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Autore: Wiamy    29/08/2012    3 recensioni
Più forte di un grido, vi è solo il silenzio.
Dal capitolo 5:
[...]Molto bene, sopprimimi pure, ma questa volta il ricordo delle tue terribili azioni ti tormenterà a vita.
Correrò il rischio, ma prima voglio farti una domanda.
Cosa?[...]
Genere: Angst, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Note introduttive:
La storia è una long ispirata a "Col senno di poi...", e parla dello sviluppo di un'ipotetica pazzia da parte di Ferb.
Inserisco l'avvertimento "Contenuti forti" perchè vengono citati il suicidio, l'omicidio, e probabilmente altri contenuti che potrebbero turbare qualcuno.
Lascio il rafting giallo perchè non mi addentro nella descrizione dei particolari.
Durante la storia verranno citate coppie Het, ma poichè non vengono approfondite non inserisco l'avvertimento.
Successivamente verrà citato un personaggio conosciuto da relativamente poco anche in America, dunque inserisco "Spoiler".
I personaggi non mi appartengono e non scrivo questa storia a scopo di lucro.
Dedico la storia a Verdi e Bea, e colgo l'occacione per ribadirle le mie più sincere scuse.
Detto questo, buona lettura.


 


Colori





8 Agosto 2012
L'altro giorno, ho incontrato la ragazza più bella che abbia mai visto.
Ha i capelli color cioccolato, e gli occhi dello stesso colore.
Era vestita completamente di nero, quindi deve essere una dark.
Non mi piace il nero, il nero è brutto.
La cose brutte sono brutte, a me piacciono le cose colorate e belle.
Mamma diceva sempre che i miei capelli erano belli perchè allegri e colorati.
Mamma mi vestiva sempre di colori allegri, e anche i suoi vestiti erano sempre allegri.
Una settimana fa sono andato con papà a Londra, e mentre lui parlava al telefono ho incontrato la mamma.
Era da tanto che volevo incontrare la mamma, la mamma se ne andata tanto tempo fa quando ero piccolo perchè non era felice.
Era colpa mia, mi ero comportato male. Alla mamma non è piaciuto quando l'ho disturbata con il mio disegno di me e lei che giocavamo felici e colorati.
La mamma si è spaventata, mi ha urlato contro e mi ha lanciato addosso un piatto.
E poi ha litigato con papà.
Ma a me non ha dato fastidio che mi avesse fatto male, perchè così ero ancora più colorato.
Quello che mi ha dato fastidio erano le urla. Così mi sono chiuso in camera, e ho aspettato che le urla cessassero.
E poi la mamma non è più tornata, quella sera.
E' stata colpa mia, il mio disegno era brutto e la mamma se ne è andata.
Eppure credevo che un disegno mentre io e la mamma eliminavamo le cose brutte la facesse felice.
Sarebbe dovuta essere felice di non essere tra le cose brutte come papà, perchè papà è cattivo.
Papà ha fatto del male alla mamma, e papà mi ha portato da una donna antipatica che ha detto che ero strano.
Ma questo non è importante.
Il punto è che la mamma era tutta colorata del colore del coltello con cui io e lei eliminavamo il brutto dal mondo nel mio disegno.
Però tutti urlavano, quando hanno visto che la mamma era piombata dal cielo come un angelo, e che adesso stava riposando tutta colorata sul marciapiede perchè era stanca.
A me non piacciono le urla, le urla sono brutte.
Così ho abbracciato la mamma e mi sono colorato, aspettando che le urla smettessero.
Ma la mamma era fredda, e mi fissava.
Forse ho fatto qualcosa di male.
Avrei voluto chiederglielo, ma papà mi ha afferrato mentre dei signori portavano via la mamma.
Papà è cattivo. Non mi piace papà, ma mi hanno detto che devo stare con papà e io mi comporto da bravo bambino, perchè è quello che devo fare.
E aspetto in silenzio che la mamma torni e mi porti via dalle voci.
Non mi piacciono le urla.

 
  
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