Sing for me.

-Chapter Two

Abbie era solita svegliarsi prima di Niall in quanto lui era un gran dormiglione ma, quella mattina aveva trovato l’altra parte del letto vuota e questo poteva significare solo due cose: o il suo ragazzo aveva avuto una fame improvvisa ed era attaccato al frigo a divorare varie schifezze, oppure era pensieroso.
La ragazza stiracchiò i muscoli e decise di alzarsi.
Poteva capire dai deboli raggi di sole che filtravano dalle tende color panna della sua camera da letto, che quel giorno il tempo non prometteva bene. Meteorologicamente parlando.
La giovane ventenne era fermamente convinta di poter riuscire a portare a termine la sua ‘missione’: tornare a vedere Niall Horan cantare. Lo desiderava con tutta se stessa, non perché era il suo ragazzo ma perché amava davvero la sua voce. Era una delle più armoniose che avesse mai sentito.
Si avviò di buon umore verso il bagno per lavarsi la faccia e i denti.
Sentì degli accordi di chitarra provenire dalla cucina, era un suono dolce e delicato.
Un dolce sorriso le si stampò sul volto e dopo aver finito, entrò nella stanza in cui Niall era intento a suonare.
Era appoggiata sullo stipite della porta con gli occhi chiusi mentre si faceva cullare dal suono della chitarra. Ad un tratto non sentì nulla, Niall aveva smesso. Forse si era accorto di lei e proprio quando stava per riaprire gli occhi, si ritrovò gli occhi del biondo puntati su i suoi. Sobbalzò e in una frazione di secondo, Niall la prese dai fianchi e se la portò sulle spalle per poi gettarla a peso morto sul divano,cominciando a solleticarle la pancia.
–Niall!- urlò fra una risata e l’altra –Smettila, ti prego!- sembrava un grido disperato che poteva essere frainteso dai vicini ma Niall era intenzionato a continuare fino allo sfinimento, della ragazza ovviamente. –Come dici? Ancora?- urlò ancora più forte il biondo. –No, basta!-
Questo giochetto continuò per cinque minuti, dopo il ragazzo cedette e si buttò accanto a Abbie sul divano.
-Sono sfinito!- disse sorridendo e paonazzo in viso per le risate.
Abbie ridacchiò e si fece spazio fra le braccia del biondo. –Sai che giorno è oggi,vero?-
-Mh, giovedì?-
La ragazza rispose con un morso nell’avambraccio, Niall urlò.
-Sei una cannibale.- affermò.
-Concentrati,Horan!- le ordino con tono da dittatrice. Niall pensava che Abbie durante la notte avesse cambiato idea sul fatto di farlo tornare a cantare, evidentemente si sbagliava perché la mora era più determinata che mai.
-Abbie, non so se voglio tornare nella band..- disse un po’ impaurito dallo sguardo della ragazza.
-Tu,cosa?!- urlò e gli morse una guancia.
-Confermo le mie teorie: sei una cannibale,Abigail!- affermò il biondo.
-Non è colpa mia se sei così morbidoso!- disse facendo una faccia da cucciolo, sperando che il suo ragazzo potesse cambiare idea.
-Se mi guardi così però non vale- sorrise dolcemente. Ad Abbie le si riscaldò il cuore.
-Forza, facciamo colazione e poi mettiamoci in viaggio!- disse facendo un balzo da divano per poi dirigersi ai fornelli. –Abbie..- la richiamò Niall.
-Sì,amore?- chiese innocentemente. Quali altri problemi c’erano adesso?
-Bradford è troppo lontana, ci vogliono sei ore per arrivare lì e poi dobbiamo prendere il traghetto..- cominciò a gesticolare ed a crearsi da solo degli alibi pur di non andare da Zayn. Nel frattempo Abbie aveva finito di fare colazione e stava già preparando una piccola valigia dove mettere le cose più importanti per il viaggio.
–Vestiti- gli gettò dei vestiti comodi per partire –ti aspetto in macchina!- sorrise raggiante e dopo aver schioccato un bacio sulla fronte di Niall, sfrecciò e si diresse dritta in auto.
Niall una volta rimasto solo in casa, andò in bagno a darsi una sistemata.
“Amo quella pazza.” pensò mentre guardava allo specchio il suo volto, ne aveva passate tante con i One Direction e l’idea di tornare con loro lo emozionava e terrorizzava allo stesso tempo.

