La
nascita di un eroe
In
una zona dell’Australia c’era una famiglia di
bandicoot formata da: padre,
madre e due figli.
La figlia più piccola si chiamava Coco, aveva un mese ed era una piccola molto cauta l’altro invece si chiamava Crash e aveva 2 mesi. Il suo nome era stato dato dal suo carattere troppo attivo e spensierato tanto che ogni volta che si cacciava nei guai a rimetterci le penne era sempre suo padre che cercava di aiutarlo.
Una volta Crash era anche andato ad inseguire una farfalla fino al ramo di un albero che era sopra una gigantesca cascata. Quella farfalla però era un robot con telecamera incorporata che filmava tutto ciò che gli animali facevano fino a portare le informazioni ad uno scienziato di un posto sconosciuto.
“Allora” chiese lo scienziato ai suoi scagnozzi “Come procedono le ricerche?”
“Abbiamo trovato questa famiglia di bandicoot” rispose uno mostrando i filmati “Il cucciolo di femmina è molto cauta mentre il maschietto c’è da dire che è un tipo molto attivo”
“Mmmm…si direbbero delle specie interessanti…”
“Le catturiamo dottore?”
“No, dobbiamo aspettare finché uno di loro non avrà l’età giusta per essere una cavia per i nostri esperimenti, non c’è fretta…”
Il luogo in cui si trovava quello scienziato era pieno di gabbie di vetro e ogni gabbia rinchiudeva una specie di animale. Davanti a quelle gabbie c’era un muro e sopra quel muro c’era una ringhiera di metallo e dietro la ringhiera c’erano due scienziati che controllavano la situazione usando ogni tanto anche uno strano macchinario.
Tuttavia non vi posso raccontare ciò che succederà poi perchè...ci vediamo dopo la pubblicità!
La figlia più piccola si chiamava Coco, aveva un mese ed era una piccola molto cauta l’altro invece si chiamava Crash e aveva 2 mesi. Il suo nome era stato dato dal suo carattere troppo attivo e spensierato tanto che ogni volta che si cacciava nei guai a rimetterci le penne era sempre suo padre che cercava di aiutarlo.
Una volta Crash era anche andato ad inseguire una farfalla fino al ramo di un albero che era sopra una gigantesca cascata. Quella farfalla però era un robot con telecamera incorporata che filmava tutto ciò che gli animali facevano fino a portare le informazioni ad uno scienziato di un posto sconosciuto.
“Allora” chiese lo scienziato ai suoi scagnozzi “Come procedono le ricerche?”
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“Mmmm…si direbbero delle specie interessanti…”
“Le catturiamo dottore?”
“No, dobbiamo aspettare finché uno di loro non avrà l’età giusta per essere una cavia per i nostri esperimenti, non c’è fretta…”
Il luogo in cui si trovava quello scienziato era pieno di gabbie di vetro e ogni gabbia rinchiudeva una specie di animale. Davanti a quelle gabbie c’era un muro e sopra quel muro c’era una ringhiera di metallo e dietro la ringhiera c’erano due scienziati che controllavano la situazione usando ogni tanto anche uno strano macchinario.
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