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Autore: DearCharlie    30/08/2012    16 recensioni
'-Mamma, questo è Louis, un mio amico di x-factor. Louis, mia madre.- Louis baciò la mano di Anne.
-Incantato, signora! Ora capisco da chi ha ereditato la sua bellezza Harry!- esclamò facendo arrossire mamma e figlio.
Trascorsero la mezz'ora seguente a chiacchierare del più e del meno e, quando l'orario della partenza stava per avvicinarsi, Louis si accostò ad Harry.
-Non scherzavo prima.- gli sussurrò nell'orecchio.
-Su cosa?- chiese l'altro con un brivido.
-Sul fatto della bellezza.
-Oh...- Harry sentì le guance avvampare. Forse anche Louis sentiva qualcosa per lui, forse...
-Tua madre è davvero molto sexy!'
I SHIP LARRY STYLINSON.
Beh, che dire, questa fanfiction rispetta la storia dei 1D, e ho cercato di attenermi il più possibile ai caratteri dei protagonisti.
ENJOY!
P.S. se sei un hater o non shippi Larry, GO AWAY!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolo autrice, per l'ultima volta.

Ciao. Questo è l'ultimo capitolo. Ho pianto mentre lo scrivevo. Ho pianto perchè mi mancheranno da morire, mi mancherete da morire. Vi giuro, avrei voluto continuarla in eterno, ma non è possibile. Quindi ho preferito un'uscita in grande stile. Ecco il capitolo che promettevo a @_larrysmoments da giorni. Grazie di tutto, vi giuro, vi devo tutto, siete tutte fantastiche, vi amo da morire. Un consiglio? Ascoltate questa mentre leggete. http://www.youtube.com/watch?v=nuEK8Gm3pjs

Io l'ho fatto mentre scrivevo.
A massive thank you.

Chiara.


















Harry aveva la gola secca, lo stomaco chiuso, le mani che tremavano incontrollabili e un’altra decina di sintomi fastidiosi.
Si sporse dalla quinta del palcoscenico, dando un’occhiata fugace alla platea.
C’erano migliaia e migliaia di persone che rumoreggiavano agitate e felici.
Persone che erano andate lì per vedere lui cantare le solite canzoni, insieme agli altri quattro.
Persone innamorate di lui, che erano convinte che l’avrebbero sposato, un giorno.
Diede un’altra occhiata al pubblico, e lesse un cartellone ‘HARRY MARRY ME!’.
Gli venne il anche mal di pancia.
Il concerto era praticamente finito, restavano solo da fare i ringraziamenti, e i ragazzi si stavano riposando dietro le quinte.
-Voi ci credete che abbiamo appena fatto un concerto al Madison Square Garden?!?- disse Niall eccitato, scandendo per bene le ultime tre parole. Harry annuì, esausto dell’ossessione di Niall per l’America e preso da ciò che stava per fare.
Louis non si vedeva da nessuna parte. Harry cacciò un gemito, spaventato.
E se Louis l’avesse mollato lì da solo? Poi scosse la testa, cercando di tranquillizzarsi.
Non può farlo, mi ama. Me l’ha detto anche stanotte. Sorrise. Avevano fatto l’amore come mai, quella notte, perché sarebbe stata l’ultima notte prima di… quello che Harry stava per fare.
Avevano fatto l’amore dopo aver preso la decisione che avrebbe cambiato per sempre le loro vite.
Harry analizzò il suo dolore al petto, incapace di pensare lucidamente.
La gente lì fuori rumoreggiava, li attendeva.
Harry prese un ultimo sospiro, fece il segno al tecnico acustico ed uscì sul palco buio, con il microfono nella mano destra.
Arrivò lentamente al centro, mentre la gente iniziava a parlottare e a fare rumore, spiazzata.
Harry chiuse gli occhi, e aspettò di sentire le familiari prime note della canzone che gli avrebbe cambiato la vita. Non aveva neanche avuto bisogno di studiarsi il testo, visto che lo conosceva già a memoria da un sacco di tempo.
E poi, le mani tremanti, i ricci in disordine e il microfono sulle labbra come a baciarlo, iniziò a cantare.
 
                                      You’ve got the words to change a nation but you’re biting your tongue
 
La gente intorno alzò il volume della voce, incapace di comprendere quel fuori programma, ma poi si zittì alla seconda strofa.
 
                                      You’ve spent a life time stuck in silence afraid you’ll say something wrong
 
Le persone iniziarono a capire. Harry anche al buio riusciva a vedere la confusione nei loro occhi, e la sua voce tremò. Ma pensò a Louis e si fece coraggio. E il microfono tornò alle sue labbra.
 
                                       If no one ever hears it how we gonna learn your song? So come on, come on. Come on, come on.
 
Lanciò un’occhiata quasi di rimprovero a chi faceva chiasso, e decise di continuare. Le note si diramavano nella sua anima e mettevano radici dentro di lui.
Lui era nato per cantare. Quale modo migliore allora per svelare al mondo intero chi era veramente?
 
                                        You've got a heart as loud as lions 
                                        So why let your voice be tamed?

 
 
Questa era per Louis. Che non si vedeva da nessuna parte. Ma Harry ormai aveva inziato. Quindi, con un sospirò, finì la prima strofa.
 
