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Autore: Astrea_    31/08/2012    2 recensioni
Era dalle otto di quella mattina che me ne stavo in piedi, cercando di entrare in quella stramaledettissima sala per far autografare quello stramaledettissimo cd da quegli stramaledettissimi mocciosetti, che, tra l’altro, erano arrivati appena due ore fa, alle undici, con ben tre quarti d’ora di ritardo sulla scaletta del programma di quella giornata. [...]
Sì, lei e il suo maledettissimo concerto, ecco perché non me n’ero ancora andata. [...]
Non seppi neanche io il perché, ma prima di uscire definitivamente dalla sala mi voltai per guardare un ultima volta in direzione di quel tavolo e per uno strano motivo i miei occhi si incrociarono per un’altra frazione di secondo con quelle pozze verdi.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Every piece of your heart

Whatever it takes, it’s fine.

Quando arrivai a casa, entrando nel salotto, ero ancora più nervosa di prima, per quanto ciò fosse possibile.
Avevo provato a chiamare Rossella almeno una decina di volte, ovviamente non ricevendo alcuna risposta.
“Mamma, sono a casa!”, urlai sbattendo senza molta cura il portone principale alle mie spalle.
Non mi giunse alcuna risposta, così mi spostai in sala.
Spalancai gli occhi per la sorpresa quando vidi Rossella intenta a bere del tè al limone con mia madre e Ludovica al seguito.
“E tu cosa ci fai qui?”, le domandai lasciando cadere pesantemente la borsa a terra.
Ero davvero esausta.
“Grazie per gli auguri, eh!”, mi canzonò lei, ma era evidente che non fosse arrabbiata.
Sul suo viso era disegnato un sorriso che definire a trentadue denti sarebbe stato davvero riduttivo.
Era talmente di buon umore che in quel momento pensai si fosse completamente dimenticata di quel dannatissimo concerto che tanto mi stava facendo penare.
Le sorrisi a mo’di scusa e mi avvicinai a lei, aprendo le braccia. Ross si alzò per venirmi in contro, così da poterci abbracciare.
“Mi dispiace per i biglietti Ross!”, sussurrai tra i suoi capelli.
La sentii annuire comprensiva e rilassata sulla mia spalla.
Le era passata prima del previsto, almeno!
“E comunque auguri, diciottenne!”, aggiunsi subito dopo, stampandole un sonoro bacio sulla guancia.
“Grazie! Ora manchi solo tu, diciassettenne!”, mi prese in giro tornando a sedersi sul divano accanto a Ludo.
Mia madre era sparita dalla circolazione, ma non mi preoccupai di cercarla.
“Com’è che oggi non sei venuta a scuola?”, mi chiese Ludovica dopo che ci fummo salutate adeguatamente.
Sorrisi istintivamente immaginando la reazione che le mie amiche avrebbero avuto, soprattutto la festeggiata, tra pochi, pochssimi minuti.
“Diciamo che sono stata impegnata.”, dichiarai rimanendo sul vago, cercando di suscitare il loro interesse.
Le vidi annuire, ma evidentemente le mie parole non sortirono su di loro l’effetto desiderato.
Per un istante si voltarono, guardandosi negli occhi, quasi potessero comunicare con uno sguardo. Rimasi spiazzata per quel gesto di complicità che non potei condividere.
Rossella aveva preso a battere le mani freneticamente, mentre Ludovica rideva a metà tra l’isterico e l’eccitato.
Cosa stava succedendo?
“Dobbiamo dirti una cosa!”, annunciò trionfante Rossella sporgendosi verso di me che mi ero appena appollaiata sulla poltrona.
La guardai con fare scettico e preoccupato. Il suo tono di voce non prometteva nulla di buono.
“Dite, allora!”, le incitai visto che continuavano a rimanere in silenzio.
“Abbiamo i biglietti!”, urlarono in contemporanea saltando all’in piedi, per poi gongolare dalla felicità.
