì, Zoro e Nami adesso stanno insieme proprio come me e Robin!- annunciò Cappello di Paglia.
-Veramenteeeeeee???!-
-Sì, vi giuro.-
-E bravi ragazzi, questa mi era sfuggita!- fu il giudizio di Franky.
-E’ vero Boss!- concordò anche l’animaletto dal naso blu –Rufy e Zoro sono grandi!!-
-Bisognerà far festa anche oggi allora!- esclamò Usop.
-Sicuro!Sanji, ci prepari dei takoyaki per pranzo??- gli chiese il capitano affamato ma il ragazzo non rispose.
-Sanji-san, stai bene?- gli domandò lo scheletro poco più tardi.
-..Sniff..sniff…Splendida Nami, dolce Robin…mi mancherete un casino mie dee…Le mie bellissime muse con quelli..proprio con quei due idioti, sigh!- aveva iniziato un monologo Sanji intanto che se ne stava rannicchiato da solo in angolino di prua, evidente segno che era caduto in uno stato di depressione.
-Sempre il solito scemo!- scosse la testa Nami ricevendo anche l’approvazione dello spadaccino –Comunque ragazzi..- diventò seria d’un tratto –Credo che voi due abbiate qualcosa da darmi.-
-Come solo a te??!- scandì bene le ultime parole il verde per farle notare l’evidenza del suo “sbaglio”.
-No, non intendevo questo. Dicevo solamente che il 50% del premio che hanno vinto Rufy e Robin spetta a me, l’altro 40% alla mia sorellona e voi potete spartirvi il rimanente 10%. Mi sembra una  divisione equa, non trovi?-
-Avida di una Mocciosa!..-
-Ecco..- balbettò il moro –Noi, a dire la verità non abbiamo niente.- e concluse mettendosi a fischiettare un motivetto.
-Haha ok, si vede che hai voglia di scherzare!Lo sappiamo che avete vinto la gara di ballo perciò ora tira fuori i soldi Rufy.-
“Qui si mette male!” sussurrò l’uomo d’acciaio al nasone che annuì immediatamente.
-Ma è la verità!- cercò di difendersi il giovane –Però c’è il resto se vuoi..- ammise consegnando una banconota alla navigatrice.
-Eeeeeeeh!!????Solo 40 berry!?Ma è ancora meno della taglia di Chopper!- ci rimase male lei.
-..Nami perché devi infierire sulla mia taglia?Sigh!- si depresse il povero dottore e andò a far compagnia a Sanji.
-Sono solo 40 berry perché dopo che il ballo è finito, io e Robin siamo andati a prendere qualcosa da mangiare..-
-Neh...Robin, non dice sul serio, vero?-
-E’ andata proprio così invece.- le diede la conferma la maggiore.
-Ma si può sapere quanto diavolo hai mangiato per spendere quasi tutti quei soldi, Rufy!!?-
-Sorellina, ti sei chiesta come mai non eravamo in piazza al vostro risveglio?-
-Ad essere sinceri, non ci ho pensato.-
-Io e il Capitano abbiamo preso una camera e infatti abbiamo dormito lì per la notte. Questo è il motivo per cui siamo rimasti solo con 40 berry anziché di più.- la informò la mora osservando divertita il suo complice.
-Rufy….e anche tu, cara la mia sorellona…venite qui!Questa me l’ha pagate!!- s’arrabbiò la cartografa e si avviò minacciosa verso la coppia.
 
Così si conclude questa storia: Nami voleva picchiare i suoi due migliori amici ma Zoro l’aveva bloccata avvolgendole entrambe le braccia intorno alla vita, e mentre il capitano si metteva al riparo nascondendosi dietro Robin, quest’ultima tentava di calmare la sua nakama.
Nel frattempo il resto della ciurma osservava quello spettacolo. Franky, Usop e Brook guardavano la scena increduli invece Sanji e Chopper fissavano il quartetto con un’aria piuttosto vaga, intanto che cercavano di riprendersi dal loro sconforto.
Dopotutto i Mugiwara lo sapevano molto bene che passata la festa, arriva pure la tempesta…e l’ira di Nami ne era chiaramente la prova!


 


 

Note dell'autrice:
Ok, quell'ultima frase in rima non so da dove è uscita però pensavo che si adattasse bene alla situazione.^^
L'immagine non è mia (magari riuscissi a disegnare così *-*) ma appartiene ad un doujinshi dell'autrice C-Wine. Spero comunque che vi piaccia e che questa storia vi abbia divertito almeno un po'.
Invece per chi segue le altre mie ff, volevo comunicare che continuerò ad aggiornare "La lumacamera nascosta" per poi proseguire con i prossimi capitoli di "Ascolta il tuo cuore".

Un grazie mille a tutti e alla prossima!!=)

robinchan07
   
 
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