-Abbie, per l’amor del cielo, vuoi chiedere informazioni a qualcuno?- le implorò Niall. Erano le due del pomeriggio e i due irlandesi giravano da più di quattro ore in cerca della casa di Zayn Malik. Adesso si trovavano a Manchester, altri cinquantuno minuti e sarebbero arrivati a Bradford, dal bad boy pakistano.
Abbie aveva sempre adorato Zayn e viceversa, però Niall era molto geloso della loro amicizia.
–Niall, vuoi star zitto? Ti lamenti sempre! Una volta perché soffri il mal di mare sul traghetto,l’altra per il tempo, l’altra ancora perché il tuo stomaco brontola.. Cristo Santo, vuoi farmi imbestialire?- urlò isterica la mora. Tutti i passanti si voltarono sconvolti, Abbie arrossì violentemente per la pessima figura. –Ok, ma stai calma! Se non vedi l’ora di vedere il tuo pakistano, non preoccuparti ci siamo quasi!- rispose Niall altrettanto nervoso.
Abbie si calmò e le scappò un risolino. –Dici sul serio? Pensi che io stia facendo tutto questo solo per rivedere Zayn?- continuò a ridere.
Niall però, sembrava non trovarci nulla di divertente e alzò un sopracciglio in segno di disappunto. –Amore..- lo prese sottobraccio –Zayn è superfigo, sexy,affascinante..-
-Ho capito!- sbottò il ragazzo ancora infastidito.
-..ma non avrà mai la fortuna di avere una ragazza che lo ama e lo sostiene sempre, come me- continuò Abbie, stringendosi sempre di più al braccio di Niall.
- Come sei modesta!- esclamò sorridendo,quest’ultimo. –Ammettilo però, che ho ragione!- lo stuzzicò Abigail.
-Ok, hai ragione.- sussurrò sulle labbra della ragazza e le diede un bacio a stampo.
Dopo più di mezz’ora finalmente arrivarono a Bradford, nello Yorkshire. Fortunatamente Abbie era ancora lucida, invece Niall stava morendo dalla fame (come sempre, d'altronde) ed era sfinito. –Siamo arrivati?- chiese stremato.
-Penso che casa sua debba essere proprio..- la ragazza alzò il capo dalla mappa e si trovò di fronte ad un immensa villa. –qui- esclamò meravigliata.
–Minchia. – apostrofò Niall.
-Sempre molto delicato, oh- commentò Abbie.
Si diressero entrambi all’ immensa reggia di Zayn e scorsero dal cancello nero, un giardino ben curato e ben due BMW nuove di zecca. “Il solito vanitoso ed esagerato Malik.” pensò Abbie scuotendo la testa.
Niall suonò il campanello e dal citofono si sentì una voce familiare.
-Chi è?- era Zayn, sembrava essersi appena svegliato.
-Abbie!- rispose speranzosa la ragazza.
-Abbie chi? La troietta di ieri sera?- chiese confuso il pakistano.
-Emh, no. Sono la ragazza di Niall, ricordi?- riprovò.
Ci fu un attimo di silenzio, poi Zayn sembrò essersi ricordato. –Aaaah, Abigail! Entra pure, dolcezza.- ammiccò facendo aprire il cancello.
Niall roteò gli occhi al cielo, sapeva già cosa gli aspettava.

Author's Corner
sciaaao, belli c:
sono ancora qua, eeeeeh già! *canta*
scusate per l'immenso ritardo, suppongo che vi siate già scordati di questa benedetta storia lol
ma purtroppo, non vi libererete di me così presto uu *risata malefica*
duuunque, dicevo? ah sì, grazie a tutti quelli che hanno recensito, grazie davvero per le belle parole :')
sono contenta che vi piaccia questa 'storia' uu
okay, rigrazio anche chi è passato ed ha letto! (ma non ha recensito çç)
passiamo al capitolo: vi piace? non è bello come il primo, lo so ma è pur sempre qualcosa!
è solo di 'passaggio', ci inoltreremo nella storia vera e propria probabilmente nel prossimo capitolo
ho miliardi di idee in testa, per questa ff *w*
però vorrei che avesse più successo, quindi potreste suggerirla ai vostri amici di efp? pleeeease! *faccina dolce alla Liam*
prometto che ricambierò con tutte le vostre storie, parole di directioner uu
comunque, adesso la smetto e me ne vado lol
Hasta la vista.
ps: se volete parlare su twitter, sono @takemeawaypayne (sì, ho cambiato nick.)