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Autore: Ulissae    27/08/2012    6 recensioni
Una raccolta di cento storie, tra drabble e flash fic, riguardandi personaggi semisconosciuti. Ogni drabble è ispirata da una parola chiave.
34# Bel Danubio Blu [Stefan; Vladimir]
Un. Du'. Tre.
Genere: Dark, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Personaggi: Freaky Fred; Felix; Jane
Parola: 032.Canzone
Avvertimenti: commedia, romantico
Note: per chiunque non sappia chi è Freaky Fred, beh, presto detto: l'unico sopravvissuto del branco dei neonati creati da Renley e da Victoria. In verità sappiamo soltanto che ha dato un appuntamento a Bree e che se ne sarebbe andato se lei non si fosse presentata entro una certa ora. La Meyer ha detto che era una sorta di nerd, e ha il potere di far sentire male fisicamente (vomito, nausea) chi lo circonda, per questo è chiamato Freaky Fred. Non so perché ma dalla prima volta in cui ho letto di lui ho pensato alla coppia Fred/Jane. Non lo so XD
Credits: shalowater

Tip Tip Tip


Freaky Fred era un tipo strano, non che il nome non lo suggerisse. Un tipo strano che, non appena entrò a Volterra, non si curò minimamente dei Botticelli sul corridoio davanti alla sua camera né delle statue romane di particolare bellezza sistemate nelle nicchie del giardino.
Si sedette sul suo letto e guardò interdetto Felix, pronunciando probabilmente la quarta o quinta frase da quando l’avevano incontrato a Seattle.
«Scusa, a che mi serve?»
Il vampiro lo guardò stranito e si strinse nelle spalle.
«Beh, ci sei seduto… a qualcosa serve».
Freaky Fred sembrò saggiare bene le parole di quel vampiro nerboruto che gli ricordava tanto il quarterback che si divertiva a fare il bullo con lui e si alzò, andando a sedersi su una sedia dal design piuttosto semplice, posizionata davanti a una grande scrivania.
«Ora è inutile, no?»
Felix ne aveva visti di tipi strani, nei suoi millenovecento anni di vita, ma questo sembrava particolarmente più scemo degli altri – o forse era quel filo di nausea che era irrimediabilmente legato a quel neonato.
«Ci puoi scopare, è più comodo delle sedie e del pavimento» constatò con ancora più semplicità.
«Io non scopo» rispose altrettanto tranquillamente. Si guardò un attimo intorno e dopo aver portato un dito sul naso, quasi stesse risistemando degli occhiali invisibili, chiese se gli poteva procurare un computer portatile.
Felix annuì e borbottò un saluto prima di uscire; desideroso com’era di allontanarsi da quella fonte di nausea ambulante non si accorse di Jane, che si nascondeva velocemente dietro l’angolo.
La ragazzina si avvicinò con passi lenti alla stanza del nuovo arrivato e nel modo più discreto possibile si sporse per vedere dentro. Lo osservò intento a guardarsi intorno, a studiare con attenzione lo spazio intorno a lui. Fred si voltò un attimo e la vide. Jane spalancò gli occhi, agitata come poche volte in vita sua, urlò un «la cena è tra poche ore, preparati!» e corse via.

Nei giorni seguenti continuò ad avvicinarsi in silenzio, quasi si trattasse di un animale selvatico intento a conoscere un nuovo abitante della sua foresta. Lo guardò armeggiare con fili, cavi, chiavette USB. Non lo vide mai tanto in faccia, stava sempre dritto come un fusto sulla sua sedia, perfettamente immobile, con solo le dita che si muovevano rapidissime.
Così decise di avvicinarsi poco alla volta, passetto dopo passetto varcò la soglia della porta, poi si avvicinò alla scrivania e si sedette accanto a lui, per terra – visto che non esisteva niente di necessario all’infuori di quei tre oggetti che lui utilizzava.
Freaky Fred la guardò un attimo interdetto, sorpreso, ma senza neanche accorgersene le regalò un sorriso tranquillo, sicuramente non quelli smaglianti da latin lover, ma qualcosa di più fresco e sincero, quasi infantile.
Jane lo guardò stupita e si sentì in dovere di rispondere. Aprì il suo viso in un sorriso felice e decise di avvicinarsi e di posare la testa sulle gambe di lui.
Non era mai stata una tipa romantica, ma si era sempre detta che se mai avesse deciso di avere un compagno, questi le avrebbe dovuto dedicare una canzone, proprio come aveva fatto Eleazar con Renata; in quel momento pensò, con un sorriso sulle labbra, che quel “tip tip tip” frenetico sulla tastiera era un buon inizio.



Angolo Autrice:
eeeerrrr, eccomi qui di nuovo ù_____ù okay, la coppia è strana, e se non avete letto La Breve Seconda Vita di Bree Tanner probabilmente Freajy Fred sembrerà un semplice OC, ma... mmm, insomma, mi piacciono tantissimo XD
non ho molto da dire, se non che forse finalmente riuscirò a scrivere nuovamente a pieno ritmo :D
Grazie a tutti, e soprattutto a vannagio che ha supervisionato il capitolo :3
   
 
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