                                           Baby we're a little different
                                       There's no need to be ashamed
                                   You've got the light to fight the shadows
                                              So stop hiding it away
                                               Come on, Come on


Il primo ritornello. Harry non riusciva a crederci. Intanto la gente si era placata, iniziavano ad apprezzare quella che per loro era ancora una semplice canzone. Se avessero saputo quello che stava per succedere…
 
                                       I wanna sing, I wanna shout
                               I wanna scream till the words dry out
                                      So put it in all of the papers, 
                                                     I'm not afraid
                                         They can read all about it 
                                                      Read all about it

 
 
 
                                At night we're waking up the neighbours 
                                   While we sing away the blues
                              Making sure that we remember yeah
                                     Cause we all matter too 
                                If the truth has been forbidden 
                               Then we're breaking all the rules
                                     So come on, come on
                                       Come on, come on, 
                               Lets get the tv and the radio 
                                   To play our tune again
                 It's 'bout time we got some airplay of our version of events
                                   There's no need to be afraid
                                   I will sing with you my friend
                                          Come on, come on
                                   I wanna sing, I wanna shout
                            I wanna scream till the words dry out
                                 So put it in all of the papers, 
                                          I'm not afraid
                                They can read all about it 
                                     Read all about it


Harry, nel buio, sorrise. Ogni volta che cantava quella canzone, si meravigliava di come il testo si adattasse perfettamente alla sua storia d’amore con Louis. Perfettamente. Non c’era neanche una parola fuori posto.
Adesso arrivava il momento cruciale.
L’entrata in scena di Louis.
Fra neanche due frasi, il suo ragazzo, il suo migliore amico, suo fratello, la sua anima gemella, tutta la sua vita, avrebbe dovuto fare il suo ingresso sul palco. Per sostenere Harry in quello che stavano per fare.
Harry aveva lo sguardo fisso su quel punto del backstage da dove sarebbe dovuto uscire Louis, non riusciva a pensare ad altro, e cantava per sconfiggere la paura che quel gesto più grande di lui gli metteva.
 
                              Yeah we're all wonderful, wonderful people
                                    So when did we all get so fearful?
                                   Now we're finally finding our voices
                              So take a chance, come help me sing this
                              Yeah we're all wonderful, wonderful people
                                    So when did we all get so fearful?
                                   Now we're finally finding our voices
                              So take a chance, come help me sing this

 
 
Le luci si accesero. La gente iniziò a bisbigliare. E poi… eccolo. Harry vide prima il ciuffo e poi il resto del corpo. Era proprio Louis, in carne ed ossa, e stava venendo ad aiutarlo. E visto che Louis sorrideva, anche Harry iniziò a sorridere.
 E toccò a Louis cantare, con la voce acuta e leggermente incerta, mentre passo dopo passo avanzava verso Harry, verso la loro libertà.
 
                                            I wanna sing, I wanna shout
                                     I wanna scream till the words dry out
                                            So put it in all of the papers, 
                                                    I'm not afraid
                                            They can read all about it 
                                                 Read all about it


 
Finalmente Louis raggiunse Harry, e gli prese la mano. I loro sguardi fieri oltrepassavano tutti gli sguardi maligni o di disprezzo, persi in un mondo solamente loro.
E nel modo più naturale possibile, facendo l’amore con lo sguardo, conclusero la canzone, con la voce che vibrava salda e risuonava nelle orecchie e nei cervelli e nei cuori di ogni singola persona lì davanti. Harry lanciò uno sguardo al backstage, e vide che Niall, Zayn e Liam si tenevano per mano anche loro, cantando in labiale e guardandoli fieri.
E fu questo, e anche la stretta di Louis, a sconfiggere la sua eterna debolezza e a farlo continuare a cantare, con gli occhi negli occhi del suo fidanzato.
 
 
                                         I wanna sing, I wanna shout
                                     I wanna scream till the words dry out
                                            So put it in all of the papers, 
                                                    I'm not afraid
                                            They can read all about it 
                                                 Read all about it

 
Le loro voci, complementari, si soffermarono su quel ‘it’, senza più l’ombra di qualsiasi paura nello sguardo.
Ciò che seguì fu molto confuso, per Harry.
Ricordava solo la voce di Louis che diceva ‘Sorry, we can’t change’ e poi le proprie labbra sulle sue, le mani di Louis nei suoi capelli, le urla indignate della gente, qualche debole applauso, e poi qualcuno che li separava, e li strattonava brutalmente.
Ma l’unica cosa che ricordava chiaramente, che gli si era stampata nella mente, era l’urlo di una voce femminile, da qualche parte fra la folla, che ‘Please, keep loving like this forever!’ diceva.
E Harry, mentre veniva trascinato nel backstage e inondato da un fiume di parole di disprezzo che tanto non avrebbe ascoltato, fece una promessa silenziosa a tutte quelle persone che gli avevano dato il coraggio di mostrarsi per com’era.
Ve lo prometto, ci ameremo per sempre, adesso che ne abbiamo la possibilità.
 
E Harry, l’odio che si riversava ad ondate sulla sua pelle resa impermeabile dall’amore, sorrise, perché da quel giorno avrebbe potuto essere chi era veramente, amare chi amava veramente, senza dover dire mai più nessuna bugia.

 
 
 
 
Fine.
  
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