Sgranai gli occhi.
Cosa? Come? Ed io che come una stupida avevo pure perso una giornata di scuola!
Cercai di sembrare entusiasta, del resto era il minimo che potessi fare dopo il casino che avevo combinato.
Mi alzai e mi avvicinai a loro per abbracciarle, visto che ancora non sembravano calmarsi.
“E come avete fatto?”, chiesi palesemente sorpresa.
Loro continuavano a fare piccoli saltelli, lasciandosi scappare di tanto in tanto delle urla di gioia, unite a parole sconnesse che procuravano solo altre risate. Cercai di sorridere anche io.
Bene, tanta fatica per nulla!
Finalmente dopo qualche minuto parvero accorgersi di me, così Ross mi puntò lo sguardo addosso.
“Mio padre sapeva che ci tenevo troppo al concerto dei One Direction, così ha fatto carte false per quei biglietti! Pensa, abbiamo persino i pass per il backstage! Del resto questo è l’ultimo concerto prima di Natale, l’ultimo anche del tour! L’unico in Italia e per giunta proprio qui a Roma! Non potevo assolutamente perdermelo!”, urlò stordendomi un timpano.
“Evviva!”, urlacchiai anch’io, senza convincere nessuno però.
Quasi mi sentii una stupida per quello stupido regalo che avrei voluto farle, al confronto non era nulla.
Sentivo una sensazione di disagio mista ad imbarazzo avvolgermi completamente dalla testa ai piedi.
La guardai bene. Aveva il volto disteso, le labbra piegate in una risata euforica e travolgente.
Gli occhi le luccicavano al solo pensiero di poter andare a quel concerto.
Senza rendermene neppure conto mi trovai a ridere con lei.
Non mi interessava delle ore sprecate, di quanto odiosa fosse stata quella mattinata e non mi interessava neppure del fatto che il giorno successivo li avrebbe incontrati di persona, anzi. Ero davvero contenta per lei, per loro.
“Ross, so che ora non ha molto senso visto gli ultimi sviluppi”, iniziai attirando la sua attenzione.
Lei si voltò verso di me, rimanendo in silenzio mentre mi fissava curiosa con quegli occhi azzurri come il cielo.
Anche Ludo parve bloccarsi all’istante, richiamata dal suono incerto della mia voce.
Con calma, quasi per creare la suspense di cui quel moneto necessitava, recuperai la borsa ed estrassi il cd da essa. Loro avevano lo sguardo fisso sulle mie mani.
Per un istante mi concentrai sui loro visi e, sì, erano davvero tanto buffi che non riuscii a trattenere una risata. Pendevano dalle mie labbra, come se da esse dipendesse vita o morte di entrambe.
Intuii che avevano capito cosa stringevo tra le mani quando vidi Ludovica portarsi le mani al cuore, mentre Rossella si copriva gli occhi incredula.
“Buon compleanno!”, le dissi allegra consegnandole la custodia del cd.
Lei per un istante esitò, quasi avesse paura di afferrarlo.
Possibile che cinque marmocchi giocassero certi brutti scherzi sulle persone? Sì, su Rossella si.
Lo prese con delicatezza, come se potesse rompersi da un momento all’altro. Se lo rigirò delicatamente tra le mani, senza aprirlo.
Scorreva lenta con le dita sui volti dei cinque ragazzi raffigurati sulla copertina.
Lu si avvicinò di poco, per poter meglio vedere il prezioso relitto che la nostra amica stringeva tra le mani.
Erano assurde! Neanche fosse stato un cd dei Beatles!
“Non dirmi che è quello che credo che sia.”, balbettò fermandosi più volte sulla pronuncia delle varie parole, come se avesse perso la capacità di parlare di punto in bianco.
“Dai, non fare tante mosse e aprilo!”, la incitai, ormai al limite della tolleranza.
Era davvero odiosa quando faceva così!
Lo scrutò ancora un po’, poi si decise a seguire il mio consiglio.
“Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh”, fu la reazione di entrambe quando videro delle scritte sul retro.
Mia madre accorse veloce dalla cucina, preoccupata, arrestandosi solo sulla soglia dell’arco che dava sul salotto.
“Che succede qui?”, ci chiese tremante come una foglia, palesemente spaventata.
“Nulla, ho dato a Rossella il suo regalo di compleanno.”, riuscii a dire prima di essere travolta letteralmente da un uragano, per finire scaraventata sul divano.
“Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie.”, continuava a dirmi abbracciandomi e baciandomi sulle guance.
Intravidi Ludovica contemplare la copertina del cd tra le sue esili mani.
E da quando era fan anche lei? A saperlo ne prendevo due!
“Sei la migliore amica del mondo!”, continuò Ross ancora su di me.
Mi misi a ridere, contenta della sua reazione.
“Wow!”, esclamò poi Lu, avvicinandosi a noi.
“Stronzetta, a saperlo venivo con te!”, mi canzonò giocosamente.
“Veramente è stato un colpo di fortuna! Fino all’ultimo secondo non sapevo se alla fine ce l’avrei fatta! Non vi ho detto nulla perché non volevo deludervi nel caso in cui non ci avessero fatte entrare!”, spiegai tornando a sedermi.
Loro mi sorrisero, ma quel momento di complicità tra di noi durò poco, davvero troppo poco.
“Che c’è?”, chiesi dopo che entrambe ebbero puntato uno sguardo minaccioso sopra la mia testa.
Cosa avevo fatto questa volta?
“Non crederai mica che ora tu sia esonerata dal concerto, vero?”, mi domandò retorica Lu pesando bene le parole, come per suggerirmi la risposta giusta.
In effetti, pensandoci, magari ora… insomma, a me quei tipi non piacevano neppure!
I loro sguardi, tuttavia, furono sufficientemente eloquenti.
L’idea di rimanere a casa la sera successiva se ne andò via dalla mia testa tanto velocemente quanto era arrivata. No, non avevo scampo.
Sospirai, in segno di resa.
“E va bene, vengo con voi.”, concessi, ma prima che potessero esultare nuovamente mi trovai ad alzare l’indice in direzione dei loro volti, quasi con fare intimidatorio.
“Ma basta con queste urla o giuro che faccio sparire anche questi biglietti!”, le intimai.
Loro mi sorrisero, per nulla spaventate dalle mie parole, e mi abbracciarono trionfanti, come delle bambine a cui la mamma aveva appena comprato dello zucchero filato al luna park.
Sì, bastava davvero poco a renderle felici! E con quel poco, ovviamente, s’intendeva una band formata da cinque mocciosetti.
Sorrisi, del resto un concerto non aveva mai ucciso nessuno.

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Angolo Autrice
Salve a tutte(i)!!! Allora, ecco il secondo capitolo...
Sì, è un po' più corto del primo, ma mi farò perdonare con i prossimi!;)
Per prima cosa devo chiarire un punto che avevo dimenticato di menzionare l'altra volta:
per ovvie esigenze di copione (?), Harry parlerà italiano, altrimenti sarebbe stato un casiono farli comunicare!xD
Passando, invece, alle cose importanti, voglio ringraziare quelle meravigliose che hanno semplicemente letto,
ma ancora di più Smiler_4_Ever e valedirectionerforever per aver inserito la storia tra l preferite, grazie!
*me fare gli occhioni dolci*
Ringrazio poi anche Lenis che invece ha inserito la storia tra le seguite.
*me fare ancora gli occhioni dolci*
Che altro dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Però, ecco... se siete arrivate fin qui... insomma, qualche recensione farebbe comunque molto piacere!
Al prossimo capitolo! :*
                                                                                Astrea_

  
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